La settimana era cominciata con la figuraccia in diretta di Massimo Giletti nell’intervista con Maria Zakharova, e sta per concludersi in mezzo alle polemiche sulle liste di proscrizione dei “filo-putiniani” pubblicata dal Corriere.

Nel primo caso abbiamo visto una rappresentazione plastica della completa inadeguatezza del giornalismo italiano nel rapportarsi a personaggi importanti del panorama internazionale. Lo scolaretto Giletti, schiaffeggiato ripetutamente dalla maestra Zakharova, rappresentava il perfetto condensato di presunzione ed ignoranza che caratterizza i nostri cosiddetti giornalisti di oggi.

Il caso del Corriere invece è la perfetta esemplificazione della totale sottomissione della stampa ai poteri forti, soprattutto atlantici (NATO+USA). Vedere una testata storica come quella di via Solferino ridursi a fare da passacarte per una operazione di intimidazione mediatica in stile mafioso - stilata dai nostri sevizi, ma chiaramente voluta dagli americani - la dice lunga sul livello di indipendenza di cui dispongano ancora i nostri giornalisti: praticamente zero.

Come ci ricorda Udo Ulfkotte nel suo libro “Giornalisti comprati”, “ […] nell’estate del 2014, Human Rights Watch pubblicò un lungo rapporto sulla restrizione della libertà di stampa nelle democrazie occidentali a causa delle crescenti misure di sorveglianza dei servizi segreti americani.”

A tutto ciò, va aggiunto il totale appiattimento di tutte le principali testate sulla narrazione unica che sono obbligati a seguire quotidianamente. Sempre Ulfkotte in proposito scriveva: “In passato le persone intelligenti leggevano diversi giornali al giorno se volevano farsi un’idea degli sviluppi della situazione. Oggi non ne vale più la pena, perché i contenuti editoriali sono intercambiabili a piacimento e quasi identici fra loro.”

Considerando tutti questi elementi nel loro insieme (impreparazione dei singoli giornalisti, sottomissione delle testate e appiattimento dei contenuti), diventa facile spiegare il crollo di credibilità quasi verticale che la stampa mainstream sta subendo negli ultimi anni.

Le persone che si informano esclusivamente sulla stampa mainstream sono sempre di meno, mentre cresce in maniera opposta il numero di coloro che si informano in modo indipendente tramite la rete. E se cinque anni fa questa percentuale si sarebbe potuta attestare intorno ad un dieci per cento, oggi non sembra eccessivo pensare che sia almeno del 30-35%. E comunque la curva è in salita, questo è innegabile.

Lo capisci dagli incontri quotidiani con le persone al bar, per strada, al negozio sotto casa. Sempre più e più persone definiscono categoricamente “balle” le notizie diffuse dal mainstream, e molte di loro hanno anche già elaborato una versione alternativa – molto più logica e coerente – dei fatti citati.

Questa presa di consapevolezza non può essere fermata. Può essere combattuta, può essere rallentata, ma non può essere fermata. E soprattutto, non è reversibile. Una volta che hai scoperto il trucco del prestigiatore, non puoi più fingere di non conoscerlo.

A noi quindi non resta che continuare a fare il nostro lavoro, con costanza e con determinazione, in attesa di vedere il grande mostro agonizzare e piegarsi sulle proprie gambe una volta per tutte.

E ciò potrebbe anche succedere molto prima di quanto si possa immaginare.

Massimo Mazzucco

Comments  
non serve conoscere luogocomune, ecc. adesso con wazzapp, telegram ecc. puoi veicolare video e notizie interessanti ad amici e parenti direttamente sul cellulare..
e poi il resto del passaparola in rete sui social di vario tipo..
condivisione dal basso..

le informazioni vere o abbastanza veritiere si trovano in rete..
l tv, giornali, ecc sono a rimorchio..
a fare propaganda, si capisce..

Quote:

E ciò potrebbe anche succedere molto prima di quanto si possa immaginare.

Speriamo Massimo!

