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Grazie JProctor. La memoria è quello che è. Le primavere si fanno sentire.JProctor ha scritto:
Mi meraviglio di te charlie. Eppure tu hai partecipato a quella discussione: luogocomune.net/LC/forum/missioni-apollo...ilm?start=1620#15656charliemike ha scritto: innanzitutto bisognerebbe chiedere a Mazzucco il perché della presenza di quel fotomontaggio.
Non lo sapeva? Lo sapeva e lo ha incluso lo stesso a titolo di esempio? Intendeva vedere se i fotografi se ne accorgevano a titolo di test? Bisognerebbe chiederlo a lui. Penso che sia disponibile a rispondere facilmente.
Massimo Mazzucco ha scritto: Forse qualcuno dovrebbe informare Attivissimo che nello stesso film, prevedendo proprio questa obiezione, io dico: "In questa fotocomposizione, creata dalla NASA, si vede chiaramente come il sole si trovi esattamente alle spalle del LEM. Essendo questa l'unica fonte di luce, non si comprende che cosa possa aver illuminato in modo così sostanziale la parte in ombra del modulo lunare."
Quindi, non solo sapevo benissimo che fosse una fotocomposizione (che non è un "falso", ma una cosa molto diversa), ma ho scelto comunque di usarla nelle interviste (insieme a molte altre foto originali, btw, e non certo da sola) perchè è quella che mostra più chiaramente come il sole si trovi alle spalle del lem. Ma non c'è niente di "falso" in quella foto, nel senso che è semplicemente la somma di alcune foto diverse, esattamente come lo sono le panoramiche a 360°.
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Il punto è proprio questo.Revisionist82 ha scritto: La competenza e' ovvio e palese che la abbiano e nessuno sano di mente lo metterebbe in dubbio. Pero' loro comunque guardano le foto da professionisti che lavorano in terra e non nello spazio, le vedono come se le potrebbero immaginare "alllestite in un set in antartica" e vedono che qualcosa non gli torna. Mi pare chiaro.
Lo credo anche io che siano assoluti professionisti pero' mi sembra un pochino ad auctoritatem nel senso che loro ala fine cosa ne sanno di foto nello spazio, che peso ha la loro testimonianza se si vuole sbugiardare una frode che va avanti da decenni che si regge in piedi e comodamente ad un impianto tecnico scientifico di prima classe.
Sarebbe stato forse piu' intraprendente intervistare scienziati, nerd, professori universitari nei loro studi polverosi oppure contattare il Glenn Research Center o il Goddard Space Flight Center e far loro presente i propi dubbi sul fatto che le VAB non si possano superare? Ma no sai che due palle di film?
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Quali sono le differenze che un fotografo professionista non è in grado di valutare?
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Perché Mazzucco dovrebbe rendere conto di quanto TU vai sostenendo?siccome questa informazione evidentemente non e' presente in AM, ma perche' non lo chiedi a Mazzucco o cerchi su google o vai su clavius o bad astronomy..
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Revisionist82 ha scritto: rispondo giusto per correttezza nei MIEI confronti ovviamente.
CM non deov linkare niente la mia risposta e' su questo 3d
Per il resto, secondo me non avete ben capito come si discute su un forum. Ripetete le cose come per bocca di mazzucco. Avete dei raigonamenti VOSTRI?
Cioe' CM se ti chiedo di cercare la risposta chiedendo a mazzucco o clavius intendo PRIMA di aprire un 3D del genere IO cercherei la risposta
Non si puo' usare la propia ignoranza come argomentazione.
Con questo ho chiuso perche' mi sono rotto le palle di commentare su questo sito.
Non ;leggete quello che gli altri postano ma mica per niente, perche' sapete gia' di aver ragione perche' lo dice AM, Mazzucco, avete costruito un mondo dove Attivissimo paga i debunker per commentare su internet, PA e' uno spauracchio che qualcun'altro usa nella speranza di ritornare anche per un momento sotto a qualche tipo di riflettore.
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Revisionist82 ha scritto: Per cercalo su google intendo la differenza fra fare foto qui e sulla Luna. Siccome ne io ne te ne mazzucco ne i fotografi siamo stati sulla Luna dobbiamo concedere che gli unici che ci sono stati e hanno prodotto del materiale video fotografico di un certo rilievo e' la NASA.
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HumanClone2 ha scritto: Sulla luna non c’è atmosfera, tutto è perfettamente nitido fino all’orizzonte, quindi tutto appare molto vicino. Questo porta a sottostimare notevolmente le distanze, come dimostrato ad esempio nella sequenza video dell’avvicinamento alla House Rock, di cui ha accennato Alerivoli.
