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La 'plosione
3 Anni 9 Mesi fa #42959
da Lestaat
La 'plosione è stato creato da Lestaat
Si è un nuovo termine, si l'ho coniato io e si, sono totalmente impazzito.
O almeno così deve essere perchè se cosi non fosse vorrebbe dire che è tutto il resto che ha preso un piega.....ahahah...
Da questa risata che mi è venuta davvero nel momento in cui scrivevo quei puntini è venuto fuori il termine " 'plosione ", volutamente e obbligatoriamente con l'apostrofo iniziale per non lasciare dubbi sulla fonte di ispirazione ma lasciando impossibile sapere se di im- o es- si tratti perchè è impossibile da definire. (il dibattito serebbe estenuante, lunghissimo e del tutto inutile oltretutto)
Diciamo che è una rottura col botto via....
E perchè lo sto scrivendo qui?
Perchè da qualche parte lo devo pur fare perchè sono giunto ad alcune conclusioni importanti e visto che non credo affatto di essere un genio o un essere divino credo di essere in buna compagni in molte di queste conclusioni. Cose di cui di solito o non si parla, nemmeno qui o altri canali alternativi (non me ne vogliate non è per censura o perchè sono tutti stupidi, è che sono temi molto delicati e spesso non si ha voglia di affrontare) o si parla in modo frammentario rendendo difficile vedere le connessioni tra le verie parti.
In vari ambiti della conoscenza umana siamo arrivati in tempi recenti ad alcune conclusioni importanti ed a scoperte straordinarie da ormai tantissimi anni, conclusioni e scoperte che sfidano la concezione stessa dell'esistenza e che allo stesso tempo aprono un portone per finalmente trattare il sapere come un insieme senza separare la scienza da tutto il resto.
Eh si. La scienza si è definitivamente aperta alla spiritualità e date tali scoperte, la spiritualità inizia ad avere un senso pur restando incomprensibile.
Non si parla mai delle conseguenze complessive delle scoperte, fateci caso. Sono sempre delle ipotetiche e sempre stupide applicazioni future che non verranno mai, qualcuno ne analizza aspetti negativi ma tristemente diventeranno popolari solo i difetti ininfluenti, di problemi stupidi spesso conseguenza di altri fattori....ma mai e poi mai sul significato profondo di tali scoperte sulla nostra percezione della realtà.
Questo accade perchè è complicato trovare i termini corretti. Si potrebbero usare frasi ad effetto come "la realtà non esiste, tutto è una percezione" o, rubando le parole del mio filosofo preferito, Bill Hicks - all matter is merely energy condensed to a slow vibration, that we are all one consciousness experiencing itself subjectively, there is no such thing as death, life is only a dream, and we are the imagination of ourselves." che vengono tristemente semplificate dal linguaggio corrente e come sempre vengono interpretate, distorte...quando sono semplicemente letterali e oggi anche scientificamente parlando. Bene tutto ciò ha delle conseguenze di cui mai si parla, conseguenze pesanti sulla realtà, sulla nostra vita su cosa possiamo fare e quali sono i fini che ci vogliamo porre perché, sempre parlando di conseguenze scientifiche, anche la frase "non c'è limite a quello che possiamo realizzare" ha perso il suo senso puramente filosofico e spirituale e ne perde molto anche a livello individuale ma diventa una frase da prendere alla lettera, dobbiamo solo accettare quel che abbiamo scoperto e quel che significa.
Ma...
non è questo il mondo dove tutto ciò può accadere. Non ora. La parte con il livello evolutivo più basso nella società umana, in questo momento storico, è ineluttabilmente, stabilmente e prepotentemente al vertice. E non ci si può fare niente senza cambiare modello perché è il modello stesso che premia quel tipo di persone. Quelle meno capaci di empatia (da non confondere con la sensibilità), incapaci di immedesimarsi negli altri per impossibilità intellettiva e/o culturale. Quelli che un tempo si sentivano stupidi e di solito arrivavan facilmente alle mani nei bar, nelle discoteche davanti al ragazzetto più sveglio e che cambiavano canale per non sentirsi stupidi quando intervistavano Pasolini, quando cantava Gaber, quando sentivano le riflessioni di Sciascia o sentivano leggere ad alta voce al bar l'editoriale di Svevo o di Pavese sui quotidiani. E sentendosi stupidi quando la situazione non permetteva loro il passaggio alle vie di fatto, facevano una cosa cui non siamo più abituati: tacevano. perchè sapevano di essere stupidi in qualche modo...
