Mazzucco offre 600 dollari ad Attivissimo.
Continua imperterrito nella sua carriera di saltimbanco della bugia l'uomo che qualche anno fa si presentò in rete come "cacciatore di bufale", e che invece si è rivelato essere lui stesso la più grande bufala mai esistita nel mondo dell'informazione.
Prima di parlare dell'episodio che ci interessa, facciamo un breve ripasso delle fallacie logiche più importanti, in modo che il lettore possa divertirsi nel cercare di individuare quante sia riuscito ad infilarne in un solo articolo il nostro fenomeno da baraccone.
Attacco Ad Personam: Non riuscendo a controbattere alle sue argomentazioni, si cerca di gettare discredito personale sull'avversario. "Non date retta a quel cretino, è uno che picchia sua madre dal mattino alla sera". Una variante dell'attacco ad personam è l'attacco
"Ad Fontem" (la definizione è mia, in realtà non esiste): Non riuscendo a controbattere alle argomentazioni, si cerca di sminuire la credibilità della fonte su cui sono state pubblicate. "La notizia è uscita su un giornaletto di provincia che nessuno ha mai sentito nominare, figuriamoci quanto può valere". (In realtà, caro amico, anche se la notizia fosse stata pubblicata su un rotolo di carta igienica, tu devi comunque dimostrare di saperla smontare. Poi casomai te la prendi con la carta igienica).
Uomo di Paglia: Si cerca una argomentazione apparentemente debole, fatta in passato dall'avversario, e si attacca quella argomentazione con il sottinteso che
tutte le sue argomentazioni siano senza valore. E quando non si riesce a trovare una argomentazione abbastanza debole da attaccare, piuttosto che rinunciare la si inventa di sana pianta. "State attenti a quello che vi racconta Mazzucco, quest'uomo sostiene addirittura che la terra sia cava al suo interno". Poi
vai a cercare, e scopri che il buon Mazzucco quella affermazione non l'ha nemmeno mai fatta.
Fallacia Ad Autoritatem: Si citano "esperti" più o meno identificati,... ... con il sottinteso che le loro tesi siano corrette per il solo fatto di essere esperti in materia.
"Se lo ha detto un colonnello dell'aeronautica, che le scie chimiche non esistono, deve essere sicuramente così".
Fallacia della Falsa Premessa (detta anche "Ragionamento Circolare"): Si costruisce un ragionamento partendo da una premessa non vera, per poi raggiungere una conclusione che, guarda caso, conferma proprio quella premessa. Questa è una delle fallacie più difficili da individuare, perché a) viene quasi sempre mascherata da un sottile gioco di parole, e b) capovolge la contestazione originale a proprio favore, annullando nel contempo il problema che poneva. Dice Attivissimo:
"Poichè il volo United 175 sta effettivamente viaggiando a 900 chilometri orari - e questo è confermato dai dati del tracciato radar - non è vero che un normale aereo passeggeri non possa volare a quelle velocità al livello del mare". La falsa premessa su cui si basa il ragionamento sta nel fatto che il "volo United 175" fosse un "normale aereo passeggeri". La tesi alternativa (che Attivissimo ha subdolamente capovolto) dice infatti l'esatto contrario: "Poichè un normale aereo passeggeri
non può volare a 900 Kmh a livello del mare - e questo è confermato dalla stessa Boeing, e da dozzine di piloti professionisti - il volo United 175, che secondo i dati radar ha raggiunto quella velocità a livello del mare, doveva necessariamente essere un aereo di ben altro tipo, rinforzato e potenziato per l'occasione, che assomigliava solo esteriormente ad un normale aereo commerciale".
Te capì, con che tipo di bestie abbiamo a che fare? Grazie al giochino della "Falsa Premessa" il Nostro è riuscito a) ad ingannare il lettore, facendogli sembrare credibile la versione ufficiale, mentre b) si levava di torno uno dei problemi più difficili da risolvere in assoluto nell'ambito dell'11 settembre. In confronto a questa gente, Mefistofele è solo un dilettante della Menzogna.
Passiamo ora al caso che ci interessa. L'argomento è già noto a molti lettori, che lo hanno ripetutamente segnalato qui sul sito. Si tratta della pubblicazione, da parte di una rivista scientifica, di
un articolo nel quale si dimostra la presenza di materiale termitico nelle polveri delle Torri Gemelle. La pubblicazione è stata segnalata da diversi siti di informazione, e subito i debunkers si sono attivati (pun unintended) per cercare di sminuirne l'importanza.
