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I figli degli Dei
1 Anno 3 Mesi fa #51442
da Leveling
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I FIGLI DEGLI DEI
Il Fattore Rh negativo non è di interesse solo per la genetica di frontiera, ma suscita anche le teorie più audaci sulla discendenza stellare di alcune popolazioni.
La ricerca genetica di frontiera, confermando gran parte delle mitologie del pianeta, ha aperto nuove strade nell’eterna ricerca delle nostre origini stellari. Importanti ritrovamenti archeologici recenti hanno alimentato i dubbi sollevati da numerose pubblicazioni di ricerca alternativa riguardo alle credenze accettate da secoli come verità inconfutabili. Un substrato mitologico comune a tutta l’umanità emerge dagli studi comparativi dei testi sacri appartenenti alle più antiche tradizioni religiose e dalla decifrazione di antichi manoscritti, rendendo possibile una nuova lettura dei fatti e della storia. Le grandi conquiste del nostro tempo, come la mappatura del genoma, l’energia atomica con le sue terribili applicazioni in campo militare, l’esteso utilizzo dei mezzi elettronici, ci permettono di osservare il nostro passato sotto una luce molto diversa.
IL MISTERO DEL SANGUE
Nella ricerca sulle origini dell’uomo il sangue ha sempre rappresentato il vero mistero, considerato, dal punto di vista simbolico, come elemento essenziale della vita. Basti pensare al grande valore attribuito ai vincoli parentali di sangue, alla “fratellanza di sangue” di molti popoli nativi, ai sacrifici di sangue citati nelle fonti classiche greche e latine e nella stessa Bibbia, come del resto nella messa cristiana, nella quale uno dei principali protagonisti è il simbolo del sangue di Cristo. Il sangue è anche strettamente associato al mistero della riproduzione. Esso si rigenera e produce nuova vita attraverso il sesso come per via sessuale si trasmette la parentela di sangue. Nonostante la specie umana condivida con la scimmia circa il 79% del patrimonio genetico e, secondo le teorie di Darwin, l’uomo deriverebbe proprio da tale razza animale, a tutt’oggi non è ancora stato rinvenuto l’anello di congiunzione mancante, che possa dare risposta ai numerosi interrogativi che ancora pesano sulla teoria evoluzionista. A incrinare ulteriormente la teoria darwiniana ha contribuito la scoperta del fattore Rh avvenuta negli anni ’40. A tale proposito il cosiddetto fattore Rh negativo sta a significare l’assenza nel sangue di fattore Rh. Tale variabile genetica fu scoperta per la prima volta nel Macacus Rhesus. In realtà, una piccola parte della popolazione mondiale (tra il 5 e il 15%) possiede un fattore Rh negativo, caratteristica alla quale sono associati particolari aspetti fisiologici. Una particolare attenzione merita il sangue Rh negativo del gruppo 0, considerato il donatore universale, ovvero il sangue che può essere donato a tutti, ma che si può ricevere solo dal proprio simile.
SEMIDEI E ABDUCTIONS
Fatto sta, che sulla categoria di persone appartenenti a questo gruppo sanguigno molto è stato scritto, talmente tanto e tanto diversamente da rendere necessario elencare alcune tra le maggiori correnti di pensiero. David Icke, come altri autori, attribuisce agli Rh negativi la responsabilità di aver mantenuto in uno stato di schiavitù e di sofferenza il genere umano per piegarlo ai propri desideri e sfruttarlo. Si tratterebbe di una specie di “Mafia” dedita alle droghe e all’esercizio delle attività più turpi. Gli Rh negativi sarebbero, infatti, i discendenti di una razza rettile, che detiene il potere sin dal tempo degli Egizi e che sarebbe capace di assumere forma umana. Alcune correnti neonaziste sostengono che gli RH negativi sono la “razza pura”, gli Ariani discendenti di un antico seme stellare o, forse, degli ultimi superstiti di Atlantide. Ritengono inoltre che le società segrete naziste di Thule, Vril, fondassero le loro attività su questa convinzione. Vi sono i sostenitori della teoria che vede la dinastia Merovingia, come “il sangue di Cristo”, i figli di Maddalena e di Gesù protetti dai Cavalieri Templari barbaramente massacrati da Filippo il Bello in combutta con la Chiesa di Roma. Sarebbero essi i portatori di questa radice genetica. Alcuni, come Sitchin e Gardner, si spingono più in là suggerendo che si tratti di “semidei” eredi diretti di un popolo extraterrestre. È provato, alcuni sostengono, che le etnie a più alta concentrazione di Rh negativi siano quelle legate ai luoghi megalitici e ai tempi della loro edificazione. Altri mettono in evidenza che la maggioranza dei cosiddetti “rapiti” dagli alieni siano appartenenti a questo gruppo sanguigno, dando adito a una ridda di congetture riguardo la possibile provenienza non terrestre di tale gruppo genetico. Non convince la mole di contraddittorio materiale pubblicato inerente a tale gruppo sanguigno, ciò suscita l’ipotesi di un depistaggio o di una manipolazione delle informazioni su tale argomento. Si configurano a questo punto almeno tre quadri piuttosto inquietanti.