Oggi abbiamo Bonolis e i suoi programmi o qualsivoglia melma presente ora in quella scatola, cose che farebbero sentire un genio anche il personaggio dei goonies che soleva ripetere il suo nome seguito da "...STU-PI-DO..."
E quindi adesso anche queste persone pensano che il loro pensiero sia intelligente e lo promuovono, lo pubblicizzan e lo impongono in ogni momento o almeno ci provano.
Non parlo dei governanti o dei media, sia chiaro, parlo di tutti. del vicino di casa carpentiere e del professore universitario con , l'insignificante, ai fini sia culturali che intellettuali, laurea ottenuta studiando cose che per la metá sono risaputamente false o deviate dal loro senso reale sempre a causa della mancata accettazione e/o comprensione di concetti chiariti persino secoli fa...ma interpretati metaforicamente o dando loro un senso più profondo delle parole stesse rendendo il messaggio da molto semplice e chiaro, chiarito e cristallizzato da secoli di saggezza, come è a qualcosa da "capire nell'anima" cme se ci fosse, ad esempio, da capire qualcosa nel "cacciare i cazzo di mercanti dal tempio".....anche se credo che l'intercalare tanto caro a noi italiani fosse diverso.
La situazione è tristemente questa, tristemente non complottista, meschinamente non epica, né satanica, semplicemente stupida perché "non sanno quel che fanno" o meglio non sono in grado di capirlo.
Sarei felice si sviluppasse una discussione. Premetto ch ignoreró chi cerca di confutare le premesse della discussione, non perché non sia aperto al dibattito ma perché vorrei discutere su cosa si può fare per uscire da questa situazione ammesso e non concesso che io abia fatto una analisi corretta della situazione. Senza tale ammissione non si potrebbe parlare seriamente di cosa fare per risolvere quindi evitiamo...
O almeno così deve essere perchè se cosi non fosse vorrebbe dire che è tutto il resto che ha preso un piega.....ahahah...
Da questa risata che mi è venuta davvero nel momento in cui scrivevo quei puntini è venuto fuori il termine " 'plosione ", volutamente e obbligatoriamente con l'apostrofo iniziale per non lasciare dubbi sulla fonte di ispirazione ma lasciando impossibile sapere se di im- o es- si tratti perchè è impossibile da definire. (il dibattito serebbe estenuante, lunghissimo e del tutto inutile oltretutto)
Diciamo che è una rottura col botto via....
E perchè lo sto scrivendo qui?
Perchè da qualche parte lo devo pur fare perchè sono giunto ad alcune conclusioni importanti e visto che non credo affatto di essere un genio o un essere divino credo di essere in buna compagni in molte di queste conclusioni. Cose di cui di solito o non si parla, nemmeno qui o altri canali alternativi (non me ne vogliate non è per censura o perchè sono tutti stupidi, è che sono temi molto delicati e spesso non si ha voglia di affrontare) o si parla in modo frammentario rendendo difficile vedere le connessioni tra le verie parti.
In vari ambiti della conoscenza umana siamo arrivati in tempi recenti ad alcune conclusioni importanti ed a scoperte straordinarie da ormai tantissimi anni, conclusioni e scoperte che sfidano la concezione stessa dell'esistenza e che allo stesso tempo aprono un portone per finalmente trattare il sapere come un insieme senza separare la scienza da tutto il resto.
Eh si. La scienza si è definitivamente aperta alla spiritualità e date tali scoperte, la spiritualità inizia ad avere un senso pur restando incomprensibile.
