La prolungata campagna elettorale di Ron Paul, che in realtà è una campagna contro l’attuale sistema monetario, sembra aver dato i primi effetti. Un
articolo della CNBC si domanda
“Se abolissimo la Federal Reserve, che cosa succede?”, e si premura di spiegare al pubblico che ci conviene tenerci stretta questa cara “istituzione” prima ancora che il dibattito possa esplodere a livello nazionale.
Si chiama vaccinazione preventiva, ed è il classico meccanismo difensivo operato attraverso i media da chi sa che sta per finire nell’occhio del ciclone. Basta leggere le argomentazioni presentate a difesa della FED, per capire quale sia il vero scopo di un articolo come questo.
“Molti critici della FED non saranno soddisfatti finchè la banca centrale non verrà chiusa per sempre.”
Cominciamo subito col dipingere i critici della FED come persone ossessionate in modo irrazionale contro il nemico, e non piuttosto motivate da ragionamenti validi e giustificati.
“In ogni caso, gettare la Federal Reserve nel fiume Potomac non sarà facile. La prima cosa da fare ... ... sarebbe di abolire la legge del 1913, e tutti gli emendamenti successivi, che istituirono l’attuale Federal Reserve. […] Ma ci vorrebbero almeno 10-20 anni – secondo il professore John Allan James – per raggiungere in parlamento i voti necessari per demolire questo sistema o comunque per alterarlo in modo sostanziale”.
Certo, finchè vai in giro a cercare voti “per demolire il sistema” di senatori che ti saltano addosso per firmare ne trovi pochini. In ogni caso, 10 anni non sono nulla, se si pensa che la FED ci ha messo più di 100 anni per arrivare ad installarsi definitivamente sul groppone dell’economia americana (quella del 1913 è solo la versione più recente della banca centrale USA, che i banchieri erano già riusciti a far approvare altre due volte nella breve storia della nazione). Bisognerebbe casomai spiegare alla gente i motivi per cui andrebbe abolita, invece di presentarla come il salvatore disinteressato di un’economia sempre a rischio, come fa il paragrafo seguente:
“Nata dalla depressione del 1907, che era stata preceduta da 80 anni senza una instituzione come la FED, la legge aveva lo scopo di implementare la riforma monetaria per mettere fine alle crisi di panico finanziario e garantire una riserva di emergenza per l’economia.”
Avete visto cosa succede a stare troppo a lungo senza una banca centrale? Nel frattempo, nessuno si preoccupa di andare a vedere chi e come abbia facilitato le “crisi di panico finanziario”, in quel lungo periodo buio, che portarono alla conferma definitiva della Federal Reserve. (Problema, reazione, ...)
L’articolo poi si chiede “come funzionerebbe l’economia USA senza la FED?”, e risponde:
“I mercati globali hanno bisogno di indicazioni di tipo economico da parte degli Stati Uniti. La FED gestisce il dollaro, che è la moneta leader nel mondo, per cui il vuoto lasciato da una America priva della FED potrebbe gettare i mercati nel caos, non sapendo più chi controlla i tassi di interesse e l’economia americani.”
Certo, se ammazzi il re di Francia tutto il mondo va nel caos, e le altre nazioni non sanno più con chi parlare. Se però al posto del re ci metti qualcos’altro…
E infatti, l’articolo non trascura questa possibilità, e la affronta con grande coraggio:
“Ron Paul dice che potremmo tornare al Gold Standard. La quantità di denaro nell’economia verrebbe così determinata dalle riserve d’oro mondiali e toglierebbe la possibilità a chiunque di continuare a pompare dollari sui mercati.”
Notare lo splendido “chiunque” al posto della FED. Tu, io, o mia zia Carlina abbiamo mai avuto la possibilità di “pompare dollari” sui mercati?
Però, continua l’articolo,
“legare il dollaro all’oro è già stato fatto in passato, persino quando c’era la FED. Dopo decenni di andirivieni sia con l’oro e che con l’argento […] il legame con l’oro fu definitivamente eliminato nel 1971 dal presidente Richard Nixon.”
L’articolo si dimentica di dire che il deficit sempre maggiore degli Stati Uniti, che erano obbligati a pagare in oro i dollari delle altre nazioni, stava rapidamente dilapidando le loro riserve auree. Ecco perchè “rinunciarono” così volentieri alla parità con l’oro. Non ne avevano quasi più.
“Ciò che ci rimase è un sistema chiamato fiat money, nel quale le valute sono supportate dalla “buona fede” dei governi piuttosto che da un metallo come l’oro.”
