In occasione della cattura del n.2 di Al-Zarqawi, che sarebbe avvenuta ieri in Iraq, ripubblichiamo un articolo del 6-5-05.
UN MESTIERACCIO FARE IL N.3
Ieri il Dipartimento di Stato americano ha comunicato che è stato catturato in Pakistan il libico Abu Farraj al-Libby (in basso a destra nella foto), presunto "numero 3" della fantomatica organizzazione che fa capo a bin Laden.
Ci scusiamo se non lasciamo trapelare eccessiva emozione, ma sarebbe anche la quarta volta, se non andiamo errati, che viene arrestato il numero 3 di Al-Queda. Il primo fu Mohammed Atef, ucciso nel bombardamento di Kabul che mise in fuga l'intero gruppo dirigente dei talebani, nel Novembre 2001. Toccò poi al n. 3 Abu Zubaydah, il saudita nato in Palestina che fu ferito nella battaglia di Faisalabad, ma che sopravvisse e finì poi nelle prigioni americane. L'11 Settembre del 2002, a Karaci, fu arrestato il n. 3 Ramzi Binalshibh, proprio nell'anniversario degli attacchi a Torri e Pentagono, ed oggi il n. 3 Al-Libby ci ha confermato che occupare quella posizione, in Al-Queda, equivale più o meno ... ... a sedersi al "posto della suocera", in automobile. Statisticamente parlando, il primo ad andare sei tu.
A tutti questi personaggi che escono continuamente dal cilindro della CIA, va aggiunta anche una nutrita serie di luogotenenti, o numeri 2, di Al-Queda, catturati nel corso del tempo nei vari paesi interessati. Ricordiamo fra tutti il notorio Khalid Sheik Mohammed, ovvero "l'ideatore e organizzatore materiale degli attentati dell'11 Settembre" (scelto da bin Laden per quel delicato compito perchè non parla una parola di inglese), oltre all'altro arcinoto "braccio destro" di Osama, Kahlid al-Harbi, che si consegnò volontariamente agli americani nel Giugno scorso, forse anche perchè stufo di andare in giro per il mondo a terrorizzare tutti da una sedia a rotelle.
Non dimentichiamo infine che per vedersi assegnare definitivamente la palma del n. 2, ci sono sempre in lizza a) il giordano con una gamba sola Al-Zarqawi, che imperversa a tagliar gole in Iraq dal giorno in cui ci si rese conto che fra Saddam e bin Laden non c'era uno straccio di collegamento, per giustificare in qualche modo l'invasione del paese; b) Il reale numero due dell'organizzazione - questo sì, vero e proprio braccio destro di bin Laden (nel senso che quando il capo non è disponibile, i collegamenti con la CIA li tiene lui) - e cioè il "fondatore ideologico" di Al-Queda, al-Zawahri; e c) famosissimo talebano con un occhio solo, Mullah Omar, che sarebbe sfuggito in motorino fra gli sfollati di Kabul, travestito astutamente da "normale musulmano". (Pensa che invece gli americani cercavano uno col giaccone da sci e con la "T" fosforescente di "terrorista" dipinta sulla schiena).
E così fanno quattro numeri 3 e cinque numeri 2! A questo punto di Osama dovrebbero saltarne fuori almeno sette!
Certo che ragazzi, a parte gli scherzi, questi fanno davvero paura: il capo costretto da una vita a tirarsi dietro la macchina della dialisi, i luogotenenti uno paralitico sulla sedia a rotelle, l'altro guercio col motorino, il terzo zoppo con la protesi, e per ultimo un cretino che non sa nemmeno parlare l'inglese. Chissà se erano tutti sani, quanto ci voleva per prenderne anche solo mezzo.
Massimo Mazzucco