Non si parla mai delle conseguenze complessive delle scoperte, fateci caso. Sono sempre delle ipotetiche e sempre stupide applicazioni future che non verranno mai, qualcuno ne analizza aspetti negativi ma tristemente diventeranno popolari solo i difetti ininfluenti, di problemi stupidi spesso conseguenza di altri fattori....ma mai e poi mai sul significato profondo di tali scoperte sulla nostra percezione della realtà.
Questo accade perchè è complicato trovare i termini corretti. Si potrebbero usare frasi ad effetto come "la realtà non esiste, tutto è una percezione" o, rubando le parole del mio filosofo preferito, Bill Hicks - all matter is merely energy condensed to a slow vibration, that we are all one consciousness experiencing itself subjectively, there is no such thing as death, life is only a dream, and we are the imagination of ourselves." che vengono tristemente semplificate dal linguaggio corrente e come sempre vengono interpretate, distorte...quando sono semplicemente letterali e oggi anche scientificamente parlando. Bene tutto ciò ha delle conseguenze di cui mai si parla, conseguenze pesanti sulla realtà, sulla nostra vita su cosa possiamo fare e quali sono i fini che ci vogliamo porre perché, sempre parlando di conseguenze scientifiche, anche la frase "non c'è limite a quello che possiamo realizzare" ha perso il suo senso puramente filosofico e spirituale e ne perde molto anche a livello individuale ma diventa una frase da prendere alla lettera, dobbiamo solo accettare quel che abbiamo scoperto e quel che significa.
Ma...
non è questo il mondo dove tutto ciò può accadere. Non ora. La parte con il livello evolutivo più basso nella società umana, in questo momento storico, è ineluttabilmente, stabilmente e prepotentemente al vertice. E non ci si può fare niente senza cambiare modello perché è il modello stesso che premia quel tipo di persone. Quelle meno capaci di empatia (da non confondere con la sensibilità), incapaci di immedesimarsi negli altri per impossibilità intellettiva e/o culturale. Quelli che un tempo si sentivano stupidi e di solito arrivavan facilmente alle mani nei bar, nelle discoteche davanti al ragazzetto più sveglio e che cambiavano canale per non sentirsi stupidi quando intervistavano Pasolini, quando cantava Gaber, quando sentivano le riflessioni di Sciascia o sentivano leggere ad alta voce al bar l'editoriale di Svevo o di Pavese sui quotidiani. E sentendosi stupidi quando la situazione non permetteva loro il passaggio alle vie di fatto, facevano una cosa cui non siamo più abituati: tacevano. perchè sapevano di essere stupidi in qualche modo...
Oggi abbiamo Bonolis e i suoi programmi o qualsivoglia melma presente ora in quella scatola, cose che farebbero sentire un genio anche il personaggio dei goonies che soleva ripetere il suo nome seguito da "...STU-PI-DO..."
E quindi adesso anche queste persone pensano che il loro pensiero sia intelligente e lo promuovono, lo pubblicizzan e lo impongono in ogni momento o almeno ci provano.
Non parlo dei governanti o dei media, sia chiaro, parlo di tutti. del vicino di casa carpentiere e del professore universitario con , l'insignificante, ai fini sia culturali che intellettuali, laurea ottenuta studiando cose che per la metá sono risaputamente false o deviate dal loro senso reale sempre a causa della mancata accettazione e/o comprensione di concetti chiariti persino secoli fa...ma interpretati metaforicamente o dando loro un senso più profondo delle parole stesse rendendo il messaggio da molto semplice e chiaro, chiarito e cristallizzato da secoli di saggezza, come è a qualcosa da "capire nell'anima" cme se ci fosse, ad esempio, da capire qualcosa nel "cacciare i cazzo di mercanti dal tempio".....anche se credo che l'intercalare tanto caro a noi italiani fosse diverso.
La situazione è tristemente questa, tristemente non complottista, meschinamente non epica, né satanica, semplicemente stupida perché "non sanno quel che fanno" o meglio non sono in grado di capirlo.
