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Domande per i novax
se fosse come dici tu ti darei torto marcio, perché 1 su un milione il gioco vale la candela, sarei disposto a rischiare, senza obbligare nessuno a inocularselo, ma io mi azzarderei. Il problema è che sono molto più frequenti le reazioni avverse. Secondo lo studio pubblicato dal professor Doshi, riportato in un servizio della trasmissione Report su Rai3, i vaccini Pfizer e Moderna hanno un'efficacia massima del 50%, e gli studi scientifici che hanno permesso all'Ema di approvare quei vaccini sono stati svolti in modo non corretto (chiariamoci, nessuno dice fraudolento, ma di certo non esemplare), perché ai partecipanti delle ricerche non è stato fatto né il sierologico né il tampone.
Domanda finale: il gioco vale la candela? Secondo me no
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- CharlieMike
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La mia domanda però non era "Sei disposto a rischiare?" ma "Sei disposto TU a essere quell'UNO su un milione?", ovvero a suicidarti per un milione di persone?YTERNOS ha scritto: Charliemike
se fosse come dici tu ti darei torto marcio, perché 1 su un milione il gioco vale la candela, sarei disposto a rischiare, senza obbligare nessuno a inocularselo, ma io mi azzarderei. Il problema è che sono molto più frequenti le reazioni avverse. Secondo lo studio pubblicato dal professor Doshi, riportato in un servizio della trasmissione Report su Rai3, i vaccini Pfizer e Moderna hanno un'efficacia massima del 50%, e gli studi scientifici che hanno permesso all'Ema di approvare quei vaccini sono stati svolti in modo non corretto (chiariamoci, nessuno dice fraudolento, ma di certo non esemplare), perché ai partecipanti delle ricerche non è stato fatto né il sierologico né il tampone.
Domanda finale: il gioco vale la candela? Secondo me no
Per il resto sono d'accordo con te.
Le reazioni avverse sono moltissime, anche perchè, si conoscono quelle segnalate ma non quelle NON-segnalate.
Secondo uno studio statistico (non ricordo quale ma ne ha parlato Massimo all'ultimo Bordernight) il numero dovrebbe essere moltiplicato almeno per 100 (cento).
Dato poi che, come ci viene detto, il "vaccinato" può infettare ed essere infettato, e può pure ammalarsi, come è successo a quel ministro (donna) francese finito al'ospedale dopo la prima iniezione e al prof. Masi dopo la seconda, non conviene nemmeno se non ci fossero casi avversi di nessun tipo.
Quanto all'approvazione dell'EMA, io personalmente ritengo che abbiano avuto delle "pressioni" dall'esterno che li abbiano "convinti" ad accelerare i tempi. Non credo che all'interno dell'EMA ci sia qualcuno che di propria sponte abbia pensato di alterare fraudolentemente l'esito dell'approvazione, prendendosi la responsabilità di mettere in commercio un prodotto altamente rischioso.
Per "qualcuno" era necessario riuscire ad avere a tutti i costi una approvazione per la messa in commercio prima che la "pandemia" si esaurisse spontaneamente rendendo vano la somministrazione della "brodazza" come l'ha definita Montanari, così come adesso stanno premendo il piede sull'acceleratore prima che arrivi il caldo estivo che, come tutti gli anni, ridurrà ai minimi termini i sintomi influanzali.
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Al momento sono dubbioso e vi sarei grato se mi aiutaste! Ps a prescindere NON mi farò mai il vaccino perché tale non è! Assurdo come la gente non se ne accorga.. terapia genica sperimentale che tra qualche anno potenzialmente potrebbe far ammalare tutti di altro! Loro stessi ammettono che non si conoscono gli effetti a lungo termine no?
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Anche io non sono per l'obbligo vaccinale, ma se non si dovesse raggiungere la famosa immunità di gregge il problema si porrebbe.
Viva la coerenza : se, come detto più volte da diversi dottori, anche dopo vaccinato puoi infettare gli altri senza avere sintomi della malattia, allora significa che l ' immunità di gregge NON può essere raggiunta.
Ne consegue che se un vaccinato contagioso asintomatico si avvicina ad un immunodepresso, può passargli la malattia...
Per usare le tue parole : se ti vaccini sei un GROSSO problema per i più deboli.
Una volta è caso, due è coincidenza ma tre è voluto.
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Io aggiungerei solo che il vaccino è un farmaco, e come tutti i farmaci va usato solo nei casi in cui il rischio della malattia supera il rischio del farmaco. Non è escluso -a mio avviso- che ci siano fasce di età in cui il vaccino per il Covid è conveniente; sicuramente per chi non è molto anziano non ha senso, il rischio di reazione avversa del vaccino molto probabilmente supera il rischio covid (quasi nullo).