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E ciò potrebbe anche succedere molto prima di quanto si possa immaginare

Motus in fine velocior.
Rcs-Blackstone: new hearing today in New York, Cairo awaits
May 26, 2022 by
It could be a very important day for the dispute between Blackstone and RCS: the hearing at 4 pm Italian

New chapter, and probably penultimate, of the dispute between Blackstone and RCS: today Judge Andrea Masley will be asked to decide whether to deal with the case should be the New York Court or not. The hearings begin at 10 am (4 pm in Italy) and it will be very important to understand how the affair could continue. If the case were to remain in the United States, in fact, Urbano Cairo’s chances of winning the dispute risk diminishing. However, it is not certain that today’s hearing is the decisive one: at the moment it appears more likely that Judge Andrea Masley will opt for a postponement pending the Milan Court of Appeal dissolves the reservation on the appeal lodged by RCS against the ruling of the Milan Arbitration Chamber in favor of Blackstone.

Urban Cairo


La fine di RCS, quindi del Corriere della sera, è ben rappresentata dal suo pseudo
editore “ Cairo “ , che molto probabilmente sarà distrutto dalla causa che deve affrontare contro Blackstone uno dei più grandi fondi americani, tra l’altro
l’8 giugno è uscito sconfitto da un primo round per cui i 600 milioni circa in ballo decreterebbero la scomparsa del rapace imprenditore italico.

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Questa presa di consapevolezza non può essere fermata. Può essere combattuta, può essere rallentata, ma non può essere fermata. E soprattutto, non è reversibile. Una volta che hai scoperto il trucco del prestigiatore, non puoi più fingere di non conoscerlo.

A noi quindi non resta che continuare a fare il nostro lavoro, con costanza e con determinazione, in attesa di vedere il grande mostro agonizzare e piegarsi sulle proprie gambe una volta per tutte.

E ciò potrebbe anche succedere molto prima di quanto si possa immaginare.

ohh finalmente.... in modi diversi lo dico da tempo....
Con i contributi governativi all editoria siamo alla pura stampa di regime, anzi, magari nelle dittature passate gli editori e i giornalisti ci credevano nelle politiche del regime, anche se erano sbagliate ovviamente,oggi sono soltanto prostitute
Io penso che la "voce unica" faccia parte del progetto autoritario che ha già messo in conto quel 30% di "ribelli".

Il concetto è molto semplice: abituare i cittadini ad una voce unica. Abituarli al concetto che la voce unica sia sinonimo di ufficialità, mentre il pluralismo dell'informazione sia sinonimo di fake news. Ripeterlo all'infinito finché il concetto diventi un dato di fatto, non importa se condiviso o meno.

Ormai a 50 anni ho capito che qualunque cambiamento del sistema insiste principalmente sui più giovani. Quello che io recepisco in una certa maniera (è spesso mi imbarazza) loro lo recepiscono in altra. E non c'è niente da fare, è una questione di esperienza.

Le scene pietose che vediamo in TV non sono così gravi per i poteri forti, i giovani neanche la guardano la TV, o magari la guardano di sfuggita. L'unica cosa importante è che sul mainstream si dica tutti la stessa cosa, anche se dietro il microfono c'è una scimmia. Non importa la qualità dello show. Importa il concetto, e il concetto è: noi siamo la verità perché diciamo tutti la stessa cosa! Ripetuto ad oltranza su tutti i canali, giornali e web dei "professionisti dell'informazione" finché nessuno possa più dire il contrario.
E' la legge del socialppasso :-D
Pensavano di ingabbiare le menti con i social e i social piano piano stanno "sgabbiando" anche le pecore.
La tua percentuale e' un po' troppo ottimistica e credo che il 20% sia piu' vicino alla realta' (considera che ci sono milioni di under 30 che i social li utilizzano per tutto meno che per scambiarsi le notizie)
Che il giornalismo non navigasse in buone acque, in tutto il “Mondo Civilizzato”, lo si era capito almeno fin da quando Julian Assange dovette rifugiarsi nell’ambasciata equadoregna a Londra, per non finire nelle grinfie della giustizia americana.

Noi, come sempre essendo loro vassalli, ci atteniamo alle direttive d’oltreoceano.

