NON SEMPRE L'INTELLIGENZA È UN VANTAGGIO
Kerry è sicuramente una persona intelligente, colta e preparata. Bush… deve avere sicuramente tante altre belle qualità. Ma nel caso di questo secondo scontro fra i due candidati alla guida del mondo, essere nei panni del primo non è stato necessariamente un vantaggio.
Come già avevamo detto in occasione del primo scontro, si è di nuovo assistito a due concerti incrociati, in contemporanea, ma su due scale tonali completamente diverse. Con una differenza, però, questa sera: ogni volta che Kerry cercava, con onestà perlomeno ben recitata, di "spiegare" il suo approccio ad un certo problema, ne rivelava automaticamente la complessità, ed implicitamente si identificava con la difficoltà nel risolverlo.
Quando toccava invece a Bush affrontare una situazione simile, ... ... inseriva la "bugia automatica", e col solito sorrisetto astuto la evitava maestosamente. E se non stavi più che attento, a volte rischiavi di credere che per lui quel problema non esistesse davvero.
I sondaggi a caldo hanno dato un piccolo ma netto vantaggio a Kerry - alcuni fino al sei, sette per cento di margine - ma la sensazione diffusa, nel sentire i commenti della "gente della strada", era che chi ha già deciso per Bush non avesse nessuna intenzione di prendere in considerazione un cambiamento di posizione, ma si accontentasse della superficie plastificata di quel sorriso sornione, per avere l'alibi che gli serve per continuare a votarlo.
Parlando di aborto, una giovane donna, con emozione evidente, ha chiesto a Kerry: "Cosa risponderebbe, Senatore, ad una giovane credente che vuole sapere se i suoi dollari finiranno un giorno a finanziare la morte di giovani vite innocenti?"
Guardi - è stata la linea di risposta - prima di tutto voglio che lei sappia quanto rispetto io abbia per le convinzioni personali di ciascuno bla bla bla. Io stesso sono cattolico, ho fatto il chierichetto bla bla bla…. Ma come presidente, il mio primo dovere è di assicurarmi che i diritti di ciascun cittadino siano pienamente rispettati bla bla bla. E la costituzione mi impone di rispettare la libertà di scelta di ciascuno, al di là di quello che io possa poi voler consigliare, personalmente, bla bla bla. Nobile, scontata, inattaccable. Ma faticosa, poichè quello è, un argomento faticoso, e di lì non si scappa.
Mentre quando è toccato a Bush saltar giù dallo sgabello, e far finta di pensare ad una risposta per la stessa domanda, lui ha fatto un semplice sorriso di traverso, ha buttato là un'alzatina di spalla, e ha detto: Beh? Qual è il problema? La vita è sacra e non si tocca. Fine.
Stessa cosa sulle cellule staminali, dove Kerry arzigogola intellettualmente su cosa significhi una libera ricerca scientifica caratterizata da una forte impronta etica, mente Bush dice semplicemente che ci sono ancora 22 linee di coltura nei vari laboratori (Bush ha vietato l'utilizzo delle staminali anche per la ricerca), per adesso usiamo quelle e poi vediamo. O sui posti di lavoro, dove Kerry conta minuziosamente quelli perduti in quattro anni in America, regione per regione, categoria per categoria, settore per settore, mentre Bush conta allegramente quelli generati negli ultimi quattro mesi in una provincia dell'Ohio. Oppure ancora, alla domanda "se dovesse rimpiazzare un giudice della corte suprema durante il suo mandato, che genere di giudice sceglierebbe?" (Nota: un altro conservatore significherebbe una sostanziale inversione di marcia nel progresso sociale). Per rispondere, Kerry ha citato uno famoso giudice della corte stessa, che disse che il "buon giudice" lo riconosci quando, leggendo una sua sentenza, non riesci a capire se è maschio o femmina, se è bianco o nero, se è progressista o conservatore. Mentre Bush chi sceglierebbe "non te lo dice, perchè vuole tenerseli buoni tutti" (strizzatina d'occhio al pubblico), "anzi, parlando seriamente, sceglierei uno che segua fedelmente la costituzione."
Cosa gli vuoi dire? Che ha torto a parlare così? Lui è, così. Punto e basta.
E Kerry è cosà, e oggi l'America .. (la rima fatela voi).
Massimo Mazzucco