E' SEMPRE LA FRETTA CHE LI TRADISCE
Ti chiami Tony Blair. Sei lì che ti profumi e ti stai facendo fare la manicure, per apparire in piena forma al G8 in casa tua, e ti avvisano al telefono che qualcuno ha fatto saltare autobus e vagoni della metropolitana nella tua adorata Londra. I tuoi concittadini sono stati massacrati, affumicati, dilaniati, feriti nel corpo e nell'orgoglio, e ora ci sono madri senza bambini, mariti senza mogli, e bambini senza più genitori per questo atto vile e insensato.
Tu come reagisci? Dicendo "resteremo uniti, non riusciranno nel loro intento di uccidere la nostra libertà", oppure "brutti maiali, vi cercherò dovunque e non avrò pace finchè non vi ho fatto arrostire sulla graticola con le mie stesse mani?" (Non dimentichiamo che questo è l'uomo ... che fu accusato, in diretta TV, di "avere le mani sporche di sangue" per il "suicidio" di David Kelly, e si è completamente dimenticato di sporgere querela per diffamazione contro chi gli ha lanciato questa pesante accusa).
Curioso anche il fatto che i "cattivi" - chiunque essi fossero - siano riusciti, con sette bombe, a fare un danno relativamente limitato. Spiace ovviamente per loro, ma in fondo meno di 40 morti per sette bombe, in una città come Londra, nell'ora di punta, è un risultato che squalificherebbe a vita anche il più inesperto degli apprendisti bombaroli al mondo. A Madrid, con tre bombe soltanto, ne hanno fatti fuori quasi 200. "Ciccio - gli direbbero in questo caso i boss dell'organizzazione - tu da oggi ti occupi soltanto di rispondere al telefono e di preparare i panini per gli altri. E stammi perfavore lontano dagli esplosivi, che rischi pure di farti del male."
Dal G8 intanto giungono altre voci "disinteressate". "Questo è stato - dice un comunicato congiunto - un attacco non a una nazione, ma a tutte le nazioni e ai popoli civili". Ma come fanno a dirlo? Per caso loro sanno qualcosa che noi non abbiamo ancora scoperto?
Da Londra Blair, ora giustamente spettinato e con l'occhio preoccupato, raddoppia lo scivolone facendoci sapere che "l'operazione è ancora più deplorevole perchè arriva proprio il giorno dell'apertura del G8". Sei davvero così ansioso di far arrivare il messaggio "giusto", da essere tu a suggerire quello che invece dovrebbe dedurre con tutta calma il resto del mondo?
Nè lo aiuta a mascherare la fretta di arrivare a certe conclusioni il suo sindaco di Londra, che da Singapore è addirittura in grado di dedurre che "i terroristi mirano a dividere i londinesi, ma noi sapremo restare uniti nello svolgimento delle nostre mansioni". Se ce lo dice lui…
Ma come funzionano le cose, ultimamente? Una volta bisognava aspettare il classico volantino, recuperato nel cestino della spazzatura, per sapere che "questo è stato un gesto contro l'imperialismo delle multinazionali, che rivendica giustiza per il popolo oppresso bla bla bla…", mentre oggi un qualunque sito internet dice "siamo stati noi" e basta, e tutto il resto ce lo mettono direttamente i politici colpiti dall'attentato stesso?
E poi, possibile che Al-Queda non abbia mai avuto da ridire una sola volta, sulle rivendicazioni che le vengono regolarmente attribuite da costoro?
Forse che davvero si conoscano molto meglio di quello che noi crediamo?
Massimo Mazzucco
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