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Studio universitario del crollo del WTC 7
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Si tratta di una approfondita critica ai rapporti del NIST, da parte del movimento AE911 truth, che riporta tutte le omissioni e manipolazioni che sono state individuate.
Si tratta di un video piuttosto tecnico, che consiglio a chi ha interesse nella materia dell'ingegneria.
Colpisce il clamoroso numero di distorsioni e sviamenti contenuti nei rapporti ufficiali.
Colpisce il rifiuto del NIST a rispondere alle domande, a pubblicare i dati.
Siamo davvero di fronte a fatti clamorosi e nei media non si dovrebbe parlare di altro... invece...
Una teoria del complotto è ridicola solo quando sono ridicoli i suoi moventi.
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Dopo un interminabile ritardo, pare che lo studio sia finalmente in dirittura d'arrivo e sarà pubblicato (stando agli autori) il 3 di settembre, dunque tra un paio di settimane.
L'articolo originale è qui: Articolo di AE911truth
Già più di un anno fa, il prof. Hulsey aveva dichiarato che lo studio smentiva la tesi degli incendi come causa dei crolli, senza tuttavia pubblicare tutto il materiale della sua ricerca.
Si sono poi spinti oltre e se non erro il materiale che verrà pubblicato, indicherà anche la probabile causa reale del crollo, il tutto in una modellazione a elementi finiti dell'intero edificio 7..
Ora, si tratta di un passo cruciale, se davvero hanno fatto il lavoro monumentale di scienza e trasparenza che hanno dichiarato per tutto questo tempo, allora il dibattito sul 9/11 subirà un forte scossone positivo ma dagli effetti anche imprevedibili e inquietanti.
Non illudiamoci, le conseguenze sociali ed economiche potrebbero essere importanti, non sarebbe una passeggiata.
Questo studio però potrebbe riservare delle sorprese. Dal punto di vista teorico, questa perizia potrebbe anche rivelarsi un formidabile asso nella manica di chi vuole insabbiare tutto.
Infatti se ora questi ingegneri forensi se ne uscissero con un'altra tesi alternativa del tipo "Non sono stati gli incendi ma una serie di cedimenti sotterranei" allora la risonanza mediatica sarebbe enorme e si metterebbe una pietra tombale sulla discussione, almeno per un altro decennio e gli artefici sarebbero stati proprio quei "complottisti" che hanno sostenuto e finanziato lo studio. Quello che però rassicura è che sarebbe molto difficile creare un falso, pubblicando tutti i dati. La vera scienza richiede infatti trasparenza e ripetibilità.
Chiunque, coi dati forniti, dovrebbe essere in grado di replicare la simulazione in questione, cosa che è sempre stata impossibile con la simulazione del NIST i cui dati sono sempre stati nascosti.
In ogni caso, alea iacta est.
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- iorreca1971
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Basta guardare....osservare
Sono stati attentati olimpici...tre grattacieli crollati per la prima volta...2 aerei disintegrati per la prima volta...dopo avere fatto manovre impossibili da piloti al primo volo!!!!
Interessi a gogo ,conicidenze pazzesche...terrositi che si imarcano come fantasmi...testimonianze che inchioderebbero chiunque....ma soprattutto la difesa aerea piu sgangherata della storia ....
Mi domando come hanno fatto 30 anni prima ad andare sulla luna
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Finalmente, dopo una interminabile attesa e diversi rinvii, quelli di AE911truth.org hanno pubblicato la famosa super-perizia.
Il documento di oltre 100 pagine è disponibile qui: Perizia di Architects and Engineers for 9/11 truth
Per scaricare il PDF occorre semplicemente registrare il proprio email.
La presentazione che ha avuto luogo ieri, sarà presto online e un'altra conferenza online sarà tenuta domani dal club della facoltà di Berkeley.
Come già sapevamo da tempo, la conclusione dello studio è chiara: "Il fuoco non può essere stato causa del crollo. "
Ma gli ingegneri del team sono andati oltre e hanno mostrato con diverse simulazioni, cosa sarebbe successo se le cose fossero andate come descritto nella V.U., ovvero scenari completamente incompatibili con quanto osservato nei numerosi video del crollo.
