Questa sera la trasmissione “Mistero” (Italia 1, ore 21,10) manderà in onda alcuni estratti del film “I Padroni del Mondo”, corredando la puntata con diverse interviste sull’argomento UFO.
A molti lettori di Luogocomune, abituati a temi ed argomentazioni rigorosamente storiche, come l’11 settembre o il caso Kennedy, era parso strano il mio interesse improvviso per il fenomeno UFO, che sembra essere particolarmente volatile e privo di appigli documentali di qualunque tipo.
In realtà il film è basato esclusivamente su fatti storici, documentati e verificabili, che riguardano il fenomeno UFO da un punto di vista molto particolare: l’insabbiamento della verità, voluto, programmato e messo rigorosamente in atto dai militari del Pentagono a partire dagli anni ’50, i cui effetti perdurano ancora oggi.
E’ proprio l’idea che non esista una valida documentazione sugli UFO ad aver contribuito, nel corso degli anni, a mantenere la questione ai margini del dibattito pubblico, caratterizzandola nel frattempo come qualcosa di “fatuo” e poco serio.
Tutto iniziò con il “Robertson Panel”, nel 1953.
Dopo l’ondata di avvistamenti che colpì Washington nel 1952, la CIA commissionò un team di esperti, noto come ”Robertson Panel”, … … per studiare da vicino il fenomeno UFO. Ma i membri del team, composto in buona parte da militari e da uomini degli stessi servizi segreti, si mostrarono ben poco interessati a scoprire la verità sugli UFO, e dopo sole 12 ore complessive di riunione decretarono che “la maggioranza degli avvistamenti può essere spiegata in termini "terrestri" [fenomeni metereologici, oppure mezzi volanti umani], e che la stessa spiegazione si potrebbe dare probabilmente per i restanti avvistamenti, se adeguatamente studiati”.
In realtà i membri avevano analizzato soltanto una ventina di casi conosciuti, evitando accuratamente di ascoltare qualunque testimonianza ad essi collegata. Mentre solo un anno dopo, nel 1954, una commissione interna dell’Air Force, il “Betelle Study”, avrebbe concluso che almeno il 30% degli avvistamenti non avessero alcuna spiegazione di tipo terrestre, nè meteorologico nè umano. Poichè avevano analizzato oltre 3.000 casi di avvistamenti, dovettero concludere che almeno 1.000 di questi fossero, in tutta probabilità, di natura extra-terrestre.
Ma la funzione del Robertson Panel era ben diversa da quella dichiarata: in realtà gli uomini del Pentagono sapevano benissimo di essere di fronte ad un fenomeno inspiegabile, e si ponevano il problema di come fronteggiare l’opinione pubblica, che spingeva ogni giorno di più per conoscere la verità su queste macchine volanti.
Fu così deciso di sopprimere ogni nuova informazione sugli UFO sui media nazionali, mentre sarebbe stata instaurata una vera e propria campagna di “debunking” – il termine, che significa ”smontaggio”, apparve ufficialmente per la prima volta in quell’occasione - intesa a minimizzare ovunque il fenomeno UFO, e a ridicolizzare chiunque osasse parlarne in pubblico.
Un particolare documento ministeriale, conosciuto come "JANAP 146", rendeva esplicitamente un crimine riportare qualunque notizia di avvistamenti UFO, con multe pesantissime e pene fino a dieci anni di reclusione.
Da allora tutti i media si allinearono in modo diligente, e forse non è un caso che ancora oggi moltissime persone scattino automaticamente in “modalità di derisione” al solo sentir nominare gli UFO. Convinti di agire nel pieno controllo delle proprie funzioni critiche, accolgono con un risolino sarcastico chiunque si dica convinto della loro esistenza, e non si rendono conto di essere probabilmente le vittime di una sottile e persistente propaganda mediatica, che ci ha trasformato un pò tutti in guardiani involontari di un segreto che dura ormai da 60 anni.
