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Il corso dell'economia contemporanea.
4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32628
da SimoneN
Il corso dell'economia contemporanea. è stato creato da SimoneN
Salve a tutti,
sono attualmente uno spettatore di contro.tv. Ho conosciuto Massimo Mazzucco tramite youtube, dapprima qualche anno fa quando mise in chiaro le informazioni di cui si dispongono sull'undici settembre, e la seconda volta su Byoblu quando discusse le missioni Apollo.
Seguivo sporadicamente Pandora tv, ma ultimamente sento la necessità di chiarire il funzionamento della nostra economia, così ho deciso di iscrivermi con l'intenzione di spiegare il motivo per cui non è ancora chiara.
Il nuovo luogo comune post crisi del 2008.
Noi in Italia purtroppo abbiamo focalizzato l’attenzione sugli effetti dell’Euro nella nostra economia. Ben chiaro era a tutti che una quotazione di mercato troppo alta per la moneta nazionale sfavoriva il nostro “made in” in generale, in quanto sarebbe diventata troppo costosa per l’estero, ma anche per noi al differente andamento nel mercato. Dico purtroppo perché ho notato che poco è stata l’attenzione verso la crisi degli Stati Uniti nel 2008. Per poco tempo l’interesse si è focalizzato nella crisi economica globale nata al di fuori del nostro paese, al punto che credevo fosse chiaro a tutti che vi è una crisi vera, reale, di portata mondiale (anche se nata in occidente, ma nella globalizzazione dopo che fallisce una parte del mercato, fallisce anche il resto), che in pericolo vi fossero tutti indistintamente, come di norma si dovrebbe pensare nei periodi di crisi.
Invece passato un po’ di tempo, è ricominciata la solita solfa, vecchia e sepolta, che parla di padroni del mondo, di finanza responsabile dell’economia reale anziché il viceversa, e non vorrei esagerare, banalità varie. Come se nella storia non fossero mai esistite crisi o addirittura che il capitalismo non ne abbia già conosciute. Invece ce ne sono state 2, e vere, una nel 1929 e l’altra è un anticipo di una crisi ben peggiore. Credevo fosse chiaro a tutti ormai che il problema è la pericolosità globale della crisi. Sul tema della crisi del 29, tra l’altro, vi è un libro di Giulietto Chiesa, che non ho letto, ma di cui ho visto la presentazione dove ne parlava e ne sintetizzava i contenuti. E’ molto importante sapere il ruolo della seconda guerra mondiale nella posticipazione (o rimedio temporaneo) della crisi del 1929, perché di sicuro nessuno dei principali responsabili verrà mai a dire che il New Deal sia una...insomma, neanche una balla, un’infantile invenzione per nascondere il carattere fallimentare del capitalismo. E quando dico infantile, intendo dire che il “New Deal” non è affatto un’invenzione di menti furbe, intendo dire che è come una scusa di un bambino che non vuole ammettere di avere torto, insomma siamo a questi livelli.
Certo, la gente distogliendo i propri occhi dal funzionamento dell’economia, dal dopo guerra ad oggi, interessata a guadagnarsi da mangiare, ha dato per scontato che gli il capitalismo sia un’economia adatta per avere uno Stato ricco…(non è così), ma la favola dovrebbe essere finita dopo la crisi del 2008, se non messa in serissima discussione. Insomma, prima si ha l’accortezza di ciò e meglio è, perché altrimenti si rischia di fare la stessa fine dell’attuale economia in crisi irreversibile. Ecco perché ho la necessità di scrivere questo messaggio, al di là di ciò che non posso accettare nel mio paese. La cosa più triste è vedere un paese come l’Italia lasciarsi ingannare così da una società culturalmente apolide.
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A proposito di divulgazione ufficiale in merito, Giulietto Chiesa ha più volte sottolineato il concetto di come questa economia non sia compatibile con il mondo in cui viviamo, dato che cerca la crescita continua in un sistema finito di risorse. Beh, questo è il modo più intelligente per considerare l’attuale sistema economico, però se andiamo a vedere il motivo di tale difetto, c’è da rimanere sbalorditi..al punto che la difficoltà delle persone ormai consiste nell'immaginarsi un sistema economico così infantile, ossia talmente banale che la gente non riesce a crederci.
