Non sono mai stato di destra, ma c’è una cosa che ho sempre condiviso a cuore aperto con i veri fascisti (quelli alla Almirante, tanto per intenderci, e non certo alla Fini): il profondo disgusto per l’infame tradimento dell’Italia nella seconda guerra mondiale.
Rinnegare una causa per la quale altri come te hanno dato la vita rende la figura del traditore una delle espressioni più repellenti in assoluto della natura umana.
Alla base del tradimento sta la vigliaccheria, ovvero la mancanza di coraggio nel mantenere la propria integrità morale, per evitare le conseguenze spiacevoli che ne potrebbero derivare.
Il tradimento avviene tutti i giorni, a tutti i livelli della nostra esistenza: tradisce il soldato che abbandona i compagni per paura di morire, e tradisce chi si era ripromesso di fare ginnastica, e rimanda per semplice pigrizia.
Anche nel dibattito sull’11 settembre il tradimento sta diventando di moda. Ora che finalmente abbiamo messo in luce i punti insostenibili della versione ufficiale, … … si verificano sul fronte opposto infamie e tradimenti sempre più numerosi: da chi rinnega le tesi di Popular Mechanics, rimandando al mittente le imbecillità che costoro hanno dichiarato, a chi addirittura nega che esista una versione ufficiale, piuttosto di dover riconoscere che sia diventata insostenibile.
In altre parole, gli stessi individui che fino a ieri non avevano nulla da obiettare nell’essere definiti “ufficialisti”, oggi negano addirittura che esista una versione ufficiale.
In compenso quelli che non lo negano, come Paolo Attivissimo, stanno nascosti nell’ombra, e fingono di non essere mai esistiti.
Fra le due infamie, sinceramente, non saprei dire quale sia la peggiore.
Massimo Mazzucco
E' necessario essere iscritti e loggati per postare commenti.