La fine dell'Europa è iniziata. Almeno, dell'Europa come la conosciamo oggi: l'Europa dei banchieri e dei finanzieri che fino ad oggi ha fatto il bello e il cattivo tempo con le nazioni più deboli.
Di questo, in futuro, non potremo che ringraziare Tsipras ed il popolo greco che oggi ha votato con lui.
Al di là del risultato del voto - che non porterà comunque ad un'uscita automatica della Grecia dall'Euro - tre sono i fatti importanti che hanno segnato la storia di oggi:
1 - Finalmente, un partito di opposizione ha dimostrato che è possibile venire eletti con un mandato preciso, e mantenere quel mandato anche se ci si ritrova contro il mondo intero. Tsipras è stato eletto con il compito preciso di porre fine all'umiliante condizione di austerity in cui la Grecia viveva ormai da anni, ed ha dimostrato di saper fare tutto il possibile per onorare quel mandato. [...] 2 - Tenendo un referendum popolare su una questione di vitale importanza per un'intera nazione, si è tornato ad affermare il principio per cui devono essere i popoli in prima persona - e non i loro governi - a decidere del proprio futuro. E non è un caso che questo sia avvenuto proprio nella nazione che la democrazia l'aveva inventata.
3 - Come conseguenza di quanto sopra, da oggi gli strozzini della finanza internazionale sanno che non potranno più contare solo sulla (facile) manipolazione di qualche burattino messo da loro al governo delle varie nazioni, ma che dovranno fare i conti con le nazioni stesse, per tutte le questioni di vitale importanza che le riguardano.
In conclusione, l'importanza del risultato di oggi non sta tanto in quale tipo di traversie dovranno affrontare i greci nel prossimo futuro (quelle dovranno affrontarle in ogni caso), ma nell'aver affermato - o meglio riaffermato - alcuni principi di fondamentale importanza per la vita e per il progresso di tutti i popoli.
E' dalla riaffermazione di questi principi che potremo tutti trarre un grande vantaggio nel nostro futuro.
Massimo Mazzucco