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Gli occhi
Non si tratta di cose elementari e caciottare, come i nostri italioti medi; c'è bisogno che parli un "Renzi" per capire che gli stessi occhi sono quelli del collega di lavoro che non vorresti mai avere al tuo fianco? ... c'è bisogno che parli un "Di Maio" per capire che il suo sguardo vacuo è in perenne conflitto col suo sorriso, che certi occhi sono semplicemente lo specchio dell'anima? O quelli di Attivissimissimo, sempre preda di un'agitazione che si sforza di apparire serena.
... invece li avete visti gli occhi di Mazzucco * quando parla su youtube, o di Giulietto Chiesa? o di Agosti, o di Arrigoni, ti viene naturale pensare che puoi lasciargli tuo figlio a che lo accompagni a scuola al posto tuo.
Ma quelli di Zuckerberg, ma avete visto bene cosa dicono? Sono una cosa terribile, probabilmente riescono a battere quelli della Clinton, che li mettevo al primo posto.
Gli occhi non mentono. Il sorriso sottolinea come.
* Ho detto Mazzucco, perché lo conosciamo tutti e si presta magnificamente come contrasto.
E il sorriso di Mentana, l'avete mai osservato?
La mia tesi è questa:
- a un certo momento della nostra esistenza, occhi e sorriso divengono incontrollabili alla razionalità e non è più possibile sganciarli dalla propria coscienza.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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Ma questo Zuckerberg, che onestamente ho potuto osservare per la prima volta nel video proposto da Massimo, mi ha trasmesso un profondo senso di rigetto e di disagio interiore. Ma non solo gli occhi, proprio la sua faccia, la mimica facciale, le espressioni. Questo, e la vivida impressione che la testimonianza al congresso, in particolare la clip proposta, sia una sorta di video promozionale, mi hanno impedito di finire di vederlo, nonostante la sua brevità. Non lo so spiegare in maniera razionale con le parole, è una cosa che senti dentro, e in questo caso è stata davvero molto forte.
Forse la tua tesi è esagerata, ma sicuramente la mimica (che non è detto sia solo quella facciale) può rivelare le intenzioni, gli stati interiori e anche, perchè no, la coscienza. C'è però chi, in diversa misura, è in grado di controllare la propria mimica, ma è necessario un certo addestramento ed allenamento continuo, e si può comunque sempre sbagliare.
Le pulsioni interne sono sicuramente difficili da nascondere a qualcuno che sa osservare il linguaggio del corpo. Pochi ci riescono veramente bene.
"Il solo obbligo che io ho il diritto di arrogarmi è di fare sempre ciò che credo giusto."
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mg ha scritto: Forse la tua tesi è esagerata,
Leva il forse. Per questo la ritengo interessante.
ma sicuramente la mimica (che non è detto sia solo quella facciale) può rivelare le intenzioni, gli stati interiori
Beh, questa è una certezza iper-assodata. Gli studi sono arrivati ormai a un livello tale, che non credo si possa andare oltre. Ma non è questo quello che associo alla mia tesi. Sto parlando di altro. Tu parli di cose scientifiche, che hanno un notevole valore; ma come tutte le cose scientifiche, non spiegano mai un cazzo. Lo incasellano e basta. Il punto arriva quando dici così:
e anche, perchè no, la coscienza.
Esatto, almeno, questa è la mia tesi; però non l'associo ai concetti che TU hai messo vicini. La mia tesi, li separa invece. La tesi dice che la questione è - a prescindere - dallo studio del comportamento e della gestualità e di dove [ ad esempio ] guardano gli occhi, come tieni le mani, se sudi, eccetera eccetera (la bibliografia su questi argomenti ormai è sterminata, compreso anche il cosiddetto mentalismo) ...
... sostengo (e non lo valuto da oggi) che a un certo punto della nostra esistenza, la coscienza trasfigura la nostra fisionomia. Ed è inappellabile; sostiene la tesi: che occhi e sorriso, sono ineludibili a questa ri-formulazione di coscienza/corpo.
