A quanto pare dovremo ampliare molto presto la nostra sezione dedicata alle fallacie logiche, per includere anche quelle in cui si è esibito di recente il Cardinale Bagnasco. Da
questo articolo del "Corriere" riportiamo e commentiamo:
I VESCOVI: «IL VOTO SIA CONTRO L'ABORTO»
CITTÀ DEL VATICANO - La difesa della vita umana, innanzitutto dal «delitto incommensurabile» dell'aborto in tutte le sue forme, è uno dei valori «non negoziabili» in base al quale i cattolici devono votare nelle prossime regionali.
1 - Perchè non richiamarsi invece al “delitto incommensurabile” di violare la persona altrui, nel commettere atti immondi contro innocenti bambini sordomuti? Non era forse una immagine più efficace, di questi tempi?
2 - Non sapevamo che il Vaticano avesse il diritto di dire ai cittadini di un’altra nazione come “devono” votare. Da noi si proibiscono i dibattiti in TV, ma si permette ad uno Stato straniero di intromettersi in questo modo nelle faccende di casa nostra. Non è cambiato nulla, a quanto pare, da quando Pio XII minacciò di scomunica chiunque votasse per il Partito Comunista.
È quanto ha indicato, in sintesi, il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, ...
aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani (leggi la prolusione integrale). La candidata del centrosinistra alle Regionali del Lazio, Emma Bonino, ha replicato che si tratta di «un evergreen. Non mi sembra ci sia nessuna novità, sono le solite cose».
VALORI NON NEGOZIABILI - I valori «non negoziabili», ha elencato l'arcivescovo di Genova, sono «la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna».
1 - Se la dignità della persona umana è un valore “non negoziabile”, perchè la Chiesa non ha mai denunciato nè espulso i preti pedofili che la calpestavano in continuazione?
2- Se la vità è indisponibile “fino alla morte naturale”, perchè non sentiamo mai una sola protesta da parte della Chiesa quando negli USA viene eseguita una condanna a morte, spesso anche contro minorenni? Forse perchè si tratta quasi sempre di negri?
3 – Se esiste una vera “libertà religiosa, educativa e scolastica”, perchè la Chiesa si rifiuta di far rimuovere i crocefissi dalle aule di scuola e dei tribunali italiani (oppure non promuove l’affissione di altri simboli di diverse religioni accanto al proprio)?
4 – Dove sta scritto che per formare una “famiglia” sia necessario il matrimonio? Forse che leoni, gazzelle e colibrì vanno a sposarsi in chiesa, prima di formare una loro famiglia?
Su questo fondamento, ha spiegato, «si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori come il diritto al lavoro e alla casa; la libertà di impresa finalizzata al bene comune; l'accoglienza verso gli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; il rispetto del creato; la libertà dalla malavita, in particolare quella organizzata».
1 – Mai sentito la Chiesa spendere una sola parola a difesa del diritto al lavoro, quando vengono licenziate migliaia di operai per pure questioni di interesse privato.
2 – Mai sentito la Chiesa spendere una sola parola affinchè l’impresa venisse finalizzata “al bene comune”. La
Teologia della Liberazione è morta e sepolta, e fu proprio Ratzinger a piantare uno degli ultimi chiodi nella sua bara.
3 - Mai visto accogliere in Vaticano un solo immigrato, come gesto simbolico che desse un minimo di credibilità alle parole gratuite spese costantemente dalla Chiesa a favore della loro “integrazione”. Gli ultimi personaggi a cui fu dato asilo in Vaticano,
a quanto risulta, furono i criminali nazisti e Ustasha che Pio XII prima nascose e poi aiutò a fuggire in Sudamerica, tramite le ingloriose “ratlines”, alla fine della II Guerra Mondiale.
4 – Mai sentito la Chiesa spendere una sola parola contro la schiavitù da Mafia, Camorra e Andrangheta di cui soffre buona parte della nazione, nè di certo contro le collusioni fra mafia e politica, di cui persino i bambini oggi sono al corrente.
ABORTO, «ECATOMBE PROGRESSIVA» - Durissime le sue parole contro l'aborto, descritto come «un'ecatombe progressiva», che si vuole rendere «invisibile» attraverso l'uso di pillole da assumere in casa. «Che cosa ci vorrà ancora - si è chiesto il presidente della Cei - per prendere atto che senza il principio fondativo della dignità intangibile di ogni pur iniziale vita umana, ogni scivolamento diviene a portata di mano?»