(Scusate se mi dilungo troppo prima di entrare nel tema, se volete potete saltare la parentesi. Non vi sembra strano che sfilze di economisti da decenni mostrino solo incompetenza, senza mai trovare una soluzione o dire chiaramente la causa dei problemi ?)
Lo stesso giornalista ha anche evidenziato il fatto che gli odiati Rothshield abbiano avvisato dell’avvento di una crisi molto grave in futuro, di proporzioni mai viste. Vedremo anche come questo fatto coincida con la realtà, però vorrei incominciare dal periodo recente.
-
Il nuovo luogo comune (nato appunto dopo la crisi del 2008, e che ha fin troppo stancato) è quello di dare la colpa della crisi economica al sistema bancario. Si è focalizzato troppo l’attenzione verso la finanza nonostante essa non sia economia, è un’altra cosa. Si occupa solamente di gestire le transazioni dei traffici commerciali, di calcolare il giusto valore delle quotazioni di mercato, e di regolamentare i contratti di compravendita. Da non confondere le responsabilità della finanza con i responsabili della Borsa, la quale è voluta / richiesta dall’economia reale in quanto se una società decide di quotarsi, in quel momento divide i soldi con altri. Se non vuole quotarsi in Borsa, che rimanga una S.r.L..
Questa tendenza ha avuto origine subito dopo la crisi del 2008, quando si discuteva di signoraggio bancario. Si è incominciato a parlare di questo argomento in modo, guarda caso, sbagliato, incolpando i banchieri centrali di essere dei falsari, ovvero che si appropriassero del denaro circolante. Addirittura qualcuno ha detto che gli Stati sono indebitati dai banchieri, questo è addirittura pazzesco. Figuriamoci se uno Stato va ad indebitarsi nei confronti di privati che stampano soldi falsi. Non commento quest’ultima cosa che è quasi solo propaganda, comunque per un po’ di tempo c’è stato chi credeva che i banchieri fossero realmente falsari. Se leggete lo Statuto della BCE noterete che non esiste proprietà dell’Euro. Esistono solo creditori e debitori, tutto lì. Per richiedere un prestito, ci devono essere creditori disponibili proprietari di un valore (di solito finanziario) già esistente. Pur essendo ormai chiaro però si continua ugualmente ad incolpare la finanza. Strano, invece di chiedersi chi abbia mai sparso quella notizia falsa (che i banchieri stampassero soldi falsi), e soprattutto perché ! Voi direte, l’ignoranza delle persone, pazienza...ma le banche devono pur essere colpevoli di qualcosa. E no, perché non si può incolpare il mondo di una simile demenza senza accertarsi che sia falso! Allora chi è stato ? Beh, io credo di averli presi con le mani nel sacco.
Nei commenti di youtube in quel periodo qualcuno scriveva “dobbiamo unirci contro i banchieri, i nostri nemici, ed allearci contro i nostri amici, gli imprenditori”. Non ricordo il messaggio esatto, ma non lo diceva per chiamare aiuti a se, no, lo diceva per “insegnare la verità alla gente”. Guardate che c’è chi l’ha scritto, non sto scherzando. Che significa ? Semplice. Questi messaggi sono stati scritti nella sezione commenti dei primi video sul signoraggio, dove si accusavano i banchieri di essere falsari etc. Ora, se questa persona avesse avuto buone intenzioni e fosse stata consapevole della realtà, avrebbe innanzitutto corretto ciò che si diceva nel video, almeno. Invece non lo ha fatto. Ciò significa che il suo intento era quello di far credere alle persone che gli uni fossero colpevoli e gli altri invece quelli a cui allearsi (per nascondere ancora di più i veri colpevoli).
Qualcuno potrebbe forse ipotizzare che quei messaggi fossero scritti da persone ignorante, che volevano incitare qualcuno ad unirsi a lui. No, per due motivi. Uno, non ricordo il testo completo, ma vi assicuro che sono stati scritti per insegnare alle persone ciò che hanno affermato. Secondo, sono proprio gli imprenditori coloro che hanno il movente per inventarsi una cosa simile, essendo loro i principali rappresentanti nonché gestori dell’economia reale, ed in quanto tali sono in prima persona i responsabili della crisi. Capito adesso come stanno le cose ?
