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Dovrei leggerla per capirla, immagino... e non l'ho ancora fatto...MC...zzetto senza offesa ma non mi sembra che tua abbia capito la mia domanda
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ahahah... bello il botta e risposta tra te e te ... :-) ...No, mi autocontraddico: l'ufficialismo è filosofia, il complottismo è metodo.
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Bravo hai fotto una buona panoramica dell'interpretazione che il la scienza, nel corso degli anni, ha dato al tempo, vorrei approfondire le ultime interpretazioni relative alla fisica quantistica.Anteater ha scritto: La seconda rivoluzione, invece, che introdusse una nuova visione del tempo fu la meccanica quantistica, la fisica che descrive il mondo degli atomi. La teoria dei quanti suggerì ben presto che su scale molto piccole, la realtà diventava alquanto strana e bizzarra. Ad esempio, due particelle possono diventare “correlate” (via entanglement quantistico) in modo tale che esse agiscono in tandem. In altre parole, un esperimento che viene eseguito su una particella influenzerà immediatamente l’altra, non importa quanto esse siano distanti. Dunque, le particelle distanti “comunicano istantaneamente”, un fatto che apparentemente viola non solo la regola in base alla quale nulla può viaggiare più veloce della luce ma anche lo stesso concetto di tempo.
Anteater
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P.K.89 ha scritto: In questo ho una versione completamente differente.
La luce rientra nel campo fisico, ovvero della materia, infatti non sono altro che dei fotoni che a seconda della forza che li stimola viaggiano su una frequenza e quando colpiscono il nostro sensore occhio il cervello ne da una lettura-visione.
Mentre il tempo non è parte del mondo fisico, è un misura percettiva del moto dell'energia nel mondo fisico, pertanto non ci puoi andare ne avanti ne indietro, anzi non significa proprio nulla spostarsi nel tempo. Il tempo stesso non esite ma è un concetto astratto come lo è il peso o la distanza. La percezione del movimento invece è relativa rispetto al percettore.
Quindi la nostra esistenza esiste perchè almeno una parte dell'energia è in movimento, secondo delle leggi, e tutta l'energia che si muove su queste leggi è il nostro universo, il sistema di cui facciamo parte. Ma può esserci altra energia ferma, o altra energia in movimento magari secondo altre leggi o altra quantità.
Quindi non è casuale la sua caduta ma ci appare tale perchè non abbiamo una visione dell'insieme di tutti i fattori che agiscono in quella caduta.
Pertanto il fatto che concepiamo il Tempo, è prova che l'energia è in movimento e di conseguenza diviene la prova della Volontà dell'Energia.
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Calvero ha scritto:
P.K.89 ha scritto: In questo ho una versione completamente differente.
La luce rientra nel campo fisico, ovvero della materia, infatti non sono altro che dei fotoni che a seconda della forza che li stimola viaggiano su una frequenza e quando colpiscono il nostro sensore occhio il cervello ne da una lettura-visione.
E noi di cosa siamo fatti? di carne? ...
La Luce si piega davanti a enormi forze gravitazionali. Eh già. Il problema non è di cosa è fatta la luce o la materia grigia di un cicappino. Nell'infinitamente piccolo ogni "cosa" è interazione, noi siamo la manifestazione a un determinato stadio di osservazione. A livello subatomico devi arrivarci e oltre il subatomico non può non esserci un altro livello ancora. Tu parli di fotoni come fossero cosa a Sé: niente è a Sé.
C'è ovviamente una verità assoluta, è logico: e non può essere che Dio.
Non serve la scienza per comprendere come stanno le cose. Non solo non serve, ma è anche dannosa. Dannosa nel momento che la si ritiene un metodo affidabile per comprendere il perché - qualsiasi perché. Non è servito certo e non serve certo avere un microscopio per avere consapevolezza che esista l'atomo.
Che la Luce si fletta o che certe cose sono verificabili tramite l'osservazione e determinate strumentazioni, con chi sa quali telescopi e altre amenità simili, in realtà è solo un diletto romantico. La scienza serve per far rientrare --> ARBITRARIAMENTE <--- in determinati diagrammi, determinate considerazioni, su determinate osservazioni, in un dato spazio, da una determinata prospettiva. Sua peculiarità è essere menomata: per scelta ideologica.
Ogni momento della nostra esistenza è totale e dev'essere considerato "anima & corpo" e QUALSIASI cosa che si escluda da quest'equazione non può riguardare la realtà.
"La luce corre nel tempo" ? ... questa è una delle necessarie domande. La mia risposta è NO. Il tempo è il risultato di un'interazione che si sviluppa a seconda dell'interazione stessa. Consapevolezza "umana" compresa.
Quel che resta difficile da accettare è che noi chiamiamo (sempre arbitrariamente) "stati di coscienza alterati" ciò che si distanzia da quella che noi riteniamo essere una "coscienza non alterata" - quando in realtà ogni coscienza sta vibrando CONTINUAMENTE in uno stadio ALTERATO ... così e sempre; ora siamo sintonizzati su l'uno ora sull'altro, e la cosiddetta "coscienza collettiva" può interferire con un determinato stadio di una determinata frequenza della realtà, "adesso" a noi manifestata in una determinata FORZA ...
