Non ce l’ho fatta più. Alla fine anch’io sono su Facebook.
Erano mesi che facevo resistenza. Sentivo tutti che parlavano di Facebook, tutti che correvano su Facebook, sembrava quasi che ormai esistesse solo Facebook, e tutto il resto di Internet non contasse più nulla. Per cui mi opponevo testardamente, non volevo accettare questo fatto, e mi rifiutavo persino di andare a vedere cosa fosse.
Poi un giorno mi scrisse una persona, che mi ringraziava per il lavoro di ricerca che sto facendo sulla storia della medicina, dopo aver visto il video “Cancro ieri e oggi”… su Facebook!
Allora non ce l’ho più fatta, e ho voluto vedere cosa fosse. Per capirlo, mi è stato detto che era necessario iscriversi e cominciare ad usarlo. E così ho fatto.
In questi giorni mi sto districando fra le mille funzioni, ... ... e ancora devo capire bene la differenza fra la homepage e la “bacheca”, devo capire bene come ci si comporta, cosa sia utile fare e cosa no, eccetera.
Ma nel frattempo una cosa l’ho capita: Internet E’ la rivoluzione del millennio. La rivoluzione sta nel fatto che l’aggregazione fra le persone avvenga per affinità mentali, e non più fisiche. Si conoscono cioè le persone che la pensano nello stesso modo, e non quelle che vivono nello stesso luogo. Il bar e la piazza, che sceglievano per te le “amicizie”, vengono sostituite da monitor e tastiera, dove le amicizie le scegli tu.
Certo, si perde il “calore” del contatto umano, ma è molto meglio parlare “freddamente” con chi ti stimola mentalmente e ti permette di crescere insieme a lui, piuttosto che “accalorarsi umanamente” per ore infinite con persone con le quali non hai nulla da spartire. Almeno, io la penso così.
Io ho molti più amici da quando sono rimasto solo davanti al computer, che non quando mi aggiravo per il mondo convinto di avere milioni di amici.
Massimo Mazzucco