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I Miti e le Leggende che più amate
5 Anni 5 Mesi fa #28762
da Marci2
I Miti e le Leggende che più amate è stato creato da Marci2
I Miti e le Leggende sono da sempre un enorme e bagaglio culturale dell'essere umano. Ci sono i miti egizi, greci, romani e i miti nati nel Medioevo per poi passare alle fiabe del '700 e '800.
I miti che maggiormente amate quali sono?
Il mio preferito è il Ciclo Arturiano. A mio modo di vedere, il Ciclo Arturiano trova il suo apice nel Tardo Medioevo, con Thomas Malory che, nella seconda metà del '400, dopo la nascita della tecnica di stampa a caratteri mobili (1455), scrisse "La Morte di Artù", anche se questo va riassunto non come un'opera incentrata nella morte del Re di Camelot, ma di un racconto che racchiude ogni cosa, e più , del Ciclo Arturiano presente fino alla sua epoca, con, per finire, la morte del Re.
Gli scrittori medievali hanno creato una città immaginaria forse per evadere dalla corruzione della loro epoca (come di ogni epoca). Camelot rappresenta una utopia di uguaglianza, di bontà e di giustizia che nel mondo non avrà mai luogo
I miti che maggiormente amate quali sono?
Il mio preferito è il Ciclo Arturiano. A mio modo di vedere, il Ciclo Arturiano trova il suo apice nel Tardo Medioevo, con Thomas Malory che, nella seconda metà del '400, dopo la nascita della tecnica di stampa a caratteri mobili (1455), scrisse "La Morte di Artù", anche se questo va riassunto non come un'opera incentrata nella morte del Re di Camelot, ma di un racconto che racchiude ogni cosa, e più , del Ciclo Arturiano presente fino alla sua epoca, con, per finire, la morte del Re.
Gli scrittori medievali hanno creato una città immaginaria forse per evadere dalla corruzione della loro epoca (come di ogni epoca). Camelot rappresenta una utopia di uguaglianza, di bontà e di giustizia che nel mondo non avrà mai luogo
I seguenti utenti hanno detto grazie : Volano49
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5 Anni 5 Mesi fa #28819
da Volano49
Risposta da Volano49 al topic I Miti e le Leggende che più amate
Ciao Marci. La polvere dei secoli si addensa e tende ricoprire ogni cosa, anche la saga arturiana. Testimonianze del "passaggio" di Artù si hanno in diversi luoghi, compresi Modena, Otranto e Bari. Di vero ed accertato si ha l'esistenza di Guidotto Guidotti di Chiusdino e la sua VERA spada nella roccia. Il resto potrebbe anche essere un revival franco - inglese, giunto in patria da nordici viaggiatori dal ritorno da Roma dopo aver sostato a Montesiepe. Per innescare una saga basta di fatto datare e far regredire una qualunque storia moderna.
Di fatto tutto nasce dall'opera del canonico agostiniano Geoffrey di Manmouth, poi divenuto vescovo che in 12 volumi (Historia Regum Britanniae" diede origine all'epica cortese della cosidetta "Matière de Bretagne", posteriore al chiusdinese. Storia e leggenda, realtà e fantasia si intrecciano senza sosta. La leggenda di Re Artù è intimamente connessa a quella del Santo Graal, la coppa dell'ultima cena che, oltre all'immenso valore religioso per i credenti, assunse col tempo anche un altissimo valore simbolico ed iniziatico di purezza e di elevata perfezione da raggiungere.
E' forse meno leggendaria la notizia apparsa sul "TIMES" di Londra il 20 luglio 1836 secondo la quale alcuni ragazzi alla ricerca di tane di lepri intorno alla formazione rocciosa nota come "Seggio di Re Artù" (guarda caso...), presso Edimburgo, trovarono sotto alcuni strati di fogli d'ardesia una piccola grotta contenente 17 piccolissime bare misurabili da 3 a 4 pollici (7-10 cm.). In Inghilterra si trovano anche giganteschi disegni visibili solo dall'alto, tipo Nazca. Cito l'enorme cavallo stilizzato di Uffington e il gigante con clava di Dorset. Luogo dove i giganti coesistevano con gli gnomi?...