Ovvero, sono supportate da aria fritta. D'altronde, quando l’oro è quasi tutto esaurito, ti rimane solo quella da far circolare.
“Tornate all’oro porterebbe più svantaggi che vantaggi – dice David Abuaf di Hefty Wealth Partners – Il Gold Standard aveva prodotto una certa stabilità nei prezzi a lungo termine, ma anche una certa volatilità a breve termine.”
Volete mettere? La stabilità dei prezzi a lungo termine sarebbe bella, anche perchè significa stabilità nei salari, inflazione vicina allo zero e una certa sicurezza nel futuro, ma di fronte ad una botta di volatilità a breve termine chi se la sente di rischiare? Metti che le mele mi schizzino improvvisamente da un dollaro a un dollaro e venti, per una botta di volatilità improvvisa, e poi come facciamo? E’ molto meglio continuare a
pulirsi le chiappe con ‘sta carta che non vale niente, piuttosto di dover rinunciare ad una mela ogni tanto.
L’amico Abuaf continua:
“Funziona come un limitatore della crescita economica. Il denaro in circolazione dipenderebbe dall’oro disponibile, mentre la gestione del denaro è molto più facile con la fiat money.”
Qui la battuta non la facciamo nemmeno, da tanto è scontata. E infatti l’articolo commenta:
“Potrebbe non esserci sufficiente oro in circolazione per supportare il dollaro, e si potrebbe finire in ostaggio dei mercanti di oro.”
Come nei film di Sandokan, praticamente: “Dov’è finito il presidente?” “Lo hanno rapito i pirati della Malesia. Stava cercando di recuperare tre pepite d’oro!”
A questo punto l’articolo si ricorda che esiste anche una cosa chiamata governo:
“Se non si tornasse al Gold Standard, e non ci fosse più la FED, il Ministero del Tesoro può fare qualcosa? Potrebbe essere lui a decidere la quantità di denaro da mettere in circolazione”.
Maddài, che idea geniale! E non ci aveva ancora pensato nessuno!
E invece:
“Ma questo creerebbe un terremoto politico su chi debba essere il ministro del tesoro, che viene nominato dal presidente ma deve essere approvato dal senato”.
Avete capito che problema? Negli Stati Uniti tutti i ministri vengono nominati dal presidente, e tutti i ministri debbono essere approvati dal senato, ma nel caso del Tesoro si scatenerebbe un tale terremoto politico che è meglio lasciar perdere. Anzi, a questo punto ci conviene metter tutto nelle mani dei banchieri: piuttosto che veder litigare i nostri politici per scegliere il ministro della sanità, quello della difesa o quello degli esteri, è molto meglio che ce li indichi direttamente la banca centrale. La tranquillità prima di tutto.
“Attualmente la FED è indipendente dalla Casa Bianca e dal Parlamento – anche se deve presentarsi spesso davanti alle camere - ma se le decisioni fossero prese dal Tesoro la loro autonomia economica scomparirebbe”.
A parte che quelli della FED si presentano alle camere solo per fargli delle grandi pernacchie, ma secondo voi chi l’ha scritto questo articolo? Un giornalista, o Bernanke in persona? Ha appena detto che per scegliere il ministro del tesoro si scatenerebbe la terza guerra mondiale, mentre la FED è perfettamente in grado di fare la stessa scelta restando del tutto indipendente e imparziale, e quindi lo farebbe solo “per il nostro bene”?
Ma chi sono queste persone? Ma dove vivono questi banchieri? Non sarà che magari sono davvero convinti di essere dei “salvatori dell’umanità”, dotati di una specie di diritto divino, che li autorizza a decidere per conto nostro i destini del mondo intero?
Per chiudere in bellezza, l’articolo cita il solito Abuaf che dice:
“Se non ci fosse l’indipendenza, sarebbe una catastrofe. Ci deve essere una divisione fra il governo e ciò che fa la FED, che deve essere libera da qualunque interferenza politica.”
Facevano prima a dire “non rompeteci le scatole e andate a lavorare” che facevano più bella figura.
Quindi, in conclusione: la FED non si può abolire perchè ci vogliono dieci anni; all’oro non si può tornare perchè non ce n’è a sufficienza; e il governo non deve immischiarsi, perchè litigherebbero dal mattino alla sera. Gli fa male alla salute. In mancanza di alternative teniamioci stretto quello che abbiamo, e ringraziamo Dio di avercelo dato.
Ragazzi preparatevi e denudate il braccio sinistro, perchè fra un pò questa vaccinazione preventiva arriva anche da noi. Ci scommetterei l’unico dollaro d’argento che mi è rimasto.
Massimo Mazzucco