In seguito alla mia richiesta di aiuto, per la difesa nel caso Intersos, sono stati raccolti in pochi giorni oltre 4000 euro (
qui l'ultimo aggiornamento). Al di là di quello che ciò ha rappresentato per me personalmente – e vi garantisco che non è poco - ritengo il fatto eccezionale e profondamente significativo per tutti.
Mi sembra infatti che sia la prima volta che gli utenti di un sito si mobilitano in modo concreto per difendere il proprio spazio, e per far valere certi principi su cui è basata la sua stessa esistenza.
La cosa è ancora più significativa se si considera che hanno versato soldi anche persone che normalmente non si trovano d’accordo con il sottoscritto, e lo hanno fatto con lo stesso entusiasmo e la stessa partecipazione di tutti gli altri.
Sarà retorico e scontato, ma voglio anche dire che non c’è nessuna differenza fra chi ha versato 5 euro e chi ne ha versato 50, o anche di più: l’idea di “volerci essere”, di poter dire la propria in una situazione che potenzialmente tocca tutti noi, è stato il collante fondamentale che ha unito tutti nella loro risposta.
Lo stesso vale per tutti coloro che non hanno potuto permettersi di versare soldi, … … ma che si sono dati da fare e si danno da fare per diffondere i DVD, o comunque per far conoscere il nostro sito.
Quando aprii luogocomune, nel 2004,
scrissi:
“ma a questo punto sarebbe teoricamente impossibile sopprimere Internet per il semplice fatto che un qualunque tentativo in quel senso verrebbe immediatamente denunciato al mondo tramite Internet stesso”.
Mai avrei immaginato, allora, che saremmo stati proprio noi a dare una prova tangibile di questo meccanismo.
Nello stesso articolo avevo anche scritto:
“Un'ultimo aspetto negativo, per molte persone, è la cosiddetta mancanza del fattore umano nei rapporti che si creano in rete: “mi sembra di parlare con uno schermo luminoso”, “non posso chiacchierare con uno se non lo vedo in faccia”, “che senso ha dire ciao se non puoi stringergli la mano?” […] Proprio perchè in rete non ci si "incontra" per prossimità fisica, il criterio aggregativo diventa il qualunque oggetto specifico di comune interesse: la passione per la vela, l'odio per gli eschimesi, l'interesse per la ricerca bioatomica. Ecco quindi che, una volta trovato il proprio "bar" sotto casa, ci si sente sì più estranei in un senso, ma decisamente più "a casa" nell'altro. In secondo luogo – e qui sta la grande lezione umana di Internet - non conta più se quello che hai davanti è alto o basso, bello o brutto, ricco o povero. Conta ciò in cui crede, ciò che pensa, ciò che sogna. Ovvero quello che ciascuno di noi è, nel senso più profondo della sua essenza individuale. Internet è, in ultima analisi, il luogo di incontro per tutte le menti dell'umanità.“
E’ confortante sapere che esistono persone che non hai mai incontrato, e che forse non incontrerai mai, che pensano soffrono e gioiscono nello stesso identico modo, e per le stesse identiche cose per cui soffri e gioisci tu.
Massimo Mazzucco
P.S. Ovviamente, vi terrò informati sugli sviluppi della questione Intersos. Sappiate comunque che se dovessero avanzare dei soldi da quanto raccolto, ho già in mente come spenderli in modo utile e produttivo per tutti. Non posso dire di cosa si tratta (quando ve lo rivelerò ne capirete il motivo), ma fatico a pensare a qualcosa che renderebbe più contenta la stragrande maggioranza degli utenti di LC.