Riconosciuto per la prima volta il nesso causale tra il cancro e la somministrazione errata del prodotto medico. Il Tribunale di Ferrara ha deciso che va indennizzata la famiglia dell'alpino Francesco Finessi, morto nel 2002 a 22 anni. Il caso era stato aperto dalle inchieste di Repubblica
Non basterà una sentenza a riportare alla vita un figlio morto a 20 anni, ma il verdetto servirà a restituire dignità alla sua famiglia che da dieci anni porta avanti una battaglia impari contro ministeri e case farmaceutiche per dimostrare che quel ragazzo era sano e forte prima che gli venisse somministrata una serie di vaccini con tempi e modalità sbagliate. Vaccini che hanno portato al collasso il suo sistema immunitario fino a causargli una malattia letale.
Per la prima volta, una sentenza italiana riconosce il nesso di causalità tra il cancro e le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati. Il ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di primo grado di Ferrara, ... ... a indennizzare la famiglia di Francesco Finessi, militare che nel 2002, a 22 anni, è deceduto per un linfoma non Hodgkin. Circa 150mila euro, secondo l'avvocato Francesco Terrulli.
Durante il servizio militare, Francesco Finessi fu sottoposto a vaccini numerosi e troppo serrati, come testimoniato sia dal libretto vaccinale che dalle relazioni di diversi esperti. Come lui molti altri. La sentenza, emessa dal giudice Alessandra De Curtis di Ferrara crea un precedente atteso da tanti: migliaia, secondo le associazioni di familiari, ma sui numeri non è mai stata fatta chiarezza dai ministeri di Salute e Difesa che finora non avevano mai riconosciuto neanche il nesso.
Repubblica per prima si era occupata di questi casi. Dall'inchiesta scaturirono diverse interrogazioni parlamentari e il cambiamento dei protocolli vaccinali di parte delle forze armate. La madre di Francesco, Santa Passaniti è commossa: "Dopo più di 10 anni di battaglie e tanti, troppi ragazzi morti, tanti silenzi, dopo essere stati messi ai margini, addirittura minacciati, finalmente arriva una giustizia nella quale abbiamo sempre sperato. Ma questo non basta, avremo pace solamente quando anche il medico militare che ha somministrato male i vaccini a mio figlio e ad altri sarà condannato".
Già a novembre era stato condannato a tre anni di carcere, dalla corte penale di Belluno, Nicola Marchetti, il capitano medico degli alpini accusato di aver falsamente attestato, nel libretto sanitario di alcuni militari di leva, di aver eseguito le visite mediche necessarie. Si scioglie uno dei nodi finora rimasti insoluti su questi casi, quello delle documentazioni carenti, di libretti vaccinali incompleti o addirittura scomparsi, di nomi di medici responsabili coperti da segreto o ignorati.
Santa Passaniti aveva raccontato in un'intervista a Repubblica: "Questa ricerca negli anni è diventata la mia ragione di vita. Ho un archivio di documentazione enorme, sono in contatto ormai con tutti quelli che hanno storie analoghe. Ho fatto viaggi, telefonate, riunioni interminabili, speso giornate e notti intere solo per questo. Tra spese di laboratorio, perizie, spese legali, in dieci anni abbiamo già speso centomila euro, siamo una famiglia semplice, le nostre risorse economiche sono limitate, questo è significato tante rinunce ma non conta. Mio figlio è morto per una malattia provocata, il senso di ingiustizia che proviamo io e mio marito è immenso. Mio figlio è all'interno di un elenco lunghissimo che è stato definito strage dei militari, un elenco in cui troviamo più di 3000 ragazzi malati che non sono mai usciti dall'Italia".
La battaglia continua quindi, oltre che sul fronte civile anche su quello penale, su cui stanno indagando varie Procure. Molta della letteratura scientifica che dimostra il collegamento tra vaccini eseguiti senza l'adeguata anamnesi e in tempi troppo brevi, in passato era stata addirittura secretata della commissione del Senato che se ne occupava. "Ora sono sotto gli occhi di tutti - commenta l'avvocato della famiglia Finessi, Francesco Terrulli - c'è una perizia d'ufficio che ha analizzato finalmente tutta la documentazione, i libretti vaccinali e le gravissime mancanze che sono avvenute nel caso di Francesco Finessi. E tutto è stato collegato anche alla letteratura scientifica internazionale che per anni sembrava si volesse ignorare in Italia".
Fonte:
La Repubblica
[Grazie a Vuotorosso per la segnalazione]