Da qui deriva la sensazione che l’orizzonte sia troppo vicino, come il bordo di una piattaforma, e di conseguenza che lo sfondo sia finto.
Da qui deriva anche la sottovalutazione delle pendenze del terreno e di conseguenza la sensazione che le ombre prendano direzioni anomale.
Un fotografo professionista non ha alcuna competenza specifica che gli permette di giudicare distanze e pendenze meglio di chiunque altro.
Altro elemento importante è la regolite, che non è semplice sabbia, ma un materiale extraterrestre con peculiari proprietà riflettenti.
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Veramente non sono io che meno il can per l'aia, ma tutti quelli che girano intorno alla domanda.alerivoli ha scritto: @charliemike
a me sembra tanto che si continua a menar il can per l'aia..
tu chiedi:
"Il punto è proprio questo. Quali sono le differenze che un fotografo professionista non è in grado di valutare?"
La risposta SECCA è:
Un fotografo professionista non ha mai operato in un ambiente privo di atmosfera, quindi non ha mai potuto lavorare, nè vedere di persona un ambiente privo dell' ulteriore luminosità derivante dall'impatto dei fotoni con le particelle dell'atmosfera che diffondono la luce in tutte le direzioni.
NON PUO' quindi essere in grado di dare giudizi su una circostanza che non conosce.
ANZI, è molto più probabile che data la sua grande esperienza in questo campo, tenti di osservare quelle foto con il suo occhio abituato ad un altro scenario, portando a conclusioni distorte.
Così ti va bene?
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Per sapere TUTTO quello che serve riguardo la luminosità particolare di un ambiente come la Luna bisogna PRIMA cercare di "immaginare" come si comporta la luce in assenza di atmosfera.
Oppure bisogna andarci di persona.
IN OGNI CASO, NULLA vale il parere di un esperto che opera in un ambiente MOLTO DIVERSO
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No, tralasci i miei esempi perché non li capisci.alerivoli ha scritto: tralascio i tuoi esempi perchè li ritengo totalmente fuori dal seminato..
Se sei nato imparato forse no. Se sei un fotografo della domenica nemmeno.NON PENSO PROPRIO che un fotografo debba fare un corso di fisica e di ottica prima di fare delle foto.
Cioè, gira a spirale o va a zig zag?Sulla Luna la luminosità (non essendoci atmosfera) si comporta PER FORZA in un'altro modo.
L'atmosfera non aumenta la luminosità ma la diffonde, illuminando zone che non sono colpite dalla luce diretta.E soprattutto dato che questo ambiente essendo privo della luminosità supplementare fornita dall'atmosfera E' COMPLETAMENTE DIVERSO?
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HumanClone2 ha scritto: Provo a dare la mia risposta alla domanda del thread.
La questione delle distanze si spiega come segue.
Anche nelle giornate più terse, l’atmosfera terrestre causa sempre un minimo di foschia che riduce la visibilità in modo inversamente proporzionale alla distanza. Questa esperienza suggerisce al nostro cervello una relazione fra la foschia e la distanza: ciò che appare sbiadito è molto lontano, viceversa ciò che appare nitido è molto vicino.
Sulla luna non c’è atmosfera, tutto è perfettamente nitido fino all’orizzonte, quindi tutto appare molto vicino. Questo porta a sottostimare notevolmente le distanze, come dimostrato ad esempio nella sequenza video dell’avvicinamento alla House Rock, di cui ha accennato Alerivoli.
A peggiorare la situazione c’è il fatto che sulla luna non ci sono elementi a noi familiari come vegetazione o manufatti umani, a parte il Lem e il rover (le cui dimensioni non sono comunque familiari ad un profano che non li ha mai visti di persona in un museo). È una distesa monotona di polvere grigia, disseminata di pietre e crateri grandi e piccoli, che non permettono di giudicare le distanze se non se ne conoscono a priori le dimensioni.
Se questi problemi ce li avevano gli astronauti, nonostante gli occhi fornissero loro il senso della profondità, figuriamoci che problemi deve avere chi guarda una fotografia, la quale elimina l’informazione della profondità, appiattendo ancora di più la scena.
Da qui deriva la sensazione che l’orizzonte sia troppo vicino, come il bordo di una piattaforma, e di conseguenza che lo sfondo sia finto.
Da qui deriva anche la sottovalutazione delle pendenze del terreno e di conseguenza la sensazione che le ombre prendano direzioni anomale.
Un fotografo professionista non ha alcuna competenza specifica che gli permette di giudicare distanze e pendenze meglio di chiunque altro.