Come disse Marshall McLuhan, “I piccoli segreti sono i più difficili da mantenere. Per quelli grandi basterà sempre l’incredulità della gente”.
Resta il fatto che le raccomandazioni del Robertson Panel - che fu desecretato solo molti anni più tardi – costituiscono la prova tangibile di un insabbiamento intenzionale da parte delle autorità americane su una verità di portata mondiale.
Abbiamo cioè la dimostrazione dell’esistenza di un “complotto”, messa nero su bianco dagli stessi che lo hanno perpetrato. (Con buona pace di Piero Angela, che è incappato in una bugia clamorosa a Superquark, nel suo goffo tentativo di negare a tutti i costi i complotti di qualunque tipo).
In ogni caso, come ben sanno gli esperti di ufologia, le autorità americane non hanno mai riconosciuto ufficialmente l’esistenza di macchine volanti di origine extra-terrestre, e da sempre si limitano a catalogare come “Unknown Flying Object” qualunque oggetto volante non identificato.
Nel frattempo però le informazioni, grazie anche a Internet, sono riuscite ad aggirare in qualche modo la cortina di silenzio imposta ai media mainstream, ed oggi siamo a conoscenza di casi, confermati da migliaia di testimonianze, assolutamente inconcepibili per nostre tecnologie, conosciute o meno che possano essere. Anche supponendo che i militari dispongano di segreti che noi non conosciamo, infatti, resta molto difficile pensare che una astronave larga due chilometri, che galleggia silenziosa per lunghi minuti sul cielo di una città come Phoenix, oppure un oggetto volante che riesce ad invertire di colpo la direzione di marcia, volando a 12.000 chilometri all’ora, siano stati costruiti da esseri umani. Specialmente se eventi del genere si sono verificati negli anni ’50, quando ancora gli americani faticavano come somari a mettere in orbita un semplicissimo razzo spinto da normali motori a reazione.
Ma non vi sono solo i ragionamenti di questo tipo, a supportare l’ipotesi extra-terrestre degli UFO: da una decina di anni si è costituito il cosidddetto “Disclosure Project”, una organizzazione che raccoglie dozzine di ex-militari da tutti i paesi del mondo, che portano testimonianze dirette non solo di avvistamenti UFO assolutamente inspiegabili in termini umani, ma del pressante muro di omertà che li ha costretti per lunghissimi anni a tacere su quanto gli era accaduto, sotto la minaccia di pubblico ludibrio, di espulsione dall’esercito, o della stessa eliminazione fisica.
Sono tutte persone di altissima credibilità - generali, colonnelli, piloti con decenni di esperienza alle spalle - che non hanno nulla da guadagnare nel fare queste dichiarazioni, e che rischiano anzi di perdere quel poco che gli è rimasto, dopo aver lasciato l’uniforme. Ma insistono tutti nella urgente necessità di rendere nota la realtà degli UFO, da parte di coloro che fino ad oggi hanno tenuto nascoste queste informazioni al mondo intero.
Il motivo di questa urgenza non è chiaro, ed esistono diverse ipotesi al riguardo, ma sono una meno tranquillizzante dell’altra.
Come si può vedere, esiste già una enorme quantità di carne al fuoco, sul fenomeno UFO, senza nemmeno bisogno di andare a toccare l’argomento di chi possa trovarsi alla guida di quelle macchine volanti, ed eventualmente da dove provenga e cosa voglia da noi.
Ecco perchè gli unici “omini verdi” che compaiono nel film “I Padroni del Mondo” sono i generali: costoro bastano ed avanzano, a quanto pare, per riempire di domande in nostro futuro più imminente.
Massimo Mazzucco
QUI la versione integrale del film, liberamente scaricabile.
QUI l'acquisto del DVD, con il
TRAILER del film.
QUI il video "Piero Angela non dice la verità", con le falsità sugli UFO messe in circolazione dal popolare conduttore di Quark.