Poiché però non si fa una farmacovigilanza attiva, non si è davvero in grado di stimare il numero di effetti collaterali collegati al vaccino, sia a breve sia a lungo termine. Inoltre mentre per il vaccino ci sono autostrade aperte, altri farmaci che possono curare la malattina (invece che prevenirla) vengono esclusi, anche se molto probabilmente sarebbero efficaci e con molti meno effetti collaterali rispetto al vaccino.
Riguardo alle specifiche domande, l'unica sensata è la 1), le altre sono troppo capziose, e la risposta alla 1) è che il problema non è il numero di casi, ma il numero di morti, che per i giovani è sempre stato quasi zero, e per gli anziani è legato molto al fatto che la malattia non viene curata. Se si va a sentire quei medici che curano la malattia davvero (invece che tachipirina e vigile attesa) si vede che non muore praticamente nessuno.
La vaccinazione è dunque un'opzione per chi si sente più sicuro a rischiare un effetto avverso per aumentare la probabilità di non ammalarsi, piuttosto che a curarsi al bisogno.
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- CharlieMike
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ma.pa ha scritto: Il problema posto da miroshima è mal posto, come già detto da molti.
Io aggiungerei solo che il vaccino è un farmaco, e come tutti i farmaci va usato solo nei casi in cui il rischio della malattia supera il rischio del farmaco. Non è escluso -a mio avviso- che ci siano fasce di età in cui il vaccino per il Covid è conveniente; sicuramente per chi non è molto anziano non ha senso, il rischio di reazione avversa del vaccino molto probabilmente supera il rischio covid (quasi nullo).
Poiché però non si fa una farmacovigilanza attiva, non si è davvero in grado di stimare il numero di effetti collaterali collegati al vaccino, sia a breve sia a lungo termine. Inoltre mentre per il vaccino ci sono autostrade aperte, altri farmaci che possono curare la malattina (invece che prevenirla) vengono esclusi, anche se molto probabilmente sarebbero efficaci e con molti meno effetti collaterali rispetto al vaccino.
Riguardo alle specifiche domande, l'unica sensata è la 1), le altre sono troppo capziose, e la risposta alla 1) è che il problema non è il numero di casi, ma il numero di morti, che per i giovani è sempre stato quasi zero, e per gli anziani è legato molto al fatto che la malattia non viene curata. Se si va a sentire quei medici che curano la malattia davvero (invece che tachipirina e vigile attesa) si vede che non muore praticamente nessuno.
La vaccinazione è dunque un'opzione per chi si sente più sicuro a rischiare un effetto avverso per aumentare la probabilità di non ammalarsi, piuttosto che a curarsi al bisogno.
Ti devo correggere. Il vaccino non è un farmaco perchè viene somministrato a persone sane per prevenzione.
I farmaci invece si somministrano ai malati per curare.
In questo caso sì che si può scegliere quale sia il rischio minore.
Sarebbe come portare l'ombrello in una giornata di sole ipotizzando che possa andare a piovere,oppure prendere l'ombrello per ripararsi dalla pioggia.
Nel primo caso è "prevenzione", nel secondo è "cura".
QUESTI "vaccini" invece sono dei farmaci a tutti gli effetti mentre invece non sono dei vaccini.
Il vaccino è un prodotto generato con virus attenuati o parti di esso, atto ad attivare una difesa immunitaria, mentre QUESTI istruiscono la cellula a produrre delle proteine che dovrebbero indurre a generare gli anticorpi.
Di fatto QUESTI "vaccini" sono più vicini a una terapia genetica piuttosto cha a un vaccino.
(Se ho sbagliato la definizione di "farmaco" chiedo scusa e correggo, ma la sostanza del mio discorso rimane invariata).
Riguardo alla domanda 1) "se il vaccino non funziona come mai tra gli operatori sanitati e anziani si registra un calo di casi?", come dici giustamente tu bisogna andare a vedere il numero dei morti e non dei casi.
Sappiamo bene infatti come vengono determinati i casi e non si può quindi fare affidamento a questi numeri.
Anche per i morti non c'è certezza, dato che non si ha notizia di morti per altre patologie diverse dal covid, per cui non sappiamo se questi vengano inclusi implicitamente nel numero oppure no, così come sappiamo di per certo che nelle Terapie Intensive non ci sono SOLO malati di covid.
Che poi i "vaccini" non funzionano, o meglio non facciano il loro lavoro, ce lo dicono proprio gli scienziati da operetta che albergano stabilmente in televisione (Capua).