Ovviamente dire “imprenditore” è generico, perché include tutti coloro che hanno partite iva, più o meno. Tuttavia coloro che non avvertono che il mercato sta svanendo, che la domanda si sta riducendo, sono colpevoli. Falliscono e poi danno colpa allo Stato facendo manifestare i propri dipendenti. E non è colpa delle tasse, che vengono quando lo Stato accetta di pagare dei debiti reputati importanti da onorare, perché l’economia reale vacilla. Le tasse non arrivano prima della crisi. Per spiegarvi meglio la situazione...
Noto fu il professore Auriti per la sua causa contro la banca d’Italia, sull’appropriazione della moneta o comunque sulla gestione della stessa. La sentenza nazionale fu cassata giustamente, perché l’Euro non è italiano, è internazionale, per cui non può essere di proprietà o di gestione propria. Però se rimangono gli stessi traffici commerciali, non cambierebbe nulla neanche con la lira (tranne che la quotazione di mercato della nostra valuta rispetto all’Euro) perché gli altri Stati hanno diritto di accettare o meno la tua moneta, per cui devi stare alle condizioni internazionali. Qualsiasi merce che tu esporti o importi, viene valutata (nella globalizzazione) da entrambi i paesi di provenienza. Se tu hai un’economia reale dipendente dall’estero, non devi lamentarti se poi paghi la moneta estera, è ovvio. Come paghi le merci paghi anche le monete, mica te le regalano gratis. Ma sono gli imprenditori a non regalartele, non i banchieri.
Cosa significa la frase dei Rothshield “datemi la gestione della moneta e non mi dovrò preoccupare di chi fa le leggi”.
Cosa significa, l’affermazione dei Rothshield riguardo il privilegio di cui gode un banchiere che gestisce la moneta di uno Stato ? Significa che quando uno Stato decide di pagare una moneta, accetta (o entra perché costretto) di entrare in un’economia dipendente dall’estero, per cui, in quel momento diventa ricattabile di embargo. Semplice. Uno Stato che dipende dall’estero è ricattabile di embargo, a meno che abbia degli accordi commerciali che favoriscono sia lui che gli altri. In quel momento il ricattatore è in una posizione avvantaggiata se lo Stato accetta le sue condizioni. E’ qui che ha origine l’illegalità. Capito adesso come funziona ? Ma chi sono i ricattatori ? Chi traffica le merci reali.
Ed in questa situazione i banchieri centrali godono degli stessi privilegi di cui godono i ricattatori (tramite il ricatto di embargo, possono fregarsene delle leggi se gli Stati accettano le loro condizioni commerciali) , tutto qui.
L’infantile funzionamento dell’economia reale.
Nel contesto attuale l’unico modo per guadagnare è vendere. Vendere a qualcuno che acquista la tua merce. Vi siete mai chiesti: ma se tutti vendono, chi compra ? Se non c’è il compratore, l’economia non può reggersi solo vendendo. Non ci si può vendere i prodotti a vicenda, perché senza il baratto c’è un plusvalore di una merce sull’altra. Questo crea il debito, non le banche. Inoltre l'automazione industriale sostituisce il lavoro dell'uomo, quindi mancano i consumatori. Noterete che questo meccanismo è a catena. Finiscono le vendite per la piccola impresa in quanto si trova senza consumatori. Che è cliente della media, quindi fallisce la media, che è cliente della grande. Quindi fallisce la grande, che è cliente di altre grandi. Questo meccanismo non può essere fermato. Ecco dove si va incontro.
Fino a poco tempo fa si credeva che il capitalismo portasse ricchezza; niente di più sbagliato. Gli USA dopo la seconda guerra mondiale hanno beneficiato di due fattori: la moneta nel dopoguerra era legata alle loro riserve auree, per cui prestavano soldi gratuitamente a tutte le banche del mondo, per un ammontare pari a tutto ciò che hanno potuto finanziare fino al 71, quando l’URSS reclamò il fatto che la l’oro fosse ormai di scarso valore. Nel 1973 comunque inaugurarono la moneta flottante, cioè slegata a tutto, senza poterne più aggiungerne nel mercato, anche se gli USA la “legarono” al petrolio. Ciò non gli permise però di rallentare l'aumento progressivo del debito pubblico fino al raggiungimento del tetto proprio dopo la crisi del 2008. Secondo fattore, spiegato nel libro di Giulietto Chiesa “Chi ha costruito il muro di Berlino”, servendosi della Germania e Cina per organizzare la crescita del PIL fino ad oggi, estendendo al tempo stesso la loro egemonia sul resto del mondo (facendo credere a tutti che loro erano ricchi e pertanto i primi del mondo e dalla parte della ragione). Oggi però sono fermi. Lo avete notato ?
