Game of Thrones e il mondo della rappresentazione

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8 Anni 1 Giorno fa - 8 Anni 1 Giorno fa #6211 da Calvero


Ogni argomento che ne coinvolge altri non direttamente connessi, ma comunque connessi, abbisogna di una premessa migliore di quelle standard.

Essendo io un sistematico sostenitore di "questo e di quell'altro" quando si parla di film, cinema e tutto ciò che riguarda l'arte della rappresentazione delle storie, allora dico come mi sono avvicinato a questo sceneggiato televisivo.

Sistematicamente - a prescindere - sono contro il doppiaggio. Dovrebbero esserlo tutti, ma soprassediamo.

Una pratica barbara e blasfema che è stata la precorritrice di tutto ciò che è BIMBOMINKIA, prima ancora che questo fenomeno si presentasse ufficialmente in queste decadi. Siccome poi l'ironia della sorte è una Legge divina, ancora più divertente è constatare come quelli che si dichiarano e si auto-incensano come i migliori doppiatori del mondo, nell'ultime tre decadi hanno dimostrato di essere la feccia di questa pratica barbara e, appunto, precorritrice dei Bimbominkia che ci avrebbero poi invasi.

Questo è il primo motivo per cui non mi ero avvicinato a Game of Thrones

Il secondo motivo è che non guardo la televisione

Il terzo è che i Trailer e le immagini che spizzicavo qui e là, mi dicevano che questo prodotto industriale era a metà tra la bimbominkiaggine e una cosa fatta bene. Per "fatta bene" intendo a paragone del panorama moderno e del degrado cinematografico, sia chiaro.

Per capirsi: basterebbe un quarto di film di Kurosawa per seppellire - senza se e senza ma - tutte le stagioni di Game Of Thrones.

Questo sia chiaro, e rimane a parametro sempiterno di cosa intendo come "cosa fatta bene" quando parlo di questi prodotti commerciali.

Quindi perché parlarne?

Perché è un buon argomento e un buon terreno di scontro per il mondo della rappresentazione.

___________________



Un ragazzo appassionato mi ha detto un po di giorni fa ... "Ecco qui" e mi ha dato, lui - da Fan sfegatato, le prime QUATTRO STAGIONI nel cofanetto confezione speciale in bluray "Guardatele e poi sappimi dire". "Ok" gli ho detto io "Però sappi che se mi fa cagare non me le guardo certo tutte". Ne ero certo incuriosito visto quanto e COME questo fenomeno ha impestato il WEB e non solo, e volevo farmene un'idea approfondita. Roba tipo "Guerre Stellari" quando era scoppiato negli anni "70/"80 ...

Adesso che sto per terminare la quarta stagione, posso parlare con sufficiente cognizione di causa e posso dire che mi ha confermato, ahimè, i sospetti che avevo.

Game Of Thrones si pone perfettamente a metà tra la cosa fatta bene e la bimbominkiaggine. E questo è stato molto interessante, e anche il motivo per cui mi ha intrigato a sufficienza, sì da continuare a vederlo. In lingua originale...

.. ogni tanto mi divertivo a passare alla traccia in Italiano, e mi son detto che bisogna essere veramente rimbambiti per poter accettare una simile stortura. In italiano tutto ciò che Game Of Thrones ha di telenovela, si eleva all'ennesima potenza e sembra di vedere Beautiful in salsa medioevo, a essere gentili.

Alla puntata pilota (la prima cioè) stavo per vomitare. Tra la neve di polistirolo, i boschi di biancaneve e i sette nani, la regia che era quella dei film horror "un tanto al chilo", i dialoghi ad effetto attaccati con la colla ai vari protagonisti che mancava solo li leggessero direttamente dal gobbo, lo stereotipo dell'uomo vissuto in perenne posa tipo "Figliolo tu non sai ancora cos'è la guerra" e il novellino che ha sempre la fiamma della verità su per il culo, ma non può mostrarla perché [poteva essere altrimenti?] ... è vessato da chi ancora deve comprendere il suo valore ...

... sembrava di essere a Gardaland.

Quindi mi dicevo: ma può essere che questa merda abbia tutto questo successo? Ho capito io che tette, culi, penetrazioni e sangue come non ci fosse un domani, attirano l'attenzione, però a tutto c'è un limite ... e così ho resistito ....

...e piano si sono rivelati quegli aspetti che comunque è stato interessante ritrovare in una produzione commerciale.

Ma adesso devo scappare



Poi continuo il discorso che devo aggiungere cosa invece ho apprezzato.

Se qualcuno volesse dire la sua su questo fenomeno, è il benvenuto.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 1 Giorno fa da Calvero.

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8 Anni 1 Giorno fa #6214 da Ghilgamesh
Alcune considerazioni, così come mi vengono.