Cercando in tutti i modi di mantenere alta la paura si danno la zappa sui piedi dicendoci che, in ogni caso, i "vaccini" non proteggono dai contagi e che i "vaccinati" possono sempre contagiare, sorvolando sul fatto che ci sono stati pure casi di persone che si sono ammalate dopo la somministrazione della seconda dose, quindi ci si può pure ammalare (ma sono casi rari, eh!?)
Riguardo alla tuia ultima frase, per molte persone la "vaccinazione" è sinonimo di "ritorno alla normalità", della sconfitta totale del virus, del raggiungimento dell'immunità, perchè questo è stato fatto credere alla gente dopo più di un anno di costante martellamento mediatico.
E quindi non è che si sentono più sicuri a rischiare, perchè è eventualità che non prendono nemmeno in considerazione e perchè sono convinti che non capiterà di certo a loro dato che "i rischi sono di molto inferiori ai benefici", mentre invece è sicura l'immunità e di conseguenza chiudono il cervello a doppia mandata per dissociazione cognitivaa a tutti i fatti che smentiscono questa falsa sicurezza.
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Sertes ha scritto:
miroshima ha scritto: Se il vaccino serve a fermare molte morti non è più questione di "scelta personale", ma riguarda tutti.
Sentenza della Corte Costituzionale 308/1990
"Non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva. Ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche di fronte al generico interesse collettivo"
1990? Si, torna al Medioevo lol
Comunque qui da per scontato che il sacrificio sia certo, invece parliamo di una possibilità molto remota. Un po' come dire che quando pulisco le scale c'è la possibilità che cada, sbatta la testa e muoio quindi mi sto sacrificando
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Infatti che la Costituzione è del 1946 e qualcuno vorrebbe abolirla.miroshima ha scritto: 1990? Si, torna al Medioevo lol
No, qui stiamo parlando di gente che vorrebbe obbligare ME, a pulire da bendato una scala che non è sporca, con l'accordo che se cado sono cazzi miei e col ricatto che se non voglio perdo il lavoro.Un po' come dire che quando pulisco le scale c'è la possibilità che cada, sbatta la testa e muoio quindi mi sto sacrificando
Tolto questo hai fatto un buon esempio :laugh:
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- andrea.grassi71
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Senza voler entrare nel merito della vostra diatriba, faccio presente che nella sentenza della Corte Costituzionale 308/1990, che si può leggere qui , non c'è il virgolettato da te riportato, Sertes. Tra l'altro è una sentenza che parla di concorsi pubblici, quindi tutt'altro argomento.Sertes ha scritto: Sentenza della Corte Costituzionale 308/1990
"Non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva. Ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche di fronte al generico interesse collettivo"
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Nell'articolo di informasalus c'è un refuso e la sentenza 307 è stata citata per errore come 308
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Ok, quindi la Corte Costituzionale non ha mai detto quanto le hai attribuito nel precedente commento riportandone una sentenza come fonte. Ma l'ulteriore cosa buffa è che il virgolettato non è presente neanche nell'articolo di Beniamino Deidda su informasalus che hai linkato.Sertes ha scritto: Infatti il virgolettato è di Beniamino Deidda (pretore di Firenze, poi Procuratore della Repubblica di Prato, poi Procuratore Generale di Trieste, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze, nonchè autore di vari saggi e articoli su vari temi di diritto costituzionale e penale) che commenta la sentenza della Corte Costituzionale 307/1990, con quella sintesi citata, sia corretta che importantissima: Vaccinazioni: tra Scienza e Diritto (informasalus.it)
Nell'articolo di informasalus c'è un refuso e la sentenza 307 è stata citata per errore come 308
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FranZeta ha scritto:
Ammesso che abbia senso parlare di "immunità di gregge" per un fenomeno mutevole e globale come la pandemia Covid, sappiamo per ammissione stessa dei produttori che i vaccini non bloccano la trasmissione, perciò se vogliamo raggiungere questa famosa immunità di gregge in modo razionale dovremmo fare affidamento sull'immunizzazione naturale della popolazione. Pensare che un vaccino - che ripeto: non inibisce la trasmissione - sia la via per l'immunità di gregge, o che il vaccino stesso protegga altre persone oltre eventualmente al vaccinato stesso, non è altro se non una forma metropolitana di pensiero tetemico.miroshima ha scritto: La mia libertà finisce dove inizia quella altrui. Se il vaccino serve a fermare molte morti non è più questione di "scelta personale", ma riguarda tutti. Anche io non sono per l'obbligo vaccinale, ma se non si dovesse raggiungere la famosa immunità di gregge il problema si porrebbe.
non bloccheranno la trasmissione, ma la limitano ??