Un estratto chiave delle conclusioni: "The principal conclusion of our study is that fire did not cause the collapse of WTC 7 on 9/11, contrary to the conclusions of NIST and private engineering firms that studied the collapse. The secondary conclusion of our study is that the collapse of WTC 7 was a global failure involving the near-simultaneous failure of every column in the building."
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- kamiokande
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www.ae911truth.org/news/604-new-paper-on...sive-collapse-theory
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Dopo una lunghissima attesa, il rapporto finale è stato completato e pubblicato.
Anche se qualcuno l'ha già postato altrove su LC, lo posto qui, siccome concerne questo thread:
www.ae911truth.org/wtc7
Sul sito è disponibile anche la sezione con tutta la simulazione, modellazione 3D ad elementi finiti e tutti i relativi dati (un file da 256 GB zippato).
Riassumendo: "The principal conclusion of our study is that fire did not cause the collapse of WTC 7 on 9/11, contrary to the conclusions of NIST and private engineering firms that studied the collapse. The secondary conclusion of our study is that the collapse of WTC 7 was a global failure involving the near-simultaneous failure of every column in the building"
..cosa che noi già sapevamo, solo che adesso abbiamo una corposa ricerca universitaria (peer reviewed) a sostegno della nostra tesi.
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Accorcio il commento di là e riposto la traduzione dei punti nodali del documento qui.
Spero possa velocizzare la comprensione e aiutare nelle citazioni:
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Questo rapporto presenta le scoperte e gli esiti di uno studio della durata di quattro anni sul crollo del World Trade Center Building 7 (WTC 7), un edificio di 47 piani che ha subito un crollo totale alle 17:20 dell'11 settembre 2001, seguito agli orribili eventi di quella mattina.
L'obiettivo di questo studio è triplice: (1) esaminare la risposta strutturale del WTC 7 ai carichi d'incendio che possono aver avuto luogo l'11 settembre 2001; (2) escludere scenari che non avrebbero potuto causare il collasso osservato; e (3) identificare le tipologie di cedimento, e le rispettive ubicazioni, che potrebbero aver causato il collasso totale, come osservato.
A seguito del disastro, molti nella comunità di ingegneri hanno ipotizzato che il crollo del WTC 7 sia stato causato da una combinazione di danno da impatto causato dai detriti del crollo del WTC 1 e degli incendi che successivamente hanno bruciato nel WTC 7 fino al suo crollo.
Il NIST concluse alla fine che il crollo del WTC 7 sia stato il primo caso noto di crollo totale di un grattacielo dovuto principalmente a incendi.
Secondo il NIST, l'inarcamento della colonna 79, causato dalla perdita di supporto laterale per 9 piani, innescò un crollo progressivo dell'intero edificio.
Si dice collasso progressivo una sequenza di crollo in cui il cedimento locale porta a un collasso su larga scala in una struttura (Lim, 2004).
Sfortunatamente, gli sforzi di indagine sul crollo del WTC 7 sono stati ostacolati dalla rapida rimozione e distruzione dei detriti dal sito del WTC. Questa tipologia di prova è generalmente conservata e disponibile durante qualsiasi indagine forense.
Approccio 1: Risposta strutturale al carico d'incendio.
In primo luogo, abbiamo modellato l'intelaiatura strutturale e simulato la risposta strutturale locale al carico d'incendio che si sarebbe potuta avere al di sotto del 13° piano. Diversi fattori hanno reso necessario un esame tecnico supplementare:
Approccio 2: Valutazione dell'ipotesi di avviamento del crollo del NIST.
In secondo luogo, abbiamo integrato la nostra simulazione valutando la fondatezza dell'ipotesi di avviamento del crollo formulata dal NIST, e la probabile sequenza del crollo. In particolare, ci siamo concentrati sull'identificazione degli aspetti della simulazione del NIST che l'hanno portata a raggiungere una conclusione diversa dalla nostra.
Approccio 3: Simulazione del collasso del WTC 7.
