Dopo il video da psicanalisi di Al-Zawhari, il “rivoluzionario” razzista che se la prende con Obama perchè non si comporta abbastanza da negro, arriva una video-confessione del leggendario Ziad Jarrah, l’uomo che fece abbattere il 757 sui campi della Pennsylvania piuttosto che lasciarlo fare ai passeggeri in rivolta.
Come molti ricorderanno, infatti, la versione iniziale dei passeggeri che abbattevano l’aereo fu cambiata, quando le registrazioni del cockpit rivelarono la frase di Jarrah che diceva “Basta, facciamola finita!” (Evidentemente non ne poteva più delle urla di quei disgraziati che battevano alla porta, e volevano a tutti i costi arrivare da Allah prima di lui).
Jarrah è anche il genio incompreso che scrisse la lettera d’addio alla fidanzata, la sera del 10 settembre, commettendo un madornale errore che avrebbe permesso all’FBI di risalire a lui ed al suo gruppo, un mese dopo gli attentati. Dall’antica Sezione 9/11 leggiamo:
“Addio con ricevuta di ritorno.
Ma la vicenda più curiosa di tutte è forse quella di Ziad Jarrah, ex-studente di medicina nella città di Bochum, in Germania, sospettato di essere alla guida proprio del volo caduto in Pennsylvania.
Jarrah aveva una fidanzata, in Germania, e la sera prima di morire ha voluto scriverle una commovente lettera d'addio. Ma per qualche strano motivo, oltre alla lettera Jarrah ha voluto inserire nella busta anche i manuali di volo del Boeing 757, ... ... che evidentemente non gli servivano più. Pur conoscendo la ragazza da oltre cinque anni, Jarrah ha purtroppo sbagliato a scrivere il suo indirizzo (dove lui stesso aveva vissuto a lungo!). In compenso si è premurato di inserire, come "indirizzo di ritorno", quello del motel in cui avrebbe passato l'ultima notte della sua vita.
Accadde cosi che la busta, dopo aver girovagato per mezza Germania, fu rimandata al mittente dalle efficientissime poste germaniche.
Proprio in quel giorno passava da quelle parti un agente dell'FBI, che si era recato al motel per sapere se per caso vi fossero novità sui terroristi che avevano dormito in quel luogo
un mese prima. Fu così che si ritrovò in mano la busta appena rientrata dalla Germania, e dai manuali di volo che conteneva capì immediatamente che Jarrah doveva essere stato il dirottatore del Boeing precipitato in Pennsylvania.”
Aggiungiamo che la sera del 10 settembre, mentre Jarrah andava a spendere tutto quello che gli restava all’ufficio postale (avete un'idea di quanto pesi un manuale del Boeing? Mica è una bicicletta, quello), i suoi compari Atta e al-Suqami affittavano una macchina per andare a Portland, nello stato del Maine, in modo da essere obbligati a prendere un volo di ritorno per Boston, la mattina dopo, con una coincidenza talmente stretta da far restare a terra la sua preziosa valigia. Che conteneva il testamento di Atta, l’immancabile Corano, e..... altri manuali del Boeing, naturalmente!
Pensate, nonostante nessuno di loro avesse mai pilotato un jet nella sua vita, in cabina i manuali non se li sono portati. Immaginate la scena, durante il dirottamento:
Al-Suqami: Cos’è ‘sta levetta gialla, qui in mezzo?
Atta: Dove?
Al-Suqami: Questa qui lunga, che penzola un pò.
Atta: Boh, non mi sembra di averla vista, sul manuale.
Al-Suqami: Neanch’io.
Atta studia la levetta da vicino.
Atta: Boh, non c’è scritto niente.
Al-Suqami: Infatti, non vorrei che fosse qualcosa di delicato. Prova a darci un’occhiata, perfavore....
Atta: Ehmmmm, veramente...
Al-Suqami: Veramente cosa? Sbrigati piuttosto, che qui andiamo a sbattere!
Atta: Veramente... il manuale l’ho dimenticato in valigia...
Al-Suqami: In valigia??? Ma sei deficiente? Mi spieghi a cosa serve il manuale in valigia???? Jarrah, guarda sul tuo perfavore.
Jarrah (un filo di voce): Veramente, il mio l’ho spedito in Germania, ieri sera.
Al-Suqami: In Germania? Ma siete rincoglioniti tutti, qui dentro?
Jarrah e Atta, insieme: Pensavamo che non servissero più. Ormai, li avevamo imparati a memoria...
La poderosa “memoria” di Jarrah, fra l’altro, è la stessa che gli ha appena fatto dimenticare l’indirizzo della ragazza con cui aveva vissuto 5 anni. Voglio dire, con una memoria del genere rischi di entrare nel cesso dell’aereo convinto di trovarci la cloche del comandante, altro che “levetta gialla”. E portatelo dietro ‘sto manuale, no?
Comunque, torniamo al video “ottenuto dalla NBC”, che contiene “la confessione anticipata” di Jarrah, registrata addirittura un anno prima degli attacchi alle Torri Gemelle.
Il buon giornalista che lo presenta si concentra sul fatto che Jarrah rida, nel video, e ci spiega che probabilmente il futuro criminale “non era del tutto convinto dell’operazione”. “Ma questo video spiega anche – dice sempre l’acuto commentatore – fino a che punto Al-Queda fosse disposta ad andare, pur di reclutare terroristi”.
Non si capisce se si riferisca al potere ideologico di convinzione dei reclutatori, o al fatto che inizialmente Jarrah compaia con la classica sciarpa palestinese bianca e rossa, mentre più avanti la sciarpa diventa bianca e nera, poi bianca e rossa di nuovo. (Forse lo hanno convinto a partecipare offrendogli un guardaroba completo - un pò come la Palin, insomma).
Nel frattempo nessun giornalista al mondo – e dico NESSUNO – si è ricordato che Osama bin Laden, nella sua storica confessione “della barba parlante”, aveva detto che “nessuno dei partecipanti era stato messo a corrente del piano fino a pochi istanti prima di salire sull’aereo”.
Quindi, nessuno lo sapeva, ma Jarrah ha registrato la sua confessione addirittura un anno prima.
Quanti milligrammi di cervello occorrono, a questo punto, per capire che almeno uno dei due video deve essere falso per forza?
Massimo Mazzucco
Il [url=http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dal%20Mondo&vxClipId=2524_c834e034-bad1-11dd-9d74-00144f02aabc&vxBitrate=300
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