di -ZR-
Ho imparato a vedere il cane della mia ragazza come un'eccezione che conferma la regola. Ovvero che non è normale vivere una "vita spericolata" e esserci ancora oggi, dopo tutto quello che ha passato.
Azzannato innumerevoli volte, fuggito di casa per giorni, anestetizzato in più occasioni perché ferito e successivamente operato per gli stessi tagli o profondi morsi alla gola da parte di altri cani più grandi di lui. Avvelenato e perfino sopravvissuto ad un mastocitoma terribile comparso a 12 anni sulla coscia di una zampa posteriore, che ha comportato la sua amputazione.
Willy vive da 2 anni con tre zampe, e si comporta come niente fosse.
Instancabile, è perennemente in guerra con gli altri cani maschi ancora oggi. Portato fuori sempre con un guinzaglio di 7 metri in completa estensione perché non stava mai accanto a noi.
È stato questo il segnale più strano di Willy: di colpo, ha iniziato a camminarci accanto. E ogni tanto si soffermava, come se stesse aspettando qualcosa. [...] Il tempo, poche settimane fa, era tra i più caldi di quest'anno e queste passeggiate anche se spesso fatte di sera, erano sempre accompagnate da una cappa di calore che metteva in difficoltà persino noi. Per questo io per primo non mi preoccupai molto di questo comportamento ricollegandolo a una normale fatica dovuta al calore eccessivo.
Notammo però che nel frattempo aveva anche rallentato la velocità con cui mangiava il cibo. Pochi giorni così, e altre faticose passeggiate, ci hanno fatto prendere la decisione di farlo visitare.
Il veterinartio ha eseguito un controllo visivo, e ha subito notato che le gengive del cane e l'interno degli occhi erano bianchi come il latte. Ha eseguito un esame immediato del sangue (costosissimo) che porta risposte nell'arco di 10 minuti, e queste hanno dato conferma ai sospetti del veterinario......
Il cane risulta anemico, ha circa poco meno della metà dei globuli rossi che dovrebbe avere, anche se non presenta noduli interni dall'ecografia, ne rotture di organi come la milza. Si sospettava una infezione batterica che gli compromettesse la produzione di globuli rossi nel midollo, ma anche quell'esame ha dato esito negativo.
Il veterinario quindi ha diagnosticato una leucemia, da curare con la chemio.
Prima però, secondo lui, era necessario un prelievo del midollo da far analizzare. Questo avrebbe comportato una anestesia totale del cane e - "se" si fosse risvegliato - forti dolori dovuti alla puntura.
Io ho suggerito alla mia ragazza di prendere tempo, per spingerla a sentire almeno un'altra campana.
Lei ha seguito il mio consiglio, ed abbiamo consultato un secondo veterinario, il quale ha messo il cane sul tavolo, ha chiesto l'età, ha ricontrollato le bianche gengive e guardandoci entrambi ha detto: "Questo cane soffre di una classica anemia da terza età", e con questo ho concluso la visita.
Noi ci siamo guardati un po' perplessi, vista l'anomala velocità di risposta, quindi abbiamo insistito dicendo: "Lo si può curare? Con la chemioterapia magari?"
"Se lo volete vedere morto prima del tempo, sì - ha risposto - Questo cane lo si può sostenere ma non guarire. È vecchio. Punto. Non buttate via soldi inutilmente, tanto non lo potete salvare da questa malattia. Il resto degli esami vanno bene, qualcosa ha smesso di funzionare a causa dell'età come succede nelle persone".
Si è messo a scrivere e poi ha fatto una puntura al cane per dargli sostentamento. Poi ci ha prescritto lo stesso prodotto (biologico) in pasticche, molto simili ad integratori per sostenerlo, e una tipologia di mangiare diverso. Niente di più.
Io ne sono uscito felice, e ho spiegato alla mia ragazza che con il primo veterinario ci sarebbe stata sempre una porta da aprire e dopo un'altra, e poi un'altra ancora. Alla fine saremmo stati noi la causa di morte di Willy, invece che la natura.
Il secondo ci ha detto ciò che è: vecchiaia. E non c'è cura.
Adesso Willy è seguito con questi integratori e una dieta diversa. È sempre lui, solo a momenti un po più stanco rispetto ad alcuni mesi fa.
-ZR-