Il doppiaggio italiano ERA buono (a volte ottimo), adesso ci sono sempre quei 3 o 4 raccomandati con la voce inespressiva oltre che irritante... motivo per cui, se posso, ascolto in originale.

Io considero Games of Thrones un buon prodotto, rispetto alla melma che infesta l'etere, una sorta di Signore degli anelli in versione adulta, avranno esagerato con il sesso e il sangue, ma direi che nel medioevo, sesso e sangue erano all'ordine del giorno, quindi ci sta ... anche gli effetti speciali, paragonati alle altre produzioni TV fantasy, sono avanti anni luce, se confrontato con Xena o Merlin, sembra girato su un altro pianeta!
E come avrai notato, avendo fatto i soldi, sono migliorati dall'episodio pilota.

La storia non era male, non mi è mai piaciuto Martin come scrittore, MA almeno partivano da una storia esistente e strutturata decentemente ... il problema è che avendo superato i libri, l'ultima stagione è calata in modo drammatico! (ti avviso, se non ti piace tanto fino alla quarta, con l'ultima bestemmi! ^__^)

Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...

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8 Anni 1 Giorno fa - 8 Anni 1 Giorno fa #6228 da Calvero

Ghilgamesh ha scritto: Alcune considerazioni, così come mi vengono.

Il doppiaggio italiano ERA buono (a volte ottimo), adesso ci sono sempre quei 3 o 4 raccomandati


30/40 direi

... ma un giorno ci devo aprire espressamente un Topic sul doppiaggio e delle derive degradanti a cui ha portato, sta portando e porterà

Io considero Games of Thrones un buon prodotto, rispetto alla melma che infesta l'etere,


Hai fatto bene a sottolineare questa cosa. Bisognerebbe sempre scindere. Un prodotto e le sue qualità in sé, è un discorso; e un prodotto e le sue qualità, inserito in un panorama che è letteralmente lammerda, è un altro discorso. Molto molto importante tenere sempre a mente questa cosa. Questo perché, assolutamente in questo settore, il pubblico e le nuove generazioni sono per la maggior parte desensibilizzate e assoggettate da prodotti confezionati e studiati a tavolino e falsi fino al midollo (studio degli archetipi compresi, eccetera), le quali prendono - e in buonafede (proprio per questo è un problema) - la merda per cioccolata. Non sto parlando specificatamente di Game Of Thrones (GOT l'acronimo d'ora in poi, così facciamo prima); è un principio generale questo.

una sorta di Signore degli anelli in versione adulta, avranno esagerato con il sesso e il sangue, ma direi che nel medioevo, sesso e sangue erano all'ordine del giorno, quindi ci sta ... anche gli effetti speciali, paragonati alle altre produzioni TV fantasy, sono avanti anni luce, se confrontato con Xena o Merlin, sembra girato su un altro pianeta!
E come avrai notato, avendo fatto i soldi, sono migliorati dall'episodio pilota.


Sono migliorati, eccome. Altrimenti non sarei riuscito ad andare avanti. Ti dirò, neanche troppa violenza secondo me, il discorso è un altro, ma ti rispondo dopo, continuando la seconda parte del Topic.

La storia non era male, non mi è mai piaciuto Martin come scrittore, MA almeno partivano da una storia esistente e strutturata decentemente ... il problema è che avendo superato i libri, l'ultima stagione è calata in modo drammatico! (ti avviso, se non ti piace tanto fino alla quarta, con l'ultima bestemmi! ^__^)



Questo mi interessa, anche perché non avrei tempo e concentrazione per le letture in questo periodo.

Mi dai cortesemente una dritta e un sunto, secondo Te, di Martin come scrittore e la storia letta - invece che sceneggiata.

Thanks in anticipo (se e quando ti va, of course)

PS

sul fatto che bestemmierò, mi fido :hammer:

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8 Anni 1 Giorno fa - 8 Anni 1 Giorno fa #6230 da Regom
Game of Thrones è una perdita di tempo. ho visto le prime due stagioni e ho smesso di guardarlo fondamentalmente per noia, o meglio, per il modo in cui tenta di mantenere dèsta l'attenzione e la curiosità dello spettatore.
noia noia noia.
EDIT: rimosso OT (hai ragione Calvero)

Remixing is for talentless pussies who don't know how to tune a drum or point a microphone. (Steve Albini)
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8 Anni 1 Giorno fa - 8 Anni 1 Giorno fa #6233 da Calvero

Regom ha scritto: .. e ho smesso di guardarlo fondamentalmente per noia, o meglio, per il modo in cui tenta di mantenere dèsta l'attenzione e la curiosità dello spettatore.


Ottimo. Posso anticiparti che per certi aspetti sono d'accordo.
Proprio di questo parlerò nella seconda parte.

