Uno degli aspetti più confortanti – all’interno della tragedia rappresentata dalla morte di Arrigoni – è stato vedere come moltissimi, qui sul sito e altrove, abbiano saltato a piè pari la pietosa trappola della
“galassia salafita”, e siano andati dritti alla ricerca del vero mandante, che con ogni probabilità è lo stesso Israele.
Anni di duro esercizio, basato sul
cui prodest da un lato, e sull’analisi dettagliata delle
false flag operations dall’altro, ci hanno insegnato a non guardare i titoli a nove colonne dei giornali, ma a partire dalla fine dell’evento – il beneficiario appunto – per risalire al probabile mandante di tutte le operazioni “oscure” di questo tipo.
Nè peraltro Israele ha mai fatto mistero del notevole fastidio che le procura la presenza di una stampa indipendente in Palestina. Basterà ricordare, ad esempio, il caso di Raffaele Ciriello, il giornalista/fotografo del Corriere ucciso a sangue freddo dai soldati israeliani a Ramallah nel 2002.
Benissimo: da un lato abbiamo capito chi siano i probabili mandanti di questo delitto, e dall’altro siamo giustamente “colmi di orrore, senso di nausea e di repulsione” per quanto è accaduto.
Ma tutto ciò non basta.
Non basta, e non basterà mai, finchè non arriveremo a capire che in realtà siamo noi stessi i responsabili ultimi della morte di Arrigoni, ... ... nel momento in cui abbiamo votato – negli ultimi decenni – governi di destra come di sinistra che si sono spudoratamente schierati a favore di Israele, dimenticandosi di difendere i più elementari diritti del popolo palestinese.
Ogni volta che noi abbiamo messo la croce su un governo che sapevamo avrebbe appoggiato spudoratamente Israele, abbiamo di fatto messo la croce sulla tomba di un altro palestinese, di Gaza come della Cisgiordania, oppure – come in questo caso – sulla tomba dello stesso Arrigoni.
Soltanto nel giorno in cui ciascuno di noi avrà la forza di andare alle urne dicendo “io voterò soltanto chi si impegna apertamente a riportare l’Italia su una posizione più equa nel rapporto fra Israeliani e Palestinesi” potremo legittimamente smettere di “provare orrore e repulsione” per azioni che noi stessi abbiamo autorizzato nel momento in cui abbiamo votato i governi criminali che abbiamo votato.
Idem, naturalmente, per tutte, le altre questioni importanti che ci riguardano: finchè continueremo ad autorizzare i governi ad agire per nostro conto, senza prima stipulare con loro chiaramente che cosa debbano – o non debbano – fare per nostro conto, i responsabili ultimi delle loro azioni saremo sempre noi.
Anche questa è democrazia.
Massimo Mazzucco