La giustizia italiana è qualcosa di fantastico: prima Amanda e Raffaele vengono condannati per omicidio, e si fanno 4 anni di galera. Poi in appello vengono assolti. Poi la Cassazione annulla l'assoluzione, e chiede il rinvio a giudizio. Il secondo appello stabilisce che sono colpevoli, ma in seguito la stessa Cassazione stabilisce non solo che siano innocenti, ma che non si debba più tornare a ripetere il processo.
Giocarsi la propria vita al totocalcio comporterebbe sicuramente meno rischi che non mettersi nelle mani della giustizia italiana.
Sia chiaro, qui non è in discussione la colpevolezza o innocenza di Amanda e Raffaele: quella è una verità che conoscono soltanto loro. Qui si mette in discussione un sistema di giustizia che riesce a consegnare quattro sentenze diverse, ciascuna l'esatto opposto della precedente, per lo stesso evento criminale.
E poi i giudici si ribellano quando si vuole introdurre la responsabilità civile dei magistrati.
Massimo Mazzucco