Questo ultimo pasticcio sul reato di clandestinità non fa che confermare come al cuore del Movimento Cinque Stelle esista una profonda dicotomia che va assolutamente risolta al più presto.
A rischio di costare le elezioni all'intero Movimento Cinque Stelle, alla prossima tornata elettorale.
Lasciamo perdere la ridicolaggine del fatto che un "referendum" su un argomento così importante sia stato aperto e chiuso sul blog di Beppe Grillo nell'arco di una sola giornata. Lasciamo stare la ridicolaggine del fatto che alla fine siano stati chiamati a votare 15.000 iscritti, quando il Movimento Cinque Stelle è stato mandato in Parlamento da 8 milioni di persone. Qui si tratta prima di tutto di stabilire una questione di principio: o si annuncia ufficialmente, una volta per tutte, e in modo irrevocabile, che gli eletti in Parlamento hanno mano libera sulle varie situazioni che si trovano ad affrontare, oppure si dice altrettanto chiaramente che ogni volta che c'è da prendere una decisione importante bisogna prima consultare la rete.
Se la scelta cadesse sul primo caso, la si smetta di fare pressione sugli eletti in Parlamento una volta per tutte, e li si lasci lavorare in santa pace: alla fine del mandato li giudicheremo.
Se la scelta cadesse invece sul secondo caso, ... ... allora è necessario fare un uso veramente serio e costruttivo della rete: non la si può chiamare "democrazia" solo per aver coinvolto qualche migliaio di persone ad esprimere affrettatamente un'opinione on-line fra il cappuccino e la pausa di mezzogiorno, senza aver tenuto prima un'ampia e pubblica discussione, che rifletta almeno anche in parte l'opinione degli 8 milioni di elettori.
Se si continuerà a fare questo uso intermittente, limitato e aleatorio dei cosiddetti "sondaggi in rete" si finirà per coprire di ridicolo l'unico valore reale su cui si è basata fino ad oggi la forza del 5 Stelle, ovvero la democrazia dal basso.
Tutti gli errori che vengono commessi lungo il percorso di crescita del Movimento Cinque Stelle non sono soltanto passi falsi che non portano da nessuna parte, ma diventeranno anche, purtroppo, frecce nell'arco di coloro che al momento opportuno vorranno puntare i loro fucili contro il Movimento Cinque Stelle, alle prossime elezioni.
Con un
Media Corps tutto schierato contro, e con una nazione di gente pronta a bersi tutto quello che gli racconta la TV, davvero vogliamo rendergli il compito ancora più facile di quello che è già?
Massimo Mazzucco