Sarà la calura, sarà che i big si ritirano momentaneamente dalla scena, o sarà forse solo una coincidenza, ma nel periodo delle vacanze estive sembra sempre di sentire notizie diverse dal solito. Sono notizie assurde, metafisiche, slegate da ogni senso logico, che sembrano arrivare da un pianeta distante milioni di anni luce dal nostro.
A Spotorno una bambina è annegata nella fontana di un albergo, sotto gli occhi di tutti, mentre i genitori erano a mangiare al ristorante. Una signora intervistata dice sorridendo: “Una bambina è una cosa troppo importante per morire in quel modo”. Si presume che sorrida perchè la stanno intervistando, e non perchè è morta la bambina, ma resta comunque difficile riconciliare i suoni con le immagini. “Il questore ha concesso il permesso per i funerali - conclude il commentatore di RaiNews24 – e la fontana è stata messa sotto sequestro”.
La fontana, hanno messo sotto sequestro. Non i genitori, che per non offendere la sacralità del pasto insieme hanno lasciato la bambina da sola. Non i responsabili dell’albergo, che potevano anche pensare, visto che ospitano dei bambini, di far recintare la fontana. No, sotto sequestro hanno messo la fontana. Così impara.
L’ex-presidente dell’Honduras Zelaya ha piantato le tende sul confine col Nicaragua, e non intende muoversi da lì finchè non lo faranno rientrare alla guida del paese. Quest’uomo già si era reso ridicolo due settimana fa, ... ... quando ha cercato ripetutamente di atterrare nel paese da cui era stato appena esiliato, “perchè si riteneva ancora il presidente legittimo dell’Honduras”. Era talmente legittimo che se i militari non lo hanno abbattuto è stato solo per compassione.
Non contento della magra in diretta mondiale, Zelaya è tornato ieri a piagnucolare dal confine con il Nicaragua, “lungo il quale ha tentato una breve incursione simbolica in Honduras, ma è subito retrocesso sotto la minaccia dei fucili di casa sua”. Sempre più legittimo, evidentemente.
Con il suo patetico cappellone da cow-boy (anche lui ha studiato la PNL, mica è un fesso qualunque), questo Zalaya è l’unico presidente della storia moderna che sia riuscito a trasformare in un problema “fisico”, individuale e personale, quello che è sempre stato un normalissimo problema politico: si chiama colpo di stato, hai perso e vai fuori dai coglioni - fine. Non è che te l’hanno fatto perchè ieri a scuola sei stato cattivo.
Felipe Massa è finito contro una barriera in Ungheria, e ora rischia la vita. Le immagini della sua camera-car sono agghiaccianti: con le mani molli sul volante, chiaramente svenuto, Massa resta prigioniero di una Ferrari che procede in linea retta, senza poter più frenare, dal momento in cui qualcosa lo colpisce con violenza alla testa. “E’ la molla di un ammortizzatore – spiega il commentatore - come si può vedere dal replay”. Lo ha detto come se le molle degli ammortizzatori, in Ungheria, volassero a stormi come le anatre. “Deve averlo colpito proprio nella visiera, che è il punto più debole del casco, perchè si vede chiaramente la visiera che salta via”.“E’ chiaro che a quella velocità qualunque oggetto diventa come un proiettile” spiega il collega, che deve essere quello più “tecnico” dei due. “Si vedono sul terreno delle frenate – aggiunge - ma non intense. L’impatto contro le protezioni è stato inevitabile, in un punto fra l’altro anche abbastanza veloce”.
Andava solo a 280 all’ora, infatti. A quella velocità un moscerino diventa un proiettile, mentre un ammortizzatore assomiglia di più ad un obice da 40 mm. con la testata all’uranio impoverito. Se lo avesse colpito “proprio nella visiera”, dentro il casco di Massa non trovavano più niente, altro che operarlo al cervello. Fortunatamente invece lo ha colpito di lato, facendo saltare via la visiera per il contraccolpo. Nel frattempo le “frenate-ma-non-intense” sono già passate alla storia di un giornalismo sportivo che è morto ormai da molti anni (una frenata la vedi solo se è stata abbastanza “intensa” da bloccare le gomme, altrimenti stai solo sognando). Una volta chi sapeva di calcio commentava di calcio, chi sapeva di motori commentava di motori, e gli altri stavano a casa zitti e muti a guardare la TV. Oggi invece mandano in giro questi venditori di aspirapolveri travestiti da cronisti, che ti raccontano nello stesso modo una partita di flipper e una gara di Formula 1.
L’unica cosa logica, in tutto questo, è che l’ammortizzatore lo abbia perso Barrichello. Solo lui riesce a rendere assurde le cose più reali, come una gara di Formula 1, e a rendere in qualche modo reali quelle più inconcepibili ed assurde, come l'incidente di ieri.
Tieni duro Felipe che ce la fai.
Massimo Mazzucco