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In Natura il problema non si pone proprio. Se due zebre sono omosessuali, la Natura le "punisce" bloccando le loro linee genetiche. Non possono riprodursi.
Quindi la genitorialità omosessuale pare essere fermamente "condannata" dalla Natura.
Il "Diritto Naturale" non la prevede per niente, giusto?
Perdio: giustissimo.
Ora però proviamo a allargare lo sguardo. Ci accorgiamo in fretta che di "genitorialità alternative" il famoso "Diritto Naturale" ne proibisce parecchie.
Faccio due esempi.
In primissimo luogo il "Diritto Naturale" proibisce la riproduzione agli handicappati.
Sei storpio, cieco, demente, paralizzato?
Non arrivi nemmeno lontanamente all'età dello sviluppo sessuale.
Sei cibo per i predatori.
In secondo luogo il "Diritto Naturale" proibisce la genitorialità ai cattivi genitori.
Tu sei abile, sessualmente fertile e ti sei riprodotto?
Fantastico: ma il fatto di essere un cattivo genitore non permette che la tua linea genetica si sviluppi.
Te ne sbatti del tuo cucciolo, e LUI diventa cibo per i predatori.
Noi siamo una società evoluta.
Siamo fieri, tutti quanti, di poter garantire il diritto a avere una vita dignitosa anche agli handicappati e agli invalidi. Andiamo palesemente contro al "Diritto Naturale", in questo. Addirittura paghiamo delle tasse in più per facilitare la loro possibilità di essere bravi genitori.
Siamo fieri, tutti quanti, anche di contribuire alla tutela dei cuccioli della tribù.
Decidiamo di lavorare gratis per un periodo di tempo (ovvero paghiamo le tasse) solo per proteggere i figli dei "cattivi genitori". Ancora non abbiamo trovato soluzioni perfette, ma la cosa certa è che non vengono lasciati morire di fame, o vittime della fame di qualcun altro.
Quando si parla di tutelare la vita degli handicappati o dei figli, che so, di tossicodipendenti terminali, tutte queste storie sul "Diritto Naturale" non si sentono MAI.
Siamo fieri, tutti quanti, di poter garantire il diritto a avere una vita dignitosa anche agli handicappati e agli invalidi.
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Poi il "Diritto Naturale" si è riaffacciato di nuovo per opporsi alla parità dei diritti della donna.
Anche qui, è EVIDENTE che la donna è inferiore all'Uomo.
Di conseguenza le richieste delle donne di avere diritti pari a quelli dell'Uomo è PROIBITA proprio dalla Natura.
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I confini tra naturale e artificiale sono puramente convenzionali.
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Fai un casino come al tuo solito.Mi ha divertito perché se DAVVERO vogliamo seguire il "diritto naturale", toccherebbe ricordare che l'omosessualità è parecchio presente in natura. Sia in organismi complessi (tipo i bisonti) che in organismi semplici (la zanzara della frutta). C'è più o meno a tutti i livelli, come comportamento naturale.
Chiaro che questa considerazione è solo il punto di partenza: non stiamo discutendo del fatto che l'omosessualità sia o non sia naturale, ma del fatto se sia giusto che gli omosessuali possano avere dei figli.
No, quella è una tutela. Il diritto è questo .* Quella non è la definizione peculiare di "diritto" data da Pispax, funzionale alle sue argomentazioni.
Quella è proprio la definizione universale del concetto di diritto.
Un "diritto" è una cosa che serve a proteggere un debole da un forte. O comunque a proteggere un debole.
Non trovi nemmeno scritto il contrario, se è per quello.Non trovi MAI scritto in nessun codice che il bullo ha "il diritto" di picchiare gli storpi.
No, questo non è il contrario della precedente affermazione (che sarebbe “lo storpio ha diritto di picchiare il bullo”). E la legge prevede forme astratte e generiche, e dunque il reato di aggressione e lesioni personali non distingue la “bullaggine” o la “storpiaggine” della vittima o del carnefice.Semmai ci trovi scritto il contrario, che lo storpio ha il diritto di non venir picchiato dal bullo.
Questa affermazione è fallata, come tutta la supercazzola che la segue.1) I confini tra naturale e artificiale sono puramente convenzionali.
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.Fai un casino come al tuo solito
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Allora “andiamo al sodo”, caro il mio venditore di fumo.Pispax ha scritto: Ha importanza?
Ho pubblicato una sorta di "gradazione" di tipi di famiglia.