Non potendo crescere, li aspetta una crisi della globalizzazione.
I derivati.
Ho perfino sentito dire che i derivati servirebbero per creare ricchezza finanziaria, ma scherziamo ? Non sono altro che contratti di compravendita, per cui laddove c’è un acquisto, c’è una vendita. Laddove c’è un guadagno, c’è una perdita di altrettanto valore. Ciò significa che se il buisness si aggira intorno ai 2 triliardi di dollari, 1 è in positivo, l’altro in negativo. Il totale di ricchezza aggiunta a quella esistente è zero.
Non credete neppure al fatto che i derivati legalizzino ciò che sarebbe illegale. State attenti. Anzi, oggi la speculazione finanziaria è l'unico modo che hanno i disoccupati per poter avere un reddito, ammesso però che siano capaci di sfruttarla a loro favore.
Un esempio di colpevole principale della crisi.
Questa è l’ultima cosa che vi dirò. Io ho provato ad incriminare implicitamente aziende come McDonald per il traffico di prodotti agricoli coltivati nei campi bruciati dell’Amazzonia. Mi hanno cancellato il messaggio. Sui banchieri si può scrivere quello che si vuole, ma se provate a dire che le aziende che pagano per l’attività di disboscamento dell’Amazzonia (con lo scopo di...aumentare il PIL degli USA, per evitare un crolla di Wall Street. Ecco perché nonostante inquinino, continuano nel farlo) dovrebbero essere sanzionate (ovvero chiudere i traffici commerciali con loro) vi cancellano il messaggio. Con tutti gli atti criminali che fa la classe imprenditoriale, come si può parlare ancora di finanza ? Sveglia.
Quindi riallacciandomi al tema del discorso, sapendo che davanti a loro hanno una crisi, una fine dell’impero americano (che per sua natura è plutocratico), le lobby vogliono trascinare con se più persone possibili. Non hanno altra scelta.
Non si possono permettere una guerra perché non sono nella situazione del 1929.
La manovra speculativa del 1992, di Soros.
Questo è un altro luogo comune, non recentissimo, ma che ancora perdura. Purtroppo però ancora una volta è l’economia reale responsabile dell’aumento del debito pubblico italiano, o meglio ancora, degli obblighi italiani verso l’Europa, che avvenne a causa della svalutazione della lira. In quel periodo la Bundesbank non accettava diverse monete europee, tra cui la lira. Stessa cosa avvenne per la sterlina inglese, per esempio. La svalutazione non fu una conseguenza della vendita allo scoperto, bensì la conseguenza del fatto che l’Italia o i politici di allora accettarono le condizioni della Bundesbank, anziché interrompere i rapporti commerciali con la Germania. Altri paesi fecero lo stesso, salvando tra l’altro la Germania, che non rimase isolata, da una grave crisi. Capite ? Per cui noterete che il problema fu quello di negoziare accordi internazionali che sfavorivano il nostro paese. Più chiaramente, i nostro politici si rifiutavano di amministrare lo Stato in seguito ad eventuali embarghi con l’estero. E' questo il problema di oggi, l'incapacità di negoziare. E da quel momento il nostro paese seguì una politica dipendente dall’UE, continuando a non negoziare. Stop. Il discorso si riallaccia a quelli fatti in precedenza… in questi casi le responsabilità sono soprattutto degli stessi gruppi industriali (italiani) che forzano verso un certo tipo di commercio invece che un altro, preferito dallo Stato. Non è solo l’incompetenza dei politici, che comunque dovrebbero essere capaci di bypassare il lobbismo in un paese come il nostro, con una tradizione di grande spessore culturale.
sono attualmente uno spettatore di contro.tv. Ho conosciuto Massimo Mazzucco tramite youtube, dapprima qualche anno fa quando mise in chiaro le informazioni di cui si dispongono sull'undici settembre, e la seconda volta su Byoblu quando discusse le missioni Apollo.