Sul fatto di "noia noia noia" la troverei una forzatura, ma comunque ne discuteremo.

se non l'avete già vista, vi suggerisco la Serie TV Stranger Things
guardatela e poi con calma venite a ringraziarmi per il suggerimento


Non ho messo questo Topic in quello delle serie TV proprio perché la discussione non l'ho indirizzata sul concetto di "serie migliore da vedersi". Ma proprio sul concetto di rappresentazione e di filosofie che si riflettono nei temi del soggetto di GOT

Sto scrivendo la seconda parte con calma

PS

Non per niente ho titolato il Topic come l'ho titolato

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8 Anni 13 Ore fa - 8 Anni 13 Ore fa #6289 da Calvero
Torno per la seconda parte (la penultima e più oltraggiosa) dell'articolo.

Parto dall'indizio dato da Regom e, infatti, come gli ho detto, sono d'accordo con lui, ma non so quanto, perché magari le mie valutazioni sui perché, potrebbero non essere allineate alle sue.

Quello che trovo fastidiosamente furbo (quindi disonesto), è che la sceneggiatura spinge lo spettatore in un'inesorabile ansia nei confronti di ogni personaggio che si muove sullo schermo. Il continuo sospetto che "uno dei due" si fotterà l'altro in maniera spietata, è il parametro emotivo con cui si è deciso si muovano i personaggi e l'intera storia. Troppo. Oltre una certa misura (una misura che non voglio analizzare se non non finiamo più) lo considero un ricatto che va ben oltre l'escamotage del cosiddetto "Cliffhanger", quello usato in letteratura, come al cinema, come in TV e chi più ne ha più ne metta. Troppo.

Questo "ricatto emotivo" ha una soglia di tolleranza maggiore in una storia di questo genere rispetto ad altre. Ci mancherebbe: - una storia "pseudo medievale" che si basa su giochi di potere - tra sette regni che sono in guerra da secoli e faide famigliari parimenti secolari - ha diritto ad avere una tolleranza maggiore rispetto ad altri soggetti. Ma la misura qui è sorpassata e siamo a livello di morbosità e compulsività estrema. Come si dice: quando è troppo è troppo. A un certo punto, si potrebbe sostenere che una simile compulsività ha il suo perché in un inferno dantesco.

Cosa è interessante. (A seguire le cose che mi sono piaciute e poi quelle negative)

Sto cercando di capire o meglio, sospetto - che questa di Martin sia una profonda denuncia e atto furioso di misantropia contro il genere umano. E personalmente non gli dò torto. E qui entriamo nel mondo della rappresentazione e i suoi perché. Se si osserva GOT in questo senso, vi sono molte cose interessanti da notare. Il termine misantropia comunque non è corretto, poiché quella di Martin è una misantropia legata a una rappresentazione ed è rivelata in un processo che elabora eticamente e moralmente l'essere umano. In GOT è sottesa una rivalsa di giustizia e Martin la scatena punendo gli uomini per la loro cupidigia, la loro vanità, e la loro banalità...

... quello che è interessante in GOT è che forse, come poche volte, il male è osservato anche nella sua stupidità, e credo che in pochi se ne siano accorti - :blush: antropologicamente parlando, in simili contesti, nella plausibilità del comportamento umano e la psicologia dei personaggi, e non è cosa da poco, è stato fatto un ottimo lavoro.

La regia ha i suoi punti forti nel momento che i personaggi sono coinvolti in momenti corali e tesi. Riuscire a portare lo spettatore all'interno di fenomenali diatribe e scontri verbali metaforicamente all'ultimo sangue, a volte con dozzine di personaggi - e tutti importanti - all'interno di una sequenza, con una tale leggerezza e non far mai percepire la telecamera, è un lavoro che - o sei bravo o sei bravo. Anche il montaggio, solo in questo senso, è cesellato da manuale.

Cosa mi è piaciuto

1) L'atmosfera e le vicissitudini che portano la violenza a essere l'unico risolutore di ogni contendere, porta a rivelare sia l'uomo nella sua essenza, così come la donna. Qui la donna è finalmente femmina, e sta al suo posto. Il ruolo che madre natura le ha dato, è rispettato. L'uomo e l'onore: la forza spirituale che la donna non ha; la femmina procreatrice e guardiana dietro le quinte del nido, pragmatica e risolutrice. Sempre come natura ha deciso. La femmina - come amazzone, se votata all'onore della guerra; o procreatrice se a tutela del retaggio, consigliera e adorata in quanto madre, e femmine senza nessuna falsa parità e ipocrisie assortite delle "civiltà" moderne.

2) La violenza non stanca perché cruda e feroce (dirò dopo perché stanca), anzi, è perfettamente coerente; la violenza dell'uomo onnivoro si mostra perfettamente nella sua stupidità, quindi è magnificamente rappresentata.