E’ strano come dopo l’esempio di Assange, che avrebbe dovuto fare da monito per tutti coloro i quali non si allineano alle posizioni atlantiste, vi siano ancora dei temerari pronti a mettere in pericolo le loro carriere. Forse i manutengoli neocon si stanno chiedendo dove abbiano sbagliato…


Quote:

#4 nardicar
La fine di RCS, quindi del Corriere della sera, è ben rappresentata dal suo pseudo
editore “ Cairo “ , che molto probabilmente sarà distrutto dalla causa che deve affrontare contro Blackstone uno dei più grandi fondi americani, tra l’altro
l’8 giugno è uscito sconfitto da un primo round per cui i 600 milioni circa in ballo decreterebbero la scomparsa del rapace imprenditore italico.

Per quanto non ami Cairo, la sua televisione ed il giornale del quale è editore, non riesco a gioire del fatto che la BLACKSTONE stia per spazzare un imprenditore italiano (ex portaborse del Berlusca…vabbè), e magari ne prenda il posto nel panorama editoriale italiano.

Dante Bertello.
La fine del giornalismo in particolare quello italiano viene da lontano...

Se i culi dei potenti italiani fossero di carta vetrata i giornalisti in gran maggioranza sarebbero senza lingua.
Ennio Flaiano

A mio modesto parere toglierei italiani dopo potenti, la globalizzazione ha aumentato i culi da leccare!

Draghi non e' il successore della merkel
ma soltanto il capo di di maio
M.Rizzo
La vice direttrice del corriere, durante la sua penosa figura nell'intervista su Byoblu, aveva "promesso" a Dinucci e Bianchi eventuali rettifiche all'articolo (che come tutti sanno hanno l'utilità di chiudere dopo la fuga dei buoi, specie con un articolo indegno sparato in prima pagina a titoli e foto cubitali).
Non credo che rettificherà mai niente, non le verrebbe mai permesso, al massimo tre righe invisibili e inutili, affogate in mezzo alle pagine, tanto per poter dire "vedi, non é vero che siamo venduti" .
Fanno semplicemente schifo.
Continueranno a crogiolarsi nel loro letame, finché gli conviene.
Ma concordo che non bisogna mollare
Visto che non credo i nostri giornalisti siano così folli da darsi la zappa sui piedi riguardo la vicenda copasir, deve esserci per forza un altro motivo.

Quanto accaduto il 2 giugno a Peschiera del Garda, dove un gran numero di giovani immigrati di seconda generazione, che si era dato appuntamento in quel posto, ha commesso saccheggi, risse, molestie e altri reati; potrebbe essere questo il motivo che ha indotto le autorità a pubblicare una notizia che ben si sapeva avrebbe destato enorme clamore, ed evitare così che l’opinione pubblica focalizzasse la portata di quell’evento, che avrebbe potuto produrre episodi di natura razzista.

Non sarebbe la prima volta che accade…

Anche in passato si sono amplificate (o create) notizie, per far passare sotto silenzio o minimizzarne altre, che avrebbero potuto avere risvolti assai più pericolosi per l’ordine pubblico o per le “Alte Sfere”.

Dante Bertello.
Sei un inguaribile ottimista Massimo.
Non consideri poi il punto chiave di tutta la questione: cercare notizie che creano dissonanza cognitiva costa fatica e genera poca soddisfazione. In pochi, ben meno del 30% da te riportato, accettano di buon grado di compiere questo percorso. Sarà forse il 5%.
In più, oltre ad essere un paese di opportunisti e levantini, siamo anche un paese di vecchi. E agli anziani vien molto più comodo sedersi davanti alla tv o comprare un giornale, piuttosto che fare altro. Non c'è scampo.
Detto questo, resistere. Sempre.

Quoting finzi78:

La vice direttrice del corriere, durante la sua penosa figura nell'intervista su Byoblu, aveva "promesso" a Dinucci e Bianchi eventuali rettifiche all'articolo (che come tutti sanno hanno l'utilità di chiudere dopo la fuga dei buoi, specie con un articolo indegno sparato in prima pagina a titoli e foto cubitali).
Non credo che rettificherà mai niente, non le verrebbe mai permesso, al massimo tre righe invisibili e inutili, affogate in mezzo alle pagine, tanto per poter dire "vedi, non é vero che siamo venduti" .