Seguivo sporadicamente Pandora tv, ma ultimamente sento la necessità di chiarire il funzionamento della nostra economia, così ho deciso di iscrivermi con l'intenzione di spiegare il motivo per cui non è ancora chiara.
Il nuovo luogo comune post crisi del 2008.
Noi in Italia purtroppo abbiamo focalizzato l’attenzione sugli effetti dell’Euro nella nostra economia. Ben chiaro era a tutti che una quotazione di mercato troppo alta per la moneta nazionale sfavoriva il nostro “made in” in generale, in quanto sarebbe diventata troppo costosa per l’estero, ma anche per noi al differente andamento nel mercato. Dico purtroppo perché ho notato che poco è stata l’attenzione verso la crisi degli Stati Uniti nel 2008. Per poco tempo l’interesse si è focalizzato nella crisi economica globale nata al di fuori del nostro paese, al punto che credevo fosse chiaro a tutti che vi è una crisi vera, reale, di portata mondiale (anche se nata in occidente, ma nella globalizzazione dopo che fallisce una parte del mercato, fallisce anche il resto), che in pericolo vi fossero tutti indistintamente, come di norma si dovrebbe pensare nei periodi di crisi.
Invece passato un po’ di tempo, è ricominciata la solita solfa, vecchia e sepolta, che parla di padroni del mondo, di finanza responsabile dell’economia reale anziché il viceversa, e non vorrei esagerare, banalità varie. Come se nella storia non fossero mai esistite crisi o addirittura che il capitalismo non ne abbia già conosciute. Invece ce ne sono state 2, e vere, una nel 1929 e l’altra è un anticipo di una crisi ben peggiore. Credevo fosse chiaro a tutti ormai che il problema è la pericolosità globale della crisi. Sul tema della crisi del 29, tra l’altro, vi è un libro di Giulietto Chiesa, che non ho letto, ma di cui ho visto la presentazione dove ne parlava e ne sintetizzava i contenuti. E’ molto importante sapere il ruolo della seconda guerra mondiale nella posticipazione (o rimedio temporaneo) della crisi del 1929, perché di sicuro nessuno dei principali responsabili verrà mai a dire che il New Deal sia una...insomma, neanche una balla, un’infantile invenzione per nascondere il carattere fallimentare del capitalismo. E quando dico infantile, intendo dire che il “New Deal” non è affatto un’invenzione di menti furbe, intendo dire che è come una scusa di un bambino che non vuole ammettere di avere torto, insomma siamo a questi livelli.
Certo, la gente distogliendo i propri occhi dal funzionamento dell’economia, dal dopo guerra ad oggi, interessata a guadagnarsi da mangiare, ha dato per scontato che gli il capitalismo sia un’economia adatta per avere uno Stato ricco…(non è così), ma la favola dovrebbe essere finita dopo la crisi del 2008, se non messa in serissima discussione. Insomma, prima si ha l’accortezza di ciò e meglio è, perché altrimenti si rischia di fare la stessa fine dell’attuale economia in crisi irreversibile. Ecco perché ho la necessità di scrivere questo messaggio, al di là di ciò che non posso accettare nel mio paese. La cosa più triste è vedere un paese come l’Italia lasciarsi ingannare così da una società culturalmente apolide.
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A proposito di divulgazione ufficiale in merito, Giulietto Chiesa ha più volte sottolineato il concetto di come questa economia non sia compatibile con il mondo in cui viviamo, dato che cerca la crescita continua in un sistema finito di risorse. Beh, questo è il modo più intelligente per considerare l’attuale sistema economico, però se andiamo a vedere il motivo di tale difetto, c’è da rimanere sbalorditi..al punto che la difficoltà delle persone ormai consiste nell'immaginarsi un sistema economico così infantile, ossia talmente banale che la gente non riesce a crederci.
(Scusate se mi dilungo troppo prima di entrare nel tema, se volete potete saltare la parentesi. Non vi sembra strano che sfilze di economisti da decenni mostrino solo incompetenza, senza mai trovare una soluzione o dire chiaramente la causa dei problemi ?)