3) Il sesso e l'erotismo. Quasi perfetto. Quando si scopa si scopa. La perversione? perfetta. Assolutamente in linea con gli eventi e psicologicamente giustificata dal carattere dei personaggi e, soprattutto, dell'uomo e della sua ragione naturale. L'incesto, perfettamente rappresentato nelle sue ossessioni e nella sua delicatezza. Finalmente anche i ricchioni, sono finalmente ricchioni. Non ci sono Gay o omesessuali emancipati, non ci sono checche e bimbominkia alla moda; l'uomo si scopa l'uomo perché glielo vuole mettere in culo e, cosa notevole, quando si amano sono dolcissimi, sono guidati dalla ragione animale e dalla bellezza dei corpi, dalla trasgressione vitale e indomabile. Molto spesso le orge sono rappresentate nella loro verità, cioè nel piacere di condividere e assaggiare tutto, come a un magnifico banchetto. Liberi da morali, finalmente ricchioni degni del loro nome.

4) Il male e il bene. A GOT probabilmente va il premio per aver portato sullo schermo dei personaggi dove uno che uno non si salva; che sia primario, secondario, povero, protagonista o antagonista, vessato o aguzzino, romantico o animalesco, faccia parte dei deboli o dei forti, nobile o stalliere, Re o sgualdrina, Puttana o Regina (che è la stessa cosa), cavaliere o stalliere e, SOPRATTUTTO, che sia bambino o adulto, bambina o signora, maschio, femmina, ricchione, lesbica, vecchi tromboni o vecchi saggi ....

... il MALE e il BENE ... finalmente non esiste. L'uomo nelle sue bassezze e nelle sue altezze è tale in un compendio senza la minima distinzione. Per chiunque si parteggi, qualsiasi sia stata la sua storia, il suo passato o sarà il suo futuro, hai a che fare con un figlio di puttana.

In sostanza il mondo nella sua veritiera e massima rappresentazione.

FINE SECONDA PARTE

(nella terza elenco tutte le cose negative, che sono più di quelle positive)

TO BE CONTINUED

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Ultima Modifica 8 Anni 13 Ore fa da Calvero.

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8 Anni 12 Ore fa #6291 da Ghilgamesh

Mi dai cortesemente una dritta e un sunto, secondo Te, di Martin come scrittore e la storia letta - invece che sceneggiata.


E' questo il problema (per me) del Martin scrittore, non mi piace, non riesco a leggerlo e non sono mai riuscito a finire un suo libro!
E chiarisco che sono un divoratore di libri, "il signore degli anelli" l'ho letto in meno di due settimane, ma senza scomodare Tolkien, ho letto in un paio di mesi una settilogia di Weis e Hickman (ciclo di death gate) autori che trovo decisamente più fantasiosi e più nelle mie corde rispetto a Martin.
(aspetto da decenni una versione cinematografica della trilogia del gemelli! *__*)

Game of Thrones è una perdita di tempo. ho visto le prime due stagioni e ho smesso di guardarlo fondamentalmente per noia


Qui non sono (tanto) d'accordo, e mi riallaccio anche ad alcune considerazioni di calvero, per me una serie noiosa era "lost" ... cazzo, 5 puntate per aprire una botola, tutti a chiederesi: "ma cosa cazzo ci sarà dentro la botola?!"
Una botola in mezzo alla jungla, cosa vuoi che ci sia sotto?!
Una base sotterranea!
Infatti quella c'era!
Come "colpo di scena", fa semplicemente schifo! ^__^
Ed erano tutti così, le uniche domande particoari, son quelle a cui non hanno dato risposta manco alla fine della serie!

In GOT alcuni colpi di scena, sono degni di questo nome, non voglio spoilerare, ma non fai in tempo ad affezionarti a qualcuno che te lo fanno morire! I colpi di scena ci sono!

Poi può non interessarti il genere o la storia, ma "noia noia noia", lo trovo un tantinello eccessivo.

Per il resto concordo con Calvero per le cose belle, faccio solo un plauso al ruolo della donna nella serie ... datemi del misogino (anche se non lo sono, sono un misantropo, quindi a me piace anche quel lato! ^__^) ma ne ho francamente le palle piene di serie in cui, per "par condicio", ci sono spie donne (o poliziotte) che, invece di usare astuzia e seduzione, menano come fabbri!
Capisco tu ti sia allenata tanto, magari riusciresti a stendere me, ora che son fuori forma ... ma una donna disarmata che mena 15 mercenari ben addestrati e armati fino ai denti, SE non è una serie fantascientifica, mi rientra nelle stronzate!
In questo, il personaggio di "Cersei Lannister" è meraviglioso!
Come intriga e complotta lei, manco Mata Hari!

p.s. Calvè, guardati la prima puntata di Utopia, solo per la fotografia potresti volermi fare un monumento! E il resto forse è pure meglio!
^__^

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8 Anni 12 Ore fa - 8 Anni 12 Ore fa #6292 da Calvero
Ti rispondo al volo che devo scappare adesso, poi approfondisco.

