Medicina: cosa la gente pensa che sia, cos'è, cosa dovrebbe essere

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7 Anni 10 Mesi fa - 7 Anni 10 Mesi fa #7051 da fefochip
in realtà il concetto di medicina allopatica è un po restrittivo.
la medicina "ufficiale" come la conosciamo oggi dovrebbe essere una medicina che si rifà al metodo scientifico con tutto quello che ne consegue.
c'è chi (probabilmente a ragione) sostiene che il metodo scientifico è sostanzialmente inapplicabile all'uomo in quanto ogni uomo è diverso da un altro
io credo che semplicemente il sistema uomo è talmente complesso che l'applicazione è estremamente complessa e quindi il metodo scientifico da solo non è' garanzia
di successo in quanto ha dei buchi neri di comprensione della fisiologia umana attualmente incolmabili. un esempio tra tanti il disconoscimento del microbiota
e la sua estrema complessità rende di fatto inutile qualunque tipo di intervento realmente curativo nell'apparato digerente.

la medicina ufficiale purtroppo è diventata purtroppo la longa mano delle case farmaceutiche quindi non solo poco adatta a curare una persona perche fondamentalmente ignorante
di quei buchi immensi di fisiologia e comprensione che ha ma con fini divergenti dalla cura del paziente in quanto rincorre il profitto di una SPA.

detto questo l'allopatia è un modo di approcciare alla malattia che dovrebbe essere l'ultimo mentre invece proprio grazie alle logiche del profitto è il primo.
curando il sintomo ovviamente non si guarisce e quindi si ha una persona sempre malata e sempre bisognosa di farmaci che sopprimono il sintomo.

non bisogna fare però l'errore di fare di tutta l'erba un fascio e pensare che qualunque cosa derivante dallo studio scientifico sia lo demonio , anzi.

bisogna ragionare in termini scientifici anche con l'omeopatia. dire che il medico omeopatico deve considerare l'interezza del paziente da solo non vuol dire nulla.
fa riferimento solo alla brutta abitudine della medicina ufficiale che sempre nell'ottica delle distorsioni operata dall'interesse delle case farmaceutiche cura il pezzettino di propria competenza
dimenticandosi del resto.

insomma non ci innamoriamo di definizioni e/o metodi ma cerchiamo i meccanismi fisiologici delle malattie per intervenire su di esse e ancora di piu contemporaneamente curiamo la salute.
curare la salute in realtà è una necessaria e umile professione di ignoranza.
è demandare al corpo messo nelle migliori condizioni per lui di guarire.

tuttavia anche il percorso della salute non può prescindere dalla profonda comprensione dei processi fisiologici.

anche l'empirismo deve avere come base di applicazione la metodologia scientifica perche senza di essa sarebbe solo stregoneria allo stato puro.

quindi l'omeopatia e questa FTT (che devo ancora approfondire) in realtà sono molto somiglianti perche, a mio avviso, i concetti “similia similibus curentur” e “contraria contrariis curentur” non solo sono desueti ma totalmente secondari rispetto al mezzo con cui vengono applicati ovvero l'idea che veicolando un informazione si può intervenire al pari che con sostanze chimiche.
in altre parole è come se convincessimo il corpo con degli argomenti a cambiare qualcosa invece che a botte di sostanze chimiche...mica una cosa da niente ....

spero di essermi spiegato

la verità non si scopre, si capisce.
Ultima Modifica 7 Anni 10 Mesi fa da fefochip.
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7 Anni 10 Mesi fa #7297 da Healthdatabase
Sia contraria contrariis curentur che similia similibus curentur sono frasi a effetto, espressioni arbitrarie, così vaghe e generiche da non significare nulla. Non è con concetti del genere che si può capire qualcosa dei fenomeni biologici. L'omeopatia – come ogni altra forma di terapia – può essere efficace, e in effetti spesso lo è. Anche la nefanda chemioterapia esita non di rado nella guarigione. In entrambi i casi, quello che cura non è il valore intrinseco del trattamento. Ma il grado di fiducia che il paziente vi ripone. Ovviamente, pur essendo entrambe poco sensate, c'è una differenza sostanziale tra le due metodiche. I farmaci usati in oncologia sono veleni spaventosamente tossici, il cui potenziale lesivo non è nemmeno lontanamente prevedibile. Il solo pensare di servirsene per recuperare la salute è una grave aberrazione mentale. Infatti, com'è ovvio, solo una minoranza dei malati riesce a tollerarli, mentre i più ne vengono uccisi. Il principio fondamentale che dovrebbe improntare qualunque atto medico è quello del primum non nocere. A differenza della maggior parte delle terapie farmacologiche, l'omeopatia rispetta tale criterio. E' questo il motivo per cui, se un paziente mi dice che trae beneficio da un rimedio omeopatico, pur essendo convinto che tale approccio non abbia alcun fondamento razionale, senza particolarmente incoraggiarlo, evito però di dissuaderlo in alcun modo. Finché pensa che gli faccia bene, gli farà bene. Se non funziona, se ne accorgerà da solo. Ma in nessun caso potrà nuocergli.
A parte travisamenti e menzogne funzionali al business, il problema più grosso della Medicina sono le lacune di conoscenza dei fenomeni biologici (quelli che Federico chiama "buchi neri") che cronicamente la affliggono. Come lui evidenzia, c'è tanto da studiare e tanto da capire, sia in generale della biologia, sia in particolare della fisiologia delle creature viventi. In attesa di ridurre la nostra ignoranza, quello che sappiamo – dallo studio e dall'esperienza – può però bastare a evitare di far troppe fesserie, e a proteggere decentemente il nostro benessere. Si tratta di applicare un metodo rigoroso alla lettura dei dati "certi" in nostro possesso (personalmente, ho abolito il termine "scientifico" – ormai alibi stereotipato di nefandezze come vaccini e veleni varii per la propaganda più losca – preferendo espressioni come razionale, logico, coerente, condivisibile e così via). Confrontando idee e esperienze, si può andare lontano. Ad esempio, l'altro ieri un paziente, durante una visita, mi ha fornito un'interpretazione plausibile di un fenomeno tanto comune quanto "misterioso": il risveglio delle artralgie col peggioramento del clima, che talora chiamo "effetto barometro". Quando ne avevo chiesto il motivo al mio maestro, pur autentico pozzo di scienza se mai ce n'è stato uno, la candida risposta era stata: "questo non lo sappiamo". In realtà la spiegazione è semplice, e davvero soddisfacente. Insomma, se Dio ha dotato tutti di buon senso, sarebbe ora di iniziare a servirsene in modo costruttivo, spazzando via – con coraggio e immaginazione – l'ipnosi in cui il mercato vuole tenerci.

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7 Anni 8 Mesi fa - 7 Anni 8 Mesi fa #8149 da Silvioave
Buongiorno,
Oggi vrrei parlare di una dei problemi della disfunzione erettile come l'erezione debole.
Ho dei problemi con l'erezione, non la posso mantenere erezione al tempo più di mezz'ora.
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Che ne dite?
Ultima Modifica 7 Anni 8 Mesi fa da Silvioave.

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7 Anni 8 Mesi fa - 7 Anni 8 Mesi fa #8150 da Shavo
Ultima Modifica 7 Anni 8 Mesi fa da Shavo.

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5 Anni 8 Mesi fa #23912 da Lamazzi

Silvioave ha scritto: Buongiorno,
Oggi vrrei parlare di una dei problemi della disfunzione erettile come l'erezione debole.
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Che ne dite?


Secondo la mia opinione, non sei venuto nel posto giusto con queste domande)

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