Povero papolino, "lo hanno capito male". Lui non intendeva affatto offendere un miliardo di musulmani, quando ha detto che l'Islam è una religione che non ha aggiunto nulla a quello che già esisteva, se non il sangue della spada con cui farebbe proseliti nel mondo. Anche perchè non è stata una frase così, che gli è uscita per caso, mentra chiacchierava al bar con un amico, ma ha dovuto scomodare addirittura un Santo del 14 secolo per esprimere quel concetto. E lo sappiamo tutti che al buon Benedetto le citazioni escono sempre così, ad impromptu. Lui mica se ne accorge, lui non è un politico, è un uomo dello spirito. Lui non è un cinico calcolatore, che tira fuori questa frase proprio in questo momento delicatissimo nei rapporti fra Islam e resto del mondo. No, a lui le citazioni vengono a caso, come le slot machines di Las Vegas: lui tira la leva, e poi se per caso gli esce Islam/criminali/arabi, piuttosto che terroristi/arabi/Islam, lui che ci può fare?
Tenero dolce Benedettone, dì la verità, una volta tanto, dillo a voce alta, che ti ritrovavi così a tuo agio, nella tua cara vecchia Germania, che a un certo punto hai sentito il braccino destro ... ... che ti tirava sotto la tunica, e poi di colpo si stendeva dritto verso l'alto, potente e inarrestabile, come al Dottor Stranamore.
Dillo che non ne puoi più, di questi pezzenti beduini che ti hanno rovinato il capolavoro assoluto fatto dai tuoi Padri Predecessori, che in trecento anni di dure lotte erano riusciti a trasformare una splendida religione come quella di Gesù in una efficiente e spietata macchina per il controllo dell'umanità… e poi ti arriva quel maledetto Profeta, che ti alza le gonne e mostra che siete più impuri di qualunque putrida bestia che tanto disdegnate, bardati di oro e di porpora, rinchiusi nel vostro castello di ghiaccio delle mura vaticane.
Vieni a vedere chi semina sangue nel nome di Dio, caro Benedetto, vieni fuori da quelle mura, e andiamo a farci un bel giretto nei quartieri della città fantasma che una volta era Falluja: le vedi, quelle strade deserte? Sono appena state cementate, per coprire un terreno radioattivo quasi quanto Cernobyl. Le vedi quelle case vuote? Sono le stanze dove i bambini che giocavano sono stati bruciati vivi dalle bombe al fosforo buttate dai cristiani del tuo amico americano. Sì, quello con gli stivali, quello da cui ti sei sempre dimenticato di dissociarti, ogni domenica, quando parli di pace dal tuo balcone inarrivabile in San Pietro.
E se per caso non ti piacessero i protestanti, non c'è nessun problema, possiamo fare fuori pure loro. In fondo, non era il vescovo di Zagabria, Stepinac, che solo una sessantina di anni fa - tu ne avevi già diciotto, dovresti ricordartelo - dava la benedizione in piazza agli Ustasha di Ante Pavelic, assolvendoli in anticipo per la carneficina di cristiani ortodossi che si apprestavano a fare "nel nome del Signore"?
Massimo Mazzucco
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