di Elia Dallabrida
Viaggi all'estero, denaro, Ipad...
Questo è il valore della nostra vita dal punto di vista di chi trae profitto dalla salute altrui. Stiamo parlando di quegli individui che si conquistano la fiducia delle persone grazie ai larghi sorrisi e ai candidi camici bianchi, con un bel fonendoscopio arrotolato attorno al collo (che dona quell'aria molto seria e professionale) e la classica biro nera infilata nel taschino, pronta per sfornare sempre nuove ricette per i loro esigenti pazienti.
Sono i nostri "medici di fiducia".
"Tra i sanitari indagati, ci sono anche diversi pediatri ed endocrinologi che in molti casi, dietro la sollecitazione degli informatori scientifici che li corrompevano, aumentavano le prescrizioni delle medicine, con l'inserimento in terapia di nuovi pazienti. Per incrementare le vendite di alcune medicine, secondo le accuse, gli informatori scientifici promettevano somme di denaro, viaggi all'estero e diversi oggetti come iPad".
Ma d'altronde come si può rinunciare ai regali di un "informatore scientifico", pronto a 'sollecitare' il suo acquirente con le più varie ghiottonerie? [...] Il Natale in questo modo arriva in anticipo, permettendoti anche di attenuare in qualche modo la delusione che ti pervade ogni volta che sei costretto ad aprire il pacchetto sotto l'albero, con il solito maglione di lana fatto dalla nonna, che finirà presto nell'armadio insieme a tutti gli altri, divorato dalle tarme e dagli acari famelici.
Ecco cosa si può fare quindi per far fronte a questo drammatico problema natalizio:
"67 dottori in 15 diverse regioni sono indagati per aver ricevuto dall'azienda farmaceutica Sandoz somme di denaro, viaggi all'estero e oggetti di valore con l'obiettivo di incrementare le vendite di alcune tipologie di farmaci. L'inchiesta riguarda in special modo i pazienti pediatrici: i medici prescrivevano dosaggi ben al di sopra delle indicazioni terapeutiche per aumentare gli incassi. Tra i farmaci prescritti illegalmente ci sarebbero anche ormoni della crescita."
Oltretutto questi informatori, maghi del marketing (chiamati anche 'omini dei miracoli', volendo, date le loro incredibili capacità) che "sollecitano" i loro acquirenti incamiciati a incrementare il consumo dei prodotti offerti, non si limitano a portare l'albero della cuccagna in corsia, ma suggeriscono addirittura le diagnosi! Ovviamente in offerta con le mazzette, un po' come i gadget che si trovano nelle confezioni di detersivo.
[...] "Gli informatori avrebbero sollecitato i medici indagati (tra cui anche specialisti in nefrologia e endocrinologia) ad aumentare le prescrizioni di alcuni farmaci, con l'inserimento in terapia di nuovi pazienti."[...]
Esperti di marketing, farmacologia e medicina, questi omini dei miracoli sembravano essere perfettamente a conoscenza del fatto che, aumentando le dosi prescritte, questi pazienti sarebbero potuti stare subito meglio. L'unico ostacolo era rappresentato dal medico, che è diffidente per natura: mica può rischiare la vita dei suoi assistiti. Lo dice Ippocrate!
Ma non è finita qui. Questi esimii dottori, verso i quali era stata mostrata tanta immeritata generosità, ebbero la faccia di tolla di pretendere di più dai loro omini dei miracoli, al punto che questi ultimi, scuotendo il capo, dovettero tornare dai loro datori di lavoro con la stessa aria affranta di un bimbo fra le braccia della mamma, in lacrime perché il babbo non ha apprezzato il disegnino fatto in classe durante l'ora di pittura.
"Su su," lo consola il buon babbo, "ora vado a parlarci io a quel cattivone." E infatti...
"In alcune circostanze - sottolineano gli investigatori - i medici non esitavano ad aumentare le somme pretese" e "alti dirigenti dell'industria farmaceutica incontravano personalmente i medici".
Questi giganti della carità dovettero quindi alzare il loro morbido sedere foderato Armani e spostarlo fisicamente nelle corsie battute dai loro fedeli omini, allo scopo di capire da vicino quale fosse mai il problema esposto dall'esigente dottore. Possiamo solo immaginare quello che avrebbe potuto dirgli:
"Ma, figliuolo", dice il gigante della carità di fronte al piccolo dottore, con lo stesso tono con cui un padre parlerebbe al bambino capriccioso "ti ho offerto il braccio, e tu mi chiedi pure la gamba? Non si fa... ti ho già preso l'Iphone 5, per oggi basta, no?"
Elia Dallabrida (Decalagon)
Fonti:
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