[img align=right]library/itafg-o.jpg[/img]di Enrico Sabatino
In vista del dibattito al Senato sulla politica estera del governo, con l’intervento del Ministro D’Alema, ma soprattutto alla vigilia del voto parlamentare sul rifinanziamento della missione militare italiana in Afghanistan è arrivato per il governo il momento di affrontare con chiarezza e concretezza gli sviluppi futuri della presenza italiana in quel Paese e dei suoi obiettivi politici.
E’ noto a tutti come in Afghanistan sia in corso da circa un anno una crescente escalation dei combattimenti tra le forze NATO guidate da poche settimane dal generale americano McNeil e i guerriglieri afghani, denominati a sproposito taliban e/o terroristi per ovvie ragioni di propaganda; un’escalation causata in particolar modo dagli attacchi via via più sofisticati ed efficaci da parte di questi ultimi, proseguiti per la prima volta anche durante il rigido inverno afghano e che hanno permesso loro di riconquistare nei giorni scorsi Musa Qala, costringendo i soldati NATO a ripiegare …
Quello che è accaduto stamattina all’ Università Statale di Milano ha dell’incredibile ma è al contempo estremamente indicativo di come la classe politica italiana sia ormai irrimediabilmente rinchiusa dentro al suo bozzolo di autoreferenzialità, senza più avere nessuna velleità di comunicare con l’esterno.
I ministri Giuliano Amato e Tommaso Padoa Schioppa si sono recati all’Università, invitati ad un convegno sul tema della riforma delle autorità indipendenti ed hanno relazionato in un’aula magna completamente priva di studenti, ma in compenso affollata di giornalisti e addetti alla sicurezza. (cont.)
Il miracolo che gli scienziati non riescono a fare - quello di convincere i leader mondiali a intervenire in tempi brevi per ridurre i dannosi effetti del Global Warming - forse riusciranno a farlo gli economisti.
In fondo, il problema è ambientale, ma sempre di soldi si tratta. Sono i soldi che nessuno al mondo ha voglia di spendere, per adeguare le industrie a parametri che permettano di contenere, e poi teoricamente di capovolgere, le mutazioni climatiche dovute soprattutto alle eccessive emissioni di anidride carbonica.
Ecco allora entrare in scena Sir Nicholas Stern, un noto economista inglese che è stato vicepresidente della Banca Mondiale, e che è ora al servizio del governo britannico, il quale ha presentato ai suoi colleghi americani il cosiddetto Stern Review, o Rapporto Stern, sull'impatto economico delle mutazioni climatiche dovute al Global Warming.
Stern capovolge l'ottica del problema, mostrando con una approfondita ricerca …
[img align=right]library/vicen-o.jpg[/img]Marco Cedolin
Dopo una settimana caricata di tensione fino all’inverosimile è arrivato finalmente il momento della grande manifestazione di Vicenza.
Proprio a Vicenza è accaduto qualcosa di profondamente nuovo, qualcosa in grado di sovvertire il condizionamento imposto dalla cattiva informazione. I cittadini italiani hanno smesso di credere alle menzogne propinate inopinatamente dagli uomini politici e dai giornalisti, scegliendo di riappropriarsi della realtà.
La grottesca farsa incentrata sull’improbabile “rinascita” del terrorismo brigatista e la conseguente campagna mediatica mirante a criminalizzare ogni movimento antagonista hanno fatto da prologo ad un intenso lavorio finalizzato a dissuadere dalla partecipazione alla manifestazione di Vicenza buona parte di coloro che contestavano la creazione della nuova base militare americana Dal Molin.
Rutelli, Amato, il sindaco vicentino Hüllweck e molti altri rappresentanti del mondo politico tanto di governo quanto di opposizione, coadiuvati da pennivendoli e opinionisti di ogni risma e colore, …
[img align=right]library/molin-o.jpg[/img]di Giorgio Mattiuzzo
I fatti sono molto semplici. C'è un Paese che, dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, ospita decine e decine di basi militari, adibite ai più svariati usi, di una Nazione straniera. Ci sono degli accordi secondo cui i militari del Paese straniero agiscono al di fuori della legalità, rimangono impuniti per ogni reato, anche il più grave, e occupano enormi porzioni di territorio, sfruttando le risorse dei luoghi dove si insediano.
E' successo un altro fatto molto semplice: il governo straniero ha deciso di allargare una delle tante guarnigioni che mantiene in terra straniera.
Ed è accaduta la terza cosa, ancora più semplice delle prime due: i cittadini che vivono intorno a quella guarnigione si sono stancati ...
Premesso che tutti coloro che si stanno avviando verso Vicenza, pieni di entusiasmo e di paure insieme, hanno il mio pieno supporto, mi permetto di dubitare sull'utilità effettiva di una "manifestazione" come mezzo ideale per far conoscere, oggi, il proprio dissenso al governo e agli altri nostri connazionali.
Vi è stata infatti una tale manipolazione mediatica, negli scorsi giorni, sul significato di questa manifestazione, che si è ormai spostato in maniera irreversibile il problema da quello originale a una specie di toto-feriti nel quale finiranno per concentrarsi, in ogni caso, tutte le attenzioni di domani sera.
Se le cose saranno andate male, si parlerà per settimane del "chi è stato", ...
