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Tutto questo ci indica che il tempo è un sistema vettoriale parallelo, cioè non è sequenziale-verticale ma randomico-contestuale, e quindi allo stesso modo (parlando dell'uomo) non posso parlare di una persona che è nata 2000 anni fà e si è rincarnata ancora oggi, perchè il tempo di 2000 anni fà è ancora presente nel vettore parallelo, ergo in una serie di dimensioni temporali quella persona è ancora li viva, in altre dimensioni parallele quella persona non c’è più [è morta].
Quindi in un’altra dimensione distante nel tempo vi sarà una persona che si “richiama” alla persona che vive in un’altra dimensione temporale, ovvero sono in qualche modo la stessa persona, ma hanno memorie differenti, hanno sembianze differenti e un ambiente [spazio-temporale] differente.
Per esemplificare ulteriormente rifacciamoci ad un esempio di madre natura, se vediamo un raggio di Sole, possiamo presupporre che quel raggio tornerà di nuovo ad illuminare la stessa posizione sulla terra? No, quel raggio una volta che colpisce il suolo non torna più, ma il raggio è stato scatenato da una zona ben precisa del sole, un area che tornerà ad illuminare la Terra, ma non più come lo stesso raggio precedente, stavolta invierà un raggio nuovo, che avrà una differente angolazione una differente sembianza [anche se difficile da verificare] e quindi un differente impatto nella Terra (o in altro ambiente), in una differente zona in un tempo differente.
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Mirko_57 ha scritto: Interessante punto di vista.
Sono giunto a considerazioni (non ancora conclusioni) analoghe.
Se interessa:
www.mezzacollina.it/Multiverso.htm
Approfondirei volentieri l'argomento.
un Maestro Sufi, non ricordo se Rumi o altro, "Non ti attaccare ad alcun Credo, così da non perdere tutto il resto. Ovunque volgi il tuo sguardo, ivi è il Volto di Allah. L'acqua prende il suo colore dal recipiente che lo contiene."
So che è inifluente nel discorso ma volevo dirlo :-)
Abbiamo evidentemente una nozione dell'Anima differente, io mi rifaccio alla conoscenza portata da Gesù (così viene chiamato generalmente) o portata da Mohammad nel libro sacro dell'islam, ovvero il Corano. Ed ovviamente alla conoscenza diretta che ho ricevuto.L'anima in un essere è una componente che può essere presente oppure no,
Hai valutato la possibilità che potremmo essere collegati alla coscienza di un essere evoluto, e che non è dio
ce ne è tanto immagino, si, e ce ne può essere molta di più.bel post ma quanta carne al fuoco che hai messo!
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In effetti già questo differente punto di vista condiziona tutto quanto il resto.Abbiamo evidentemente una nozione dell'Anima differente, io mi rifaccio alla conoscenza portata da Gesù (così viene chiamato generalmente) o portata da Mohammad nel libro sacro dell'islam, ovvero il Corano. Ed ovviamente alla conoscenza diretta che ho ricevuto.
Da quello che mi è stato dato modo di osservare dio è una cosa a se, né organico, né inorganico ma giusto per trovargli un termine che possa seppur lontanamente descriverlo lo definirei Coscienza all'ennesima potenza, e poiché è fatto così ogni suo pensiero genera inevitabilmente un Universo.Questa tua domanda mi fà intendere che hai una visione alquanto discordante dalla mia di Dio/Allah.
Spesso molta gente, dice di non credere in Dio perchè pensa a Dio come un uomo. Questo è i, caso dei Buddisti, che parlano di forza immanente, energia che tutto pervade (Buddah) e quindi dicono che Dio non esiste, eppure l'energia (o coscienza evoluta, come hai scritto te) immanente è Allah nell'islam, i, profeta stesso tornando dal viaggio nel loto divino, e quindi tornando dalla presenza divina, descrisso Dio come un energia (cosciente ed intelligente ovviamente), che non può essere descritta (questo il motivo per cui nell'islam è vietato dargli una immagine, per evitare di delimitarlo).
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juss ha scritto: non so se centra ma forse un minimo di attinenza c'è
La vita comincia ad essere un argomento sempre più interessante e curioso
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Tonki ha scritto: Tutto molto interessante e bello; e di difficile comprensione. Ed è curiosa questa interpretazione mistico di tipo orientale/scientifica partendo dal corano.
Quello che non capisco è: se tutte le incarnazioni avvengono contemporaneamente, non essendoci passato e futuro, tutto è come già accaduto, no? Mi viene in mente chi dice che l'universo, cioé l'intero multiverso, dura quanto il Tempo di Planck ( Malanga ). In qualche "vettore parallelo", quindi, io sono già morto, io sto nascendo, io sono ""un altro volto".
Che scopo ha una vita del genere? Stiamo modificando qualcosa di già successo? Stiamo rivivendo l'accaduto? Perché trasportare la coscienza/anima in una simulazione spaziotemporale non locale?
Che dice "allah" al proposito? Che dovremmo fare?
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Bella domanda, ero indeciso tra darti la risposta corta oppure quella lunga, buon per te che ho scelto la prima(!), ovviamente è un mio pensiero quindi opinabile.Che scopo ha una vita del genere? Stiamo modificando qualcosa di già successo? Stiamo rivivendo l'accaduto? Perché trasportare la coscienza/anima in una simulazione spaziotemporale non locale?