C'è però chi, in diversa misura, è in grado di controllare la propria mimica, ma è necessario un certo addestramento ed allenamento continuo, e si può comunque sempre sbagliare.
Sono d'accordo. E lo sono; e per questo l'avevo ben specificato e pesato con le parole precise, quindi solo fino al momento in cui trascende e nessuno può controllarlo. Preciso ancora meglio:
- ritengo che questa "trasfigurazione" di cui parlo (butto un termine a caso per fare prima, poi troverò un neologismo, tanto siamo sul forum di "cose frivole") avviene nel tempo, in che modo? ... in modo inversamente proporzionale alla forza con cui i valori/disvalori hanno corrotto o liberato la coscienza.
Più il grado è alto, e prima avviene.
Le pulsioni interne sono sicuramente difficili da nascondere a qualcuno che sa osservare il linguaggio del corpo. Pochi ci riescono veramente bene.
Certo. Ma ci tengo a precisare: non sto parlando di pulsioni.
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mg ha scritto: Non lo so spiegare in maniera razionale con le parole, è una cosa che senti dentro, e in questo caso è stata davvero molto forte.
Esattamente.
E qui il discorso si fa divertente.
Ritengo che la razionalità sia una bufala, ed è una distorsione di un errore psicologico.
Ma il punto interessante che hai espresso, rimane.
Aggiungo la seconda parte della Tesi (se qualcuno ha un nome, meglio):
- il riscontro avviene in maniera inversamente proporzionale a quanto noi avvaloriamo l'importanza della razionalità nella nostra consapevolezza. Tradotto: la razionalità (che è un errore psicologico) filtra la purezza e le informazioni del segnale. Annebbiandone cioè la percezione.
Tradotto ulteriormente: il fatto che tu non lo possa spiegare, è la comprova che lo percepisci correttamente.
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Tu parli di cose scientifiche
Però io dico anche che:
Non lo so spiegare in maniera razionale con le parole, è una cosa che senti dentro
Questa tua formula è interessante, diretta e concisa:
la coscienza trasfigura la nostra fisionomia
E ti dico che posso anche essere d'accordo.
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mg ha scritto: Però io dico anche che:
Ho capito cosa dicevi, no problem, ho isolato/separato la parte in cui annotavi le informazioni del e sul linguaggio del corpo, da quella in cui esprimevi "soggettivamente" le tue impressioni.
Ho messo le virgolette, perché la soggettività in queste formulazioni, non ha l'accezione prettamente accademica con cui la conosciamo.
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la percezione è una cosa, i sentimenti un'altra, la capacità di tradurli in concetti comprensibili ad altri è un altra cosa ancora.
Tradurre un sentimento in parole, come tutte le traduzioni, è un tradimento.
Non sono molti quelli capaci di farlo in maniera se non altro decente. Non credo di essere uno di quelli.
Fatto sta che, forse, un grosso problema è che molti non ascoltano più se stessi.
Non credo però la colpa sia della razionalità, almeno per come io la intendo. Per me è perfettamente razionale ascoltare i miei sentimenti, quelli Veri, anche se non li posso tradurre in parole o disegni.
Quindi, come posso essere d'accordo con "la coscienza trasfigura la nostra fisionomia", posso anche essere d'accordo con "il fatto che tu non lo possa spiegare, è la comprova che lo percepisci correttamente". (non in senso generale, ovvio, ma credo di aver capito cosa intendi)
Ci sono concetti che trascendono la nostra, non so come chiamarla, dimensione mentale materiale (?). Ma per me è perfettamente razionale che ci sia altro, percepibile ma che non possiamo afferrare e manipolare come se si trattasse di un oggetto materiale e tangibile. Ma non per questo lo giudico irrazionale.
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Che è fornito, che è dotato di ragione
Rifiuto, invece, l'accezione che vuole razionale contrapposto a intuitivo.
