Conintua qui la discussione sulle elezioni.
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In questo video cerco di spiegare come il voto sia qualcosa di prezioso, da dare solo a certe precise condizioni. Questo è l'unico modo per capovolgere il meccanismo che regola oggi i rapporti fra l'elettore e i partiti politici.
Continua qui la discussione sulle imminenti elezioni politiche.
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Visto che l'argomento elezioni sta diventando predominante, faremo come ai tempi del covid. Ogni 3-4 giorni pubblicheremo un nuovo articolo (Elezioni 1, Elezioni 2 ecc.), in modo da avere dei thread sempre aggiornati sull'argomento, senza andare a intasare i commenti liberi.
Da oggi utilizzate questo spazio per il tema elezioni, e i "commenti liberi" per tutto il resto
Grazie.
Il lucertolone nazionale se n’è andato. L’uomo che a febbraio si crogiolava nella lussuriosa posizione di poter scegliere addirittura se fare il primo ministro oppure il presidente della repubblica, a soli 5 mesi di distanza si ritrova con il culo per terra, a non fare nè l’uno nè l’altro. Fingendosi umile, il presuntuoso Draghi diceva “sono solo un nonno prestato alla politica”. Bene, che ritorni a fare il nonno, una volta per tutte.
Ne abbiamo abbastanza di dover sopportare mostruose imbecillità come “se non ti vaccini muori”, oppure “dobbiamo scegliere fra la pace e i condizionatori.” Ma soprattutto, ne abbiamo abbastanza di quell’aria di superiorità dell’uomo calato dall’alto, che mal sopporta le procedure democratiche, che mostra fastidio di fronte a qualunque critica, e che va raccontando a sè stesso che “gli italiani mi vogliono” quando nessuno lo ha mai votato.
Ho appena assistito al discorso di Draghi.
Praticamente il lucertolone nazionale ha detto: o mi fate comandare, oppure me ne vado a casa. Con un semplice colpo di tacco ha rimandato la palla nel campo dei 5 stelle.
Durante la trasmissione di stasera, abbiamo parlato del vergognoso articolo di Open sulla recente manifestazione di Ancora Italia. Dopodichè ho posto a Francesco Toscano la domanda delle domande: è possibile tornare a fidarsi di una nuova forza politica, dopo la devastante esperienza dei 5 stelle? (min. 25 circa). La stessa domanda ovviamente la pongo anche a voi.
Secondo una descrizione classica (Wikipedia) “Le caratteristiche peculiari del teatro dell'assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene pertanto rigettata e sostituita da una successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell'assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.”
E’ esattamente quello che prova il cittadino italiano, di fronte alla pietosa messinscena della cosiddetta “crisi di governo” attualmente in atto.
Negli ultimi 10 giorni non si è fatto che parlare del documento, che avrebbero dovuto presentare oggi i 5 stelle, che impegnava il governo a sospendere le forniture di armi all’Ucraina. Tale documento è stato addirittura la goccia che ha fatto traboccare il vaso fra Di Maio (contrario) e Conte (favorevole).
Oggi la seduta in senato c’è stata, ma di questo documento non si è più sentito parlare. Anzi, andando a leggere il punto 4 del documento congiunto, firmato da tutte le forze di maggioranza, si legge quanto segue:
Mi sto divertendo come un pazzo ad assistere alla deflagrazione definitiva dei cinque stelle. Da una parte di Maio, che si è ormai talmente venduto al potere che recita per conto della Nato le frasi di minaccia verso gli italiani: “ se usciremo dall’allineamento con la Nato, l’Italia corre rischi per la propria sicurezza”.
Classico messaggio mafioso, della serie “stiamo attenti che se non ubbidiamo agli americani ci ritroveremo con qualche bomba nelle nostre piazze”. Pezzente, infame traditore, che ci ha venduto ai poteri dai quali avrebbe dovuto difenderci.
Dall’altra parte, non meno ridicolo, il presuntuoso Conte che, dopo averlo votato, propone oggi di fermare l’invio di armi all’Ucraina, illudendosi di poter rifare una verginità al movimento a tempo ormai scaduto. Un po’ come se Cicciolina chiedesse oggi di entrare nel convento delle carmelitane.
di Riccardo Pizzirani