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Maksi ha scritto: Mitologia da Hollywood...
... ma quanto li odio quando fanno queste porcate.
Pyter ha scritto:
Maksi ha scritto: Mitologia da Hollywood...
... ma quanto li odio quando fanno queste porcate.
Non sono porcate: si tratta di due personaggi storicamente non esistiti così come raccontati, quindi immaginati.
E la fantasia è sempre stata al potere.
Mrexani ha scritto:
Qualche ghianda da trovare e far germogliare a fatica, in ambiente arido e ostile.
Il resto dell'albero si trasforma in cellulosa per produrre corrieri della sera...
invisibile ha scritto:
Come sarebbe che nessuno da niente? Il mito è creato dalla mente umana e per cui gli da la sua stessa esistenza e funzione, che se non è quella del mito (con tutte le opzioni possibili che la Treeccani spiega) significa che non stai parlando di mito ma di un altra cosa.
Non capisco cosa c'entri questo.
Io parlo di creazione e tu mi porti un esempio di uso.
Ah, e la figa è meravigliosa, flaccida ed "scomposta" come è, proprio come deve essere, magnificamente addativa
Senza lo Yin, la gloriosa potenza dello Yang (il glorioso cazzo), non esisterebbe
Calvero ha scritto: Il cazzo è un monumento alla potenza della creazione, che appunto il maschio non può permettersi, e quindi lo erge imperioso, bello, che punta al cielo, sopra le parti rammollite e flaccidamente ripiegate che devono accogliere il seme e accudirlo.
Calvero ha scritto: __________
______
Invisibile, ultimamente, quale prodigiosa zucchina ha riservato le sue attenzioni ai tuoi reconditi piaceri?
Mi fa piacere che la tua mente sappia creare dei miti; è probabile che una qualche quintessenza olimpica abbia infuso le tue sinapsi e abbia sviluppato cotanta immaginativa, caduta dal cielo e colpito proprio Te, poi, nel momento in cui ti accorgevi che non apparteneva alla tua dimensione umana, giustamente la ripudiasti nell'ade o nella geenna, orsù ...
.. ma tutto ciò, tosto così avvenne, a guisa di una simile e greve calamità, nulla dice di quanto in realtà appartenga al mito nella sua primigenia essenza
[e via discorrendo, in ciò che fai seguire]
Non capisco cosa c'entri questo.
Io parlo di creazione e tu mi porti un esempio di uso.
Che non lo capisci, ha senso a questo punto. L'uso della psiche, non è l'uso di una forchetta che infila uno spaghetto nr. 5 della Barilla. Non è che siamo in simbiosi con noi stessi: noi ---> siamo simbiosi.
Ah, e la figa è meravigliosa, flaccida ed "scomposta" come è, proprio come deve essere, magnificamente addativa
Niente, non ce la fai proprio eh... come con Silvestro giorni addietro.
Tu stai dicendo che la figa ti piace, non che è bella. Il discorso, anche se giocoso, è un altro.
Non capisco cosa c'entri questo.
Io parlo di creazione e tu mi porti un esempio di uso.
Che non lo capisci, ha senso a questo punto. L'uso della psiche, non è l'uso di una forchetta che infila uno spaghetto nr. 5 della Barilla. Non è che siamo in simbiosi con noi stessi: noi ---> siamo simbiosi.
Senza lo Yin, la gloriosa potenza dello Yang (il glorioso cazzo), non esisterebbe
Ma ci fai o ci sei?
Che non possa esistere il glorioso cazzo senza la squallida figa, non lo mette in dubbio nessuno.
...la disarmonia si manifesta quando osserviamo il corpo umano nella sua interezza
Per te è diverso. Tu non giudichi, fai un atto di fede. Siccome il pene è lì, è armonioso. La natura funziona così, smetti di giudicare, lo accetti e basta.invisibile ha scritto:
...la disarmonia si manifesta quando osserviamo il corpo umano nella sua interezza
Questo lo dici tu. Io quando osservo un corpo nella sua interezza continuo a vedere la perfezione assoluta, cazzo (eventuale) compreso e che sia moscio o che sia dritto
Shavo ha scritto:
Per te è diverso. Tu non giudichi, fai un atto di fede.