GENOCIDI ETNICI
È in atto la diffamazione di una minoranza inconsapevole del genere umano. Toni di odio, degni di una vera e propria “caccia alle streghe” ai danni dei portatori di fattore Rh negativo occupano addirittura le pagine internet. Perché una madre Rh negativa è considerata quasi come una “malattia”? Perché in Irlanda, almeno 1000 donne Rh negative sono state infettate con emoderivati contaminati dal virus dell’epatite C, obbligatoriamente somministrati dopo il parto negli ospedali? Perché la mancanza delle caratteristiche ematiche che rendono l’uomo simile alla scimmia viene definita una “carenza”? L’evidenza scientifica e storica (cfr. Cavalli Sforza, Stanford University, Genes, Peoples and Langiages - Scientific American - Nov. ’91) dimostra che la maggior concentrazione di persone appartenenti al gruppo sanguigno in questione si trova tra la popolazione Basca, che ha sempre lottato per mantenere la propria identità e indipendenza, e tra le popolazioni Irlandesi e Scozzesi le quali, come noto, sono state crudelmente oppresse dall’impero britannico, scacciate dalle loro terre e fatte vittime di politiche genocide per lungo tempo (ad esempio, con gli eccidi e la deportazione di massa nel periodo delle Clearences, il divieto di utilizzazione della lingua gaelica ecc.). Come è stato detto, la scoperta del fattore Rh negativo va fatta risalire agli anni ’40. Ciò nonostante sono diffuse notizie riguardanti le attività di società segrete a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, nelle quali ebbe origine la genesi del nazismo, e che secondo tali informazioni sostenevano la convinzione che il carattere genetico “ariano” puro fosse contrassegnato dal fattore Rh negativo. È forse un tentativo cosciente di far gravare a questa minoranza genetica il peso della follia nazista e di quella neonazista? Le grandi speculazioni in atto creano in definitiva una grande confusione, ma fatti ed eventi storicamente accertati indicano che le popolazioni ad alto tasso di Rh negativo sono state e sono vittime di una vero e proprio genocidio, sia culturalmente che fisicamente. Perché?
RIFERIMENTI STORICI
Molti studiosi credono che i miti siano emersi da un substrato di fattualità storica. Secondo Andrew Thomas, la mitologia e il folklore sono «pensieri-fossili che descrivono in forma simbolica ed allegorica la storia di culture scomparse». Anche la storia di Zeus è ben nota. Prometeo conoscenza il segreto del padre degli dèi, Zeus non aveva alcun controllo sui suoi appetiti carnali e sapeva anche il nome delle donne che avrebbe sedotto. Per questo e per il fatto che portò la conoscenza del fuoco agli uomini, Zeus decise di farlo incatenare a una roccia del Caucaso dove, per tutto il giorno, un’aquila gli divorava il fegato. Ogni notte, però, il fegato ricresceva e in questo modo la sofferenza di Prometeo diventava un supplizio interminabile. Alla fine, tuttavia, Zeus e Prometeo si riconciliarono. La crudeltà non era il solo tratto distintivo di Zeus. Pare non ci fossero confini e limiti alla sua lussuria e molte donne furono da lui sedotte... Teti, Europa, Leda, e Meti.