... in sostanza "ti ho" spiegato e sto spiegando cosa sono i miracoli - o meglio, con quali meccanismi possono essere messi in funzione. Compreso prevedere il "futuro" o conoscere il "passato" ... o spostare un sasso col pensiero.
Non solo niente è impossibile. Non solo Dio esiste al di là di ogni dubbio (basta abbandonare la paura e l'ego ipertrofico che ci inquina [meccanismi ben oliati dalla propaganda] per averne consapevolezza) e non per niente il cosiddetto "ateo" è oggettivamente un individuo dogmatico e asservito a una realtà irreale: scomposta e parcellizzata, dettata dal mito dell'orgoglio che gli fa dire "...io ho il coraggio di accettare la vita per quella che è, "IO" non ho bisogno di illusioni" ...
... il problema è che la realtà ---> è <---- un'illusione, la quale si manifesta ----> A SECONDA...
Una parte dell'illusione più grande direi io.... Tempo compreso.
Questo è certo e assoluto.
Non v'è nulla di relativo nell'esistenza, tutto è certo; non per niente è la scienza che devo sottostare a imperiose lacune e mancanze logiche.
Mentre il tempo non è parte del mondo fisico, è un misura percettiva del moto dell'energia nel mondo fisico, pertanto non ci puoi andare ne avanti ne indietro, anzi non significa proprio nulla spostarsi nel tempo. Il tempo stesso non esite ma è un concetto astratto come lo è il peso o la distanza. La percezione del movimento invece è relativa rispetto al percettore.
Il problema è che comunque siamo fottuti dall'idea [inculcata da chi?] che vi sia un mondo fisico, che vi sia una metafisica, e si dividano le cose .. da cosa? ... ogni cosa è energia.
Quindi la nostra esistenza esiste perchè almeno una parte dell'energia è in movimento, secondo delle leggi, e tutta l'energia che si muove su queste leggi è il nostro universo, il sistema di cui facciamo parte. Ma può esserci altra energia ferma, o altra energia in movimento magari secondo altre leggi o altra quantità.
e ok
Quindi non è casuale la sua caduta ma ci appare tale perchè non abbiamo una visione dell'insieme di tutti i fattori che agiscono in quella caduta.
Hai dimentica che tu puoi cambiare le Leggi che fanno "cadere" la foglia, così come un fascio di luce può illuminare una stanza buia.
Pertanto il fatto che concepiamo il Tempo, è prova che l'energia è in movimento e di conseguenza diviene la prova della Volontà dell'Energia.
La volontà è solo primigenia, il resto è divenire.
Il tempo non è cosa a sé ... ecco perché ci è difficile identificarlo.
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Ateo non ha bisogno, ma è già illuso. Perchè per la sua credenza (e quindi crede) si sforza di non vede il problema nell'interezza illudendosi non esista.
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Anteater ha scritto:
Ateo non ha bisogno, ma è già illuso. Perchè per la sua credenza (e quindi crede) si sforza di non vede il problema nell'interezza illudendosi non esista.
Insomma...adesso devo leggere come è un ateo? Con queste colate premesse e un Calvero che reclama Dio come vero...
...il tempo della pazienza...preferisco a questo punto una
Reclam sullo Swacth che spacciare un argomento scientifico per uno religioso...
...si parla dell'Ateo..ora lo si differenzi con l'Agnostico...
,
Anteater
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E la volontà non è accettata da un ateo.
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maleko ha scritto: Mi intrufulo qua dentro perchè ho letto una cosa interessante, visto che anche qui si parla di meccanica quantistica.
Nella relatività generale il tempo ha un direzione invariata. (Se si va indietro verso il big bang c'è una cosa prima di un'altra). Questa è una caratteristica dei numeri reali stessi. Nella comologia quantistica però il tempo è stato alterato attravero un cambio di regime matematico. Dai numeri reali si è passati ai numeri complessi. Questi hanno un vantaggio: non sono ordinati, non vanno da nessuna parte, non hanno direzione. Se il tempo è misurato attraverso i numeri complessi non esiste un "prima", la singolarità è scomparsa. Se il tempo è misurato attraverso i numeri complessi non esiste il tempo.
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Anteater ha scritto: ...mc... incredibile cosa...?
Che qualcuno abbia by-passato quello che ho postato su Nietzsche... e parli di Ateo/Agnostico in modo drammaticamente confuso....se si ignorano tutti i concetti antropologici e si tifa per un Dio occidentale...ribadisco che la figura di Dio...è soggettiva...un interpretazione, un ghetto!
Far passar per scontato che Dio "regola" il tempo...ed è sempre esistito...è uno sputo denso, contro il buonsenso umano...perché escludere...il delirio di uno sciamano drogato...che ti "spiega" cos'è il tempo?...perché escludere che tutto ciò che si immagina in parte è vero?....
Dio è una proiezione l'orologio NO! Dio è orribilmente soggettivo...per gli idioti ha pure la barba lunga e bianca...e tu mi scodelli questo minestrone a pezzi grossi...neppure facendolo diventare, dopo una frullata, una crema irresistibile? accendiamo una candela e standole vicino, priviamoci dell'ossigeno...
Blindare il concetto di tempo...occidentalizzandolo...a mio avviso è scadere in un limite, evitando la panoramica...pure quella interiore...libera...e non accompagnata!
Anteater
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