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Io probabilmente non sarei disposto, ma LO STATO avrebbe tutte le motivazioni per "uccidermi" se l' alternativa è sacrificarne 1 milione. A casa mia 1 mln è maggiore di 1. non so nella tua.CharlieMike ha scritto:
Rispondi a una domanda diretta.miroshima ha scritto: 4) ammesso ci siano "morti a causa del vaccino" non credete che bisogna mettere sul piatto della bilancia: morti per vaccino vs morti per covid ? Se ci fosse anche un solo morto in meno (dico "uno" per dire eh) a causa del vaccino significa che quest' ultimo è più conveniente del "non far nulla"
"Ammesso che ci siano morti a causa del vaccino" anzi, che ci sia un solo morto per milione, e che quel morto fossi proprio TU, diresti sempre che è il gioco vale la candela?
Saresti disposto TU a immolarti per salvare un milione di tuoi connazionali?
Attendo con pazienza.
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pencri93 ha scritto:
Volevo chiedere una cosa ai vari utenti novax, freevax o come volete chiamarvi
E già parti malissimo.
Il novax è colui che vuole che nessuno si vaccini, il free vax è uno che rivendica il diritto di decidere cosa iniettare e cosa non iniettare nel proprio corpo, nel più totale disinteresse di ciò che tu decidi di iniettarti o non iniettarti.
In questo forum, il 99% degli utenti che si oppongono alla vaccinazione è free-vax.1) se il vaccino non funziona come mai tra gli operatori sanitati e anziani si registra un calo di casi?
www.ilmessaggero.it/salute/prevenzione/v...ss_news-5844516.html
Sei in grado di dimostrare che i parametri utilizzati per il tracciamento del numero dei casi siano rimasti gli stessi nel tempo, e che quindi restituiscano un quadro attendibile?2) come mai in Stati come la Svezia e la Bielorussia, che vengono esaltati da taluni qui dentro come i Paesi che non hanno accettato le restrizioni, anche loro hanno iniziato le vaccinazioni? Nel caso della Bielorussia si tratta dello Sputnik su cui seguirà successiva domanda
www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-oggi...vi-dati-usa-ADqx4ySB
sicurezzainternazionale.luiss.it/2020/12...azione-lo-sputnik-v/
In che modo il fatto che questi paesi abbiano dato il via alla vaccinazione renderebbe i vaccini:
a) necessari
b) sicuri
?In generale come spiegate che anche Stati non allineati come Iran e Cuba abbiano iniziato a vaccinare? Sono anche loro manovrati da Big Pharma?
3) lo Sputnik va bene come vaccino o anche questo fa parte del "complotto" ?
Per me possiamo intavolare due discussioni parallele, una basata sul presupposto che vi sia un complotto mondiale, l'altra che invece parta dal presupposto che la narrativa ufficiale sul coronavirus sia valida.
A me non cambia nulla.
Arrivati al dunque, bisogna sempre rispondere alla domanda: puoi dimostrare che la probabilità di effetti collaterali del vaccino sia dello 0%? Se la risposta è no, qualsiasi altra digressione sarebbe irrilevante.4) ammesso ci siano "morti a causa del vaccino" non credete che bisogna mettere sul piatto della bilancia: morti per vaccino vs morti per covid ?
No. Anche volendo accettare la narrativa ufficiale (per non farla tanto lunga), nel momento in cui sai che il vaccino NON previene il contagio, e che quindi la scelta di vaccinarmi o non vaccinarmi non incide in alcun modo sulle probabilità che tu possa ammalarti di Covid, non hai voce in capitolo su ciò che scelgo di fare e di non fare.Se ci fosse anche un solo morto in meno (dico "uno" per dire eh) a causa del vaccino significa che quest' ultimo è più conveniente del "non far nulla"
Non è possibile fare stime simili, per almeno due motivi.
Primo, non abbiamo garanzie sull'effettiva validità dei numeri.
Secondo, le risorse sono limitate. Questo vuol dire che, anche volendo fare un regalo ai vaccinisti sfegatati ed ipotizzando una diminuzione di X morti tramite vaccinazione a tappeto, utilizzando tutte le risorse (denaro, tempo, forza lavoro, e via discorrendo) in diverso modo potremmo con ogni probabilità salvare più vite.
Esempio: Report ha ipotizzato una spesa per lo Stato italiano di 1,5 miliardi per i vaccini. E questo dato tiene conto solamente dei farmaci, sorvolando sui costi per il personale medico addetto alla vaccinazione, costi aggiuntivi come quelli per le siringhe e lo smaltimento dei dispositivi medici utilizzati nella procedura, e via discorrendo.
