Questo è il testo dell'animazione:
Sappiamo com'è lo zio Sam. Ha un sacco di debiti a cui far fronte.
Quasi 3.000 miliardi di dollari ogni anno, mentre le entrate sono di 2.200 miliardi l'anno.
Allora fa la cosa che fanno la maggior parte degli Americani: prende in prestito denaro.
Quando lo zio Sam contrae un prestito lo chiama Bond.
I bond possono essere detenuti da banche, investitori e governi esteri.
Lo zio Sam deve promettere di pagare interessi su questi bond, proprio come fate voi quando stipulate un prestito.
Avete mai pensato di pagare il vostro mutuo con la carta di credito?
Anche lo zio Sam fa la stessa cosa. Contrae nuovi prestiti, emette nuovi bond, in modo da pagare quelli vecchi.
Tutti questi prestiti, e tutti questi interessi, si accumulano.
Lo zio Sam, ad ora, è in debito di 14.000 miliardi di dollari;
per avere una prospettiva della cifra, il debito è uguale al PIL nazionale, il valore totale dei beni e servizi prodotti in un inter anno dall'economia Americana.
E' una quantità così grande di denaro, che lo zio Sam sta finendo i soggetti da cui prendere in prestito e si trova nei guai per gli interessi sui suoi prestiti.
La soluzione ovvia sarebbe o tagliare la spesa, oppure aumentare le tasse.
Ma se si taglia la spesa, le persone che ne beneficiano si lamenteranno che non avranno denaro da spendere.
Se si provasse ad aumentare le tasse per compensare questo divario, non solo le persone avrebbero meno denaro da spendere ma darebbero luogo a tumulti e rivolte.
Così lo zio Sam sceglie la via più semplice per ottenere denaro. Crearlo dal nulla.
Chiama in causa la Federal Reserve, che è la nostra banca centrale, e...magia!
I dollari vengono creati e depositati nelle banche di tutta l'America.
Il problema è che se di qualcosa ce n'è di più, varrà di meno.
Stesso discorso per il dollaro Statunitense.
Più dollari ci saranno, meno cose compreranno.
Ecco perché merci come carburante, cibo e oro diventano più costose quando lo zio Sam crea magicamente il denaro.
Non sono le merci che valgono di più, è il denaro che vale di meno.
Questa si chiama inflazione.
Ricordate i governi esteri che hanno prestato denaro allo zio Sam?
Quando hanno prestato denaro allo zio Sam, è successo qualcosa di interessante.
Ha reso gli Americani più ricchi ed i loro paesi più poveri.
Quando un paese appare povero in confronto all'America, un dollaro del nostro denaro compra un sacco del loro denaro.
Così possono pagare i loro lavoratori solo qualche penny al giorno.
Con costi di lavoro così bassi, possono vendere i loro prodotti in America
a prezzi inferiori di qualunque altra industria manifatturiera Americana.
Il modo più facile di competere per le aziende Americane, è spostare le proprie attività oltreoceano e pagare anch'esse i lavoratori qualche penny al giorno.
Ciò contribuisce ad una recessione.
Gli Americani perdono il proprio lavoro, smettono di pagare le tasse ed iniziano a raccogliere i sussidi del governo: come sanità ed il sussidio di disoccupazione.
Questo vuol dire che lo zio Sam avrà ancor meno entrate ed ancor più spese.
Nel frattempo, le persone che hanno ancora un lavoro sono disperate nel mantenerlo, così tendono a lavorare di più ma non a ricevere più denaro.
Quando il dollaro vale meno e non se ne guadagnano di più, siamo in stagflazione.
Ed è per questo che lo zio Sam si trova nel Comma 22:
Non può aumentare le tasse o tagliare la spesa senza far peggiorare la recessione.
E non può far creare più denaro alla Federal Reserve senza far peggiorare l'inflazione.
Per il momento può prendere in prestito, ma dato che non riesce nemmeno a pagare gli interessi sul debito che già ha, ciò renderà la sua inevitabile bancarotta molto peggiore.
Che si tratti di due mesi o due anni, arriverà il giorno in cui lo zio Sam non riuscirà a pagare i suoi conti.
Quando ciò accadrà, le banche, gli investitori ed i governi esteri che contavano su quel denaro non saranno in grado di pagare i proprio conti.
Infatti, proprio come lo zio Sam, i governi, le banche e le corporazioni non hanno in realtà molto denaro.
Hanno per lo più debito. Se un anello della catena si rompe e va in default, tutto il resto crolla.
Se gli investitori non possono pagare i propri conti, le corporazioni non potranno pagare i propri dipendenti.
Se le banche non potranno pagare i propri conti, voi non sarete in grado di chiedere un prestito, usare carte di credito o addirittura ritirare i vostri risparmi.
Se i governi esteri non potranno pagare i propri conti, le proprie banche e corporazioni avranno gli stessi problemi.
Questo si chiama Collasso Economico Globale.
Non è mai accaduto prima, quindi nessuno sa quanto sarà brutto, quanto durerà, o addirittura come uscirne.
Il castello di carte sta già oscillando.
Non c'è alcun modo indolore per evitarne il crollo.
Tutto quello che possiamo fare è informarci l'un l'altro su quello che sta realmente accadendo, e prepararci per circostanze davvero straordinarie.
Il comma 22 citato è spiegato qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del_Comma_22
Fonte: Il collasso economico globale sul portico dipinto
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