In realtà ci sarebbero norme di legge ben precise che regolano in diritto alla rettifica, che andrebbe fatta entro 48 ore e con il medesimo rilievo dato alla notizia originale.
Quindi se vieni diffamato da una notizia in prima pagina, la rettifica va in prima pagina.
E se l'emettitore originale non lo fa, il ricorrente può rivolgersi al Garante (punti 3 e 4 qui: corecom.marche.it/.../...)
Il giornalismo non è libero, non è indipendente, non è svincolato.
Quella che vendono è informazione corale, corrotta e bugiarda.

Sono stupratori di anime e di coscienze, portavoce e portaborse del governo.

E' in atto una campagna di denigrazione e di persecuzione; dai no-vax e no-greenpass (ieri) ai cosiddetti "filo-putiniani" (oggi).
Cos'hanno in comune queste persone? Nulla, se non di pensarla in modo diverso dall'esecutivo.

Che poi il termine "filo-putiano" fa ridere già di per se, è improprio come tutti i nomignoli creati ad hoc dalla stampa o chi per loro, allo scopo di inventariare chiunque non si allinei.

Esistono le persone libere. Libere di analizzare i fatti, e di giungere così alle effettive responsabilità di questa guerra. Tutto il resto è vomito, e molte persone se ne stanno pian pianino accorgendo. L'arrivo è ancora lontano, ma la strada è quella giusta.

Ciao a tutti
LA FIGURA DELLA MERDA QUANDO SI ATTACCA AI CALZON ...

@ Sertes

Ok
Però credo che 48 ore siano già trascorse e non ho saputo di rettifiche.
Forse il garante è stato interpellato (Dinucci mi pare abbia dichiarato di aver incaricato l'avvocato per la querela), ma intanto passeranno giorni o settimane, se non mesi, per avere una pronuncia e (magari) una condanna ad un'eventuale rettifica.
Intanto quell'articolo infame, sul quale una delle sue autrici chiamata su Byoblu a spiegarne le fonti e i fondamenti è stata solo in grado di blaterare e fare la vittima, nell'immediato i danni li ha già fatti, e pure grossi, sia a livello di disinformazione, sia per la vita privata dei soggetti indicati nella lista ed esposti indegnamente.
Credo che il risultato nell'immediato sia l'unica cosa che interessi questo sciacallaggio informativo.

Da notare poi che al termine dell'intervista su Byoblu la conduttrice ha letto una nota nella quale il presidente del copasir, se non ricordo male, ha dichiarato che i nomi della "lista di proscrizione" non sono affatto stati indicati dallo stesso copasir (come argomentato nell'articolo del corriere).
Se questo fosse confermato, sarebbe un'ulteriore indicazione della bassezza del corriere e dei suoi dirigenti
Purtroppo hai ragione... è chiaro che quelli potenti sono loro e quelli deboli siamo "noi".

Al limite ripetiamo il concetto che usò Massimo per spiegare perché era opportuno occuparsi comunque di undici settembre: perché i colpevoli non li colpirai mai, ma almeno si spera che facendo luce su i loro misfatti la prossima false flag sia più difficile da portare a termine.

Speriamo che la prossima lista di proscrizione, con minaccia di essere attenzionati dai servizi segreti italiani, sia più difficile da pubblicare.
Decenni fa era di moda uno striscione negli stadi italiani:
"Giornalista sciacallo, annegherai nel tuo inchiostro"

Peccato che poi gli ultras, i "ribelli", si sono dimostrati nulla di più che gente ignorante che viene dalla strada (e lo dico conoscendone tantissimi, ed avendo anche frequentato quegli ambienti).
Una frase che vale più di mille parole:


Quote:

Una volta che hai scoperto il trucco del prestigiatore, non puoi più fingere di non conoscerlo.

Non ho idea su quante situazioni potremmo utilizzare questa verità al giorno d'oggi.
Intorno al covid ci cadrebbe a pennello.