Classica “Fallacia del Piano Inclinato”, di cui peraltro Bagnasco non è l’inventore, ma una semplice vittima come tante. (Come se non ci fosse già un vistoso "scivolamento" in corso, fra l'altro, e proprio da parte del clero).
«In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - ha subito proseguito - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». «L'evento del voto è - ha detto - un fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare».
SULLA PEDOFILIA: TRASPARENZA MA NO A DISCREDITO - Il cardinal Bagnasco ha poi affrontato il tema dei recenti scandali di pedofilia. La Chiesa ha imparato da Benedetto XVI a non tacere o coprire la verità, «anche quando è dolorosa e odiosa»; …
E quando lo avrebbe imparato? Non fu proprio il Cardinale Ratzinger, quando era a capo della Congrega della Fede, ad avocare a sè tutti i casi più gravi di pedofilia del clero nel mondo per farli passare sotto silenzio? Qualcuno ricorda una sola denuncia da parte di Ratzinger contro i preti pedofili, in quel periodo? O forse “lo ha imparato” solo adesso, quando ormai i buoi sono fuggiti dalla stalla, e bisogna ricorrere ad un indecoroso e disonorevole “damage control?”
«questo però non significa subire, qualora ci fossero, strategie di discredito generalizzate» ha affermato il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella relazione di apertura del Consiglio episcopale permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani.
La “strategia del discredito” resta tutta da dimostrare. Per ora di certo vi sono solo migliaia di casi di pedofilia da parte dei preti in mezzo mondo. Ma se anche una “strategia del discredito” fosse in atto, questa non cancella in alcun modo i crimini da loro commessi, nè quelli da chi fino a ieri li ha nascosti sotto il più vergognoso silenzio.
Il porporato ha anche espresso al Papa la «vicinanza» dell'episcopato italiano: «quanto più, da qualche parte, si tenta di sfiorare la sua limpida e amabile persona, tanto più il popolo di Dio a lui guarda commosso e fiero».
La retorica del martire stona decisamente, in questo caso. "Limpido" Ratzinger potrà diventarlo solo dopo aver spiegato al mondo perchè ha nascosto per così tanto tempo i reati criminali di cui è dimostrato che fosse a conoscenza. E fino a quel giorno, chiunque lo guardi "commosso e fiero" non farà che dichiararsi dalla parte di chi ha taciuto.
«NON SI METTA IN DISCUSSIONE IL CELIBATO» - «Nessun caso tragico» può oscurare «la bellezza» del ministero sacerdotale, ha detto il porporato. «Nè mettere in discussione il sacro celibato che ci scalda il cuore e ispira la vita», ha aggiunto.
Forse sarebbe utile, a questo punto, che Bagnasco chiarisse meglio cosa intende per "bellezza del ministero sacerdotale". A scanso di ulteriori equivoci, se non altro.
«Non sentitevi mai guardati con diffidenza o abbandonati, e - ha detto Bagnasco rivolgendosi agli uomini di Chiesa - non scoraggiatevi; siate sereni sapendo che le nostre comunità hanno fiducia in voi e vi affiancano con lo sguardo della fede e le esigenze dell'amore evangelico».
Se fra quelle comunità ci sono anche quelle americane, qualcuno dovrebbe informare Bagnasco che la fiducia negli “uomini di Chiesa” da quelle parti scarseggia decisamente. Nè peraltro sembra serpeggiare un grande entusiasmo fra la altre comunità cattoliche nel mondo.
Il sacerdote - ha scandito - non è «un disagiato, nè uno scompensato, benchè il clima culturale odierno non faciliti certo la crescita armonica di alcuno. Il sacerdote è un uomo che, non solo nel tempo del seminario, coltiva la propria umanità nel fuoco dell'amore di Gesù».
Se il sacerdote non è “uno scompensato” lo diventa di certo indossando la tonaca. E vederne attribuire la colpa al “clima culturale moderno” sembra quasi suggerire in Bagnasco una nostalgia per i tempi andati, dove evidentementre pedofilia e omosessualità erano all’ordine del giorno.
Su questo certamente possiamo dare ragione a Bagnasco: non c’è più il clima culturale di una volta. Ed è ora che la Chiesa si adegui, una volta per tutte.
Massimo Mazzucco
Vedi anche:
BENEDETTO MICA TANTO
THE RATZINGER REPORT BENVENUTI NEL MEDIOEVO