LE DONNE ERANO BELLE
Emile Gaverluk dice: «Le vittorie amorose di Zeus illustrano le azioni di esseri-spiriti senza controllo, vogliosi di carne umana. Tutta la storia della mitologia greca è una versione allargata di quello stupefacente verso nella Bibbia: “I figli di Dio videro che le donne degli uomini erano belle e presero come mogli quelle che ad essi piacquero di più” (Genesi 6.2)... la mitologia del passato è una diversa rivelazione del comportamento incontrollato di entrambi, gli spiriti-esseri e gli uomini ribelli ». Le mitologie della Grecia e di Roma però non sono le sole a riferire di questi strani eventi. Erich Von Däniken ci ha fornito un’abbondanza di esempi da tutto il mondo. Ammettiamo che le sue uscite speculative frequentemente non coincidono con il suo “stato di salute” religioso tuttavia, gli siamo debitori per aver portato alla nostra attenzione molti fatti incontrovertibili che altri avevano lasciato sepolti e indisturbati. Antichi racconti Sumeri parlano di dèi che scendono dalle stelle per fertilizzare i loro antenati. Supponiamo che questi incroci tra dèi del cielo e figlie della terra abbiano prodotto i primi uomini. I nativi di Malekula, nelle Nuove Ebridi credono che la prima razza di uomini discendesse direttamente dai figli del Cielo. Gli Incas pensavano di discendere dai “figli del Sole”. I Teutonici dichiaravano che i loro antenati erano giunti a bordo di “Wanen” volanti. Alcuni tra gli abitanti delle isole del Sud rintracciano il loro lignaggio in uno degli dèi del cielo, che andarono a visitarli a bordo di un enorme uovo luminoso. I Coreani credevano che il dio del Cielo “Hwanin”, avesse mandato suo figlio “Hwanung” sulla Terra, per sposare una terrestre che fu madre di Tangun Wanggom. A lui fu attribuita l’impresa di aver riunito insieme tutte le tribù per creare un unico regno. L’antica tradizione Tango-Fudoki in Giappone, racconta la storia del “Bambino dell’isola”. La sola differenza, qui, è che si tratta di un terrestre che sposa una donna celeste e va a vivere con lei in cielo. Dall’India ci giungono il Mahabharata e antichi testi sanscriti che ci parlano di dèi che generano bambini con le donne della Terra e di come questi bambini fossero in grado di ereditare i talenti soprannaturali dei padri. Un mito simile si trova nell’Epopea di Gilgamesh, dove apprendiamo dell’esistenza di “Guardiani” venuti dallo spazio sul pianeta Terra, e della generazione di Giganti. Un antico mito persiano dice che prima della venuta di Zoroastro i demoni avevano corrotto la Terra, alleandosi con le donne. Se considerassimo questi e molti altri racconti delle antiche tradizioni in una visione unitaria, ci sorprenderebbero per le loro notevoli similitudini. Ognuno di essi riferisce, con piccole variazioni, di un “traffico” tra “i figli di Dio” e le “figlie degli Uomini”, delle loro attività sessuali e delle strane creature cui diedero vita.
Il Fattore Rh negativo non è di interesse solo per la genetica di frontiera, ma suscita anche le teorie più audaci sulla discendenza stellare di alcune popolazioni.
La ricerca genetica di frontiera, confermando gran parte delle mitologie del pianeta, ha aperto nuove strade nell’eterna ricerca delle nostre origini stellari. Importanti ritrovamenti archeologici recenti hanno alimentato i dubbi sollevati da numerose pubblicazioni di ricerca alternativa riguardo alle credenze accettate da secoli come verità inconfutabili. Un substrato mitologico comune a tutta l’umanità emerge dagli studi comparativi dei testi sacri appartenenti alle più antiche tradizioni religiose e dalla decifrazione di antichi manoscritti, rendendo possibile una nuova lettura dei fatti e della storia. Le grandi conquiste del nostro tempo, come la mappatura del genoma, l’energia atomica con le sue terribili applicazioni in campo militare, l’esteso utilizzo dei mezzi elettronici, ci permettono di osservare il nostro passato sotto una luce molto diversa.