-ZR-

Quote:

Una volta che hai scoperto il trucco del prestigiatore, non puoi più fingere di non conoscerlo.

Questa è dovrebbe essere una grande verità!!

Purtroppo molti il trucco del prestigiatore non lo hanno ancora capito! Non sono neanche sicuro se cerchino di capirlo!
#22 SAM

Purtroppo molti ovini a 2 zampe non lo capirebbero, o si rifiuterebbero di capirlo, nemmeno se glielo spiegasse il prestigiatore in persona.
bisognerebbe andare a bussare alle loro porte e gridare sempre più forte: "Voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo!"
Quello che segue è il discorso che John Swinton (1829-1901), l’allora redattore-capo del giornale per antonomasia del Sistema, il New York Times, pronunciò in occasione del discorso di congedo dai colleghi tenuto al banchetto in suo onore, presso l’American Press Association.

Una manipolazione sociale planetaria dell’opinione pubblica, e occidentale in particolare, che emerge con cruda chiarezza.

Il discorso di John Swinton

John Swinton pronunciò queste attualissime parole nel 1880. Frasi che dimostrano come la libertà di informazione fosse già in pericolo dagli albori!

“In America, in questo periodo della storia del mondo, una stampa indipendente non esiste, lo sapete voi e lo so pure io. Non c’è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Io sono pagato un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale col quale ho rapporti.

Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi di voi fosse così pazzo da scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subito per strada a cercarsi un altro lavoro. Se io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima di ventiquattrore la mia occupazione sarebbe liquidata.

Il lavoro del giornalista è quello dì distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio paese e la sua gente per il suo pane quotidiano. Lo sapete voi e lo so pure io. E allora, che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente?

Noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali“.
Come diceva Massimo, una volta questo articolo poteva passare per buono senza che nessuno fiatasse. Adesso le fonti da cui attingere per verificare sono tante e si può replicare nel merito efficacemente.
Poi certo il danno ormai è fatto, ma chi si informa ad ampio spettro sà che le cose non stanno come le ha descritte il Corriere. Poi c'è l'imbarazzante questione che riguarda le fonti, se non è stato il Copasir chi è stato? Sentivo a Porta a porta che il dossier era stato presentato su un tavolo "aperto" con anche l'AGcom presente.

Comunque oggi alle 15 ci saranno novità perché verrà desecretato il dossier:

www.ilfattoquotidiano.it/.../6622208

Mi aspetterei come minimo uno scaricabarile, perché se i servizi non hanno stilato dei nomi allora è stata una iniziativa del Corriere, mosso dalla volontà di additare coloro che contestano il governo, il quale dovrebbe essere il vero mandante della lista.
LA FINE è ANCHE UN INIZIO diceva Terzani. L'ultima 'crisi' indotta ha avuto secondo ma un effetto collaterale non previsto, molte cose erano pronte, ma in quest'ultima fase le voci nuovi sono diventati forti, e non solo, si sono anche connessi tra di loro.


Ho appena scelto l'articolo di un autore con cui ho il piacere di incontrarmi tra qualche settimane. Il succo del suo libro (free) e di un altro va in questa direzione: L’INIZIO DEL NOSTRO E’ LA FINE DEL LORO MONDO Propongono una triplice rivoluzione, ed è già iniziata. nogeoingegneria.com/.../...
Questa mattina ho visto circa 30 minuti di L’aria che tira la cui conduttrice è la pedagoga del popolo Merlino, quella che una volta – ma gli esempi potrebbero essere molti – ha candidamente detto (non ricordo nemmeno più l’argomento ma parlo di circa 1 anno fa, per cui credo si trattasse del delirio virus) che lei alla mattina prima della trasmissione leggendo opinioni discordanti si trova in imbarazzo in quanto non sa come istruire i telespettatori, per ciò la chiamo ironicamente pedagoga, perché col cervello di gallina che si ritrova prima di aprire bocca non riflette ed esplicitamente dichiara quale è l’intento per cui è stata lì posta: non offrire le notizie e discuterle ma come selezionarle per offrirle agli alunni che devono esclusivamente assimilare.

