di Hugo van der Zee
Il "Libro di Enoch" è una scrittura antica, fa parte dell'antica letteratura ebraica e ha influenzato tutte le "religioni abramitiche" (cristianesimo, ebraismo e islam). Il personaggio principale del libro è Enoch, un discendente di Adamo ed Eva (sette generazioni) e antenato di Noè (quattro generazioni). Il libro racconta di angeli caduti e di una razza di giganti che provocano caos e opprimono l'umanità, fino a quando gli arcangeli non intervengono e li respingono. All’'umano Enoch viene chiesto di servire come mediatore tra gli angeli caduti e il mondo degli dei, e in seguito fa un percorso di iniziazione guidato dagli arcangeli. Durante questo percorso Enoch scende a Tartaros, l'inferno dove sono relegati gli angeli caduti. Dopo l'inferno, Enoch visita il cielo, dove incontra una persona a lui sconosciuta, chiamata il "Figlio dell'Uomo". Gli arcangeli rivelano ad Enoch che è il Messia, il quale in futuro redimerà l'umanità.
Enoch era originariamente un libro importante all'interno della religione ebraica, ma dopo Cristo è stato rifiutato dai rabbini. C'erano regole severe e persino punizioni per chi possedeva il libro. Nei primi secoli del cristianesimo era un libro molto letto e discusso. Diversi libri biblici si riferiscono al libro di Enoch, tra cui Genesi, Deuteronomio, Giosuè, Samuele, Cronache, Isaia, Daniele, la prima lettera di Pietro, la lettera di Giuda, e anche molti scritti apocrifi. I primi padri della Chiesa, tra cui Origene, Atanasio e Tertuliano, lo consideravano un libro importante.
di Hugo van der Zee
I libri “Brave New World” (Il Mondo Nuovo) di Aldous Huxley e "1984" di George Orwell sono probabilmente le più famose fra le distopie. Entrambi gli scrittori sono stati espliciti sul motivo di questi libri. Erano avvertimenti rispetto a una dittatura globale di un livello tale che l'umanità non aveva mai conosciuto. Huxley e Orwell si conoscevano bene. Huxley era stato l’insegnante di Orwell. Dopo la pubblicazione di “1984” (nel 1948) Huxley inviò una lettera a Orwell in cui si complimentò con lui per il suo libro, ma gli disse anche che una dittatura come lui l’aveva descritta in “Il Nuovo Mondo” (pubblicato in 1932) era più probabile. Huxley lo elaborò nel suo libro "Brave New World revisited". La ragione per cui Huxley scrisse questo libro non era per smentire 1984 di Orwell; infatti, Huxley era in parte d'accordo con Orwell, ma era giunto alla conclusione che una dittatura come quella descritta in “Il Mondo Nuovo” si stava realizzando molto più velocemente di quanto si aspettasse. Secondo Huxley, ciò era dovuto ai rapidi sviluppi della tecnologia, dei media (televisione e radio) e della psicologia.
Huxley proveniva da una famiglia di illustri scienziati e di conseguenza aveva accesso a informazioni privilegiate. Suo nonno era Thomas Huxley, conosciuto come "il bulldog di Darwin" perché era un convinto sostenitore della teoria dell'evoluzione di Darwin. Thomas Huxley era il fondatore della rivista scientifica “Nature”. Il fratello di Aldous Huxley, Julian Huxley, era un importante biologo e sostenitore del controllo della popolazione, un settore in cui vedeva un ruolo importante per le nuove tecnologie. Julian Huxley promosse queste idee, tra le altre, all'UNESCO, organizzazione di cui è stato co-fondatore e primo direttore.
di Hugo van der Zee
Il canale video Truthstream ha recentemente pubblicato un interessante video che spiega come la crisi del Coronavirus ed il modo in cui le autorità la affrontano, hanno tutte le caratteristiche di un iniziazione rituale. Nel 2018 i creatori di Truthstream Media avevano già pubblicato un video che mostrava come la società di oggi stia passando attraverso un'iniziazione inconscia (Does Society Realize It Is Being Initiated?). Nei video vennero discussi alcuni fatti particolari, che in questo scritto cercherò di sintetizzare.