Sarei felice si sviluppasse una discussione. Premetto ch ignoreró chi cerca di confutare le premesse della discussione, non perché non sia aperto al dibattito ma perché vorrei discutere su cosa si può fare per uscire da questa situazione ammesso e non concesso che io abia fatto una analisi corretta della situazione. Senza tale ammissione non si potrebbe parlare seriamente di cosa fare per risolvere quindi evitiamo...
I seguenti utenti hanno detto grazie : robyale
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3 Anni 9 Mesi fa #42965
da qilicado
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
Risposta da qilicado al topic La 'plosione
La risposta sta nel titolo.vorrei discutere su cosa si può fare per uscire da questa situazione
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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3 Anni 9 Mesi fa #42968
da Lestaat
Risposta da Lestaat al topic La 'plosione
Sono daccordo, sembra essere l'unica via d'uscita, ma tristemente non ci sono le condizioni storiche per poter percorrere tale strada. Ne risulterebbe solo una rivolta, una versione inutile e violenta dei 5 stelle.
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3 Anni 9 Mesi fa #42997
da danielas
Risposta da danielas al topic La 'plosione
Spero di non andare fuori tema.
A me 'plosione ha fatto ricordare una poesia di D.H.Lawrence che si intitola “ ALLA FINE ...” ( AT LAST _____)
Quando le cose vanno pessimamente, passano oltre la tragedia.
E allora, la sola cosa che possiamo fare è mantenerci del tutto fermi,
e serbare l'estremo tesoro dell'anima, la sanità.
Perchè, poveri individui che siamo,
se perdiamo la sanità,
perdiamo ciò che ci mantiene individui,
distinti dal caos.
Nella morte, l'atomo raccoglie noi
e i soli.
Ma se perdiamo la sanità,
nulla o nessuno nell'intero vasto reame dello spazio
ci vuole, o può avere qualche cosa da dividere con noi.
Possiamo soltanto urlare l'urlo lugubre degli idioti,
l'urlo dei perduti totalmente
i quali urlano il loro non essere.
Certo, una poesia ognuno la interpreta a modo suo … a me questa di Lawrence sembra “giusta” per questi tempi ...
A me 'plosione ha fatto ricordare una poesia di D.H.Lawrence che si intitola “ ALLA FINE ...” ( AT LAST _____)
Quando le cose vanno pessimamente, passano oltre la tragedia.
E allora, la sola cosa che possiamo fare è mantenerci del tutto fermi,
e serbare l'estremo tesoro dell'anima, la sanità.
Perchè, poveri individui che siamo,
se perdiamo la sanità,
perdiamo ciò che ci mantiene individui,
distinti dal caos.
Nella morte, l'atomo raccoglie noi
e i soli.
Ma se perdiamo la sanità,
nulla o nessuno nell'intero vasto reame dello spazio
ci vuole, o può avere qualche cosa da dividere con noi.
Possiamo soltanto urlare l'urlo lugubre degli idioti,
l'urlo dei perduti totalmente
i quali urlano il loro non essere.
Certo, una poesia ognuno la interpreta a modo suo … a me questa di Lawrence sembra “giusta” per questi tempi ...
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3 Anni 9 Mesi fa #42999
da Lestaat
Risposta da Lestaat al topic La 'plosione
Assolutamente giustissima per i tempi o quantomeno facilmente interpretabile nel modo giusto.
È per questo che mi è venuto spontaneo scrivere questa volta...tutta questa pochezza lascia attoniti e spaesati...parlare non può che fare bene.
È per questo che mi è venuto spontaneo scrivere questa volta...tutta questa pochezza lascia attoniti e spaesati...parlare non può che fare bene.
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3 Anni 9 Mesi fa #43008
da danielas
Risposta da danielas al topic La 'plosione
parlare non può che fare bene. Sono d'accordo. La parola appartiene agli esseri umani, esercitarla ci permette di essere gli umani che siamo. Aggiungerei: bisogna ricordarselo però. Lo dico perchè purtroppo con tante persone ormai ho la sensazione di parlare con esseri già robotizzati ed è raggelante. Non è che io mi chiami fuori, però lo sento, mi accorgo e cerco quel che robotizzato non è. Siamo tutti qui, nessuno può credere di esserne indenne, ma uscire dalla “meccanica” e tornare ad essere di carne sangue ossa si può … magari non tanto comodo, ma si può …
Pensavo anche a quel “Cacciate i mercanti dal Tempio”.