Forse così ci capiamo meglio. :wink:
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Shavo ha scritto: ne parlavo l'altro giorno con un amico, davanti a una tazza di tea
Ah beh, non c'è bisogno di scomodare i demoni, rimaniamo pure terra terra :cool:
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Da una foto all'altra ci passa grande differenza...dopo aver fumato una canna potrebbero esser lucidi, con una lieve cataratta, opachi...
Si pensi agli occhi di tibetani boliviani..quanto diversi sono da angolani.Ci sono donne iraniane con occhi meravigliosi, per me non basta come "garanzia"...
Sì possono pure tatuare...
Gli occhi? A volte indicano qualcosa, altre no!
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- flor das aguas
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Io non riesco per esempio a seguire un dibattito politico senza percepirne la falsita o peggio. Se non ci credete, guardatevi un video della May che in conferenza stampa parla dell'attacco di trump alla siria, e confrontatelo con un Mazzucco o un Icke (anche se non vi piacciono le sue idee, noterete che i suoi occhi sono limpidi e sereni, liberi da condizionamenti).
Gli occhi ci dicono molto, piu' di quanto possiamo immaginare, a volte bisognerebbe prestare piu' attenzione alle nostre intuizioni e percezioni.
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OrtVonAllen ha scritto: dopo aver fumato una canna potrebbero esser lucidi, con una lieve cataratta, opachi...
Infatti ti accorgi che hanno subito e sono assoggettati a una condizione straordinaria.
Si pensi agli occhi di tibetani boliviani..quanto diversi sono da angolani.Ci sono donne iraniane con occhi meravigliosi,
Cosa c'entra scusa? Chiedo sul serio.
per me non basta come "garanzia"...
uuuhhh :popcorn: per me è assoluta come garanzia, dico davvero.
Però c'è qualcosa che credo tu abbia dato per scontato e magari non mi sono spiegato bene. Ho detto che c'è un momento in cui si raggiunge questo stadio. Credo tu non abbia riflettuto sulla mia considerazione. Ma non solo.
E qui dovevo approfondirlo meglio. La cosa è relativa al grado di corruzione o di liberazione della coscienza. Se gli occhi, ad esempio, non dicono nulla, semplicemente: non dicono nulla. A volte una foto non potrà essere valida, per certe persone serve una conoscenza diretta. A volte basta una fotografia, anche sfocata. Infatti si dice che c'è chi buca lo schermo, con gli occhi. Ed è vero.
Sì possono pure tatuare...
Infatti non saranno più i tuoi.
Gli occhi? A volte indicano qualcosa, altre no!
Indicano sempre qualcosa.
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mg ha scritto: Rifiuto, invece, l'accezione che vuole razionale contrapposto a intuitivo.
Sono d'accordo. Il problema è ragionare sulle cause. Il fatto che non sia contrapposto, ad esempio, potrebbe proprio non riguardare il problema a prescindere.
Forse così ci capiamo meglio. :wink:
Sicuramente.
Tieni conto che questo è un campo pionieristico e ostracizzato dalla propaganda.
Un giorno si capirà per certo e in modo incontrovertibile (così come adesso sappiamo che siamo noi che giriamo intorno al Sole) la farsa della razionalità e una marea di dotti filosofi e scienziati che oggi si studiano nelle università, verranno considerati come adesso noi consideriamo l'inquisizione papale.
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- OrtVonAllen
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Timbro e Tono di voce spesso sono più esaustivi di un'iride...anche l'andatura/postura colmano lacune...l'odore è già più di nicchia...come pure vestirsi...
Che poi gli occhi, come si muovono, come sbattono le palpebre eccetera possono essere indicative...ma basta un'occhiale disarmonico che c'è grande possibilità di veder lucciole per lanterne...
La condizione straordinaria è condizionata da un mucchio di varianti...polline? alimentazione? clima? Salute? Che c'entra l'anima con un ambiente fumoso piuttosto che buio o molto illuminato...
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OrtVonAllen ha scritto: Gli occhi dei tibetani sono semi socchiusi, difficile scorgere le peculiarità, spesso gli africani hanno occhi iniettati di sangue altri giallastri...
Difficile: razionalmente.