IL MISTERO DEL SANGUE
Nella ricerca sulle origini dell’uomo il sangue ha sempre rappresentato il vero mistero, considerato, dal punto di vista simbolico, come elemento essenziale della vita. Basti pensare al grande valore attribuito ai vincoli parentali di sangue, alla “fratellanza di sangue” di molti popoli nativi, ai sacrifici di sangue citati nelle fonti classiche greche e latine e nella stessa Bibbia, come del resto nella messa cristiana, nella quale uno dei principali protagonisti è il simbolo del sangue di Cristo. Il sangue è anche strettamente associato al mistero della riproduzione. Esso si rigenera e produce nuova vita attraverso il sesso come per via sessuale si trasmette la parentela di sangue. Nonostante la specie umana condivida con la scimmia circa il 79% del patrimonio genetico e, secondo le teorie di Darwin, l’uomo deriverebbe proprio da tale razza animale, a tutt’oggi non è ancora stato rinvenuto l’anello di congiunzione mancante, che possa dare risposta ai numerosi interrogativi che ancora pesano sulla teoria evoluzionista. A incrinare ulteriormente la teoria darwiniana ha contribuito la scoperta del fattore Rh avvenuta negli anni ’40. A tale proposito il cosiddetto fattore Rh negativo sta a significare l’assenza nel sangue di fattore Rh. Tale variabile genetica fu scoperta per la prima volta nel Macacus Rhesus. In realtà, una piccola parte della popolazione mondiale (tra il 5 e il 15%) possiede un fattore Rh negativo, caratteristica alla quale sono associati particolari aspetti fisiologici. Una particolare attenzione merita il sangue Rh negativo del gruppo 0, considerato il donatore universale, ovvero il sangue che può essere donato a tutti, ma che si può ricevere solo dal proprio simile.
SEMIDEI E ABDUCTIONS
Fatto sta, che sulla categoria di persone appartenenti a questo gruppo sanguigno molto è stato scritto, talmente tanto e tanto diversamente da rendere necessario elencare alcune tra le maggiori correnti di pensiero. David Icke, come altri autori, attribuisce agli Rh negativi la responsabilità di aver mantenuto in uno stato di schiavitù e di sofferenza il genere umano per piegarlo ai propri desideri e sfruttarlo. Si tratterebbe di una specie di “Mafia” dedita alle droghe e all’esercizio delle attività più turpi. Gli Rh negativi sarebbero, infatti, i discendenti di una razza rettile, che detiene il potere sin dal tempo degli Egizi e che sarebbe capace di assumere forma umana. Alcune correnti neonaziste sostengono che gli RH negativi sono la “razza pura”, gli Ariani discendenti di un antico seme stellare o, forse, degli ultimi superstiti di Atlantide. Ritengono inoltre che le società segrete naziste di Thule, Vril, fondassero le loro attività su questa convinzione. Vi sono i sostenitori della teoria che vede la dinastia Merovingia, come “il sangue di Cristo”, i figli di Maddalena e di Gesù protetti dai Cavalieri Templari barbaramente massacrati da Filippo il Bello in combutta con la Chiesa di Roma. Sarebbero essi i portatori di questa radice genetica. Alcuni, come Sitchin e Gardner, si spingono più in là suggerendo che si tratti di “semidei” eredi diretti di un popolo extraterrestre. È provato, alcuni sostengono, che le etnie a più alta concentrazione di Rh negativi siano quelle legate ai luoghi megalitici e ai tempi della loro edificazione. Altri mettono in evidenza che la maggioranza dei cosiddetti “rapiti” dagli alieni siano appartenenti a questo gruppo sanguigno, dando adito a una ridda di congetture riguardo la possibile provenienza non terrestre di tale gruppo genetico. Non convince la mole di contraddittorio materiale pubblicato inerente a tale gruppo sanguigno, ciò suscita l’ipotesi di un depistaggio o di una manipolazione delle informazioni su tale argomento. Si configurano a questo punto almeno tre quadri piuttosto inquietanti.
