Caro Beppe, ho visto che sul tuo blog è
comparso un video da me montato, sottotitolato in italiano e
messo in rete qualche giorno fa, al quale è stato tagliato il fotogramma, in modo da escludere i sottotitoli, per poi applicarci sopra il tuo logo.
Ecco l'inquadratura originale, e quella tagliata.
Non si comprende perchè siano stati esclusi i sottotitoli in italiano, visto che ti rivolgevi al tuo pubblico italiano, e l’unico motivo che viene alla mente è per non essere obbligato a mostrare la scritta finale (“sottotitoli di luogocomune.net”), che infatti hai rimosso, sostituendola con beppegrillo.it, e facendo apparire il tutto come una “tua” notizia originale.
Potevi tranquillamente lasciare il video com'era, sovrapporgli il tuo logo, lasciare la citazione dei sottotitoli, e poi accludere la tua sigla. Invece hai preferito penalizzare i tuoi stessi lettori – immagino che non tutti sappiano l’inglese - pur di alimentare una forma di protagonismo individuale decisamente fuori tempo e fuori luogo.
Parli di rete “democratica” e gestibile da tutti, ma poi ti comporti come se tu fossi l’unico ad avere accesso alle informazioni. Parli di movimento dal basso, … … ma sembra che questo movimento debba passare esclusivamente da te. Parli di informazione alternativa come se quella informazione fossi tu in persona.
L’episodio in sè è minimale, sia chiaro, e l’ultima cosa che mi interessa è reclamare gloria per un filmato così insignificante, che ho messo insieme in pochi minuti, nell’ambito del mio quotidiano lavoro di informazione.
Intristisce però vedere come molto del potenziale della rete, che è basato sulla collaborazione e sullo scambio reciproco, finisca per andare disperso da atteggiamenti come il tuo, tesi chiaramente a ignorare l’esistenza di altri siti che lavorano nella stessa direzione, per accentrare tutta l'attenzione su di te. (Non è certo la prima volta che mostri una predilezione per l’ “isolazionismo" personalistico, nonostante tratti temi che appartengono a tutti noi).
Se Internet ha una forza, è nella molteplicità delle voci che cantano la stessa canzone. Tale molteplicità infatti scoraggia chiunque a tacitarne una in particolare, ben sapendo che altre mille le sopravviverebbero, più unite e rabbiose ancora.
La molteplicità delle voci è la garanzia di sopravvivenza della libertà di opinione, che è un bene comune e va difeso da tutti con il massimo sforzo possibile.
Mentre il potere – come sappiamo – ha sempre tratto vantaggio dal
divide et impera, e proseguendo su questa strada finiremo solo per fargli un grande piacere.
Massimo Mazzucco
PS - 04 Feb 09 - 3.00 AM: Noto che dopo un'ora e mezza dalla pubblicazione di questo articolo i sottotitoli sul video di Grillo sono ricomparsi. Sono però stati rifatti ex-novo, sulla stessa inquadratura tagliata, cambiando qualche parola qui e là, in modo da non dover citare comunque la fonte.