Ora, se il fine è quello di salvare delle vite, siamo sicuri che questi 1,5+ miliardi di euro non potrebbero salvarne di più, se utilizzati in modo diverso?
Inoltre, il reale impatto delle reazionia avverse da vaccino non è quantificabile, né in termini di decessi né in termini di spesa sanitaria. Se tu ti fai il vaccino e collassi dopo mezz'ora, chiaramente si associa l'uno e l'altro e rientri nella casistica dei danneggiati da vaccino. Ma se tu oggi ti fai il vaccino, e questo produce nel tuo corpo una reazione immunitaria che ti porta, a distanza di x anni, ad una diagnosi di malattia autoimmune o qualsiasi altra condizione medica che riduca la tua aspettativa di vita e/o preveda un intervento farmacologico (anch'esso, fra l'altro, mai privo di effetti collaterali), ecco che abbiamo una persona danneggiata da vaccino che non rientra nella statistica.La mia libertà finisce dove inizia quella altrui. Se il vaccino serve a fermare molte morti non è più questione di "scelta personale", ma riguarda tutti. Anche io non sono per l'obbligo vaccinale, ma se non si dovesse raggiungere la famosa immunità di gregge il problema si porrebbe.
Non esiste correlazione fra il numero di vaccinati e il rischio del singolo vaccinato, dal momento che questi farmaci NON fermano il contagio.
Certo, tutti i Comitati Tecnici Scientifici di tutti gli Stati del mondo sono composti da dei perfetti imbecilli e ci stanno facendo iniettare roba inutile che non ferma il contagio. Meno male che ci sei tu, mi chiedo come non abbiano pensato a consultarti.
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Ecco, ci vogliono almeno due punti interrogativi, ma forse anche di più, perchè questo non lo sa nessuno, a partire dai produttori che quando hanno richiesto l'approvazione in via emergenziale dei vaccini compilavano anche loro l'apposito campo con un bel ? .miroshima ha scritto: non bloccheranno la trasmissione, ma la limitano ??
Ci sono d'altra parte molte evidenze empiriche che in certi casi la vaccinazione favorisca o sia comunque correlata alla creazione di focolai:
www.quibrescia.it/provincia/garda/2021/0...ti-vaccinati/579039/ www.bresciatoday.it/attualita/coronaviru...oso-montichiari.html
www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/...-di-riposo-1.5997692
corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napol...7-052e96b5ae85.shtml E ci sarebbero altre decine se non centinaia di casi simili.
FranZη
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No, lo dice eccome, nella sentenza 307 del 1990, che puoi trovare qui: www.giurcost.org/decisioni/1990/0307s-90.htmlfunky1 ha scritto: Ok, quindi la Corte Costituzionale non ha mai detto quanto le hai attribuito nel precedente commento riportandone una sentenza come fonte.
La cosa veramente buffa è che prima hai scritto che non volevi entrare nel merito della diatriba e invece adesso ti stai facendo il sangue amaro a cercare cavilli.Ma l'ulteriore cosa buffa è che il virgolettato non è presente neanche nell'articolo di Beniamino Deidda su informasalus che hai linkato.
L'articolo di Informasalus è di Beniamino Deidda, e se vuoi il brano completo ti accontento subito:
Per pacifica interpretazione l'art. 32 C. tutela una delle massime espressioni della libertà, quella di non essere sottoposti a cure o terapie che non siano liberamente scelte o accettate. E' generalmente condivisa l'opinione che solo uno stato di necessità per la salute pubblica consenta al legislatore l'imposizione di un trattamento sanitario. Secondo questa impostazione, dunque, l'articolo 32 C. consente di contemperare il diritto individuale alla salute e alle cure liberamente scelte con l'interesse alla salute dell'intera collettività. Tale contemperamento però, secondo l'interpretazione della Corte Costituzionale contenuta nella sentenza 308/1990, permette anche l'imposizione di trattamenti sanitari obbligatori, ma non postula il sacrificio della salute individuale a quella collettiva. Ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche di fronte al generico interesse collettivo: nel nostro caso perciò il provato pericolo per la salute individuale consentirebbe l'esonero dall'obbligo di vaccinazione.
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- andrea.grassi71
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Pensa che quei noti complottisti di biologi, iscritti all'ordine nazionale biologi, come minimo mettono in dubbio l'efficacia di TUTTI i vaccini (oltre 150 anni di storia della vaccinazione), sulla sicurezza degli attuali vaccini covid pure le farmaceutiche ammettono di non sapere una mazza, magari dai una occhiata, è sufficientemente comprensibile anche per uno del tuo livello...