Qui l'articolo di Attivissimo, del quale riportiamo alcuni stralci.
"E' stato pubblicato nell'Open Chemical Physics Journal un articolo, intitolato Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe, che asserisce la presenza di "materiale termitico non reagito" ("unreacted thermitic material") in alcuni campioni di polvere provenienti dalle macerie del World Trade Center."
L'articolo non "asserisce", caro Attivissimo, l'articolo
dimostra. Le pubblicazioni di tipo scientifico (peer-reviewed) si distinguono dai normali articoli di opinione proprio perché dimostrano qualcosa di preciso, in base al metodo scientifico. E' lo stesso metodo scientifico che tu sostieni continuamente di adottare, ma del quale dimentichi improvvisamente l'importanza, non appena questo si rivolge contro di te.
"Chi è Niels Harrit? Niels H. Harrit è il firmatario principale dell'articolo, che lo associa al "Department of Chemistry, University of Copenhagen, Denmark". Secondo il dipartimento di chimica in questione, ha il ruolo di "lektor" e un notevole elenco di pubblicazioni scientifiche in campo chimico."
Invece secondo gli altri no? Attivissimo, esistono queste pubblicazioni scientifiche si o no? Se la risposta è no, perchè non smentisci pubblicamente questa affermazione? Se invece la risposta è sì, perchè scrivi "secondo il dipartimento di chimica in questione". Da quando in qua l'esistenza di pubblicazioni scientifiche è soggetta all'opinione altrui?
"Alcuni suoi scritti lo presentano come "Associate Professor at the Department of Chemistry, University of Copenhagen", [...] Cosa più importante, questi stessi scritti indicano che il suo sostegno alle teorie cospirazioniste è basato su premesse fasulle."
Ma che bello! Lo stesso Harrit pubblica scritti che "indicano che il suo sostegno alle teorie cospirazioniste è basato su premesse fasulle" e manco se ne accorge. Bisogna che lo avvisi, prima che sia troppo tardi.
"Per esempio, sostiene che il crollo del WTC7 fu anomalo perché richiese soltanto 6,4 secondi; ma i dati sismografici e le registrazioni video indicano che il crollo durò almeno 13 secondi, ossia almeno il doppio di quanto asserito da Harrit."
Ah ecco, mi pareva, siamo ad Harrit "sostiene". E come no?
"Sostiene che nessuna struttura in acciaio fosse mai crollata prima per incendio, mentre abbiamo visto che non è affatto così (dettagli; altri dettagli). Sostiene che il mancato crollo completo della Windsor Tower di Madrid dimostra che le Torri Gemelle non dovevano crollare... "
Eccetera, eccetera, eccetera. Qui non siamo nemmeno più all'uomo di paglia, qui siamo di fronte ad un esercito di rincoglioniti che farebbero a gara fra loro per chi spara la cazzata più grossa.
Chi ne ha voglia vada a verificare quello che sostiene davvero Harrit sulle questioni citate, e lo confronti con i "dettagli, altri dettagli" linkati da Paolo Attivissimo nel suo articolo. Io purtroppo ho una certa età, e non posso più permettermi travasi di bile violenti e incontrollati.
"In altre parole, Harrit è un esperto nel proprio settore, ma come spesso avviene, quando esce dal proprio campo di competenza rischia di sbagliarsi tanto quanto qualunque altra persona se gli vengono passate informazioni errate e non si ferma a verificarle."
Invece un ex disk-jockey autoelettosi "esperto di informatica" avrebbe la competenza per contestare scientificamente quello che dice Harrit - cosa che Attivissimo cerca ripetutamente di fare nel suo articolo. Com'era, quella storia della trave e della pagliuzza?
"L'articolo dell'Open Chemical Physics Journal è quindi significativo, perché sembra dare un inizio di base scientifica a questa tesi."
Come sarebbe, "sembra dare un inizio di base scientifica?" Quando vedi sorgere il sole, caro Attivissimo, corri tutto eccitato da tua moglie e le dici "Amore, ho appena visto qualcosa che sembra dare inizio alla giornata di oggi"?