Altro elemento importante è la regolite, che non è semplice sabbia, ma un materiale extraterrestre con peculiari proprietà riflettenti.
Fin dall’Ottocento si sa che la luna riflette molta luce all’indietro verso la sorgente e che la riflessione si riduce gradualmente in direzioni sempre più lontane dalla sorgente. Di conseguenza, se scatto una foto in controluce col sole basso, la luce riflessa dal suolo alle mie spalle verso la parte in ombra del soggetto sarà notevolmente superiore a quella che ricevo dal suolo di fronte a me e alle spalle del soggetto (di questo se ne è parlato fino alla nausea nel thread sulle caratteristiche di luminosità, a cui rimando per approfondimenti).
Altra conseguenza della riflessione della regolite con sole basso è quella di avere una caduta di luce in direzione del sole, visibile per lo più nelle foto col sole di lato.
Una concausa della caduta di luce è lo schiarimento del terreno circostante il Lem, dimostrato dalle foto della sonda LRO e causato in qualche modo dal getto del motore nelle ultime fasi dell’allunaggio.
Un fotografo, come chiunque altro, a meno che non sia particolarmente interessato all’argomento, non è tenuto a conoscere LRO nè le proprietà riflettenti della regolite, rare sulla terra e sicuramente introvabili nelle location dei fotografi di moda.
Un fotografo professionista in questo caso è addirittura più soggetto all’autosuggestione di una persona normale, perché riconduce quegli effetti a delle cause a lui molto familiari: pannelli e riflettori.
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Commento irrilevante e facilmente interpretabile come attacco personale.Andrea_1970 ha scritto: Ma lasciate perdere.... sembra un sofista greco.
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redazione ha scritto: CHARLIEMIKE; Vedo che fai molta fatica a tenere il linea questo thread (fra l'altro non ti sei nemmeno accorto che human clone si è reiscritto, e gli avete pure risposto).
Ho cancellato il suo post, ovviamente.
Ora intervengo io: Il tema del thread sono le competenze dei fotografi rispetto alla fotografia lunare. Chiunque va OT sarà sospeso. Se il thread non rimane nei binari previsti verrà chiuso.
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Andoram ha scritto: Sarebbe interessante per tagliare la testa al toro fare un confronto di fotografie; ad esempio fatte fuori dai moduli lunari nelle varie passeggiate nello spazio e quelle sulla Luna si potrebbe aver così un raffronto diretto e vedere le eventuali differenze.
Certo lo sfondo è la Terra che riflette moltissima luce...e fa da enorme pannello riflettente.
Forse comunque qualche indicazione si riesce ad avere.
www.esa.int/spaceinimages/Images/2013/07...uglesang_s_spacewalk
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pencri93 ha scritto: L'altro giorno sul sito del Fatto hanno mosso la stessa critica ad alcuni miei commenti.
C'era addirittura un utente (in overdose di quoziente intellettivo, immagino) secondo il quale un astronauta sarebbe stato più qualificato di un fotografo per esaminare le foto.
La teoria sostanzialmente sarebbe questa: sulla luna le condizioni sono tali che in ambiente aperto lo fotografie assumono le stesse caratteristiche che sulla Terra si ottengono in uno studio fotografico?
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Quindi non valgono nemmeno i pareri degli scienziati che hanno progettato il LEM, perché: che ne sanno loro di come si comporterà il modulo in un ambiente dove non sono mai stati prima? Non valgono i pareri di tutti gli astrofisici che da decenni collaborano alla ricerca spaziale, perché 10 volte su 10 non sono mai andati nello spazio. Non valgono i pareri dei microbiologi, perché non sono alti meno di 300 nanometri. Non valgono i pareri degli ingegneri aeronautici, perché non sono mai andati a Mach 1. Non valgono i pareri dei medici con dottorato in psicopatologia, perché non sono pazzi. E potrei continuare…"Un fotografo professionista non ha mai operato in un ambiente privo di atmosfera, […] NON PUO' quindi essere in grado di dare giudizi su una circostanza che non conosce".
"mi chiedo quanto possa valere il parere TECNICO di un tecnico che però NON HA MAI avuto alcuna esperienza in QUELLA PARTICOLARE SITUAZIONE".
"Sulla Luna la luminosità (non essendoci atmosfera) si comporta PER FORZA in un'altro modo. Quindi a che titolo un fotografo può parlare, dato che NON HA MAI visto con i suoi occhi l'ambiente lunare?"
"NULLA vale il parere di un esperto che opera in un ambiente MOLTO DIVERSO"
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