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il Corano contiene tutto, è un libro multidimensionale per eccellenza, ma siccome lo è, è anche molto difficile estrarne contenuti.Tonki ha scritto: @Mikahel
Molto bene. Mi guarderò i film consigliati e vediamo. Ma da un punto di vista pratico il Corano ( o persino la fisica moderna? ) presenta delle tecniche/modalità di accrescimento della coscienza, per avere esperienza diretta di questa multidimenzionalità?
i sogni sono di vario tipo, alcuni sono psichici, alcuni vengono da Allah o i tuoi maestri [per insegnarti o avvertirti...], alcuni sono nella tua dimensione ma in ambiti completamente differenti [altri mondi o nello spazio remoto...], altri da altre dimensioni con te come soggetto o altri.Tonki ha scritto: In un articolo in homepage sul sogno qualcuno ipotizzava che lo stadio onirico fosse un punto di contatto tra diverse dimenzioni, una sorta di finestra su altri mondi o, quindi, su altre dimenzioni spaziotemporali.
Si,,non hanno intenzione di evolversi e si legano al mondo.Tonki ha scritto: Circa gli ebrei, perché sono pigri? Per la loro staticità? Per la loro azione involutiva sul mondo?
Tonki ha scritto: Interessante il "se non si credesse in lui collasserebbe all'istante". La fisica quantistica, con la questione dell'osservatore, in fondo dice anche che a creare la realtà è l'osservatore stesso, in una certa misura. Ma se collassa l'universo virtuale cosa resta?
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La faccenda è un po' più complessa; ero un utente della comunità virtuale di “Alienati”, il forum del Gruppo Stargate sul quale scriveva anche Malanga, all'interno di essa sviluppavamo le informazioni che emergevano dalle ipnosi nonché dalle esperienze individuali condivise, quindi quanto maturava dalle nostre elucubrazioni talvolta si discostava dalle versioni ufficiali.Malaga se non sbaglio diceva che erano certi parassiti multidimenzionali a nutrirsi di quello che tu chiami ambaradam di emozioni, esperienze etc, non un'immensa eggregora.
L'errore consisteva nell'attribuire alla componente animica un'importanza strategica e vitale, il casino è partito tutto da lì.Questo perché non avendo "anima" non potevano avere esperienza e energia. E aggiungeva che più questa era negativa, più era appetibile.
Ribadisco quanto ho scritto in questo thread, ovvero sono certo che esista un Dio dal quale si è generato come atto involontario questo Universo, sono altresì certo che Dio si disinteressi totalmente di esso così come di tutti gli altri Universi.Ma ritieni non ci sia nulla al d la di questa "piramide alimentare" elevabile fino all'"eggregora universo"?
Grazie per la segnalazione, sono almeno sette anni che mi disinteresso in modo totale di tutto ciò che costui produce traendone un immenso beneficio!Adesso ho visto qualche conferenza e Malanga parla di altre cose, dando quell'impostazione come vera ma superata. L'ho citato perché parla continuamente di fisica quantistica e del fatto che l'universo non è locale e ha la durata, dice lui, inferiore all'intervallo di plank.
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Mirko_57 ha scritto: L'Uomo ha creato Dio a sua immagine e somiglianza.
Quando si accorge di tale limitazione, supponendo, senza prove, d'esser limitato, ne estende la natura e l'origine fin dove non è più possibile indagare, pretendendo così di dimostrare l'autenticità della propria creazione.
È un bel trucco, ma è solo un trucco.
Cercate di capire: dio è come il tempo.
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il Corano contiene tutto, è un libro multidimensionale per eccellenza, ma siccome lo è, è anche molto difficile estrarne contenuti.
Si, nell'Islam vi sono tecniche per elevarsi spiritualmente che possono portare a vedere le dimensioni parallele "chiudendo gli occhi".
ovvero l'ego-universale crea la realtà e ne detta le regole (ecco che, chi mette l'ego sotto i propri piedi, lo sottomette ( ovvero Islam ) allora può cambiarne le regole e ad esempio camminare sulle acque... ti ricorda qualcuno?).
Paradossalmente mi sento più vicino agli atei che ne negano l'esistenza piuttosto che a tutti i credenti che hanno antropomorfizzato ed adattato ad usum delphini la vaga idea che di esso si sono fatti.
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Totalmente d'accordo con quanto hai scritto!A me Malanga non mi è mai piaciuto: lo è sempre considerato una sorta di terrorista mentale, utile a terrorizzare. Alien cicatrix e buona parte della sua prima produzione poteva avere al massimo il valore di una parabola favolistica sulle entità che vivono in qualche dimensione astrale, al limite e se lo si vuol credere possibile.
Sicuramente molti che si sono rivolti a lui sono impazziti o ne sono usciti male, è noto. Lui stesso non è che fosse messo benissimo...non l'avrei consigliato a nessuno.
Ma non l'avrei appunto mai citato se non fosse per questa nuova parentesi dove non parla più di alieni ma di fisica quantistica in relazione a scienze dello spirito. Ora che parla di matematica è più innoquo e profiquo, direi.
Hai un nuovo amico: me! :)Ma possiamo benissimo metterlo da parte, meglio così.
Spero tu ti renda conto di quanto hai scritto, e per quanto lo condivida solo in parte, denota una profonda capacità introspettiva nonchè un'alta dote di sagacia: very good!!Beh, forse cioè che riunisce più gli atei tra loro non è tanto il non credere in Dio. Ma il non credere a uno scopo dell'esistenza e alla necessità di evolversi in qualche modo spiritualmente. In un certo senso, non abbiamo il libretto delle istruzioni nè di questo corpo né certamente dello spirito e del senso delle cose. Quindi è giusto chiedersi se non ci è stato dato per disinteresse, per qualche ragione diversa a noi avversa o meno, o perché è solo senza che si possono acquisire certe capacità.
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