Presidenti, Ministri, purtroppo non ho gl'indirizzi di tutti coloro ai quali era mio intento scrivere. Vistando il sito internet www.governo.it ho riscontrato che gl'indirizzi e-mail non sono più reperibili come qualche mese fa e pertanto mi debbo accontentare di quelli che ho da passata corrispondenza e di quelli che dopo attenta ricerca, ho trovato.
Vi scrivo. Per alcuni sarà la mia prima missiva, per altri...beh, di lettere ne hanno ricevute più d'una pertanto conosceranno i miei pensieri e la mia attitudine verso la base Dal Molin. Essendo io stessa cittadina Vicentina, essendo io stessa una piccola persona ingannata da un grande potere....ed essendo io stessa una persona che ha messo impegno e dedizione, tempo, credo, ideali e sogni nel NO! al Dal Molin ora mi sento in obbligo a scrivervi queste parole, quasi un monito, che con gentilezza chiedo di voler far avere anche al Ministro della Difesa ed anche ai vostri "antagonisti" politici; ...
Non sempre è facile capire, apprendendo dai media il nuovo provvedimento del Governo a tutela dei cittadini, quando si è di fronte ad un atto di pura propaganda e quando invece di fronte ad un accadimento “genuino”.
Il problema è che la propaganda, in quanto tale, si maschera di anonimato nella maggioranza dei casi. Uno degli metodi peggiori usati in questi anni consiste nello sfruttare “l'incubo della pedofilia” perché è uno degli strumenti più efficaci per riuscire ad ottenere il controllo della vita degli individui da parte dell'Autorità. Sebbene la paura del terrorismo sia un'arma altrettanto, se non più, utilizzata, lo spauracchio del pedofilo riesce a sconfiggere qualsiasi obiezione, di qualsiasi tipo.
Ad esempio, quando un Governo vara una legge anti-terrorismo che preveda una qualsiasi forma di ulteriore intrusione nella vita privata delle persone, si alzano sempre delle voci, anche autorevoli, ad opporsi. Ma questo mai accade quando si tratta di pedofilia. Beninteso, non è certo facile mettersi contro provvedimenti che arginino il fenomeno, ...
di Andrea Franzoni
Il 29 gennaio, nella città santa sciita di Najaf, le truppe americane intervennero offrendo supporto aereo a reparti dell’esercito irakeno impegnati in un conflitto a fuoco contro alcuni “miliziani” appartenenti a tribù locali. La potenza di fuoco americana, intervenuta sulla scorta della richiesta di sostegno mossa dalle truppe dell’esercito regolare che avevano parlato di un attacco da parte di gruppi terroristici legati ad Al Qaeda, risolse una battaglia feroce durata 15 ore lasciando sul campo 263 vittime tra i “miliziani” (tra cui donne e bambini). Ad oltre 20 giorni, tuttavia, una verità tragica e sconvolgente è filtrata quasi completamente grazie al lavoro di alcuni inviati coraggiosi che hanno raccolto le perplessità e le testimonianze dei capi tribali e della stampa locale.
La nuova versione dei fatti, confermata da fonti locali, è ancora più drammatica perché parla di un conflitto interno sorto tra gruppi sciiti vicini all’Iran (che detengono la maggioranza nel governo e nell’esercito irakeno) e gruppi sciiti ostili nel quale gli Stati Uniti, totalmente allo sbando, soli ed incapaci di muoversi in una realtà tanto complessa e tanto intrecciata come quella irakena, ...
[b][Video in coda all'articolo: "Giovanni Galloni svela importanti retroscena sulle BR"][/b]
La macchina della bugia a volte si muove in maniera brutale e grossolana, buttandoti in faccia la menzogna con una tale spudoratezza che la maggior parte di noi non se ne accorge proprio per quello. Altre volte invece agisce in maniera subdola e silenziosa, inoculandosi lentamente nel sangue della popolazione, fino ad avvelenarla senza farsene accorgere. In un caso o nell'altro, il cittadino l'avrà bevuta, e da quel punto in poi fare marcia indietro sarà sempre molto difficile.
Quando sentiamo, come accade oggi, che il pubblico dibattito viene così insistentemente indirizzato verso la presunta "infiltrazione" da parte delle BR nel sindacato, nasce forte il sospetto di trovarci di fronte a un meccanismo del secondo tipo.
"Cgil scioccata, rialzare livello guardia", intitola l'Ansa. "Il fatto che ci siano nostri iscritti ci inquieta", conferma il segretario generale Guglielmo Epifani. "Nel corso degli ultimi anni avevamo allentato la guardia, ...
[img align=right]library/bushex-o.jpg[/img]di Enrico Sabatino
Da molti mesi a questa parte stanno crescendo sempre più le ostilità nei confronti dell’Amministrazione Bush da parte di ufficiali e membri delle Forze Armate Usa, a causa della disastrosa piega che ha preso la guerra in Iraq ma soprattutto della prospettiva di un attacco all’Iran.
L’esecutivo americano è da mesi ormai impegnato nella ricerca di un pretesto per attaccare l’Iran e negli ultimi tempi infatti le truppe americane di stanza in Iraq sono state autorizzate dall’Amministrazione Bush a catturare, o eventualmente a eliminare, ...
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