Siccome il pene è lì, è armonioso. La natura funziona così, smetti di giudicare, lo accetti e basta.
E poi alt, io sto parlando di armonia nel senso di estetica, armonia di forme. E' ovvio che in un senso più ampio il pene sia parte armoniosa del corpo, suvvia
Shavo ha scritto: Caro Calvero,
a rischiocon la certezza di abbassare il livello della discussione.. stiamo parlando di armonia, no? E' logico considerare il corpo umano nell'intero come soggetto, non il pene. E' proprio osservando il corpo nel suo insieme che ci si accorge di questa protuberanza che stona con le armonie che legano arti, busto, testa... dirò anzi, questa disarmonia è ancora più evidente quando il pene è eretto.
Questa splendida, colorita definizione mi resterà scolpita nella mente; ad ogni modo ciò che leggo mi fa intendere che non siamo in disaccordo, la disarmonia si manifesta quando osserviamo il corpo umano nella sua interezza
Le tue critiche alla vagina invece non le capisco proprio. Come prima, non puoi sezionare una parte del corpo a tuo piacimento e dar giudizi, come dire te la canti e te la suoni! Anche un orecchio potrebbe rimetterci così facendo. Il punto è che non si può fare sia il macellaio che il filosofo, si chiama Tenere il piede in due staffe.
invisibile ha scritto:
Quale bestia urticante ti ha punto, amico mio?
E allora fammi vedere un mito non creato da mente umana, semplice.
Non hai risposto.
Sei tu che confondi le cose, è un fatto.
Stai dicendo che il tuo cazzo lo hai creato tu?
No no, sto proprio dicendo che è ---> meravigliosa sei tu che non la vedi tale, e mi dispiace per te perché non sai cosa ti perdi.
Per te è squallida. Io dico che è magnifica ---> nella sua natura Yin, che è perfettamente equivalente alla gloria dello Yang.
Ma non vedendo la meraviglia ovunque, che è ovunque, l'uomo si indebolisceperché con questa sua scelta ---> divide se stesso.
Ma non ho capito perché te la prendi così tanto...
Per te è diverso. Tu non giudichi, fai un atto di fede.
Calvero ha scritto:
E allora fammi vedere un mito non creato da mente umana, semplice.
Scegline uno qualsiasi a caso.
Il problema è la tua presunzione.
Se tu metti nome all'amore, hai creato l'amore?
Se tu metti nome all'odio, hai creato l'odio?
Se tu metti nome alla bellezza, hai creato la bellezza?
In nome di un armonia che stai idolatrando, tu uccidi la nobile e divina arte del gioco e di ciò che nasce dal cuore.
Non hai risposto.
Sei tu che confondi le cose, è un fatto.
Stai dicendo che il tuo cazzo lo hai creato tu?
No, sto dicendo che nulla si crea e nulla si distrugge.
No no, sto proprio dicendo che è ---> meravigliosa sei tu che non la vedi tale, e mi dispiace per te perché non sai cosa ti perdi.
... Uno spettacolo! Ne sono certo. Un quadro di Picasso è più elegante. Soprattutto quando partorisce, un'eleganza e una delicatezza, non hai idea; una poesia in un gioco di colori e forme che Monet non ha capito niente dell'impressionismo
Per te è squallida. Io dico che è magnifica ---> nella sua natura Yin, che è perfettamente equivalente alla gloria dello Yang.
Ma non vedendo la meraviglia ovunque, che è ovunque, l'uomo si indebolisceperché con questa sua scelta ---> divide se stesso.
Infatti non è equivalente, è funzionale.
Ma non ho capito perché te la prendi così tanto...