Infine, abbiamo simulato vari scenari all'interno del sistema strutturale generale, per determinare quali tipologie di cedimenti locali e le rispettive ubicazioni, potrebbero essere stati la causa del collasso totale come osservato.
Tutti i dati di input, i risultati e le simulazioni che sono stati utilizzati o generati durante questo studio sono disponibili su ine.uaf.edu/wtc7 .
Abbiamo utilizzato sia il software ABAQUS sia il software SAP2000 ad elementi finiti per simulare vari tipi di cedimenti. Successivamente sono stati esaminati diversi scenari ipotetici al fine di determinare quali tipi di cedimenti locali potevano e non potevano produrre le caratteristiche chiave sopra descritte.
Per tutti i modelli e le analisi di collasso, abbiamo incluso il danno da detriti assunto dal NIST, che ha coinvolto sei colonne esterne sulla facciata sud-ovest dell'edificio che sarebbero state tagliate a causa della caduta di detriti dal crollo del WTC 1.
Nell'ipotesi di collasso progressivo avanzata dal NIST, il cedimento delle colonne 79, 80 e 81, che ha causato direttamente il crollo dell'attico est, ha anche avviato una progressione orizzontale di cedimenti di colonne centrali che ha rimosso ogni colonna centrale.
Durante il nostro studio di connessione non lineare (Sezione 2.1.3.2), in cui abbiamo esaminato la modellazione del NIST delle connessioni strutturali del WTC 7 e il suo effetto sulla simulazione progressiva del collasso del NIST, abbiamo anche osservato che la simulazione di collasso progressivo fatta dal NIST non raffigurava fedelmente il collasso osservato.
Dal nostro tentativo di simulare lo scenario del NIST di una progressione orizzontale di cedimenti di colonne centrali traiamo due conclusioni:
1. Una progressione orizzontale di cedimenti delle colonna centrali (a partire dalle colonne 79, 80 e 81) non si è rivelata fattibile. Pertanto, le ipotesi del NIST, Arup / Nordenson e Weidlinger, secondo cui il cedimento della colonna 79 sarebbe in grado di innescare un crollo progressivo dell'intero edificio, non sono valide.
2. Anche supponendo che il cedimento delle colonne 79, 80 e 81 possa portare al cedimento della fila vicina delle colonne centrali (colonne 76, 77 e 78), la perdita di queste colonne, insieme alla perdita delle colonne 79, 80 e 81, sovraccaricherebbe le colonne esterne attorno all'angolo sud-est dell'edificio, piuttosto che sovraccaricare la fila successiva di colonne centrali ad ovest, il che comporterebbe il ribaltamento dell'edificio a sud-est e non un crollo verticale.
Questi risultati contraddicono direttamente lo scenario descritto dal NIST. Inoltre, la probabilità che il cedimento delle colonne 79, 80 e 81 ai piani superiori sia stata causata da incendi è prossima allo zero, poiché non vi sono stati incendi documentati sopra il piano 30 e gli incendi ai piani 19, 22, 29 e 30 ebbero una durata relativamente breve.
Approccio 1 - Scoperte - Durante il nostro studio di connessione non lineare (Sezione 2.1.3.2), abbiamo scoperto che il NIST ha sovrastimato la rigidità del telaio esterno non modellandone le connessioni, essenzialmente trattando la struttura esterna in acciaio come fissata termicamente, causando l'allontanamento di tutta l'espansione del pavimento indotta termicamente dall'esterno.
Approccio 2 - Scoperte - Sottostando al nostro secondo approccio, abbiamo usato un modello ad elemento solido per valutare la fondatezza dell'ipotesi di avviamento del crollo del NIST, introducendo una serie di ipotesi fatte dal NIST che consideravamo non valide o, nella migliore delle ipotesi, discutibili (Sezione 3.1).