GENOCIDI ETNICI
È in atto la diffamazione di una minoranza inconsapevole del genere umano. Toni di odio, degni di una vera e propria “caccia alle streghe” ai danni dei portatori di fattore Rh negativo occupano addirittura le pagine internet. Perché una madre Rh negativa è considerata quasi come una “malattia”? Perché in Irlanda, almeno 1000 donne Rh negative sono state infettate con emoderivati contaminati dal virus dell’epatite C, obbligatoriamente somministrati dopo il parto negli ospedali? Perché la mancanza delle caratteristiche ematiche che rendono l’uomo simile alla scimmia viene definita una “carenza”? L’evidenza scientifica e storica (cfr. Cavalli Sforza, Stanford University, Genes, Peoples and Langiages - Scientific American - Nov. ’91) dimostra che la maggior concentrazione di persone appartenenti al gruppo sanguigno in questione si trova tra la popolazione Basca, che ha sempre lottato per mantenere la propria identità e indipendenza, e tra le popolazioni Irlandesi e Scozzesi le quali, come noto, sono state crudelmente oppresse dall’impero britannico, scacciate dalle loro terre e fatte vittime di politiche genocide per lungo tempo (ad esempio, con gli eccidi e la deportazione di massa nel periodo delle Clearences, il divieto di utilizzazione della lingua gaelica ecc.). Come è stato detto, la scoperta del fattore Rh negativo va fatta risalire agli anni ’40. Ciò nonostante sono diffuse notizie riguardanti le attività di società segrete a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, nelle quali ebbe origine la genesi del nazismo, e che secondo tali informazioni sostenevano la convinzione che il carattere genetico “ariano” puro fosse contrassegnato dal fattore Rh negativo. È forse un tentativo cosciente di far gravare a questa minoranza genetica il peso della follia nazista e di quella neonazista? Le grandi speculazioni in atto creano in definitiva una grande confusione, ma fatti ed eventi storicamente accertati indicano che le popolazioni ad alto tasso di Rh negativo sono state e sono vittime di una vero e proprio genocidio, sia culturalmente che fisicamente. Perché?
RIFERIMENTI STORICI
Molti studiosi credono che i miti siano emersi da un substrato di fattualità storica. Secondo Andrew Thomas, la mitologia e il folklore sono «pensieri-fossili che descrivono in forma simbolica ed allegorica la storia di culture scomparse». Anche la storia di Zeus è ben nota. Prometeo conoscenza il segreto del padre degli dèi, Zeus non aveva alcun controllo sui suoi appetiti carnali e sapeva anche il nome delle donne che avrebbe sedotto. Per questo e per il fatto che portò la conoscenza del fuoco agli uomini, Zeus decise di farlo incatenare a una roccia del Caucaso dove, per tutto il giorno, un’aquila gli divorava il fegato. Ogni notte, però, il fegato ricresceva e in questo modo la sofferenza di Prometeo diventava un supplizio interminabile. Alla fine, tuttavia, Zeus e Prometeo si riconciliarono. La crudeltà non era il solo tratto distintivo di Zeus. Pare non ci fossero confini e limiti alla sua lussuria e molte donne furono da lui sedotte... Teti, Europa, Leda, e Meti.
