Esatto, il tam tam mediatico è iniziato da mesi ormai e la frase che rimbomba nel cervello e nella grancassa della propaganda è: "Votate! Non importa per chi, basta che votiate". Ovvero: "Siete delle pecore, noi vogliamo che voi siate delle pecore! Ebbene pascolate ora e lasciate al padrone il compito di accudire la fattoria". Non fa una grinza. Bisogna capire che il voto non è "azione", è la sua antitesi. E' un mero esercizio di "giudizio". Essendo privato dell'azione l'elettore non riesce a capire la profondità della sua scelta; da qui, secondo me, il detto "il minore dei due mali" è venuto alla ribalta. Se una cosa è male io decido di non scegliere, poichè qualsiasi cosa, anche in minor entità, nuocerà alla mia "salute". Invece l'esercizio di delega è solo un giudizio: "per me questo è leggermente meno male di quell'altro, perchè..."; ma sarà il candidato a compiere le azioni, non l'elettore stesso.
di Mark Brandly1 [Un file audio MP3 di questo articolo, narrato da Steven Ng, è disponibile per il download.]
Nel mio recente articolo "Come Vincere un'Elezione"2 ho fatto notare come "il vostro voto non conti". Date alcune risposte a questa frase, vorrei fornire un'ulteriore spiegazione.
Si consideri cosa significa dire "il vostro voto non conta". Il vostro voto conta se influenza il risultato dell'elezione in questione. Come ciò possa avvenire dipende dal numero dei voti conteggiati. Se c'è un numero pari di elettori in un'elezione, il vostro voto conta solo se crea un pareggio ed il vostro candidato prosegue per vincere l'elezione. Se non aveste votato, il vostro candidato avrebbe perso per un voto. In un caso simile, a causa del vostro voto, le probabilità di vincita del vostro candidato sono aumentate dallo 0% a circa il 50%.
Dall'altro lato se c'è un numero dispari di elettori, il vostro voto conta se rompe il pareggio che avrebbe avuto luogo in assenza del vostro voto. In un caso simile le probabilità del vostro candidato di vincere aumentano da circa il 50% al 100%.3 La possibilità che possa avvenire uno di questi avvenimenti dipende dal numero di elettori nell'elezione, tra le altre cose. Sommando il tutto, le probabilità che il vostro voto faccia la differenza sono approssimativamente 1/N, dove N è il numero di elettori nell'elezione.4 Secondo questa stima in un'elezione con 100 milioni di elettori, la possibilità che un singolo voto influenzi il risultato dell'elezione sarebbe circa un milionesino del 1%.
Nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, le cose si fanno complicate a causa del nostro Collegio Elettorale. Tuttavia uno studio delle elezioni del 2008, un'elezione con circa 130 milioni di elettori, mostra che questa stima di 1/N sembra rimanere corretta per un ordine di grandezza. Poco prima l'elezione presidenziale del 2008, Andrew Gelman, Nate Silver e Aaron Edlin (GSE), hanno proiettato le probabilità che un singolo voto aveva nell'influenzare quell'elezione.5 Basando le loro previsioni sui sondaggi immediatamente prima l'elezione del 2008, il GSE ha stimato la possibilità che un elettore preso a caso potesse influenzare l'elezione fosse di una su 60 milioni. Nelle loro previsioni Stato dopo Stato, un singolo voto in New Mexico, New Hampshire, Colorado, o Virginia risultava apparentemente importante, con una possibilità approssimata di una su 10 milioni che un singolo voto in questi Stati avrebbe fatto la differenza in quell'elezione. In Alaska, Hawaii e nel Distretto di Columbia "la probabilità che un singolo voto fosse decisivo era quasi zero".
Gli analisti che considerano spesso questo argomento paragonano le possibilità che un voto possa fare la differenza in un'elezione nazionale, alle probabilità di morire guidando nel Giorno dell'Elezione: è più probabile che si possa morire in un incidente mortale piuttosto che il vostro voto sia decisivo. Uno studio del 2008, pubblicato dal Journal of the American Medical Association, conferma questa conclusione. Donald Redelmeier e Robert Tibshirani hanno esaminato le morti connesse alla strada durante le ore in cui si vota nei Giorni Elettivi paragonate al numero delle morti nel martedì precedente e successivo all'elezione negli ultimi 30 giorni. Hanno scoperto che la media di 158 morti nel Giorno dell'Elezione è del 18% superiore rispetto al tasso medio di morte negli altri giorni.6
Sembra che un automobilista abbia più possibilità di morire durante le ore di voto rispetto a qualsiasi altro periodo. Che questo sia il caso o no, migliaia di persone sono morte mentre guidavano durante i periodi di voto per le elezioni presidenziali, ma mai un singolo voto è stato determinante per una di queste elezioni.