Certo, tutti i Comitati Tecnici Scientifici di tutti gli Stati del mondo sono composti da dei perfetti imbecilli e ci stanno facendo iniettare roba inutile che non ferma il contagio. Meno male che ci sei tu, mi chiedo come non abbiano pensato a consultarti.
www.onb.it/2018/11/05/vaccini-ed-evidenz...onali-di-statistica/
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Io penso che fra qualche anno rideremo tutti di questa idea bislacca di eradicare il Covid-19 mediante vaccinazioni di massa globali. Un po' come facciamo ripensando alla fine del mondo del 2012, ma stavolta saranno tanti a dover far finta di non averci mai creduto.miroshima ha scritto: Certo, tutti i Comitati Tecnici Scientifici di tutti gli Stati del mondo sono composti da dei perfetti imbecilli e ci stanno facendo iniettare roba inutile che non ferma il contagio. Meno male che ci sei tu, mi chiedo come non abbiano pensato a consultarti.
Ma quando mai qualcuno ha pensato di eradicare una malattia come l'influenza, o meglio ancora come il raffreddore, con una strategia vaccinale globale? Non può funzionare in ogni caso, anche se i vaccini dessero davvero una forte probabilità di non essere infettivi. Nel nostro caso non c'è nemmeno questa evidenza, ma non cambierebbe molto: sarebbe comunque una follia pensare che funzioni. Evidentemente lo scopo di "tutti i comitati tecnici scientifici del mondo" è vaccinare quanti più coglioni possibili, per quali scopi non saprei dirlo, ma sicuramente gli argomenti a favore della vaccinazione di tutta la popolazione sono così ridicoli che hanno un interesse nello scremare la platea vaccinanda da quelli forniti di raziocinio.
FranZη
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Macché sangue amaro. Il virgolettato che hai attribuito alla Corte Costituzionale semplicemente non esiste. Togli le virgolette e spiega che si tratta di un'interpretazione di Deidda o cambia la fonte. Non mi sembra difficile.Sertes ha scritto: La cosa veramente buffa è che prima hai scritto che non volevi entrare nel merito della diatriba e invece adesso ti stai facendo il sangue amaro a cercare cavilli.
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L'interpretazione è corretta, la Corte dice chiaramente che il sacrificio del singolo a favore della collettività non è contemplato:Macché sangue amaro. Il virgolettato che hai attribuito alla Corte Costituzionale semplicemente non esiste. Togli le virgolette e spiega che si tratta di un'interpretazione di Deidda o cambia la fonte. Non mi sembra difficile.
significa che se per salvare 10 milioni di persone occorre sacrificarne anche solo una ed una sola, non si può fare!Ma si desume soprattutto che un trattamento sanitario può essere imposto solo nella previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato,
salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili.
Con riferimento, invece, all'ipotesi di ulteriore danno alla salute del soggetto sottoposto al trattamento obbligatorio-ivi compresa la malattia contratta per contagio causato da vaccinazione profilattica - il rilievo costituzionale della salute come interesse della collettività non è da solo sufficiente a giustificare la misura sanitaria. Tale rilievo esige che in nome di esso, e quindi della solidarietà verso gli altri, ciascuno possa essere obbligato, restando così legittimamente limitata la sua autodeterminazione, a un dato trattamento sanitario, anche se questo importi un rischio specifico, ma non postula il sacrificio della salute di ciascuno per la tutela della salute degli altri.
www.giurcost.org/decisioni/1990/0307s-90.html
Il diritto alla salute o, peggio, alla vita del singolo non può essere soppresso nella previsione di salvare 10 milioni di persone (la collettività).
I politici giocano sul fatto che il vaccino è ritenuto sicuro, che non è quello il responsabile di effetti avversi, e che comunque non si poteva prevedere che qualcuno avrebbe avuto reazioni avverse gravi (che comunque non ammettono siano causate dal vaccino).
Secondo me già il mettere in conto che qualcuno ci resterà secco, o avrà conseguenze gravi sulla propria salute, a seguito di vaccinazione, è un reato bello e buono (quantomeno, favoreggiamento di omicidio colposo, o strage, cioè mettono in conto una piccola strage per evitarne una più grande) che i politici commettono in continuazione invitando, quando non obbligando, la gente a vaccinarsi.