Dunque c’erano ospiti in studio affiancati due cagnacci (vermi sarebbe il termine che più si addice ma non posso usarlo), Fabrizio Roncone ed Augusto Minzolini i quali hanno applicato discretamente bene una tecnica che, a me pare, si sta facendo sempre più strada ultimamente in questo programma, il dileggio, con Pino Cabras che non mi pare abbia ancora compreso che bisogna calibrare quanto si dice in sedi come queste, forse era più che altro interessato a strizzare l’occhio a quella parte di platea che non ama il pensiero unico, per fini elettorali.
Poi c’è stato un collegamento con Moni Ovadia, e la precedente tecnica ha funzionato un pochino meno bene ma risulta chiaro che se la conduttrice ed i ¾ degli ospiti sono coalizzati per deligittimare quelli che sono stati invitati per essere presi di mira e per di più non sono in studio e il tempo dei loro interventi non solo risulta di molto inferiore ma viene interrotto e inframmezzato inquadrando i non-vermi che sogghignano e con parole e mimica deridono lo sgradito ospite di turno, ecco, penso che non ci sia molto da fare.

Che però si sia giunti a questo infimo livello dimostra che sono sempre più alla corda, insomma sentono il fiato sul collo di una marea di persone che non ne possono più; e quello che io spero è che questa insopportabilità non derivi da una diversa visione dal pensiero unico vigente (ad esempio sulla questione Russia-Ucraina io come ho già detto non posso prestarmi a farmi risucchiare dai padroni dei discorsi di entrambe le parti, perché sono per la massima parte calati dall’alto ed implicano sempre il sacrificio della povera gente e non il loro dato che accuratamente rimangono al riparo nei loro palazzi) ma sia frutto della presa di coscienza che questi signori nonostante si riempiano la bocca con le parole democrazia e libertà sono i primi a disprezzarle.

Ultima cosa, vedo che tra gli ospiti c’era anche Nicolai Lilin ma non ho seguito tutta la vomitevole trasmissione.

Due video di Moni Ovadia (non so se ci sono stati altri suoi interventi)

la7.it/.../...

la7.it/.../...
Sbagliato thread, sorry.
ilfoglio.it/.../...

Quote:

Gabrielli: "Lo staff di Draghi era a conoscenza del bollettino sui filoputiniani" Il sottosegretario con delega alla Sicurezza ha tenuto una conferenza stampa per chiarire l'attività dell'intelligence su personalità considerate vicine al regime di Putin. "Nessun dossieraggio, no a sospetti infamanti" Redazione 10 giu 2022 "Non esiste nessun Grande fratello o Spectre, non si investiga sulle opinioni" bensì i riflettori sono accesi "sulla circolazione di fake news". Con queste parole il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza Franco Gabrielli ha rispedito al mittente le accuse rivolte all'intelligence di aver condotto una sorta di dossieraggio che ha portato alla pubblicazioni, sui giornali, della cosiddetta lista dei filo-putiniani d'italia. Quella relativa al bollettino su una presunta rete di filo-putiniani in Italia è stata "un'attivita' di ricognizione di fonti aperte che non ha nulla a che vedere con l'attivita' di intelligence", ha chiarito Gabrielli. Specificando che "nessun giornalista o politico" è finito sotto la lente d'ingradimento dei Servizi. Semmai, l'obiettivo era cercare di prevenire azioni di disinformazione che possono essere pericolose per la sicurezza in un contesto di guerra come quello scatenato dalla Russia di Putin. Così si è arrivati alla spiegazione sul bollettino che poi è stato pubblicato dalla stampa, in primis dal Corriere della Sera. "Il documento è arrivato nella mani dei giornalisti non perchè sceso dal cielo e le stesse tempistiche fanno ritenere che ci sia stata qualche mano solerte", ha detto il sottosegretario. "E' una cosa gravissima, non per le informazioni contenute, ma per il fatto stesso che un documento classificato, che doveva rimanere nell'ambito della disponibilita' degli operatori", sia stato diffuso. "Nulla rimarrà impunito. Lo dobbiamo al Paese e alla credibilità di un comparto. Dovremo dare adeguate". E rispondendo a una domanda del Foglio sul fatto che il governo fosse a conoscenza del documento poi finito sui giornali, Gabrielli ha confermato: "Del bolletino era a conoscenza il suo staff. I quattro bollettini da febbraio non avevano mai evidenziato particolari significative emergenze e sono state da me rappresentate specificamente al presidente del Consiglio. Il report è lo stesso che è stato trasmesso al Copasir. E' stato protocollato il 3 di giugno e il Copasir lo ha ricevuto il 6". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio".