Di fatto tutto nasce dall'opera del canonico agostiniano Geoffrey di Manmouth, poi divenuto vescovo che in 12 volumi (Historia Regum Britanniae" diede origine all'epica cortese della cosidetta "Matière de Bretagne", posteriore al chiusdinese. Storia e leggenda, realtà e fantasia si intrecciano senza sosta. La leggenda di Re Artù è intimamente connessa a quella del Santo Graal, la coppa dell'ultima cena che, oltre all'immenso valore religioso per i credenti, assunse col tempo anche un altissimo valore simbolico ed iniziatico di purezza e di elevata perfezione da raggiungere.
E' forse meno leggendaria la notizia apparsa sul "TIMES" di Londra il 20 luglio 1836 secondo la quale alcuni ragazzi alla ricerca di tane di lepri intorno alla formazione rocciosa nota come "Seggio di Re Artù" (guarda caso...), presso Edimburgo, trovarono sotto alcuni strati di fogli d'ardesia una piccola grotta contenente 17 piccolissime bare misurabili da 3 a 4 pollici (7-10 cm.). In Inghilterra si trovano anche giganteschi disegni visibili solo dall'alto, tipo Nazca. Cito l'enorme cavallo stilizzato di Uffington e il gigante con clava di Dorset. Luogo dove i giganti coesistevano con gli gnomi?...
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5 Anni 5 Mesi fa #28820
da Marci2
Risposta da Marci2 al topic I Miti e le Leggende che più amate
Le mitologie nordiche sono pregne di giganti e di folletti, di gnomi, di nani, di donne bellicose e di divinità capricciose; come nel resto del mondo tutto.
A me personalmente il Ciclo Arturiano affascina per la capacità che gli scrittori ebbero, nel corso dei secoli, di estrapolare il "bene" ed inserire solo il bene stesso in un mondo di assoluta finzione, come appunto il Reame di Camelot.
Magari esistesse un mondo così
Nel mondo attuale la vedo un po' impossibile
A me personalmente il Ciclo Arturiano affascina per la capacità che gli scrittori ebbero, nel corso dei secoli, di estrapolare il "bene" ed inserire solo il bene stesso in un mondo di assoluta finzione, come appunto il Reame di Camelot.
Magari esistesse un mondo così
Nel mondo attuale la vedo un po' impossibile
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5 Anni 1 Mese fa #32317
da Moshe
Risposta da Moshe al topic I Miti e le Leggende che più amate
Chretien de Troyes o Thomas Malory? Quale preferite dei due?
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- Francese70
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4 Anni 5 Mesi fa #38016
da Francese70
Risposta da Francese70 al topic I Miti e le Leggende che più amate
I miti biblici sono molto interessanti secondo me.
Il Ciclo Bretone anche. Fra Chretien de Troyes e Malory io preferisco l'ultimo poiché è anche più vicino alla Stampa e quindi la sua opera vide quasi da subito l'avvento della Stampa. In più è l'ultimo grande romanziere arturiano, quindi ha aggiunge altre cose in più.
Per il resto, fra i miti possiamo inserire anche quelli cinematografici?
Se solo per la letteratura allora inserisco il personaggio del Cyrano de Bergerac ed il Conte di Montecristo (come personaggi)
Il Ciclo Bretone anche. Fra Chretien de Troyes e Malory io preferisco l'ultimo poiché è anche più vicino alla Stampa e quindi la sua opera vide quasi da subito l'avvento della Stampa. In più è l'ultimo grande romanziere arturiano, quindi ha aggiunge altre cose in più.
Per il resto, fra i miti possiamo inserire anche quelli cinematografici?
Se solo per la letteratura allora inserisco il personaggio del Cyrano de Bergerac ed il Conte di Montecristo (come personaggi)
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