Ghilgamesh ha scritto: E' questo il problema (per me) del Martin scrittore, non mi piace, non riesco a leggerlo e non sono mai riuscito a finire un suo libro!
E chiarisco che sono un divoratore di libri, "il signore degli anelli" l'ho letto in meno di due settimane, ma senza scomodare Tolkien, ho letto in un paio di mesi una settilogia di Weis e Hickman (ciclo di death gate) autori che trovo decisamente più fantasiosi e più nelle mie corde rispetto a Martin.
(aspetto da decenni una versione cinematografica della trilogia del gemelli! *__*)


Perfetto, capisco perfettamente.

...
, per me una serie noiosa era "lost" ...


LOST è la quintessenza della merda spacciata per altro.
Forse, insieme a tutti i CSI di rito assortiti, un prodotto che riesce ad avvicinare (solo ad avvicinare) l'apoteosi del degrado di "quel coso che canta nei campi che volano" che certe notti fa una vita da mediano, che non nomino per non vomitare.


In GOT alcuni colpi di scena, sono degni di questo nome,


Su questo non si discute. Approfondirò.

In questo, il personaggio di "Cersei Lannister" è meraviglioso!
Come intriga e complotta lei, manco Mata Hari!


Né più né meno.

p.s. Calvè, guardati la prima puntata di Utopia, solo per la fotografia potresti volermi fare un monumento! E il resto forse è pure meglio!
^__^


Sarà dura, chi sa quando, non ho la televisione e non guardo in streaming. Aspetterò che qualcuno mi passi la serie. Ma apprezzo molto il consiglio, è già scritto in caratteri dorati sulla mia Agenda :chyea:

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8 Anni 7 Ore fa - 8 Anni 7 Ore fa #6304 da Calvero

In GOT alcuni colpi di scena, sono degni di questo nome,


Più che in altre serie. Senza dubbi. Probabilmente più che in migliaia di film al cinema. Anche perché è la sua peculiarità. Anche se volessero non potrebbero in altre storie, avvicinarsi. Il motivo è presto detto. In GOT non è che non c'è distinzione, il male e il bene non esistono. In una storia standard, quando un capovolgimento inaspettato si presenta, che sia il tradimento o il perché si sia tradito, ogni storia viaggia comunque secondo la morale precostituita quella "che si sta lottando per il bene", nel senso che la storia vuole condurre al lieto fine. GOT non va da nessuna parte, è fermo su se stesso, ogni personaggio è in conflitto con se stesso e quindi: non la giustizia persegue ma solo il potere e la sopravvivenza. Quindi sarà inevitabile che nel momento che ci si affeziona a un personaggio e lo si identifica secondo un valore, diventa inaspettato e imprevedibile per noi che quel valore non corrisponda alle azioni che prendono un altra piega. Questo la dice lunga su quanto noi siamo indottrinati su cosa sia valore e disvalore. Viviamo ogni giorno l'evanescenza del bene, della felicità, dell'amore, della morte - che è sempre pronta a portarti via...

... ma il mondo della rappresentazione ci ha indottrinati a sperare dove non esistono speranze. GOT - di fatto - dissacra il mito della rappresentazione e i suoi canoni. Della speranza.

E qui si ritorna al discorso di Martin "misantropo", che in realtà ha rimesso in gioco la verità delle ragioni e le dissacra attraverso lo sconcerto, facendo cadere ogni vana illusione sul senso delle apparenze: la bellezza, la bruttezza, la deformità, la brutalità, il sesso, l'amicizia, le donne, i bambini (cioè l'innocenza) la trasgressione, anche il potere è probabilmente per la prima volta preso seriamente proprio laddove distrugge il mito e mostrando che il Potere vince sempre, questo Sì, ma non chi lo abbraccia; che è destinato - a prescindere - alla disfatta. Solo due valori sono riconosciuti validi da Martin: gli archetipi, che rispetta (anche perché - se no col cazzo che avrebbe successo) e l'onore; che le donne (elemento chiave delle trame) non hanno, e le riporta quindi alla loro condizione originaria/naturale, alla femmina; donne che appunto non possono comprendere l'onore (ma solo riconoscerlo) e così mandare tutto - - - > a puttane. Per questo si dice "a puttane" non lo si sapesse.

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8 Anni 7 Ore fa - 8 Anni 6 Ore fa #6310 da Calvero
Cose negative.

Come dicevo all'inizio del trittico, mica mi sono rimangiato la parola, GOT si pone - credo perfettamemte o quasi perfettamente - a metà, cioè tra la bimbominkiaggine e una cosa fatta bene.