Timbro e Tono di voce spesso sono più esaustivi di un'iride...anche l'andatura/postura colmano lacune...l'odore è già più di nicchia...come pure vestirsi...
Dicono molto, ma non sono esaustivi.
Che poi gli occhi, come si muovono, come sbattono le palpebre eccetera possono essere indicative...ma basta un'occhiale disarmonico che c'è grande possibilità di veder lucciole per lanterne...
Razionalmente, anche cazzi per fischi, oltre che lucciole per lanterne. Non ci piove.
La condizione straordinaria è condizionata da un mucchio di varianti...polline? alimentazione? clima? Salute?
Sicuramente. Infatti sono a prescindere da uno sguardo trasfigurato.
Che c'entra l'anima con un ambiente fumoso piuttosto che buio o molto illuminato...
Non c'entra nulla, infatti lo surclassa.
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flor das aguas ha scritto: Invece secondo me gli occhi sono proprio lo specchio dell'anima,
A parte che proverbi millenari, tipo questo, non avessero la forza che hanno, solo dopo il primo temporale avanti Cristo, sarebbero stati cancellati :sun: e invece ... :goof: .... ma, a parte queste facili battute, mi sono sempre più reso conto di questa magnifica esperienza. Ahimè, lo vedo anche sui miei occhi; non sono escluso dalla drammaticità della questione: è destabilizzante e allo stesso tempo magnifico e divino, scoprire quanto i miei processi mentali possano essere messi alla prova del nove guardandomi allo specchio ...
... interessante, appunto e, a volte, quando penso qualcosa, prima di esporla ad altri, mi guardo allo specchio e dico*: "Ma che cazzo stai pensando? ma finiscila" e il pensiero finisce nel cestino, prima che faccia danni insieme a tutte le altre stronzate razionali.
* - ho tenuto a scrivere «"e dico"» e non «"e mi dico"» - oceanica la differenza in questo contesto d'analisi.
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miles ha scritto:
Questo libro spiega tante cose sull'argomento in questione.
Ottimo, ma anche lo consigli o è "solo" un appunto sulla questione?
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e una strana patologia, di cui pare anche sacks fosse sofferente, che impedisce di riconoscere i tratti somatici delle persone.
La particolarità è che riesce a rendere questi argomenti, molto fruibili, e in alcuni casi anche molto autoironici e divertenti.
C'è una parte dedicata appunto alle capacità di pazienti affetti da una particolare patologia, di captare le reali intenzioni delle persone, al di là della "recita" che mettono in scena.
Racconta di una scena molto divertente in cui queste persone ridono assistendo al discorso di un presidente americano, dove era per loro palese che le parole non corrispondessero
alle intenzioni di chi le pronunciava.
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miles ha scritto: Il libro è consigliabile comunque,
Perfetto. Entro trenta giorni, sarà letto. Ti faccio sapere.
Poi uno dice che i forum non servono :cool:
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Per me questa non la batte nessuno
(..come si fa l'anteprima? :stuckup: )
https://imgur.com/a/aI7Sg
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Ci stavo pensando qualche giorno fa, perché gli occhi Zuck danno le sensazioni che danno, quelli della Clinton o anche quelli della Lorenzin che iniziai a vedere per la prima volta un anno fa, e la prima cosa che mi rimase in testa furono proprio gli occhi.
Riguardo a Zuck, mi ricordo tanti fa quando iniziai ad usare Facebook (circa 5, quando avevo 13 anni), cercai (per curiosità) la faccia di Zuck, e rimasi colpito, e mi dissi interiormente (senza usare le parole): "devo chiudere sta pagina, non devo mai più vedere la faccia di Zuck, mai più", e per molti anni inconsciamente evitai di guardare la sua faccia. Non mi piaceva, pareva un mostro, un alieno, un mostro cattivo può attaccarmi e farmi del male, nascosto però dietro una faccia apparentemente tenera.
Riguardo alla tua tesi:
E' interessante, può essere vero. Se potessero controllare la propria Espressione facciale, molti individui lo farebbero, invece mostrano la loro alienazione e la loro mostruosità.
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