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Mi sembra ovvio che gli Stati cerchino i metodi per uscire da un epidemia, il vaccino è visto e considerato come quello più pratico, non è detto che sia la scelta giusta, potrebbe essere una scelta infelice che farà mutare il virus, costringendo gli sviluppatori a modificare il vaccino, virus che continuerà ad essere presente nella popolazione che dovrà vaccinarsi ogni anno.miroshima ha scritto: Volevo chiedere una cosa
1) se il vaccino non funziona come mai tra gli operatori sanitati e anziani si registra un calo di casi?
2) come mai in Stati come la Svezia e la Bielorussia,
In generale come spiegate che anche Stati non allineati come Iran e Cuba abbiano iniziato a vaccinare? Sono anche loro manovrati da Big Pharma?
3) lo Sputnik va bene come vaccino o anche questo fa parte del "complotto" ?
4) ammesso ci siano "morti a causa del vaccino" non credete che bisogna mettere sul piatto della bilancia: morti per vaccino vs morti per covid ? Se ci fosse anche un solo morto in meno (dico "uno" per dire eh) a causa del vaccino significa che quest' ultimo è più conveniente del "non far nulla"
Forse era meglio puntare tutto sulle cure, da fare anche e soprattutto a casa, di modo che si sarebbe sviluppata negli anni l'immunità della popolazione, e lasciare perdere i vaccini (o al più riservarli agli anziani) che rischiano di rendere il virus simil-influenzale mutante.
Il punto 4 lo trovo censurabile, nessuno deve arrogarsi il diritto di decidere della vita altrui mettendola "sui piatti della bilancia", non esiste. Si tratterebbe di strage. Meglio, anzi, doveroso evitare di scegliere, se poi ci saranno 10 milioni di morti da epidemia, sarà stata colpa dell'epidemia (e dell'inefficienza del sistema sanitario, delle cure non trovate, non permesse, non praticate), ma non che qualcuno si permette di decidere che qualche persona può morire per salvarne molte di più, in quel caso si è responsabili diretti della morte di quelle poche persone.
Aggiungo come considerazione personale che io posso accettare di morire in quei 10 milioni (ipotetici) di vittime da epidemia, che sarebbe anche molto più probabile rispetto ai pochi casi di morte da vaccino,
ma trovo inaccettabile dover morire per gli effetti di un vaccino.
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Ti devo correggere. Il vaccino non è un farmaco perchè viene somministrato a persone sane per prevenzione.
I farmaci invece si somministrano ai malati per curare.
In questo caso sì che si può scegliere quale sia il rischio minore.
Sarebbe come portare l'ombrello in una giornata di sole ipotizzando che possa andare a piovere,oppure prendere l'ombrello per ripararsi dalla pioggia.
Nel primo caso è "prevenzione", nel secondo è "cura".
Guarda, non è che io sia un esperto, ma ho trovato questa definizione che mi sembra sia abbastanza calzante:
"Sostanza esogena, organica o inorganica, naturale o sintetica, capace di indurre modificazioni funzionali in un organismo vivente".
Limitare l'effetto di un farmaco alla cura è riduttivo.
Perché se le previsioni mi dicono che pioverà magari l'ombrello me lo porto. Certo, magari non nel Sahara
Allo stesso modo, non vedo perché un farmaco non possa essere dato per prevenire. Un allergico prende un antistaminico per NON avere una crisi allergica. L'antistaminico non è curativo, ma preventivo. Eppure è indubbiamente un farmaco.
Per questo credo che non sia errato dire che il vaccino è un farmaco a tutti gli effetti.
QUESTI "vaccini" invece sono dei farmaci a tutti gli effetti mentre invece non sono dei vaccini.
Il vaccino è un prodotto generato con virus attenuati o parti di esso, atto ad attivare una difesa immunitaria, mentre QUESTI istruiscono la cellula a produrre delle proteine che dovrebbero indurre a generare gli anticorpi.
Di fatto QUESTI "vaccini" sono più vicini a una terapia genetica piuttosto cha a un vaccino.
A parte la distinzione vaccino/farmaco, sicuramente concordo che l'aspetto più preoccupante di questi "vaccini" sia la manipolazione genetica (mi preoccupa che il meccanismo che usano assomigli molto ad una malattia autoimmune. Siccome non si sa la causa di queste malattie mi sembra si stia giocando col fuoco...)
Riguardo alla domanda 1) "se il vaccino non funziona come mai tra gli operatori sanitati e anziani si registra un calo di casi?", come dici giustamente tu bisogna andare a vedere il numero dei morti e non dei casi.
Sappiamo bene infatti come vengono determinati i casi e non si può quindi fare affidamento a questi numeri.