Se vuoi, e se te la senti, indicami tu dove sta il punto in cui il "diritto del fanciullo a avere una Madre e un Padre" non viene più rispettato.
Perché vedo che non lo fai.
Così come non lo fa nessuno di quelli che sono intervenuti.
Sai, ogni altro discorso diverso da quello è solo fumo negli occhi.
Proviamo a andare al sodo.
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Pispax ha scritto: ...Ho pubblicato una sorta di "gradazione" di tipi di famiglia.
Se vuoi, e se te la senti, indicami tu dove sta il punto in cui il "diritto del fanciullo a avere una Madre e un Padre" non viene più rispettato.
Perché vedo che non lo fai.
Così come non lo fa nessuno di quelli che sono intervenuti.
Sai, ogni altro discorso diverso da quello è solo fumo negli occhi.
Proviamo a andare al sodo.
Adesso metto in ordine alcuni tipi di famiglia.
E' una divisione grossolana: in realtà per ognuna di queste voci ci vorrebbero anche altre due scale relative a Capacità e Affetto. Ma per il momento può bastare.
- padre e madre naturali
- padre e madre sterili con fecondazione artificiale (compreso l'utero in affitto)
- padre e madre separati in lite giudiziaria ma ancora conviventi
- padre e madre separati in affido condiviso
- padre e madre separati con diritto del padre di vedere il figlio nei finesettimana e intervenire nell'educazione
- padre e madre separati in affido esclusivo di uno dei due
- coppia con uno dei genitori che lavora lontano per lunghi periodi di tempo.
- genitore vedovo/a con figlio piccolo che forma una coppia gay
- genitore vedovo/a con figlio piccolo che resta single
- madre rimasta incinta prima dell'arresto del marito, poi condannato all'ergastolo e al 41bis
- ragazza madre per scelta
- ragazza madre a causa di stupro collettivo da parte di ignoti
- padre di bambino la cui madre è morta durante il parto
- coppia gay con utero in affitto
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Calvero ha scritto:
incredulo ha scritto: L'idea di Floh è quella che supera l'uomo "vecchio" e va verso l'uomo "nuovo", il super-uomo o l'oltre-uomo teorizzato da Nietzche.
Un uomo completamente libero di fare e disfare ogni cosa, a seconda il suo capriccio personale, un uomo senza taboo, senza vincoli, l'uomo che ha raggiunto la Libertà massonica, una condizione voluta ed anelata come il traguardo finale dell'uomo liberato.
Ciao Incredulo, lo sai quanto rispetto la tua sensibilità e intelligenza, quindi è proprio per questo che devo sottolineare qualcosa di semplicemente sbagliato. L'avesse sostenuto qualche buzzurro, non era un problema, ma Te non sei un buzzurro, quindi ...
... o hai sbagliato e sei rimasto ambiguo, e non hai fatto i dovuti distinguo o una buona premessa, oppure hai dato per scontato qualcosa che tutto è, tranne che così scontata.
Il super-uomo/oltre-uomo inteso da Nietzsche (compresa la famosa [e abusata dall'intellighenzia d'ogni tempo] "volontà di potenza") c'entrano un beato cazzo con il progetto massonico e tutto ciò che concerne il mondo storto, questo schifoso status quo e i suoi eroici difensori, programmato dalle élite. E anche le definizioni, se pure volutamente "in soldoni" - che hai dato al concetto di superuomo, riguardano per nulla il pensiero di Nietzsche.
So di cosa parlo
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Spiacente, non è allineato in quel senso. Il pensiero dell'oltreuomo di Nietzsche riguarda l'uomo che si fa uomo. Non Dio. Il linguaggio allegorico e metafisico da lui utilizzato, inganna se considerato intellettualmente. Non è per tutti. Questo è quanto.
Elitario o meno, è così.
Non per niente Nietzsche ha attaccato il cristianesimo e non Cristo.
Di Nietzsche si parla solo davanti a una birra e con chi non ha nel culo il cetriolo della razionalizzazione (ovviamente non mi riferisco a Te).
E qui sono in troppi ad averlo.
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Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.i figli sono un diritto?
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mc ha scritto: Rickard
i figli sono un diritto?
Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.
Tutto il resto e' convenzione (o convinzione? ;-) ).
="mc" post=2869]Rickard
Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.i figli sono un diritto?
E' questo il diritto.