"Tanto entusiasmo pare lievemente prematuro. Lascio la discussione estesa dei dettagli tecnici al parere dei chimici di Undicisettembre, che stanno esaminando l'articolo, ma va segnalato il commento a caldo dei tecnici del James Randi Educational Forum."
Se non c'è un esperto disponibile, ce n'è sempre un altro di riserva. Volendo giocare con le stesse regole di Attivissimo, potrei ricordare al mondo che James Randi è un ex-prestigiatore fallito, degno compare di molti suoi colleghi del CICAP (*). Ma non lo faccio, perchè mi diverto di più a giocare con le regole della logica, che sono molto più concrete ed affidabili.
Ora inizia la parte più interessante dell'articolo: siccome è stata una rivista scientifica a validare le tesi di Harrit et Al, diventa necessario per Attivissimo gettare discredito direttamente sulla pubblicazione, oltre ad averlo fatto con gli autori della ricerca. Anzi, già che ci siamo Attivissimo alza il tiro, e spara direttamente contro l'editore, Bentham Science Publishers. Tanto per capirci, in confronto
alla Bentham Focus è l' "Almanacco Topolino" in versione semplificata (quella senza parole, solo con i disegnini).
"L'abitudine della Bentham di reclutare membri del comitato di redazione (editorial board) fra persone che non hanno alcuna competenza nella materia che vengono chiamati a valutare è testimoniata anche dal giornalista Richard Poynder, che la commenta qui [...]"
Cavoli ragazzi, lo ha testimoniato addirittura il "giornalista Richard Poynder", persona che notoriamente rischia di morire sepolta dai troppi Premi Pulitzer che ha vinto, per cui sarà sicuramente vero.
"A tutto questo si aggiunge il dato che la rivista attualmente non ha impact factor. L'impact factor è un importantissimo indice di importanza settoriale, che si assegna a ogni rivista scientifica: viene calcolato sulla base della quantità e qualità delle citazioni di suoi articoli in altre riviste specialistiche. "
Attivissimo deve proprio "non avere un cazzo da fare dal mattino alla sera", per aver scritto un articolo di oltre 3.000 parole contro una rivista scientifica che non ha
impact factor.
Ma attenzione, perchè l'attacco alla rivista scientifica non finisce qui: non solo l'OCJP non ha
impact factor, secondo Attivissimo, ma sono addirittura dei venduti che per due lire sono disposti a pubblicare anche le barzellette di Topo Gigio.
"Ma c'è un fatto che chi non frequenta le riviste scientifiche per lavoro probabilmente non sa: non tutte queste pubblicazioni sono uguali, esattamente come non lo sono i giornali generalisti. Come ci sono quotidiani autorevoli e giornali spazzatura, così ci sono riviste scientifiche di alto livello e riviste di scarso valore. L'Open Chemical Physics Journal ricade, secondo i dati finora disponibili, in questa seconda categoria: questa rivista pubblica qualunque cosa, basta che l'autore paghi, e non c'è nessuna revisione significativa da parte di esperti. [...] Viene da chiedersi come mai Steven Jones, Kevin Ryan e gli altri autori dell'articolo si siano ridotti a pagare almeno 600 dollari (come indicato sopra) ad una rivista la cui reputazione è perlomeno equivoca, invece di sottoporsi all'esame di riviste più autorevoli di settore e conquistare quindi autorevolezza per le proprie teorie. Sembra quasi che il loro scopo sia screditare il cospirazionismo mediante gesti palesemente ridicoli. E' come se si vantassero di aver pubblicato un articolo di ginecologia in una rivista porno."
A questo punto, caro Attivissimo, ti faccio una proposta: ti offro io i 600 dollari necessari alla pubblicazione, e tu presenti un articolo scientifico, firmato dai tuoi "chimici di Undicisettembre", che smentisca le tesi di Harrit, e che verrà sicuramente pubblicato dalla rivista in questione perchè tanto "basta pagare". Mi accontento anche di leggerla su una rivista porno, questa smentita. Io sono di bocca buona.
Così almeno avrai dimostrato al mondo di essere una persona seria, e non un buffone patentato dalla cui bocca escono soltando folate di aria tiepida.
Massimo Mazzucco
* James Randi è il fondatore del CSICOP (oggi CSI), l'equivalente americano del CICAP.