All’interno dell’inchiesta “I giovani e lo sballo”, Matrix ha dedicato la puntata di oggi alla marijuana. Con i classici schieramente di personaggi “pro” e “contro” è venuto fuori il solito minestrone di idee, che purtroppo avrà creato nello spettatore medio più confusione che altro.
D’altronde, l’argomento non era nè semplice nè facile da gestire, e bisogna dare atto ad Alessio Vinci di aver cercato, nei limiti del possibile, di mantenere un filo logico nel corso di tutta la trasmissione.
Certo, non è facile “riconciliare” i discorsi di una madre che ha avuto il figlio travolto dall’eroina con quelli di un normale fumatore di marijuana, perchè sono due cose che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra.
Ma è proprio questo il “trucco” usato dalla progaganda degli ultimi 50 anni, nei quali si è volutamente equiparato il fumatore di marijuana al consumatore di droghe pesanti. Viene così molto più facile confondere le idee ad un pubblico meno preparato, ... ... che di fronte alla parola “drogato” arriccia subito il naso e prende istintivamente posizione dalla parte dei proibizionisti.
E’ stato anche interessante vedere la conferma di come la medicina ufficiale sia pronta ad appropriarsi dei risultati positivi della cannabis, cercando di farli passare per “successi della scienza medica”. E’ accaduto quando è stato presentato lo spezzone di una malata di sclerosi multipla, che dichiarava di stare molto meglio da quando usa la marijuana, e subito il dottor Serpelloni – ufficialista dichiarato – ha detto che “quelli sono i risultati ottenuti dai medicinali, che già esistono e sono in commercio”.
No, caro Serbelloni: i medicinali esisteranno e saranno pure in commercio, ma la paziente
fumava la marijuana, non prendeva nessuna pillola, e questo nel filmato lo si vedeva chiaramente.
Ricordate
“L’orda dei camaleonti”, per cancro e bicarbonato? Arriveranno presto anche per la marijuana, non temete.
In ogni caso, abbiamo detto mille volte che la TV non serve per educare, ma al massimo per informare. Bene, chi ha visto la trasmissione ora è informato sul fatto che esiste una questione marijuana, soprattutto rispetto alle sue qualità terapeutiche. Se poi vorrà andare a fondo, le informazioni in Internet ci sono. Starà a lui cercarsele o meno, se davvero vuole trovarle.
Noi il nostro lavoro lo abbiamo fatto.
Massimo Mazzucco