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Dichiarare la morte di Dio e basarsi solo sulle forze dionisiache dell'esistenza, significa preparare il terreno e le menti ad un mondo di pulsioni senza nessun limite, un mondo dove è possibile uccidere un uomo solo per provare come ci si sente dopo averlo fatto.
L'effetto della liberazione totale delle forze dionisiache senza che queste siano bilanciate dalla forza delle Leggi morali,, contribuisce alla costruzione di una società squilibrata e di un uomo solo e disperato.
Senza un punto di riferimento e di confronto così elevato come quello rappresentato dalla divinità, l'uomo è preda della sue potenze dionisiache disordinate e può agire senza scopo in maniera distruttiva.
Dichiarare la morte del Dio Ebraico è una cosa, dichiarare la morte di Dio è tutta un'altra cosa....
Voglio dire che se parti dal concetto di vivere in un mondo senza Dio, difficilmente l'uomo potrà diventare un Uomo.
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Ti ripeto che so di cosa sto parlando.
se ti dico che so di cosa parlo, significa che lo so.
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Preparare il terreno e le menti. Non parliamo più di Uomini... Un Uomo non è affatto una menta da preparare, è un animale. E agisce proprio come gli altri animali. Il giochetto di mettere l'uomo al centro, erigerlo a speciale è proprio il degrado che ha subito l'uomo.
E perchè uccidere per arricchirsi ha un grado differente nella scala della Morale? (Morale con la maiuscola riferito ad una morale condivisa)
La morale, l'amore, gli affetti, tutte stronzate conseguenziali. (stronzate non è forte come appellativo e non rispecchia quel penso, ma rafforza il concetto di secondario e non necessario)
Perchè l'Uomo può non essere solo? Sul disperato, lo può diventare per infiniti motivi.
Lo scopo. Lo scopo, il concetto che porta alla morale. Ma il concetto senza il quale non si può parlare di intelligenza.
Incredulo ecco un concetto dal quale partirei per, l'invocata in tempi passati, chiacchierata che mi farei con te. Forse partirei da quì per parlare poi di Dio.
Certo non mi buttare il concetto di scopo così senza darci poco conto.
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mc ha scritto: Opinioni personali scambiate per verita' assolute, e verita' assolute sostituenti le proprie opinioni personali: questo e' il risultato in comune a questi illogici individui...
Ecco che miracolosamente non appare ridicolo (a molte ... troppe utenze) parlare di "contro Natura".
Tutto molto triste. Tutto molto "già visto".
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mc ha scritto: Opinioni personali scambiate per verita' assolute, e verita' assolute sostituenti le proprie opinioni personali: questo e' il risultato in comune a questi illogici individui...
Ecco che miracolosamente non appare ridicolo (a molte ... troppe utenze) parlare di "contro Natura".
Tutto molto triste.
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Se dire quello che penso di quello che scrivi e' rompere il cazzo, io mi rompo il cazzo a leggere te che scrivi che "se non concordo con te allora sto rompendo il cazzo".Sempre in punta di regolamento a rompere il cazzo, ma relativamente ... "mc system" non si smentisce mai, poi quando arrivano le segnalazioni a Mazzucco, hai anche da ridire
Fidati: Io so quello di cui parlo e "se ti dico che so di cosa parlo, significa che lo so" (e se non sei d'accordo e' solo perche' vuoi rompere il cazzo... conosco il tuo "sistema"...Sfugge la contro-argomentazione. Perché se non c'è, indovina cos'è ...
Ehm ... no, quello e' un altro. Ti sbagli...Ah vero, tu sei quello che provoca sottilmente e poi dice che non ha cominciato lui.
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“Se non è zuppa, è pan bagnato”.Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.
Tutto il resto e' convenzione (o convinzione? ;-) ).
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Ma scusa, non e' vero:Fai una distinzione semantica che dribbla il problema che avevo posto, un problema che è la logica conseguenza di certe scelte e certe forme mentis: avere dei figli è un diritto assoluto, dunque da tutelare e garantire?
Sta passando la visione per la quale, la possibilità (che esiste in natura) di avere dei figli biologici debba essere elevata a diritto garantito. Il fatto è che avere un figlio non riguarda semplicemente se stessi o una propria scelta (mi drogo, bevo, mangio quello che mi pare ecc.), bensì riguarda la nuova persona che viene al mondo.