Lo stesso giornalista ha anche evidenziato il fatto che gli odiati Rothshield abbiano avvisato dell’avvento di una crisi molto grave in futuro, di proporzioni mai viste. Vedremo anche come questo fatto coincida con la realtà, però vorrei incominciare dal periodo recente.
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Il nuovo luogo comune (nato appunto dopo la crisi del 2008, e che ha fin troppo stancato) è quello di dare la colpa della crisi economica al sistema bancario. Si è focalizzato troppo l’attenzione verso la finanza nonostante essa non sia economia, è un’altra cosa. Si occupa solamente di gestire le transazioni dei traffici commerciali, di calcolare il giusto valore delle quotazioni di mercato, e di regolamentare i contratti di compravendita. Da non confondere le responsabilità della finanza con i responsabili della Borsa, la quale è voluta / richiesta dall’economia reale in quanto se una società decide di quotarsi, in quel momento divide i soldi con altri. Se non vuole quotarsi in Borsa, che rimanga una S.r.L..
Questa tendenza ha avuto origine subito dopo la crisi del 2008, quando si discuteva di signoraggio bancario. Si è incominciato a parlare di questo argomento in modo, guarda caso, sbagliato, incolpando i banchieri centrali di essere dei falsari, ovvero che si appropriassero del denaro circolante. Addirittura qualcuno ha detto che gli Stati sono indebitati dai banchieri, questo è addirittura pazzesco. Figuriamoci se uno Stato va ad indebitarsi nei confronti di privati che stampano soldi falsi. Non commento quest’ultima cosa che è quasi solo propaganda, comunque per un po’ di tempo c’è stato chi credeva che i banchieri fossero realmente falsari. Se leggete lo Statuto della BCE noterete che non esiste proprietà dell’Euro. Esistono solo creditori e debitori, tutto lì. Per richiedere un prestito, ci devono essere creditori disponibili proprietari di un valore (di solito finanziario) già esistente. Pur essendo ormai chiaro però si continua ugualmente ad incolpare la finanza. Strano, invece di chiedersi chi abbia mai sparso quella notizia falsa (che i banchieri stampassero soldi falsi), e soprattutto perché ! Voi direte, l’ignoranza delle persone, pazienza...ma le banche devono pur essere colpevoli di qualcosa. E no, perché non si può incolpare il mondo di una simile demenza senza accertarsi che sia falso! Allora chi è stato ? Beh, io credo di averli presi con le mani nel sacco.
Nei commenti di youtube in quel periodo qualcuno scriveva “dobbiamo unirci contro i banchieri, i nostri nemici, ed allearci contro i nostri amici, gli imprenditori”. Non ricordo il messaggio esatto, ma non lo diceva per chiamare aiuti a se, no, lo diceva per “insegnare la verità alla gente”. Guardate che c’è chi l’ha scritto, non sto scherzando. Che significa ? Semplice. Questi messaggi sono stati scritti nella sezione commenti dei primi video sul signoraggio, dove si accusavano i banchieri di essere falsari etc. Ora, se questa persona avesse avuto buone intenzioni e fosse stata consapevole della realtà, avrebbe innanzitutto corretto ciò che si diceva nel video, almeno. Invece non lo ha fatto. Ciò significa che il suo intento era quello di far credere alle persone che gli uni fossero colpevoli e gli altri invece quelli a cui allearsi (per nascondere ancora di più i veri colpevoli).
Qualcuno potrebbe forse ipotizzare che quei messaggi fossero scritti da persone ignorante, che volevano incitare qualcuno ad unirsi a lui. No, per due motivi. Uno, non ricordo il testo completo, ma vi assicuro che sono stati scritti per insegnare alle persone ciò che hanno affermato. Secondo, sono proprio gli imprenditori coloro che hanno il movente per inventarsi una cosa simile, essendo loro i principali rappresentanti nonché gestori dell’economia reale, ed in quanto tali sono in prima persona i responsabili della crisi. Capito adesso come stanno le cose ?