Perché sei partito a gamba tesa dando per scontate troppe cose e con aria di sufficienza.
Mi ricorda il fallo di Osiride che fu mangiato da un pesce...L'uomo caccia, la donna pesca
Ti voglio bene.Allora Maksi? Che da addirittura un intero sistema mitologico per scontato? E ne fa discendere addirittura valori assoluti e concreti (razza, purezza del sangue ...)? Non lo fa con aria di sufficienza, lui?
Altroché se lo fa!
Maksi. Motivo: Invisibile rompe le palle
Il fallo eretto usufruisce della potenza degli Dei, che si reincarnano momentaneamente nel corpo umano
Maksi. Motivo: Trollolelotrallala'
Io ho solo affermato che i miti non fanno bene all'uomo e che per poter vivere bene non ne ha nessun bisogno. Apriti cielo....
Pyter ha scritto: Il problema sollevato da Invisibile, seppur in modo farraginoso,..
Se ho capito bene, il nodo della questione sarebbe, secondo lui, nell'utilità del mito stesso.
In realtà è una posizione, la sua, abbastanza superficiale, perché purtroppo non possiamo lavarci del mito, perché i recordi ancestrali vivono dentro di noi.
Il problema è che chi governa li interpreta sotto diverse luci, facendoci credere che siano storielle e per di più manipolandoli (Bibbia docet).
Un esempio molto famoso di manipolazione del mito è quello operato dai "Greci" e dai "Romani."
Una domanda si pone: il fatto che un ricordo ancestrale sia presente in noi significa automaticamente che esso sia vero? No...
No, e per dimostrarlo dovremmo avere reale capacità di relazione tra noi il mondo esterno, e conoscere le regole che determinano il suo funzionamento.
Noi non sappiamo più quale siano queste regole alla base della conoscenza - in parte grazie ai rami tagliati e in parte al processo di inquinamento apportato sistematicamente dalle classi dominanti.
Da qui deriva secondo me l'impressione di Invisibile, dovuta solo all'effetto, cioè la mancanza dei tronchi.
Una potatura fatta male, tagliando i rami vivi e lasciando i secchi, per favorire i cacciatori di uccelli, i famosi kazhari..
Credo che si stia dando diversi significati al termine mito e che sia per quello che non ci si capisce.
Il mito può discendere da un archetipo (miti classici per es.) ma può anche "discendere" da quello che uno vuole.
Perché il mito non è un archetipo, non è una favola, non è un sogno e mi sembra che si stiano confondendo le cose.
Il mito è una creazione della mente umana non per forza (anzi) condiviso da tutti gli uomini come lo è un archetipo (immagine primordiale e quindi universalmente condivisa), in quanto il mito è una creazione successiva a cui si attribuisce una funzione, e che si può possedere.
Io non sto lanciando un anatema sui miti, sto dicendo che se questi diventano punti di riferimenti assoluti per qualcosa di personale, e se persistono nel tempo, ovvero che non vengono superati dalla coscienza (che è quello che hai detto tu), diventano il "palo" su cui "l'albero" si appoggia per crescere e quindi lo rendono disarmonico, perché quel dato essere non è disegnato dalla Natura per crescere in quel modo.
Non è dannoso raccontare i miti, le favole, i racconti fantastici ai bambini (bisogna vedere quali però... il mio bambino non lo darei mai in mano a Maksi e fargli sentire quei miti orrendi :-D ), è dannoso che i bambini rimangano appoggiati a questi racconti per molto tempo e ci sono molte persone che rimangono per sempre appoggiate a questi racconti fantastici.
Oggi qualunque cosa può diventare un mito infatti ci sono moltitudini di persone che hanno come mito un Berlusconi, un Totti o un Ligabue, perché "il mito racconta" che quando si riesce a possedere ricchezza, fama e celebrità, si trova la felicità o come minimo la maggioranza dei proprio problemi spariscono.