Quote:

Nulla rimarrà impunito


"Per questo aumenteremo le sovvenzioni al Corriere della Pera del 10%."

Quote:

Lo dobbiamo al Paese e alla credibilità di un comparto

Scusate l'ot ma fra poco si voterà per i referendum e in alcuni comuni amministrativi.

Alcuni media dicono che sia obbligatorio, per poter votare, avere la mascherina, ma non è vero.

Questo, comunque, va contro l'Articolo 48 della Costituzione Italiana che dice:

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

In tutti i casi e richiesta una sentenza del tribunale civile la prima e penale nei secondi.

Siccome la Costituzione Italiana è primaria a qualsiasi altra legge, non può essere impedito a qualsiasi cittadino di votare se non ha la mascherina.
L'ultima, appena uscita.
Butac ha 'analizzato' Il documentario di Mazzucco sull’Ucraina e la post-verità – Volume 2
Se torturi le fonti abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa


Purtroppo Mazzucco sa di potere contare sul fatto che buona parte delle persone che guardano i suoi video desiderano farsi raccontare una storia, e non ha importanza se è basata sulla falsificazione della realtà, perché raramente andranno alla fonte per verificare.

Lunghetto l'articolo www.butac.it/mazzucco-ucraina-nato/
#10 dantebert 2022-06-10 08:02

Citazione:
#4 nardicar
La fine di RCS, quindi del Corriere della sera, è ben rappresentata dal suo pseudo
editore “ Cairo “ , che molto probabilmente sarà distrutto dalla causa che deve affrontare contro Blackstone uno dei più grandi fondi americani, tra l’altro
l’8 giugno è uscito sconfitto da un primo round per cui i 600 milioni circa in ballo decreterebbero la scomparsa del rapace imprenditore italico.

Per quanto non ami Cairo, la sua televisione ed il giornale del quale è editore, non riesco a gioire del fatto che la BLACKSTONE stia per spazzare un imprenditore italiano (ex portaborse del Berlusca…vabbè), e magari ne prenda il posto nel panorama editoriale italiano.

Essere triste per la scomparsa di un presunto editore come Cairo non può che rallegrarmi viste le sue mirabolanti televisioni e fantasmagorici giornali. Che poi colui o coloro che ne prenderanno il posto non sia/siano migliori questo è un problema molto profondo e strutturale nel quale è sprofondata la nostra informazione e che si deve risolvere se non vogliamo entrare definitivamente in una dittatura.
Massimo ci sei anche tu? :-D


Quote:

#33 maryam 2022-06-10 19:19 L'ultima, appena uscita. Butac ha 'analizzato' Il documentario di Mazzucco sull’Ucraina e la post-verità – Volume 2 Se torturi le fonti abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa Purtroppo Mazzucco sa di potere contare sul fatto che buona parte delle persone che guardano i suoi video desiderano farsi raccontare una storia, e non ha importanza se è basata sulla falsificazione della realtà, perché raramente andranno alla fonte per verificare. Lunghetto l'articolo www.butac.it/mazzucco-ucraina-nato/

Grazie per la segnalazione. È sempre bene sapere cosa evitare nel marasma delle fonti "torturate".

Quote:

nessun giornalista o politico" è finito sotto la lente d'ingradimento dei Servizi

Ma quindi la lista di quei 10 "putiniani" chi l'ha stilata?

