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Parola chiave: immobilità.@Sertes
La risposta ufficiale per la tecnologia dell'epoca è che per riuscire ad impressionare la pellicola un oggetto doveva essere fermo a lungo.
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No.chgall :
Avrei, quindi, una domanda: è possibile che esista da qualche parte, la versione Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Laaaaaaaaaaaaaaaaaarge (per mongolfiera) del suddetto seggiolone-immobilizzante in modo che mi si possa spiegare una foto del genere di Parigi (1858), ad opera del fotografo francese Nadar?
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Grazie Cum Grano, molto spesso la soluzione più semplice è quella corretta!Cum grano salis ha scritto: È spiegato nelle legende : i simboli usati sono via via più grandi in proporzione alla grandezza ed importanza del centro abitato.
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Guarda anche qui com'è rappresentata Lecce (con le torri) rispetto agli altri normali comuni, e come sia necessario prendere queste mappe (vedrai dall'elenco dei nomi) con le dovute pinze :Per esempio: Marghera, Codroipo e Grado sono indicate con lo stesso simbolo di Azzida. Converrai con me che sono paesi/cittadine differenti per dimensioni e abitanti.
Direi che nel tuo riquadro, poiché c'è visivamente lo stesso simbolo, esso identifica genericamente tutte le Urbes minores, per cui uno vale l'altro entro quei limiti e se non c'è qualcosa di caratteristico del luogo.Di queste 4 definizioni del medesimo simbolo, quale secondo te è quella che identifica la frazione Azzida?
Direi due cose : il prestigio del cartografo (accuratezza, dettaglio, densità d'informazioni, miglior corrispondenza al vero anche fra le distanze relative dei luoghi), e le necessità del committente o del possibile acquirente (tasse, tributi, dislocazione di risorse, pianificazione di difesa/attacco, strade percorribili, aree di sosta per i cavalli, rifugio e riposo notturno in sicurezza, pianificazione di viaggi ed accordi commerciali in funzione di briganti e predoni, possibilità di ricevere aiuti ed assistenza (ad es. in caso di danni al carro, piogge intense e tempeste, fango, neve e sfiga in genere) per non rischiare di rimanere bloccati e sperduti nel mezzo del nulla quando magari a pochi km ci sarebbe la salvezza (e sapere prima verso dove andare prima d'incamminarsi in cerca di aiuto e per quanto tempo bisognerà farlo, fa ancora adesso una bella differenza).Ammesso che il simbolo rappresenti un centro abitato, quale era l’obiettivo di cartografi (e in particolare dei finanziatori delle opere) di nazioni diverse, nel voler segnalare così scrupolosamente anche il paesino più sperduto nelle valli?
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Direi due cose : il prestigio del cartografo (accuratezza, dettaglio, densità d'informazioni, miglior corrispondenza al vero anche fra le distanze relative dei luoghi), e le necessità del committente o del possibile acquirente (tasse, tributi, dislocazione di risorse, pianificazione di difesa/attacco, strade percorribili, aree di sosta per i cavalli, rifugio e riposo notturno in sicurezza, pianificazione di viaggi ed accordi commerciali in funzione di briganti e predoni, possibilità di ricevere aiuti ed assistenza (ad es. in caso di danni al carro, piogge intense e tempeste, fango, neve e sfiga in genere) per non rischiare di rimanere bloccati e sperduti nel mezzo del nulla quando magari a pochi km ci sarebbe la salvezza (e sapere prima verso dove andare prima d'incamminarsi in cerca di aiuto e per quanto tempo bisognerà farlo, fa ancora adesso una bella differenza).quale era l’obiettivo di cartografi (e in particolare dei finanziatori delle opere) di nazioni diverse, nel voler segnalare così scrupolosamente anche il paesino più sperduto nelle valli?
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@Mark28
Ancora una volta le mie domande sono state ignorate:
Domanda N.1: perché documentare con delle foto il reset appena avvenuto se lo si vuole nascondere? E aggiungo, i fotografi che ruolo hanno avuto nel reset?
Domanda N.2: se le foto sono manipolate, perché le considerate una prova di qualcosa?
(perché anche con un tempo di esposizione di 30 secondi ci sarebbe l'effetto fantasma, una persona che cammina in 30 secondi fa parecchi metri)
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Scusa tanto.Peccato che questa donna ad Edinburgo, pur muovendosi (sta spingendo il carretto) non riesca a farne manco mezzo di metro.
Ma non è questa la cosa strana.
La cosa veramente strana è che LEI appare sfocata (=in movimento), il carretto, NO!
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Ma sì, perché l'intuito blocca il fango.giovanni ha scritto: Chagal
Questo permetterebbe, agli autori del reset, di compiere una sorta di selezione "a monte", permettendo a chi sa interpretare la realtà, di sopravvivere. E di partecipare, in questo modo, alla prossima civiltà.
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chgall
Inoltre, tornando ad esaminare questa strada di Edinburgo, si accorge che le lenzuola BIANCHISSIME emettano ombre fin troppo lunghe, oppure che non ne emettano affatto (tipo il margine in alto a sinistra di questo lenzuolo nel cerchio rosso). Ne deduce, quindi, che la donna "in movimento" e le lenzuola BIANCHISSIME altro non siano che "plug-in" per animare le vie spettrali di Edinburgo...
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