LE DONNE ERANO BELLE
Emile Gaverluk dice: «Le vittorie amorose di Zeus illustrano le azioni di esseri-spiriti senza controllo, vogliosi di carne umana. Tutta la storia della mitologia greca è una versione allargata di quello stupefacente verso nella Bibbia: “I figli di Dio videro che le donne degli uomini erano belle e presero come mogli quelle che ad essi piacquero di più” (Genesi 6.2)... la mitologia del passato è una diversa rivelazione del comportamento incontrollato di entrambi, gli spiriti-esseri e gli uomini ribelli ». Le mitologie della Grecia e di Roma però non sono le sole a riferire di questi strani eventi. Erich Von Däniken ci ha fornito un’abbondanza di esempi da tutto il mondo. Ammettiamo che le sue uscite speculative frequentemente non coincidono con il suo “stato di salute” religioso tuttavia, gli siamo debitori per aver portato alla nostra attenzione molti fatti incontrovertibili che altri avevano lasciato sepolti e indisturbati. Antichi racconti Sumeri parlano di dèi che scendono dalle stelle per fertilizzare i loro antenati. Supponiamo che questi incroci tra dèi del cielo e figlie della terra abbiano prodotto i primi uomini. I nativi di Malekula, nelle Nuove Ebridi credono che la prima razza di uomini discendesse direttamente dai figli del Cielo. Gli Incas pensavano di discendere dai “figli del Sole”. I Teutonici dichiaravano che i loro antenati erano giunti a bordo di “Wanen” volanti. Alcuni tra gli abitanti delle isole del Sud rintracciano il loro lignaggio in uno degli dèi del cielo, che andarono a visitarli a bordo di un enorme uovo luminoso. I Coreani credevano che il dio del Cielo “Hwanin”, avesse mandato suo figlio “Hwanung” sulla Terra, per sposare una terrestre che fu madre di Tangun Wanggom. A lui fu attribuita l’impresa di aver riunito insieme tutte le tribù per creare un unico regno. L’antica tradizione Tango-Fudoki in Giappone, racconta la storia del “Bambino dell’isola”. La sola differenza, qui, è che si tratta di un terrestre che sposa una donna celeste e va a vivere con lei in cielo. Dall’India ci giungono il Mahabharata e antichi testi sanscriti che ci parlano di dèi che generano bambini con le donne della Terra e di come questi bambini fossero in grado di ereditare i talenti soprannaturali dei padri. Un mito simile si trova nell’Epopea di Gilgamesh, dove apprendiamo dell’esistenza di “Guardiani” venuti dallo spazio sul pianeta Terra, e della generazione di Giganti. Un antico mito persiano dice che prima della venuta di Zoroastro i demoni avevano corrotto la Terra, alleandosi con le donne. Se considerassimo questi e molti altri racconti delle antiche tradizioni in una visione unitaria, ci sorprenderebbero per le loro notevoli similitudini. Ognuno di essi riferisce, con piccole variazioni, di un “traffico” tra “i figli di Dio” e le “figlie degli Uomini”, delle loro attività sessuali e delle strane creature cui diedero vita.
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2 Ore 31 Minuti fa - 2 Ore 21 Minuti fa #54768
da robyale
Repetita iuvant!
Risposta da robyale al topic I figli degli Dei
Ammetto che lo ho trovato molto interessante.
C'è sempre quel 'tuttavia'.
Ho trovato interessante tutti questi collegamenti di stile bigliniano, ma trovo comunque complicato cercare di smontare completamente la teoria dell'evoluzione.
Il ragionamento di fondo che noi saremmo stati "ingegnerizzati" da una razza "superiore", cadrebbe subito perché noi umani condividiamo il 98% del patrimonio genetico con le altre scimmie. E dunque c'è la differenza del solo 2%.
Dunque perché noi si, mentre loro no?
Questi sarebbero le cose da smontare, e poi dopo potrete avanzare con credibilità questa teoria degli antichi alieni astronautici, chiamati in semitico 'Elohim'.
C'è sempre quel 'tuttavia'.
Ho trovato interessante tutti questi collegamenti di stile bigliniano, ma trovo comunque complicato cercare di smontare completamente la teoria dell'evoluzione.
Il ragionamento di fondo che noi saremmo stati "ingegnerizzati" da una razza "superiore", cadrebbe subito perché noi umani condividiamo il 98% del patrimonio genetico con le altre scimmie. E dunque c'è la differenza del solo 2%.
Dunque perché noi si, mentre loro no?
Questi sarebbero le cose da smontare, e poi dopo potrete avanzare con credibilità questa teoria degli antichi alieni astronautici, chiamati in semitico 'Elohim'.
Repetita iuvant!
Ultima Modifica 2 Ore 21 Minuti fa da robyale.
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