Un sondaggio del 2007 degli studenti della Ferris State University (insegno alla Ferris State) mostra che il 79% degli studenti "sentono che il loro voto faccia la differenza". Mi sembra che gli studenti siano influenzati dalla gran cassa del "dovreste votare" del campus. Presumo che gli studenti stavano fornendo risposte politicamente corrette al sondaggio, anche se sanno che il loro voto non fa la differenza. I sondaggi informali nelle mie classi indicano che una bassa percentuale dei miei studenti crede che il loro voto possa con tutta probabilità influenzare un'elezione o le politiche del governo. Se è vero che il 79% degli studenti della mia università crede che il loro voto possa influenzare un'elezione presidenziale, forse la Ferris State dovrebbe considerare di ristrutturare il suo programma generale di istruzione.
Non solo un singolo voto non fa la differenza, nelle elezioni presidenziali sembra che tutti i voti dello Stato del Michigan non contino. Se un singolo individuo potesse controllare tutti gli elettori nel Michigan e se tutti gli elettori del Michigan avessero votato per John McCain, Barack Obama sarebbe stato ancora il vincitore dell'elezione del 2008. Se tutti gli elettori del Michigan avessero votato per John Kerry nel 2004 e per Al Gore nel 2000, George Bush sarebbe stato ancora il vincitore di entrambe le elezioni. Infatti se tutti gli elettori del Michigan avessero votato per il candidato perdente in ogni elezione sin dal 1900, ciò non avrebbe cambiato nulla. Gli stessi candidati avrebbero vinto ogni elezione. Apparentemente non sembra importante se gli elettori del Michigan sostengano i Democratici, i Repubblicani o Shaq. Ovviamente gli elettori del Michigan come gruppo potrebbero influenzare un'elezione presidenziale, solo che non è accaduto nell'ultimo secolo.
uardando alle 28 elezioni presidenziali dal 1900 al 2008 viene fuori che solo raramente il voto di un singolo Stato ha influenzato l'elezione. In 23 di queste 28 elezioni (82% delle volte) nessun totale dei voti di un singolo Stato ha avuto importanza. In queste 23 elezioni, se una persona potesse controllare ogni singolo voto in uno Stato qualunque, anche uno degli Stati più grandi, questa persona non potrebbe cambiare il risultato dell'elezione. Nel 1916 dieci Stati fecero la differenza (per "fare la differenza" intendo che se una maggioranza degli elettori dello Stato sosteneva il candidato perdente, il risultato dell'elezione sarebbe stato diverso).7
Il voto di New York fece la differenza nell'elezione del 1960 tra Kennedy-Nixon e del 1976 tra Carter-Ford; i 30 Stati che andarono a Bush nella famosa elezione del 2000 tra Bush-Al Gore fecero tutti la differenza; ed Ohio, Florida e Texas fecero tutti la differenza nell'elezione del 2004 tra Bush-Kerry. Del totale delle 1,362 volte che gli Stati hanno partecipato alle 28 elezioni sin dal 1900, i voti di un singolo Stato hanno influenzato il risultato dell'elezione 45 volte o solo il 3,3% delle volte. Per gli elettori di 18 Stati sin dal 1900, il loro Stato al completo non ha avuto importanza in nessuna delle elezioni presidenziali.8
Spesso quando evidenzio il fatto che il tuo voto non conta, le persone rispondono dicendo che uno dovrebbe ancora votare anche se il proprio voto non influenzerà l'elezione. Lasciatemi brevemente considerare tre comuni repliche alla conclusione "il tuo voto non conta".
Alcune persone fanno un'affermazione che parafraserò come segue: "Molti voti potrebbero influenzare un'elezione. Pertanto è importante che tu voti, perchè i voti si sommano. Perchè molti voti contano, il voto di ogni singolo individuo conta". Ora è vero che molti voti potrebbero influenzare un'elezione, ma ciò è irrilevante fino al punto che un singolo voto non conta.
Questa idea è un esempio della fallacia della divisione. Questa fallacia è commessa quando si afferma che quello che è vero per un intero deve essere anche vero per una parte di quell'intero. Per esempio: "La quantità di petrolio nel mondo ha un effetto significativo sui prezzi del carburante, pertanto il livello di produzione di una piccola compagnia petrolifera ha un effetto significativo sui prezzi del carburante". Chiaramente, questa frase è falsa. Sostenere che molti elettori contano e pure che il voto di ogni individuo conta, è egualmente fallace.
Un'altra affermazione comune a favore del voto recita una cosa del genere: si dovrebbe votare perchè "se non si vota non ci si può lamentare". Ciò è sbagliato a vari livelli.