Bravo, e' proprio questo il punto:Come può questa visione coesistere col fatto che, in determinate circostanze, la potestà genitoriale venga tolta? Se i figli sono un diritto assoluto, ne consegue che anche la potestà genitoriale è assoluta, e non ammette eccezioni. Se “va bene” che una donna usi il seme di un uomo morto perché voleva un figlio ad ogni costo e alle sue condizioni, come si può pretendere di porre limiti e paletti al processo di crescita ed educazione di quel figlio?
Si e' deciso nel momento in cui si e' scelto di non fare discriminazioni in base a razza, religione e orientamento sessuale:Quando, esattamente, è stato stabilito che la possibilità naturale di avere figli debba essere assoluta ed estesa obbligatoriamente a qualunque tipo di struttura sociale umana (coppie gay, trans, single, ecc.)?
Non si tratta più di avere un figlio per crescerlo, amarlo e dargli gli strumenti per orientarsi nel mondo, si tratta di avere qualcosa per se stessi.
Si:si tratta di avere qualcosa per se stessi.
Che e' un po' come dire :Se l’utero in affitto “va bene”, perché non dovrebbe “andare bene” anche qualcosa di più eugenetico?
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Stai proiettando, dato che ho posto più e più volte domande e ragionamenti "a monte". Mentre tutto il tuo ultimo post fuorvia completamente il mio, scegliendo di scegliere della "fanghiglia" a discutere di "discriminazione" e di "gay VS etero". Il punto non è stabilire se anche una coppia omosessuale possa crescere un figlio. E' una domanda insensata. Se dai un neonato a due uomini/donne, lo cresceranno. Se il risultato sarà buono/cattivo, dipende da milioni di fattori, molti dei quali culturali e sociali. Io non ho particolari motivi per ritenere che una coppia dello stesso sesso abbia più o meno possibilità di crescere male un figlio, rispetto a una coppia etero.Sembra che tu non voglia andare a monte della questione e preferisca rimanere giu' a valle a valutare tutta la "fanghiglia" inutile trasportata nell'impeto delle proprie convinzioni personali e (sub)culturali (comprese le mie, ovviamente).
Cortesemente, mi spieghi perche'?
No, io pongo una domanda precisa, a cui però non si risponde, se non per supercazzole: la possibilità di avere dei figli biologici, è un diritto, da tutelare ad ogni costo?ma forse confondi, il "diritto di poter scegliere di avere figli" con "l'obbligo di averne" e mi sembra che tu stia impostando la controargomentazione su questo assunto forzato che, appunto, mi usi "contro".
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Ma cazzo si!Se io voglio un figlio biologico, devo per (forza) averlo, ad ogni costo?
What??La possibilità biologicamente naturale di avere figli è legata alla preservazione della specie (più tutti i costrutti sociali che ci aggiungiamo noi), non può divenire uno status sociale, o inteso come rivalsa e rivendicazione, al pari del matrimonio come gli etero.
Bla... bla...bla...Un conto è l'idea (aberrante) che lo stato dica chi può e chi non può avere figli, e un altro conto è dire che ciò che è il risultato di una funzione biologica debba essere esteso a tutti, ad ogni costo. In pratica, ora anche la natura (intesa come meccanismi biologici e riproduttivi) è discriminatoria e omofoba.
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I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perche’ loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perche’ la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non e’ dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perche’ la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
(Khalil Gibran)
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Se io voglio un figlio biologico, devo per (forza) averlo, ad ogni costo?
Ma cazzo si!
Voglio proprio vedere lo stronzo che si azzardi a dire che tu non debba averne, nel caso in cui lo volessi.
Ma poi, in quali termini si potrebbe impedire una scelta del genere???
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Avere figli è un diritto, capito? Non è un onore, non è una una grazia... è un diritto.
Se tu non sei in grado di dare nemmeno la base educativa ad un tuo ipotetico figlio, il che comprende una (come minimo) figura femminile che fa da madre ed una (come minimo) figura maschile che fa da padre, ti va vietato di avere tale figlio.
non la vedi la violenza insita in questa specie di ragionamento?Altroché se ti va vietato e con tutti i mezzi necessari, perché stai compiendo un atto criminale verso un altra persona.
Sei tu che anche su questo tema sei ignorante e non sai quanto sia basilare per la sanità fisica, mentale ed emotiva (non dico spirituale sennò ti viene il ballo di san vito) avere queste figure di guida e riferimento.
Dichiarare la morte del Dio Ebraico è una cosa, dichiarare la morte di Dio è tutta un'altra cosa....
Voglio dire che se parti dal concetto di vivere in un mondo senza Dio, difficilmente l'uomo potrà diventare un Uomo.
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