Quando si sente parlare di iniziazione rituale, si pensa generalmente a delle società segrete come la Massoneria. Spesso non ci si rende conto che il simbolismo occulto di tali società lo si può trovare in tanti ambiti della società. Per esempio, la piramide e “l'occhio onniveggente" si trovano sulla banconota da un dollaro, nel grande sigillo degli Stati Uniti e sull’edificio della Corte Suprema in Israele. L'architettura del Campidoglio americana mostra ciò che realmente è, un tempio. Anche il suo interno, con i suoi oggetti d'arte e i murales, è una vetrina di simbolismo occulto. Le cerimonie pubbliche sono spesso intervallate da atti simbolici. La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2012 a Londra è stata un macabro spettacolo, con un tema notevole, un'epidemia da virus. La cerimonia di apertura del tunnel del Gottardo, alla quale hanno partecipato molti capi di governo europei, è stata un rito satanico di tre ore. Il satanismo è onnipresente nella cultura pop. I videoclip sono pieni di simbolismo occulto. Le performance di Lady Gaga sono rituali satanici nei quali il sangue a volte sta letteralmente colando. La narrativa è che alla gente della cultura pop piace flirtare con l’oscurità, definendo tutto questo libera espressione artistica e culturale. Ciò che però si esprime qui è il contrario della libertà.
di Massimiliano Paoli
"L'esistenza di eventuali, quanto non improbabili mandanti occulti, che restano sullo sfondo di questa vicenda, costituisce il principale enigma a cui questo processo non ha dato una convincente ed esaustiva risposta. [...] Appare necessario indagare nelle opportune direzioni per individuare gli eventuali convergenti interessi di chi a quell'epoca era in rapporto reciproco di scambio con i vertici di Cosa nostra e approfondire, se e in che misura, sussista un collegamento tra le indagini di Tangentopoli e la campagna stragista, e, infine, per meglio sviscerare i collegamenti e le reciproche influenze con gli eventi politico-istituzionali che si verificarono in quegli anni".
Estratto dalla motivazione dei giudici della Corte d'assise d'appello di Caltanissetta per il processo inerente alla strage di Capaci.
"Mandanti occulti". Quante volte abbiamo letto o sentito queste due parole apparentemente vaghe, inafferrabili, quasi dietrologiche?
Molte, forse troppe volte.
Troppe perché per lunghi anni, per molte stragi italiane, quelle due parole sono spesso andate a braccetto col termine impunità. Due parole che trasudano verità indicibili. Verità indicibili che si sanciscono sul grande scacchiere della politica internazionale: un'inevitabile partita a scacchi giocata tra stati e lobby sulla pelle di tanti, di troppi. Una partita che ha tolto al nostro paese eccellenze sul fronte morale e professionale, ma soprattutto ha privato esseri umani del calore dei propri cari e viceversa. La più tragica delle banalità.
La nostra storia però di banale ha ben poco.
In occasione dell'anniversario del rapimento di Aldo Moro, ripubblichiamo questo articolo del 2014 di Massimiliano Paoli
“Talvolta i Titani erano considerati figure primitive e selvagge, al limite della crudeltà mostruosa: divinità imperfette che regnavano con la forza, non con la sapienza e la giustizia di Zeus. [...] Alcuni però pensavano che questi antichi dei possedessero una loro giustizia, più mite e modesta rispetto a quella degli olimpi, e in fondo più benevola nei confronti dell'umanità”(1).
Non fatevi ingannare, questa storia ha ben poco di mitologico. Questa storia parla di un passato recente che ancora oggi si fatica a raccontare nella sua sconosciuta interezza (sconosciuta per noi comuni mortali); questo anche grazie alle complicità dell’industria dell’informazione che da sempre si diletta a gestire il teatrino delle pseudo verità occultando, per motivi più o meno leciti, la complessità di certi fenomeni storici in cui i contorni dei personaggi sono chiari ma al tempo stesso enigmatici e sfuggenti, dove le comparse, spesso scambiate per protagonisti (e viceversa), sembrano guidate da un’immortale regia che cambia volto ma non scopo: l’uso del terrore per influenzare le masse. Questa è la storia del “cervello parigino” delle Brigate Rosse, Hyperion. La vulgata comune fa cominciare questa narrazione nel lontano 1968, ...