Mi è tornato in mente che ce lo dicevano sempre da qualche pulpito (a quelli della mia generazione, dopo non so, da tanto non frequento i pulpiti), quindi si aveva l'impressione di “essere in buone mani”, in qualche modo, visto che dicevano questo.
Ma eravamo piccoli, potevamo avere la sensazione che qualcosa non quadrasse, ma non certo renderci conto che quel che ci facevano era in realtà toglierci la capacità di sapere cosa fosse “il tempio”.
Bè … la buona notizia è che chi si è ostinato alla fine ci è arrivato lo stesso.
Se no, come si potrebbe reggere lo spettacolo che si trova ogni mattina uscendo di casa?
Pensavo anche a quel “Cacciate i mercanti dal Tempio”.
Mi è tornato in mente che ce lo dicevano sempre da qualche pulpito (a quelli della mia generazione, dopo non so, da tanto non frequento i pulpiti), quindi si aveva l'impressione di “essere in buone mani”, in qualche modo, visto che dicevano questo.
Ma eravamo piccoli, potevamo avere la sensazione che qualcosa non quadrasse, ma non certo renderci conto che quel che ci facevano era in realtà toglierci la capacità di sapere cosa fosse “il tempio”.
Bè … la buona notizia è che chi si è ostinato alla fine ci è arrivato lo stesso.
Se no, come si potrebbe reggere lo spettacolo che si trova ogni mattina uscendo di casa?
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3 Anni 9 Mesi fa #43010
da Lestaat
Risposta da Lestaat al topic La 'plosione
Dici..."Lo dico perchè purtroppo con tante persone ormai ho la sensazione di parlare con esseri già robotizzati ed è raggelante. "
Beh non è una sensazione. È la realtà, e non sono robotizzati son proprio stupidi. Ricorderete quella sensazione a scuola no? Quando c'erano giusto un paio di compagni, spesso nemmeno tutti nella stessa classe, con cui valeva la pena parlare o fare cose? Solo un 10% degli adulti quando ti parlava diceva cose che trovavate logiche.....ricordate?
Non era la vostra inesperienza...erano illogiche, erano stupide.....perchè la maggior parte son così, animaletti che sarebbero teneri normalmente ma lihanno convinti che possono tutti espimere la loro opinione e che vale come quella degli altri in questo meraviglioso mnd demcratico ed ora parlano e sono pure arroganti....questa è la tristissima realtà. (ovvio che quando dico stupidi non mi riferisco alle capacità intellettive naturali che probabilmente sono simil in tutti ma della situazione nella realtà, che sia per stupidita reale o per rimbambimento impsto il risultato non cambia....e allora abbiamo le piramidi che son tombe, i romani (popolazione vissuta per circa mille anni) mangiavano questo e quello e facevano questo e quello e un pezzetto di stoffaci protegge da un virus....
ehm.....certo che detto tutto insieme fa una certa impressione apocalittica no?
Beh non è una sensazione. È la realtà, e non sono robotizzati son proprio stupidi. Ricorderete quella sensazione a scuola no? Quando c'erano giusto un paio di compagni, spesso nemmeno tutti nella stessa classe, con cui valeva la pena parlare o fare cose? Solo un 10% degli adulti quando ti parlava diceva cose che trovavate logiche.....ricordate?
Non era la vostra inesperienza...erano illogiche, erano stupide.....perchè la maggior parte son così, animaletti che sarebbero teneri normalmente ma lihanno convinti che possono tutti espimere la loro opinione e che vale come quella degli altri in questo meraviglioso mnd demcratico ed ora parlano e sono pure arroganti....questa è la tristissima realtà. (ovvio che quando dico stupidi non mi riferisco alle capacità intellettive naturali che probabilmente sono simil in tutti ma della situazione nella realtà, che sia per stupidita reale o per rimbambimento impsto il risultato non cambia....e allora abbiamo le piramidi che son tombe, i romani (popolazione vissuta per circa mille anni) mangiavano questo e quello e facevano questo e quello e un pezzetto di stoffaci protegge da un virus....
ehm.....certo che detto tutto insieme fa una certa impressione apocalittica no?