Se questa frase è presa alla lettera, è falsa. Ci si può lamentare, anche se non si vota. Nessuno mai mi ha chiesto "hai votato?" quando mi lamento del governo. Possiamo lamentarci a briglie sciolte. Non c'è alcuna prescrizione etica o legale contro chi si lamenta semplicemente perchè qualcuno ha fallito nel votare.
Forse quando si dice che "se non voti non puoi lamentarti" si intende dire "solo coloro che votano sono giustificati a lamentarsi. Puoi lamentarti, ma non dovresti, se non hai votato". Mi sembra che l'opposto abbia più senso. Votare riduce il proprio diritto a lamentarsi. Se si vota, allora si sostiene un sistema corrotto. Si può essere incolpati parzialmente per la debacle visto che è il nostro governo federale. I funzionari eletti sono corrotti perchè gli elettori votano per leader politici immorali (come ho spiegato qui2). Non per nulla, i non votanti hanno un maggiore diritto a lamentarsi rispetto a coloro che votano.
Arriviamo al punto principale. Un fatto a favore del voto è l'idea che votare sia un imperativo morale, che sia un dovere civico. Coloro che prendono questa posizione credono che gli individui siano moralmente obbligati a votare. Secondo quest'idea anche se il proprio voto non conta, si dovrebbe votare. Ci sono varie versioni di questa idea, ma spesso non va oltre la sola affermazione che votare è un compito.
Ho sentito questa affermazione alla mia università. Durante il periodo elettorale, nei meeting delle facoltà, ho ripetutamente ascoltato "ricordate di dire ai vostri studenti di votare". Nessuna ragione è fornita al perchè dovrei dire loro di votare o perchè gli studenti debbano votare; è semplicemente presa come saggezza accettata.
Una versione leggermente più rigorosa dell'idea suona così: "Avere l'opportunità di votare è analogo ad essere in una commissione di 100 milioni di persone. Visto che ci si trova nella commissione, ci si dovrebbe fare avanti e partecipare. Proprio come i membri di facoltà dovrebbero mostrarsi per le elezioni presidenziali. E' il proprio dovere fare ciò".
Questa idea "dell'imperativo morale" non è convincente. L'idea che il voto sia un imperativo morale dipenda da, tra le altre cose, se la democrazia sia o no un metodo collettivo decisionale moralmente accettabile. Un problema qui è che lo scopo della decisione collettiva è generalmente immorale. La maggior parte degli elettori vota a favore delle predazioni da parte del governo sulla nostra proprietà. Gli elettori sono disposti a votare anche per la proprietà degli altri. Ciò è moralmente inaccettabile. Il fatto che alcuni gruppi in qualche luogo hanno votato non giustifica il furto della proprietà.
Supponiamo che qualcuno, diciamo Butch Cassidy, sostiene che le rapine in banca siano eticamente accettabili, fintanto che si tengono elezioni per determinare quale gang possa rubare la banca. Non potremmo accettare l'idea di Butch e non dovremmo accettare l'idea che le predazioni da parte degli agenti dello Stato sono non obiettabili se le elezioni sono tenute per determinare chi si aggiunge alla gang dei predatori.9 Non per nulla, l'idea morale contro il voto è più forte di quella a favore del voto.
Ciò ci conduce alla seguente conclusione: il vostro voto non conta. In questo caso si dovrebbe votare perchè molti voti potrebbero contare o perchè non votare vuol dire che non ci si può lamentare del governo? No. Si dovrebbe votare perchè si è moralmente forzati a fare ciò? Assolutamente no.Traduzione per il Portico Dipinto a cura di Johnny Contanti
3. Sto assumendo qui che le elezioni siano oneste, che i voti siano accuratamente conteggiati e che non ci siano riconteggi. Il vostro voto non potrebbe contare affatto in casi di frodi elettorali.
4. Vedere Cecil E. Bohannon e T. Normal Van Cott's "Now More than Ever, Your Vote Doesn't Matter" per una discussione della letteratura su questa valutazione. (Scarica il PDF)
5. Vedere Gelman, Silver, e Edlin, "What is the probability your vote will make a difference?" (Scarica il PDF)
7. I dieci Stati che fecero la differenza nell'elezione del 1916 furono l'Alabama, la California, la Georgia, il Kentucky, il Missouri, la Nord Caroline, l'Ohio, il Tennessee, il Texas, e la Virginia.
8. Molte fonti fonriscono informazioni sulle statistiche del voto nelle elezioni presidenziali. 270toWin è una di queste fonti.
9. Devo, a questo punto, richiamare la conclusione di Murray Rothbard secondo cui "lo Stato non è niente più e niente meno di una classica gang di banditi". :lol:
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