Intervista agli autori del libro che demolisce la "versione ufficiale" dell'egittologia sulla storia e sull'origine delle Piramidi. Trasmesso da contro.tv nei giorni 4-11 marzo 2020. (Il libro è disponibile esclusivamente su www.lacadutadeldogma.it).
Se pensavate che la questione delle intercettazioni, venuta alla luce con il caso Snowden, fosse un problema recente, avete sbagliato di grosso.
A quanto pare gli americani hanno avuto questo vizietto fin a partire dagli anni 50, dall’inizio della Guerra Fredda. Con un trucco molto semplice, sono riusciti sin da allora a controllare tutte le comunicazioni segrete di oltre 120 nazioni nel mondo, senza mai sporcarsi le mani in modo diretto in queste operazioni.
La chiave di tutta la faccenda sta in una piccola società svizzera che costruiva macchine per la crittografia, la Crypto AG, fondata da Boris Hegelin. Hegelin era uno scienziato svedese di origini russe, emigrato negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Qui Hegelin aveva progettato la prima macchina portatile per crittografia mai esistita al mondo, e l’aveva venduta al governo americano che ne aveva fatto largo uso durante la guerra.
Alla fine del conflitto Hegelin si trasferì in Svizzera, e fondò la sua piccola società, Crypto, con la quale iniziò a produrre macchine per la crittografia da vendere ai governi di tutto il mondo. I suoi prodotti – in piena Guerra Fredda - ebbero un immediato successo, ma la sua tecnologia era talmente avanzata, che gli americani cominciarono a temere di non essere più in grado di intercettare le comunicazioni segrete fra i vari governi.
di Giorgio Cattaneo
Dove siamo, col cervello, mentre le cose accadono? Perché non riusciamo quasi mai a leggerne il vero segno? Fa impressione, oggi, ascoltare i mea culpa di tanti italiani che, vent’anni dopo la sua morte nella solitudine di Hammamet, rimpiangono in Bettino Craxi il politico puro, lo statista, l’uomo irriducibilmente indipendente dal sistema mainstream, anche a costo di apparire antipatico, altezzoso, insopportabile. E fa ancora più impressione ascoltare un suo antico collaboratore come Gianfranco Carpeoro, spietato con gli storici detrattori di Craxi: «Fino a quando continueranno a dar retta a gente come Travaglio e Scanzi, gli italiani verranno sodomizzati quotidianamente».
La durezza di Carpeoro è impietosa: «Quelli che oggi ancora scrivono, mentendo, che Berlusconi fu una sorta di erede politico di Craxi, dimenticano la lite furobonda che li oppose. Insieme ad Andreotti, Craxi costrinse Berlusconi a cedere “l’Espresso” e “Repubblica”. Così poi Berlusconi tradì Craxi, scatenando le sue televisioni nel cavalcare Mani Pulite».
L’Italia del benessere in crescita stava finendo: «Prodi svendette la Sme a De Benedetti per 600 milioni, e il gruppo fu poi rivenduto per 20 miliardi». Era l’inizio della fine: per “terminare” il Belpaese, dopo aver eliminato Moro, bisognava far fuori anche Craxi: «I nemici di Bettino erano gli stessi che avevano tolto di mezzo Moro, per la salvezza del quale proprio Craxi (con Pannella) fu l’unico a battersi».
Conversazione con Valentino Bellucci sul dogmatismo evoluzionista e sull'intelligent design / Trasmesso da contro.tv il 18.12.2019.
Prof. Pietro Melis
Lei pensa che soltanto il nazismo abbia ucciso gli ebrei. Lei continua a girare promuovendo la sua memoria, dicendo che non può perdonare ma non odia. Io al suo posto per essere coerente non perdonerei e odierei.
Lei dice di essere non credente ma mi fa pensare ad una famosa e utopica frase di Gesù: io vi dico di amare anche i vostri nemici. Ma abbia il coraggio di dire la verità, che oggi in Italia l'odio viene seminato dalla sinistra da cui lei si fa strumentalizzare come una marionetta con la propaganda di false accuse di razzismo alla destra.
E poi legga o ripassi la storia per evitare che gli ebrei pretendano di essere l'ombelico dell'universo, come se la storia non fosse contrassegnata da stragi.