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3 Anni 9 Mesi fa #43031
da danielas
Risposta da danielas al topic La 'plosione
Seguendo certe mie curiosità di quel momento, andai ad acquistare “Il libro di Giobbe” e lo lessi.
Quello da cui rimasi colpita di più e che continuai a ricordare nel tempo, furono i continui richiami alle note a piè di pagina, che dicevano sempre la stessa cosa: nella lingua antica nella quale fu scritto il testo, la parola usata per “senno” era la stessa che indicava “cuore”.
La cosa mi interessò moltissimo, è diventato un riferimento “per farmene una ragione”, in qualche modo.
Anche del fatto che nei confronti della parola “intelligenza”, che mi tocca usare come tutti, in realtà ho una relazione disturbata.
Nella lingua antica non era separato il mentale dal resto del corpo, era preso in considerazione il corpo vivo, un corpo vivo è una persona , con tutte le contraddizioni possibili immaginabili ma comunque un essere unico, solo un robot è fatto di pezzi separabili che si possono mettere insieme ad altri pezzi di altri robot e “funziona”.
Mi ricordo i periodi in cui c'era la lamentazione sui giornali sul “problema dei cervelli in fuga”.
Leggendo la notizia mi compariva la visione macabra: una fila di cervelli come dal macellaio. Ovviamente da questo non ero particolarmente propensa a dispiacermi per la fuga dei cervelli: se di cervelli si trattava, scappassero pure nel luogo che risultasse loro più gradito.
Voglio dire che questa quantità di gente supermascherata che trovo quando esco di casa, per quel che ne so potrebbe essere più intelligente di me, so che tra questi ci sono anche schiere di professionisti portatori di lauree e master attestanti alti livelli intellettivi, rigenerati da quelle melme sterilizzanti con cui si sfregano continuamente le mani suppongo.
Voglio dire che non posso cavarmela catalogando come “stupida” tutta questa gente.
Mi viene più da pensare che la chiave stia in quelle note a piè pagina ...
Quello da cui rimasi colpita di più e che continuai a ricordare nel tempo, furono i continui richiami alle note a piè di pagina, che dicevano sempre la stessa cosa: nella lingua antica nella quale fu scritto il testo, la parola usata per “senno” era la stessa che indicava “cuore”.
La cosa mi interessò moltissimo, è diventato un riferimento “per farmene una ragione”, in qualche modo.
Anche del fatto che nei confronti della parola “intelligenza”, che mi tocca usare come tutti, in realtà ho una relazione disturbata.
Nella lingua antica non era separato il mentale dal resto del corpo, era preso in considerazione il corpo vivo, un corpo vivo è una persona , con tutte le contraddizioni possibili immaginabili ma comunque un essere unico, solo un robot è fatto di pezzi separabili che si possono mettere insieme ad altri pezzi di altri robot e “funziona”.
Mi ricordo i periodi in cui c'era la lamentazione sui giornali sul “problema dei cervelli in fuga”.
Leggendo la notizia mi compariva la visione macabra: una fila di cervelli come dal macellaio. Ovviamente da questo non ero particolarmente propensa a dispiacermi per la fuga dei cervelli: se di cervelli si trattava, scappassero pure nel luogo che risultasse loro più gradito.
Voglio dire che questa quantità di gente supermascherata che trovo quando esco di casa, per quel che ne so potrebbe essere più intelligente di me, so che tra questi ci sono anche schiere di professionisti portatori di lauree e master attestanti alti livelli intellettivi, rigenerati da quelle melme sterilizzanti con cui si sfregano continuamente le mani suppongo.
Voglio dire che non posso cavarmela catalogando come “stupida” tutta questa gente.
Mi viene più da pensare che la chiave stia in quelle note a piè pagina ...
