Se volete commentare i risultati elettorali, lo spazio è a vostra disposizione.
Luigi Di Maio lascia la guida del Movimento a 3 giorni dalla catastrofe annunciata in Emilia-Romagna. Che cosa si lascia alle spalle?
In questo video, il conduttore de "il vaso di pandora" interroga Guido Grossi riguardo il MES ed in particolare (dal minuto 27 circa) gli fa spiegare il motivo dell'intenzione di costituire un nuovo soggetto politico (Liberiamo l'italia) di cui recentemente abbiamo pubblicato lo statuto e il manifesto.
Educata, composta e silenziosa, Giorgia Meloni sta rapidamente scalando le classifiche di gradimento degli italiani. Ogni settimana che passa, lei si porta a casa mezzo punto percentuale nei sondaggi nazionali. Solo un anno fa Fratelli d’Italia stava al 4%, mentre oggi, secondo gli ultimi sondaggi, è arrivata oltre l’11%. E Giorgia Meloni fa tutto questo con costanza e con tenacia, senza sbraitare e senza fare rumore.
Come ben sappiamo, anche Salvini ha avuto una crescita vertiginosa, fra le elezioni del 2018 e oggi. Ma lui lo ha fatto stando al governo, come ministro degli interni, intestandosi ogni giorno le battaglie sull’immigrazione in diretta sui telegiornali. Mentre Meloni non ha nessun palcoscenico pubblico, non è mai stata ministro, e tutto ciò che ha a disposizione sono le sue apparizioni nei talk-show.
Sabato 7 dicembre si svolgerà a Roma — CENTRO CONGRESSI FRENTANI (Via dei Frentani 4), ore 10:00 — l’Assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali, già in via di formazione.
Dopo la bozza del Manifesto politico, presentiano ai lettori la bozza dello Statuto approvato dal Coordinamento nazionale il 4 dicembre.
Una bozza perché verrà sottosposta al vaglio del processo costituente e dei diversi Comitati Popolari territoriali già sorti e che nasceranno nei prossimi mesi.
Liberiamo l’Italia
bozza di STATUTO
PREAMBOLO
1. Liberiamo l’Italia (di seguito LIT) è un movimento federativo di Comitati Popolari territoriali.
di Giorgio Cattaneo
Chi fossero davvero, i 5 Stelle, il giornalista Paolo Barnard l’aveva capito (e scritto) ben prima dell’exploit elettorale del 2013. Un tragico abbaglio di massa: milioni di pesciolini pronti ad abboccare all’amo dei pescatori Grillo e Casaleggio. Per Federico Dezzani, l’analista geopolitico che ha ricostruito i legami di Casaleggio con Enrico Sassoon e gli ambienti più esclusivi del potere Usa, si è trattato di una colossale operazione di manipolazione di massa, concepita per dirottare il dissenso popolare verso lidi innocui. La tecnica: alzare il volume della protesta toccando i temi più svariati, ma senza mai prospettare soluzioni precise, chiaramente espresse. Oggi, gettata la maschera e disattese tutte le promesse del 2018, si tocca il fondo con uno spettacolo incredibile: lo spaurito Di Maio tenuto al guinzaglio da Grillo, in un video su Facebook in cui l’ex comico dice, testualmente: «Non siamo più quello che eravamo dieci anni fa, mettetevelo bene in testa: ed è meraviglioso». Poi, alludendo al fantasma Di Maio, muto e immobile al suo fianco, Grillo aggiunge: «Il capo politico è lui. Io gli starò un po’ più vicino, quindi per cortesia non rompete i coglioni».
Ragazzi, io sulla situazione politica italiana e sui 5 Stelle ho già detto tutto quello che dovevo dire, e non vorrei ripetermi inutilmente. Immagino però che vogliate commentare il risultato elettorale in Umbria, per cui vi lascio questo spazio a disposizione. Perfavore non litigate.
Fonte Byoblu
di Uhura
ieri sono stata all’Assemblea Costituente di VOX ITALIA, il nuovo Partito Politico con una marcata impronta ideologica (finalmente , in quest’epoca manifestamente post-ideologica qual è la nostra) sostenuto dal filosofo Diego Fusaro che ne è il primo ispiratore.
La Costituente si è tenuta in via Nazionale, all’Hotel Quirinale (nomen omen: quale posto migliore per un partito che si propone di rinfocolare l’amore Patrio e di promuovere la Sovranità Popolare?). Hanno partecipato personaggi prestigiosi come Diego Fusaro, Nino Galloni, Francesco Amodeo, Fabio Duranti, Francesco Toscano e molti altri. La sala di circa 200 posti era praticamente piena.
C’era nell’aria aspettativa, curiosità, direi anche una certa febbrile emozione. Si sentiva che eravamo tutti lì perché desideriamo restituire al nostro Paese la dignità che gli è stata sottratta (o meglio, alla quale ha rinunciato) e al Popolo Italiano la Sovranità alla quale ha troppo facilmente abdicato (perché – ricordiamolo – alla Sovranità si rinuncia, non si può strappare via).
Interessante intervista di Claudio Messora a Gaetano Intrieri, l'uomo che ha provato ad indagare (per conto di Toninelli) su una questione particolarmente scomoda della scorsa legislatura: il famoso aereo "presidenziale" di Matteo Renzi. Intrieri svela come un complesso giro di scatole cinesi, di affitti e di subappalti avrebbe portato lo stato italiano a spendere più di 160 milioni per un aereo il cui valore sul mercato era meno di sei.
Fonte Byoblu