1) I dialoghi, sono il punto forte e immediatamente quello debole, rovinandoli così per la maggior parte. Non esiste che tutti i personaggi: dal maniscalco, al taglia gole, dalla cameriera alla puttana, dal consigliere al figlio scemo del tenente colombo, dal soldato all'imperatore, abbiano tutti la medesima sagacia, senso della sintesi, ironia, acume, profondità, capacità di sintesi, la stessa eloquenza, la stessa intelligenza, capacità dialettica, motti di spirito, precisione nelle sentenze, nei tempi comici, anche se briganti e non acculturati o analfabeti, comunque sempre pronti alla replica e a ogni retorica magnificamente esplicativa ... e questo alla fine, per quanto sia un lavoro di fino e sotteso, porta la crudeltà della storia e della sua coerenza di un mondo violento, semplicemente a un livello della serie "Mi avete smerigliato i coglioni voi e i vostri scambi al vetriolo perfettamente calibrati e simpaticamente perfetti" ....

...ovviamente questo ha fatto sì che la maggioranza del pubblico che si lascia suggestionare dai dialoghi ad effetto, quando poi vede un film VERO, si annoia e così il bimbominkia è contento, l'audience media si diverte e ne rimane affascinata, ma il prodotto si prende la sua bella etichetta di disonestà e pomposa noia. In questo dò ragione a Regom. Le battute simpatiche e le repliche perfette, me le fai una volta, due, tre ... poi basta. Sicuramente il personaggio più tagliente ne avrà di più. Ma basta, poi hai rotto il cazzo. Poi sembra di stare in un filmato di un videogioco con solo le frasi ad effetto, false fino al midollo nella plausibilità e che contrastano appunto la serietà del dramma. Non è una sottigliezza. Questo leva semplicemente il 50% del potenziale. Sembra di stare alla sagra dell'acume e del gioco dialettico e della consapevolezza del linguaggio, che posso capirlo in un film di Woody Allen, non in un fantasy con draghi, puttane, inculate, sborrate e cavalieri eunuchi che in due giorni imparano l'inglese che neanche a Oxford. Bocciato.

2) si decidessero. Sei una produzione televisiva? Bene. Non mi dà nessun fastidio che le battaglie le racconti invece di mostrarle. O mostri solo lo stretto necessario. Perché poi quando è il momento dell'EPIIIIICIIIIITA' allora cade il palco e, da tutta la serietà e la tragedia e le faide e i complotti, ecco che in un nanosecondo, anzi in Tiryionsecondo, ti trovi ad assistere alla recita di natale. Costumi della madonna, e poi sembra di vedere dei cretini che giocano a Monopoli. Lupi in computer grafica della madonna, eserciti da CENTOMILA guerrieri digitali, e poi i protagonisti li vedi nel cortile di tua nonna, come una dozzina di cretini che fanno scintillare le spade con sguardi truci e profondi di fantomatico mistero .... della serie ... MAVAFFANCULO VA ... mancava solo Justin Bieber e la Pausini, e il circo è al completo...

... quando sono arrivato a questo punto non ho resistito, ho messo in pausa, ho scattato la foto col telefonino, ci ho messo la scritta sopra e gliel'ho mandata al mio amico :goof: ... no veramente, ma vai a fanculo in Alaska a fare due riprese come Dio comanda, invece che propinare sta roba da "Maciste contro tutti" ... degli anni "60 modello CINERIZ e Steve Reeves :laugh:



3) Come detto all'inizio, anche qui: un po' d'ansia posso capirla, ma non è che ogni personaggio che incrocia lo sguardo con un altro, a ogni cazzo di passo, devi sospettare che adesso ti tira fuori un coltello e lo sgozza lì seduta stante. ECCHECCAZZOSARAMAIFIGLIMIEIDATEVIUNAMISURA e rivaffanculo

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7 Anni 9 Mesi fa #7947 da Marzo
Io invece ho letto solamente i primi tre libri, per carità molto belli, Martin scrive bene, in maniera semplice e la strutturazione 1capitolo---> punto di vista di 1 personaggio è molto buona. Però ad un certo punto ho smesso, principalmente perchè ti affezioni ad un personaggio e la pagina dopo muore :)

