Ieri la Turchia ha invocato l'articolo 4 dell'accordo NATO, secondo il quale una nazione che si ritenga in pericolo ha diritto di chiedere una consultazione con gli alleati per decidere sul da farsi.
Il "pericolo" per la Turchia sarebbe rappresentato dall'abbattimento di un loro caccia da parte dei siriani, che sostengono che avesse violato lo spazio aereo nazionale, a dodici miglia al largo della costa siriana.
I turchi invece dicono che l'aereo si trovava nello spazio aereo internazionale, dove svolgeva una pacifica esercitazione di volo, e lamentano quindi il suo abbattimento - che sarebbe costato la vita ai due piloti - come un gesto ostile da parte dei siriani.
Nataralmente, si litiga sul solito mezzo miglio in più o in meno, che farebbe la differenza. Ma nessuno va "a fare le proprie esercitazioni pacifiche" a ridosso del confine nemico, in una zona particolarmente calda come quella, a meno che non cerchi intenzionalmente l'incidente militare.
A sua volta, nessuna nazione sentirebbe il bisogno di "consultarsi con i suoi alleati" per il semplice abbattimento di un proprio caccia, specialmente in un caso dove i sospetti che il loro caccia abbia violato intenzionalmente lo spazio aereo altrui sono molto forti. Ci si incontra a quattr'occhi, si chiarisce la faccenda, e di solito la cosa finisce lì.
Qui invece siamo di fronte alla classica provocazione, da parte dei turchi, ... ... che ovviamente agiscono "per conto terzi", pagando così il loro tributo per essere stati ammessi nella Nato.
E' chiaro quindi che le nazioni occidentali siano alla ricerca di un pretesto di qualunque tipo, pur di avere la scusa di dare inizio ad un'azione armata contro la Siria, e questo lo si comprende dai commenti ben poco cauti ed equilibrati - che sono invece d'obbligo in casi simili - da parte dei ministri degli esteri americano e inglese. Hillary Clinton ha dichiarato "Gli Stati Uniti condannano con la massima forza questo sfacciato e inaccettabile gesto", mentre il suo equivalente britannico, William Hague, ha dichiarato: "E' un'altra dimostrazione del disprezzo dei siriani per le norme internazionali, per la vita umana, per la pace per la sicurezza."
Quando si esagera in questo modo, invece di cercare di moderare termini e riequilibrare la situazione, vuol dire che si è i primi ad avere disprezzo per la vita umana, per la pace e per la sicurezza.
La sceneggiata continua.
Massimo Mazzucco