Ovviamente dire “imprenditore” è generico, perché include tutti coloro che hanno partite iva, più o meno. Tuttavia coloro che non avvertono che il mercato sta svanendo, che la domanda si sta riducendo, sono colpevoli. Falliscono e poi danno colpa allo Stato facendo manifestare i propri dipendenti. E non è colpa delle tasse, che vengono quando lo Stato accetta di pagare dei debiti reputati importanti da onorare, perché l’economia reale vacilla. Le tasse non arrivano prima della crisi. Per spiegarvi meglio la situazione...
Noto fu il professore Auriti per la sua causa contro la banca d’Italia, sull’appropriazione della moneta o comunque sulla gestione della stessa. La sentenza nazionale fu cassata giustamente, perché l’Euro non è italiano, è internazionale, per cui non può essere di proprietà o di gestione propria. Però se rimangono gli stessi traffici commerciali, non cambierebbe nulla neanche con la lira (tranne che la quotazione di mercato della nostra valuta rispetto all’Euro) perché gli altri Stati hanno diritto di accettare o meno la tua moneta, per cui devi stare alle condizioni internazionali. Qualsiasi merce che tu esporti o importi, viene valutata (nella globalizzazione) da entrambi i paesi di provenienza. Se tu hai un’economia reale dipendente dall’estero, non devi lamentarti se poi paghi la moneta estera, è ovvio. Come paghi le merci paghi anche le monete, mica te le regalano gratis. Ma sono gli imprenditori a non regalartele, non i banchieri.
Cosa significa la frase dei Rothshield “datemi la gestione della moneta e non mi dovrò preoccupare di chi fa le leggi”.
Cosa significa, l’affermazione dei Rothshield riguardo il privilegio di cui gode un banchiere che gestisce la moneta di uno Stato ? Significa che quando uno Stato decide di pagare una moneta, accetta (o entra perché costretto) di entrare in un’economia dipendente dall’estero, per cui, in quel momento diventa ricattabile di embargo. Semplice. Uno Stato che dipende dall’estero è ricattabile di embargo, a meno che abbia degli accordi commerciali che favoriscono sia lui che gli altri. In quel momento il ricattatore è in una posizione avvantaggiata se lo Stato accetta le sue condizioni. E’ qui che ha origine l’illegalità. Capito adesso come funziona ? Ma chi sono i ricattatori ? Chi traffica le merci reali.
Ed in questa situazione i banchieri centrali godono degli stessi privilegi di cui godono i ricattatori (tramite il ricatto di embargo, possono fregarsene delle leggi se gli Stati accettano le loro condizioni commerciali) , tutto qui.
L’infantile funzionamento dell’economia reale.
Nel contesto attuale l’unico modo per guadagnare è vendere. Vendere a qualcuno che acquista la tua merce. Vi siete mai chiesti: ma se tutti vendono, chi compra ? Se non c’è il compratore, l’economia non può reggersi solo vendendo. Non ci si può vendere i prodotti a vicenda, perché senza il baratto c’è un plusvalore di una merce sull’altra. Questo crea il debito, non le banche. Inoltre l'automazione industriale sostituisce il lavoro dell'uomo, quindi mancano i consumatori. Noterete che questo meccanismo è a catena. Finiscono le vendite per la piccola impresa in quanto si trova senza consumatori. Che è cliente della media, quindi fallisce la media, che è cliente della grande. Quindi fallisce la grande, che è cliente di altre grandi. Questo meccanismo non può essere fermato. Ecco dove si va incontro.
Fino a poco tempo fa si credeva che il capitalismo portasse ricchezza; niente di più sbagliato. Gli USA dopo la seconda guerra mondiale hanno beneficiato di due fattori: la moneta nel dopoguerra era legata alle loro riserve auree, per cui prestavano soldi gratuitamente a tutte le banche del mondo, per un ammontare pari a tutto ciò che hanno potuto finanziare fino al 71, quando l’URSS reclamò il fatto che la l’oro fosse ormai di scarso valore. Nel 1973 comunque inaugurarono la moneta flottante, cioè slegata a tutto, senza poterne più aggiungerne nel mercato, anche se gli USA la “legarono” al petrolio. Ciò non gli permise però di rallentare l'aumento progressivo del debito pubblico fino al raggiungimento del tetto proprio dopo la crisi del 2008. Secondo fattore, spiegato nel libro di Giulietto Chiesa “Chi ha costruito il muro di Berlino”, servendosi della Germania e Cina per organizzare la crescita del PIL fino ad oggi, estendendo al tempo stesso la loro egemonia sul resto del mondo (facendo credere a tutti che loro erano ricchi e pertanto i primi del mondo e dalla parte della ragione). Oggi però sono fermi. Lo avete notato ?