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3 Anni 9 Mesi fa #43042
da Lestaat
Risposta da Lestaat al topic La 'plosione
Hai ragione nel porre dubbi sul concetto che si ha di intelligenza ed è questo, credo, che non ti/ci permette di usare con serenità quello di stupidità.
Ma è proprio nella visione dell'essere umano nel suo insieme che dobbiamo copirne il significato. Credo che la nostra "educazione" in quest momento ci si stia rigirando contro, che ci impedisca di accettare la stupidità di molti se per intelligenza iniziamo ad usare l'idea complessiva di uomo, senza distinzione tra ragione e spirito. Ma soprattutto dovremmo iniziare, senza timore di essere arroganti, a zittire gli stolti, senza avere la pretesa di spiegarne il motivo come sempre si fa. È totalmente inutile. E non ci possiamo più permettere di lasciare questo branco di idioti a comandare il mondo.
Ma è proprio nella visione dell'essere umano nel suo insieme che dobbiamo copirne il significato. Credo che la nostra "educazione" in quest momento ci si stia rigirando contro, che ci impedisca di accettare la stupidità di molti se per intelligenza iniziamo ad usare l'idea complessiva di uomo, senza distinzione tra ragione e spirito. Ma soprattutto dovremmo iniziare, senza timore di essere arroganti, a zittire gli stolti, senza avere la pretesa di spiegarne il motivo come sempre si fa. È totalmente inutile. E non ci possiamo più permettere di lasciare questo branco di idioti a comandare il mondo.
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3 Anni 8 Mesi fa #43097
da danielas
Risposta da danielas al topic La 'plosione
Già, ma quelli non smetteranno di propria iniziativa ...
Quanto alla “nostra educazione” … ho letto tutti i libri di Alice Miller che ho trovato, anni fa.
Non quello che altri hanno detto o scritto di quel che ha detto Alice Miller, quel che ha scritto lei, la sua ricerca, quel che ha fatto per farla conoscere e con quali risultati.
Ad un certo punto ha smesso di rivolgersi ai suoi colleghi, agli specialisti per far conoscere le sue ricerche perchè ha visto che, a loro, quel che interessava era solo mantenere la posizione che avevano raggiunto o che speravano di raggiungere. Quindi ha scritto libri divulgativi, per tutti, con grande onestà. Tanta gente a quel tempo ha riconosciuto vero quel che diceva, leggeva i suoi libri e le scriveva …
Gli “specialisti” hanno continuato a fare quel che facevano prima …
Penso spesso a lei … tutti i giorni mi trovo a che fare con chi si sente “virtuoso” perchè “sta alle regole”, cioè è più papista del papa, e non c'è verso di farglielo mettere in dubbio questo papa, piuttosto che mettere in discussione il loro “papa” ti soffocano sotto una colata di “disinfettante” …
Alice Miller l'aveva detto il perchè ...
Quanto alla “nostra educazione” … ho letto tutti i libri di Alice Miller che ho trovato, anni fa.
Non quello che altri hanno detto o scritto di quel che ha detto Alice Miller, quel che ha scritto lei, la sua ricerca, quel che ha fatto per farla conoscere e con quali risultati.
Ad un certo punto ha smesso di rivolgersi ai suoi colleghi, agli specialisti per far conoscere le sue ricerche perchè ha visto che, a loro, quel che interessava era solo mantenere la posizione che avevano raggiunto o che speravano di raggiungere. Quindi ha scritto libri divulgativi, per tutti, con grande onestà. Tanta gente a quel tempo ha riconosciuto vero quel che diceva, leggeva i suoi libri e le scriveva …
Gli “specialisti” hanno continuato a fare quel che facevano prima …
Penso spesso a lei … tutti i giorni mi trovo a che fare con chi si sente “virtuoso” perchè “sta alle regole”, cioè è più papista del papa, e non c'è verso di farglielo mettere in dubbio questo papa, piuttosto che mettere in discussione il loro “papa” ti soffocano sotto una colata di “disinfettante” …
Alice Miller l'aveva detto il perchè ...
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