La coda di paglia brucia vistosamente sotto il sottile velo dell'ipocrisia americana.
Con la scusa di "onorare la memoria delle vittime" della scuola elementare, due major hollywoodiane hanno deciso di rimandare la prima del loro rispettivo "film di Natale".
Chi sa qualcosa di cinema sa bene cosa significhi fare una scelta del genere in termini di perdita economica.
La Columbia aveva in programma la prima di "Django Unchained", il nuovo film di Quentin Tarantino che racconta di un nero liberato dalla schiavitù che diventa un cacciatore di taglie. Insomma, il solito minestrone di sangue, fucilate e situazioni improbabili, al quale questo speculatore dello
splatter patinato ci ha abituato fin dai tempi di "Reservoir Dogs".
Anche la Paramount ha pensato che non sarebbe stato saggio uscire questa settimana con il nuovo film di Tom Cruise, "Jack Reacher", che inizia proprio - guarda caso - con un tiratore solitario che uccide alla cieca una dozzina di persone.
Chi se l'è presa a male naturalmente è proprio Tarantino ... ... il quale ha dichiarato: "Sono stufo di dover difendere i miei film ogni volta che gli Stati Uniti rimangono scioccati da un episodio di violenza. Il mondo è semplicemente un posto violento, le tragedie succedono, prendetevela con i protagonisti di quelle tragedie".
Naturalmente, che vi sia un legame fra il fatto che "il mondo è un posto violento" e che nei suoi film - e non soltanto nei suoi, sia chiaro - si mostri gente che ammazza altra gente dal mattino alla sera, non gli è nemmeno passato per la testa.
O forse davvero la Columbia e la Paramount hanno deciso di rinunciare a dozzine di milioni di dollari di incassi solo perchè vogliono onorare la memoria delle vittime di Newtown?
Massimo Mazzucco
Fonte
BBC