Questo è solo questo è quello che a mio avviso reca un grave danno alla persona, non il fantasticare, il giocare od il sognare in sé, cose assolutamente fondamentali ad ogni età, perché normalissime manifestazioni di quello che siamo.
Quindi, secondo me, la tua frase:
"Solo in quel caso, quando lo strumento diviene più importante di quello a cui ci conduce, come ogni cosa al mondo del resto religioni e discipline misteriche comprese, da utile strumento per la coscienza, diventa un limite."
non tiene conto di cosa è veramente un mito e di che funzione gli si attribuisce, che è molto più comune e variegata (in quanto a cosa si eleva a mito) di quanto si possa supporre.
Una potatura fatta male, tagliando i rami vivi e lasciando i secchi, per favorire i cacciatori di uccelli, i famosi kazhari..
incredulo ha scritto: Pyter
Una potatura fatta male, tagliando i rami vivi e lasciando i secchi, per favorire i cacciatori di uccelli, i famosi kazhari..
Ottimo Pyter, vedo che ci sei arrivato anche tu....
Ciao
Il mito può discendere da un archetipo (miti classici per es.) ma può anche "discendere" da quello che uno vuole.
Questa frase non la condivido.
Il significato principale di mito è questo:
L'archetipo è condiviso da tutti gli uomini, i miti che derivano da quell'archetipo sono apparentementi diversi nella forma, ma esprimono lo stesso contenuto, è quello che è condiviso da tutti gli uomini.
La Natura sa quello che fa e i miti ne fanno parte.
Tu puoi sostenere che quel dato essere non è disegnato dalla Natura per crescere in quel modo?
Se fosse così il mito come espressione di mondi superiori non esisterebbe.
Anche il mondo Spirituale è un mito, un mito che discende da un archetipo, un mito che diventa realtà solo dopo un lungo lavoro su sè stessi.
Non è dannoso raccontare i miti, le favole, i racconti fantastici ai bambini (bisogna vedere quali però... il mio bambino non lo darei mai in mano a Maksi e fargli sentire quei miti orrendi :-D ), è dannoso che i bambini rimangano appoggiati a questi racconti per molto tempo e ci sono molte persone che rimangono per sempre appoggiate a questi racconti fantastici.
Anche qui esprimi un'opinione personale, può anche darsi che tu abbia ragione, intendiamoci, ma a me la tua sembra una posizione ideologica.
Non so se sia più dannoso e pauroso il mito di Maksi per un bambino, piuttosto che quello del lupo cattivo nel bosco, quello della strega malvagia oppure quello antropofago di Hansel e Gretel, due fratellini abbandonati nel bosco dal padre e che trovano una strega cannibale che se li vuole mangiare.
Il mito di Maksi è quello più universale di tutti.
E' il mito del cavaliere sacro, dell'eroe duro e puro, un mito che persiste nell'immaginario di ogni essere umano, sia maschile che femminile.
...Ogni maestro Spirituale infatti non chiede di essere venerato o seguito, ma ti obbliga ad andare oltre la sua figura.
"Solo in quel caso, quando lo strumento diviene più importante di quello a cui ci conduce, come ogni cosa al mondo del resto religioni e discipline misteriche comprese, da utile strumento per la coscienza, diventa un limite."
non tiene conto di cosa è veramente un mito e di che funzione gli si attribuisce, che è molto più comune e variegata (in quanto a cosa si eleva a mito) di quanto si possa supporre.
Quella frase invece, esprime ciò che hai detto anche tu prima.
È vero. Ogni volta che leggo una storia di Lovecraft ho la sensazione che la vicenda narrata sia accaduta veramente. Bellissimi i racconti "Il colore venuto dallo spazio", "L'ombra sopra Innsmouth", "I sogni nella casa stregata", "Il caso di Charles Dexter Ward" e "Colui che sussurrava nelle tenebre".Per esempio il "mito lovecraftiano" sono racconti fantasiosi, ma emotivamente sono veri. La struttura emozionale - o anima - li percepisce come tali.