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7 Anni 9 Mesi fa - 7 Anni 9 Mesi fa #7960 da yarebon
anche io ho letto solo i primissimi libri e francamente non mi interessa la serie tv, quindi perdonatemi se non potrò contribuire, però volevo dire la mia brevissimamente proprio perchè i primi libri li conosco.
I libri praticamente sono una pietra miliare nella fantasy e visto che da ragazzino ho letto un bel pò di questo genere, posso affermare con una certa sicurezza che Martin fu una rivoluzione per quel genere, portò quello scompiglio che fece Tolkien a suo tempo, praticamente creando nuove regole nel genere (naturalmente l'influenza di Martin non potrà mai essere paragonata a Tolkien, giusto per darvi un'idea di come ha cambiato le regole di molto fantasy moderno). Praticamente il lato più magico, fantasioso e fiabesco cedeva il passo ad un estremo realismo nella caratterizzazione dei personaggi (non più i soliti caratteri archetipi e stereotipi comuni praticamente in tutta la fantasy) ed una violenza ed un sesso mai così evidenti ed esposti senza epicità.
Un pò come fece 2001 per la fantascienza, sdoganandola verso la critica come un genere adulto e che meritava approfondimento, Martin ha portato il fantasy, anche verso chi odia il genere, perchè sa che non si parla di fate ed elfi.
Questo potrebbe farvi pensare che io adori questa saga, in realtà no, anche perchè vorrei leggerne l'opera completa e certi trucchetti narrativi di Martin (il far morire continuamente dei personaggi principali che c'è da dire è stato da sempre un taboo nel fantasy) è diventato quasi una parodia, oltretutto la serie tv ha bloccato il processo creativo dello scrittore che è da anni che non trova il tempo di scrivere o ispirazione. Mancano due libri alla fine ed ancora tutto è in alto mare, con fan incazzati e Martin sempre più stressato.
Non saprei andare più in profondità anche perché i libri li ho letti tantissimo tempo fa.
Leggendo i primissimi libri sono rimasto sorpreso e mi sono divertito davvero tanto, sia per l'ironia (il personaggio del nano è davvero favoloso), che per la crudezza ed il realismo delle ambientazioni, quindi da quel poco che ho letto è assolutamente promossa. La serie tv sono sicuro che è ben fatta ma è certo che come capita quasi sempre, la trasposizione da carta a video sacrifica molte cose e toglie profondità.
Anche se più in disparte e sicuramente a differenza di games of thrones, con un manicheismo ancora presente, la serie dei libri della ruota del tempo sono altrettanto rivoluzionari nel genere, soprattutto per quanto riguarda vastità del mondo e dei personaggi ed intrighi politici ed infatti sono sicuro che Martin si sia ispirato in piccola parte a Robert Jordan (che è appunto l'autore della ruota del tempo).
Ultima Modifica 7 Anni 9 Mesi fa da yarebon.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32355 da Moshe
so che è passato qualche anno, ma dico la mia:
io ho trovato Game of Thrones (lo cito in lingua originale poichè l'ho visto solo in lingua originale) meraviglioso: narra praticamente quello che è la storia umana con i suoi pro e contro: intrighi, morti anche di colonne della serie; illusioni, rimpianti, sesso, morte, distruzioni ed onore e onestà. E' una seria fantasy medievale, molto cavalleresca. Ho trovato gli attori bravissimi. Poi ha vinto anche di recente diversi premi da essere messa fra lemigliori serie tv in assoluto. Per me l'ansia nella seria è ben spiegata se inserita nel mondo che si è voluto raccontare; che poi è una denunzia al nostro di mondo. Il non fidarsi mai, anche perché nella serie, la posta in gioco è il bene del Regno. Ognuno è nemico e ci si fida solo, alle volte, dei famigliari.
Poi film e serie , per quel che riguarda, appartengono ai gusti personali. Se è fra le più viste e le più premiate in assoluto un motivo ci sarà. A me piace non perché sia premiata, ma perché è piaciuta a me personalmente.
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da Moshe.

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4 Anni 10 Mesi fa #32360 da Moshe

Ghilgamesh ha scritto:

Mi dai cortesemente una dritta e un sunto, secondo Te, di Martin come scrittore e la storia letta - invece che sceneggiata.



ma una donna disarmata che mena 15 mercenari ben addestrati e armati fino ai denti, SE non è una serie fantascientifica, mi rientra nelle stronzate!
In questo, il personaggio di "Cersei Lannister" è meraviglioso!
Come intriga e complotta lei, manco Mata Hari!


sì, alle volte ci sono picchi fantasiosi, ma è appunto un fantasy. Comunque una donna ben addestrata mena, eccome se mena :)
Trovo GOT attinente alla realtà del mondo umano, della storia insomma. Il ruolo dell'essere umano è in genere pessimo: tradimenti, complotti ecc.
La Regina sì, è spietata :)
ma là complottano tutti.
Sansa è la più bella :)

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4 Anni 10 Mesi fa #32368 da Tonki
Vado in controtenza.

