Ieri Milano, oggi Roma, la grande messinscena che viene da oltemare non tradisce se stessa, si replica all'interno della bugia iniziale, e raggiunge gli stessi livelli di parossismo che già hanno vissuto, due anni fa, gli Stati Uniti.
Esercitarsi contro il terrorismo infatti è, prima di tutto, un ossimoro civile. Supposto che questi terroristi siano davvero ciò che ci raccontano i nostri media, "essere preparati" ad un loro attacco equivale ad aspettare a piè fermo il terremoto in una zona dove i rilievi danno le probalilita di una scossa al di sotto dello zero.
Il "terrorista", almeno secondo la definizione in uso fino a poco tempo fa, colpisce fra la popolazione civile e la "terrorizza" proprio grazie all'imprevedibiltà assoluta del suo gesto. E' un gesto illegale, traditore, ... ... è un gesto che "non vale", e quindi non è prevedibile per sua stessa definizione. Quando vedi un film la prima volta, salti volentieri sulla sedia nel momento in cui il killer ti salta fuori dal cassetto della scrivania (giustamente, lì dentro non te l'aspettavi), ma la seconda volta ti prepari di gusto, e caso mai sbirci con l'occhio la reazione che avrà il tuo compagno inconsapevole, che il film lo sta vedendo per la prima volta. Ma tu non ti "terrorizzi" più di certo.
In secondo luogo, questi "terroristi" si sono dimostrati ogni volta più fantasiosi di qualunque questore al mondo: quando cerchi le bombe nei bagagli a mano, loro ti dirottano gli aerei coi coltellini, quando tu ti metti a cercare i coltellini, loro cercano di dirottarli con le scarpe da tennis, e quando fai togliere a tutti le scarpe all'imbarco, loro ti sorprendono e ti mettono una normalissima bomba in una pizzeria del centro.
Al massimo, quindi, ci si può "esercitare" a soccorrere i feriti, imparando a non fare casino, a praticare un massaggio cardiaco, e a facilitare il lavoro delle forze di intervento, che si suppone in quel caso arriverebbero in tempo utile per non raccogliere soltanto dei morti.
Ma questa è una cosa che una società civile dovrebbe saper fare comunque ed in ogni circostanza, senza dover aspettare la barba maligna di bin Laden che spunta dal cassonetto della spazzatura.
Mentre in questo caso, il risultato che si ottiene, guarda caso, è proprio quello di "terrorizzare", in maniera subliminale, il cittadino che fino a quel momento stava cercando di farsi gli affari suoi.
No, non puoi pensare agli affari tuoi - ci sospira nel subconscio l' "esercitazione" - se no rischi di accorgerti che ti sto fregando quel poco di denaro che ti era rimasto fra tasse, mancato lavoro, e svendita incontrollata della pubblica proprietà. Invece così sei talmente teso a salvare la pelle, sei talmente preoccupato a scovare il nemico anche dietro l'insalata al supermercato, che di certo non ti starai troppo a preoccupare del tuo conto in banca, della tua dignità di lavoratore, o della tua identità di cittadino.
E se per caso il terrore delle esercitazioni non ti è bastato, c'è sempre lo stadio, alla domenica, dove convogliare ogni tua possibile energia rimasta. E prima che te ne accorgi, è già di nuovo lunedì mattina.
Massimo Mazzucco
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