Approccio 3 - Scoperte - Sottostando al nostro terzo approccio, abbiamo simulato una serie di scenari ipotetici al fine di determinare quali tipi di cedimenti locali e le rispettive ubicazioni potrebbero aver causato il collasso totale come osservato. Sulla base di una serie di analisi, abbiamo trovato quanto segue:
• Le colonne 79, 80 e 81 non sono cedute ai piani inferiori dell'edificio, come affermato dal NIST. Al fine di consentire il crollo osservato dell'attico est circa 7 secondi prima del crollo del resto della struttura, queste colonne dovevano cedere ai piani superiori dell'edificio fino all'attico. Eppure non sono documentati incendi al di sopra del Piano 30. Pertanto, il fuoco non ha causato il crollo delle colonne 79, 80 e 81 né il crollo dell'attico est (Sezione 4.3).
• L'ipotetico cedimento delle colonne 79, 80 e 81 (le tre colonne centrali più orientali) non innescherebbe una progressione orizzontale di cedimenti delle colonne centrali. Pertanto, le ipotesi di NIST, Arup / Nordenson e Weidlinger, secondo cui il cedimento della colonna 79 possa innescare un crollo progressivo dell'intero edificio, non sono valide, e il crollo delle colonne 79, 80 e 81 in alto nell'edificio rappresentò un evento separato e distinto (sezione 4.5).
• Anche supponendo che il cedimento delle colonne 79, 80 e 81 possa portare al cedimento della successiva fila di colonne centrali, l'ipotetico cedimento delle colonne dalla 76 alla 81 sovraccaricherebbe le colonne esterne intorno al sud-est dell'edificio, piuttosto che sovraccaricare la fila successiva di colonne centrali ad ovest, il che comporterebbe un ribaltamento dell'edificio verso sud-est e non in un crollo verticale (Sezione 4.5).
• Il cedimento simultaneo di tutte le colonne centrali su 8 piani, seguito 1,3 secondi dopo dal cedimento simultaneo di tutte le colonne esterne su 8 piani, produce quasi esattamente il comportamento osservato nei video del crollo. Il crollo potrebbe essere iniziato dal 16° piano in poi e aver prodotto lo stesso comportamento (Sezione 4.6).
Il fuoco non ha causato il crollo del WTC 7:
La principale conclusione del nostro studio è che il fuoco non ha causato il crollo del WTC 7 l'11/9, contrariamente alle conclusioni del NIST e delle società di ingegneria private che hanno studiato il crollo. Questa conclusione si basa su una serie di risultati delle nostre diverse analisi. Insieme, dimostrano che gli incendi non avrebbero potuto causare indebolimento o spostamento di elementi strutturali in grado di innescare uno qualsiasi degli ipotetici cedimenti locali che avrebbe causato il collasso totale dell'edificio, né che eventuali cedimenti locali, anche se si fossero verificati, avrebbero potuto innescarsi una sequenza di cedimenti che avrebbe comportato il collasso totale osservato.
Il cedimento quasi simultaneo di ogni colonna spiega il crollo:
La secondaria conclusione del nostro studio è che il crollo del WTC 7 è stato un cedimento globale che ha comportato il cedimento quasi simultaneo di ogni colonna dell'edificio. Questa conclusione si basa principalmente sulla constatazione che il cedimento simultaneo di tutte le colonne centrali su 8 piani, seguito 1,3 secondi dopo dal cedimento simultaneo di tutte le colonne esterne su 8 piani, produce quasi esattamente il comportamento osservato nei video del crollo, mentre nessun'altra sequenza di cedimenti che abbiamo simulato ha prodotto il comportamento osservato. Non possiamo escludere in assoluto la possibilità che uno scenario alternativo possa aver causato il crollo osservato; tuttavia, il cedimento quasi simultaneo di ogni colonna è l'unico scenario che abbiamo identificato in grado di produrre il comportamento osservato.
La principale conclusione del nostro studio è che il fuoco non ha causato il crollo del WTC 7 l'11/9, contrariamente alle conclusioni del NIST e delle società di ingegneria private che hanno studiato il crollo. La conclusione secondaria del nostro studio è che il crollo del WTC 7 è stato un cedimento globale che ha comportato il cedimento quasi simultaneo di ogni colonna dell'edificio.
files.wtc7report.org/file/public-downloa...nter-7-March2020.pdf
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