Perche' íl copasir ieri diceva di non saperne nulla?
Evvai: chi critica il governo e' filoputin
Non era un cazzotto in bocca.
Erano 4 nocche che hanno impattato le tue labbra.
#38 bandit
Gabrielli: "Nel nostro paese non esiste nessun grande fratello (..) e che nessuno ha ad oggetto quello di investigare sulle opinioni"

Allora che cazzo l'hai fatto a fare quel bollettino?
#38 bandit

Aperto a caso il video sulla domanda di Monica Guerzoni del Corriere, ho dovuto riascoltarla una seconda volta per assicurarmi di aver capito bene, siamo alla follia, o si drogano oppure rilasciano qualche tipo di gas negli uffici per rincitrullirli :perculante:
#32 Refrattario

Ti confermo che la mascherina non è obbligatoria, ma solo "fortemente raccomandata".
Il governo ha fatto dietro-front, probabilmente subdorava cumuli di casini alle urne, oppure è il solito giochetto del "ci provo e vedo come va"...

rainews.it/.../...

Quoting Aigor:

Il governo ha fatto dietro-front, probabilmente subdorava cumuli di casini alle urne, oppure è il solito giochetto del "ci provo e vedo come va"...


Semplicemente questi referendum sono utili ai criminali, ai politici criminali, e a chi vuole mettere la magistratura sotto la politica... e quindi non gli interessa disincentivare l'affluenza, anzi, tutt'altro.

Quote:

#34 nardicar
Che poi colui o coloro che ne prenderanno il posto non sia/siano migliori questo è un problema molto profondo e strutturale

Temo che passeremmo dalla padella alla brace, e questo non è certamente positivo.

Cairo è ex portaborse del Berlusca, e nella sua televisione ci sono alcuni tra i giornalisti di sinistra più "autorevoli" del nostro paese.
E' meglio che essi siano sotto l'egida dell'ex assistente berluconiano, che di un fondo americano.

Dante Bertello.
Io non ho seguito la vicenda Cairo, comunque non so come potrebbe andare peggio di come gia' e'.
Se il personaggio si prende una scoppola, non puo' che essere un bene.
Se con il ricambio qualche giornalista cazzaro viene messo in panchina, non puo' che essere un bene.
Ovadia rade al suolo l'ipocrisia dei giornalai

Sertes

Quote:

Semplicemente questi referendum sono utili ai criminali, ai politici criminali, e a chi vuole mettere la magistratura sotto la politica... e quindi non gli interessa disincentivare l'affluenza, anzi, tutt'altro

Secondo il mio punto di vista la Magistratura è già sotto la politica, o meglio, è parte integrante e ATTIVA della politica.

Nessun essere bipede pensante umanoide in questo mondo può arrogarsi la figura -o ruolo- di super partes, neutrale e/o oggettivo! Altrimenti non sarebbe un uomo, ma un macaco o qualcos'altro!

Manco l'arbitro di calcio è neutrale! Manco il P. della R. è super partes!

Tutti pensano, tutti hanno antipatie/simpatie politiche, tutti votano, magistrati compresi!

"super partes" è solo una leggenda! Nulla di più! Come ad esempio "filantropo"! Personalmente di filantropo conosco solo il cane!

La magistratura andrebbe divisa per correnti politiche dove ogni togato possa palesare il proprio orientamento politico e poter così prendere ufficialmente parte alla propria corrente di pertinenza (ad esempio: "A" CDX - "B" CSX).

Alle governative il cittadino saprà che votando il CDX, legittimerà contestualmente la magistratura di corrente "A" ad esercitare la funzione giurisdizionale; al contrario votando il CSX, legittimerà la magistratura "B"! Questo ad ogni elezione politica!

Lo so, è solo utopia! Ma arriverà mai il giorno di finirla con sta mitica cazzata del "super partes"?

Tutto resterà invariato (questo referendum serve sostanzialmente a nulla), continueremo ad assistere al solito sterile, se non nocivo, tiro alla fune tra magistratura e politico di turno!
.
Per questo ci vuole un apposito articolo

tio.ch/.../assange-julian-stati-wikileaks-londra
Basta ascoltare la rassegna stampa di Francesco Toscano su Visione tv per accorgersi del livello infimo, becero, ridicolo, repellente e ottuso dei giornaloni. Meno male che non li legge più nessuno!