Io sono stato un grande fan perché è estremamente avvincente: ma ci ho pensato e non ne vado per niente fiero. E' una storia ben scritta e perfettamente elaborata sia nella fabula che nell'intreccio, ma è uno di quei libri, come il mistero delle Cattedrali di Ken Follet, o come qualunque altro bestseller che ti viene da divorare in tre giorni anche se sono duemila pagine: sono storie costruite - generalmente - bene e che ti rubano il fiato, ma sono vuote. Ti lasciano poco, non ti arricchiscono veramente. E anzi, spesso ti brutalizzano.

Got è in fin dei conti è perlopiu un libro di storiografia fantasy, i personaggi sono superficiali, è l'intreccio che intriga, non la caratterizzazione, il loro animo o i loro conflitti.
Inoltre non è un libro elevante. Il fatto che non ci sia un bene o un male ben delineato non è per niente positivo dato che si risolve in un nichilismo psicotico. Né è rivoluzionario, Martin non è certo il primo a farlo e dubito lo faccia apposta.

Come prodotto, a livello di marketing, è riuscito a portare il "fantasy" al livello delle masse, ma brutalizzandolo. A suo modo, fin dai podromi dei romanzi cavallereschi, il fantastico è stato un modo di proporre dei valori, specie laddove erano stati spazzati via da verismo, da nichilismo o da immoralità. Anche Dante a suo modo è fantasy. L'orlando fuorioso lo è. L'intera mitologia greca è fantasy, e tutti i miti hanno una morale che vuole perfezionare l'uomo.
Prendendo il moderno, il signore degli anelli è imparagonabile. Tralasciando il linguaggio e il valore letterario, imparagonabile, basta vedere gli obbiettivi: in uno si vuole distruggere il potere ( l'anello ) e nell'altro lo si vuole ottenere.
Gandalf mette in guardia dal voler affrontare il male con le sue armi, dall'usare l'Anello; l'unico modo di vincere sarà di perseguire un fine che il Maligno non potrà mai credere, che non ha nulla a vedere con l'acquisto del potere, che per il Maligno è dunque pura follia. Se ci si propone di distruggere l'Anello si sarà sotto un ammanto che coprirà perfettamente ogni mossa, renderà del tutto enigmatici. La «follia secondo il mondo» è pur l'unico scudo. Zolla

Il fantasy ha sempre consegnato un messaggio nobilitante. Tant'é che, alcuni gruppi neofascisti ( sbagliando ) si erano persino appropriati del genere perché portatore di alcuni valori ( l'onore, l'amicizia, la fratellanza, la lotta contro il male, l'armonia etc ) che per abbaglio sono sembrati soltanto di destra e non virtù di uomo libero. Come se a sinistra ( la sinistra vera, non il pd o il pci ) un La Fargue o un Gramsci non potessero comprenderli non avendoli dentro di loro. E invece basta leggerli per capire che ce li hanno eccome, pur declinandoli in maniera diversa.

In un martin invece c'é una psicotica confusione di valori e una totale assenza di metafisica ( apparte la parentesi "advaita vedanta" di Arya, che si risolve in modo fallimentare quando decide di non essere più "nessuno" ma di essere Arya Stark ). In Tolkien non c'é una mediazione fra male e bene, ma soltanto la vittoria sul male. I suoi draghi non sono da assimilare, da sentire in qualche modo fratelli, ma da annientare. Martin è promiscuo. E' come leggere un romanzo erotico dove non si scopa mai.

Non conosco il fantasy letterario moderno, ma nel mondo del cinema, l'unica opera che vagamente ha un valore rivoluzionario e con dei messaggi concreti ( anche se banalizzati per distribuirli al pubblico più vasto possibile ) è Hunger Games. E in quello è estremamente educativo: magari i fun seguissero l'esempio: prenderebbero manhattan e la silicon valley d'assalto con tutti i loro miliardari.
Got, per quanto carino e ben fatto, è un prodotto immorale, confuso e nichilista. Proprio quello di cui non ha bisogno il mondo. Ma per corrispondenza, lo abbiamo guardato tutti incollati allo schermo: prova che siamo degradati.

Quello che scrive Calvero a 07/09/2016 16:03 è tutto vero. Ma un mondo come il nostro, si sente davvero il bisogno di un opera così? Distruggere la speranza, il bene, e far notare che il potere vince sempre? ( sebbene sul finale, aberrante, ci sarebbe qualcosa da dire sul potere che vince, ma è un messaggio di anni fa ) Basta aprire un libro di storia, quella vera. Perché distruggere anche il fantasy?

Con un interiorità più sana ci saremmo rifiutati di leggerlo o vederlo per istinto. E avremmo fatto bene. Detto da un fun. ;D

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4 Anni 10 Mesi fa #32375 da macco83

Calvero ha scritto: ... ma un giorno ci devo aprire espressamente un Topic sul doppiaggio e delle derive degradanti a cui ha portato, sta portando e porterà

Se non lo apri tu lo apro io..ci sarebbero cose interessanti da dire sull'argomento..

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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