Anche per i morti non c'è certezza, dato che non si ha notizia di morti per altre patologie diverse dal covid, per cui non sappiamo se questi vengano inclusi implicitamente nel numero oppure no, così come sappiamo di per certo che nelle Terapie Intensive non ci sono SOLO malati di covid.
Ah, ma certo, infatti ci servirebbero i numeri REALI, che non avremo mai. Ciononostante io credo che se venissero forniti i numeri dei morti senza patologie pregresse, per classi di età (anche quelli farlocchi con i morti positivi e non i morti per patologie legate al covid), tutti si accorgerebbero che fare il "vaccino" alle persone sane sotto i 60/70 anni è inutile, pur tenendo conto della sensibilità delle singole persone e dei numeri gonfiati.
Che poi i "vaccini" non funzionano, o meglio non facciano il loro lavoro, ce lo dicono proprio gli scienziati da operetta che albergano stabilmente in televisione (Capua).
Cercando in tutti i modi di mantenere alta la paura si danno la zappa sui piedi dicendoci che, in ogni caso, i "vaccini" non proteggono dai contagi e che i "vaccinati" possono sempre contagiare, sorvolando sul fatto che ci sono stati pure casi di persone che si sono ammalate dopo la somministrazione della seconda dose, quindi ci si può pure ammalare (ma sono casi rari, eh!?)
Riguardo alla tuia ultima frase, per molte persone la "vaccinazione" è sinonimo di "ritorno alla normalità", della sconfitta totale del virus, del raggiungimento dell'immunità, perchè questo è stato fatto credere alla gente dopo più di un anno di costante martellamento mediatico.
E quindi non è che si sentono più sicuri a rischiare, perchè è eventualità che non prendono nemmeno in considerazione e perchè sono convinti che non capiterà di certo a loro dato che "i rischi sono di molto inferiori ai benefici", mentre invece è sicura l'immunità e di conseguenza chiudono il cervello a doppia mandata per dissociazione cognitivaa a tutti i fatti che smentiscono questa falsa sicurezza.
No comment sulla qualità dei media-scienziati.
Il problema generale secondo me è la creazione di una dicotomia "pro-vax" vs "no-vax", dicotomia in cui la narrazione ufficiale si appropria della parte "pro-vax" escludendone qualunque pensiero non completamente allineato, e spalmando tutte le posizioni intermedie nella categoria "no-vax". Il meccanismo l'abbiamo già visto con il cambiamento climatico, o con le teorie del gender negli USA, e funziona molto bene con una popolazione mediamente ignorante, poco curiosa e tipicamente lobotomizzata davanti alla tv.
E' un peccato, perché io credo che i vaccini come idea non siano necessariamente da buttare. Sono farmaci, e usati con attenzione e oculatezza possono aiutare. In particolare essendo farmaci preventivi sono adatti a ridurre l'impatto di una malattia sul sistema sanitario nazionale. Che non vuol dire vaccinare tutti, ma vuol dire vaccinare per esempio coloro che potrebbero avere un rischio elevato di morte o menomazione dalla malattia. Magari coloro che temono di più una polmonite adesso che lo sviluppo di una patologia tra 10 anni.
Trovo veramente deprimente vedere continuamente sminuito ogni tentativo di ragionare sul tema. E questo martellamento sul vaccino, manipolando continuamente la verità per loschi fini, fa venire voglia davvero di prendere la posizione opposta solo per non dargli ragione. Questo a mio avviso è però lo scopo di tutta la procedura: isolare le categorie di persone non allineate (vuoi in un ambito vuoi in un altro: vaccini, 11/9, ambiente, gender) per creare un consenso maggioritario attorno alle opinioni di cui si è appropriata la narrazione ufficiale. Alla fine coloro che -magari in buona fede- si prestano ad allinearsi sempre al potere diventeranno i nuovi nazisti, e chi non si è allineato sarà escluso, se non recluso...
L'altra cosa che fa imbestialire è che -vista la quantità di soldi che di potere che girano attorno alla questione vaccini e la vergognosa propaganda cui siamo soggetti- non è più possibile credere a nessuno dei numeri che ci forniscono, né tantomeno all'onestà delle sperimentazioni e neppure all'onestà della "progettazione" dei vaccini (cioè che non ci infilino dentro qualcos'altro a nostra insaputa). Per cui non bastano neanche più i dati, né il fatto che uno studio sia pubblicato su una rivista importante, né che siano coinvolte determinate istituzioni. Tutto è potenzialmente menzogna, e finiranno per vincere loro, con la divisione no-vax/pro-vax, ridicola per chiunque ragioni, ma che finirà per diventare reale per l'impossibilità di capire dove c'è verità e dove manipolazione.
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