IL POTERE LOGORA CHI NON CE L’HA
Non si detiene il potere per 1700 anni consecutivi per errore. Specialmente quando l’istituzione al mondo che è rimasta a galla più a lungo, dopo la tua, è l’Impero Romano, che si è fermato a “soli” 500 anni di dominio sul mondo.
Gli imperi, anche i più potenti, sono comunque destinati a crollare per natura intrinseca: le immani forze che sei continuamente costretto a dispiegare, per tenere il mondo sotto il tuo tallone, prima o poi finiscono per rivoltartisi contro.
Questo però non accade se hai l’accortezza (e soprattutto l’umiltà) di usare, per stare al potere, le immani forze altrui. Quelle passano, tu rimani. Dopo aver dato l’Estrema Unzione a quella vecchia che muore, tu semplicemente ti cambi d’abito, ... ... ed attendi sereno che quella nuova venga a farti visita.
E’ successo sin da Costantino, passando per i mille imperatori incoronati in basilica e poi dimenticati nella storia, per arrivare ai nostri Mussolini dell’altro ieri, D’Alema di ieri, Berlusconi di oggi. Una volta erano i loro militi a dare la vita per i tuoi interessi, oggi sono le leggi che loro fanno approvare per tuo conto a farli.
Solamente chi non avesse letto il Gattopardo si era illuso che il “discioglimento” della Democrazia Cristiana, ufficialmente avvenuto alla fine di Mani Pulite, fosse stato reale. E invece, proprio mentre scompariva sott’acqua, il braccio secolare del Vaticano portava a termine una delle più eleganti manovre di affondamento nella nostra recente storia politica. Lo stritolamento invisibile, a tenaglia, del pericolosissimo Craxi (unico vero governo laico cha mai abbia avuto l’Italia), grazie all’alleanza sottobanco stretta con i cosiddetti catto-comunisti di allora. Con la fuga a sinistra bloccata in partenza, togliere lentamente ossigeno al fenomeno Craxi, da parte della DC di Andreotti, è stato solo questione di tempo. E appena ha iniziato ad apparire corto di fiato, gli si è tirata fra le caviglie la bomba Di Pietro, e l’uomo ha dovuto andarsene a morire letteralmente in esilio.
Ora è toccato fare lo stesso gioco a destra. La DC si chiama UDC (curiose assonanze, non trovate?), Andreotti si chiama Follini, il catto-fascista è Fini, e la doppietta caso Tremonti – caso Bossi sostituisce onorevolmente le mani pulite di Di Pietro; ma il gioco è identico.
Portare al potere il gonzo di turno, illuderlo di poter accedere al paradiso terrestre del comando imperituro, dissanguarlo a dovere (fargli fare tutte le riforme che riesce a far passare in tuo favore), e poi gettarlo alle ortiche come un’amante appassita in una notte.
Quando andiamo a votare, la prossima volta, non illudiamoci di scegliere chi potrà aiutarci a vivere un pò meglio tutti quanti. Scelglieremo solo colui che sarà obbligato – o meglio ancora, convinto – a fotterci una volta di più, per conto di coloro che sono da sempre i nostri veri padroni.
Massimo Mazzucco