Non potendo crescere, li aspetta una crisi della globalizzazione.
I derivati.
Ho perfino sentito dire che i derivati servirebbero per creare ricchezza finanziaria, ma scherziamo ? Non sono altro che contratti di compravendita, per cui laddove c’è un acquisto, c’è una vendita. Laddove c’è un guadagno, c’è una perdita di altrettanto valore. Ciò significa che se il buisness si aggira intorno ai 2 triliardi di dollari, 1 è in positivo, l’altro in negativo. Il totale di ricchezza aggiunta a quella esistente è zero.
Non credete neppure al fatto che i derivati legalizzino ciò che sarebbe illegale. State attenti. Anzi, oggi la speculazione finanziaria è l'unico modo che hanno i disoccupati per poter avere un reddito, ammesso però che siano capaci di sfruttarla a loro favore.
Un esempio di colpevole principale della crisi.
Questa è l’ultima cosa che vi dirò. Io ho provato ad incriminare implicitamente aziende come McDonald per il traffico di prodotti agricoli coltivati nei campi bruciati dell’Amazzonia. Mi hanno cancellato il messaggio. Sui banchieri si può scrivere quello che si vuole, ma se provate a dire che le aziende che pagano per l’attività di disboscamento dell’Amazzonia (con lo scopo di...aumentare il PIL degli USA, per evitare un crolla di Wall Street. Ecco perché nonostante inquinino, continuano nel farlo) dovrebbero essere sanzionate (ovvero chiudere i traffici commerciali con loro) vi cancellano il messaggio. Con tutti gli atti criminali che fa la classe imprenditoriale, come si può parlare ancora di finanza ? Sveglia.
Quindi riallacciandomi al tema del discorso, sapendo che davanti a loro hanno una crisi, una fine dell’impero americano (che per sua natura è plutocratico), le lobby vogliono trascinare con se più persone possibili. Non hanno altra scelta.
Non si possono permettere una guerra perché non sono nella situazione del 1929.
La manovra speculativa del 1992, di Soros.
Questo è un altro luogo comune, non recentissimo, ma che ancora perdura. Purtroppo però ancora una volta è l’economia reale responsabile dell’aumento del debito pubblico italiano, o meglio ancora, degli obblighi italiani verso l’Europa, che avvenne a causa della svalutazione della lira. In quel periodo la Bundesbank non accettava diverse monete europee, tra cui la lira. Stessa cosa avvenne per la sterlina inglese, per esempio. La svalutazione non fu una conseguenza della vendita allo scoperto, bensì la conseguenza del fatto che l’Italia o i politici di allora accettarono le condizioni della Bundesbank, anziché interrompere i rapporti commerciali con la Germania. Altri paesi fecero lo stesso, salvando tra l’altro la Germania, che non rimase isolata, da una grave crisi. Capite ? Per cui noterete che il problema fu quello di negoziare accordi internazionali che sfavorivano il nostro paese. Più chiaramente, i nostro politici si rifiutavano di amministrare lo Stato in seguito ad eventuali embarghi con l’estero. E' questo il problema di oggi, l'incapacità di negoziare. E da quel momento il nostro paese seguì una politica dipendente dall’UE, continuando a non negoziare. Stop. Il discorso si riallaccia a quelli fatti in precedenza… in questi casi le responsabilità sono soprattutto degli stessi gruppi industriali (italiani) che forzano verso un certo tipo di commercio invece che un altro, preferito dallo Stato. Non è solo l’incompetenza dei politici, che comunque dovrebbero essere capaci di bypassare il lobbismo in un paese come il nostro, con una tradizione di grande spessore culturale.
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da SimoneN.
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Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
4 Anni 11 Mesi fa #32642
da marco3
Risposta da marco3 al topic Il corso dell'economia contemporanea.
Ragazzi, vogliamo creare un gruppo Instagram con tutti quelli che seguono massimo Mazzucco????
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
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