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alerivoli ha scritto: Buonasera a tutti, scusate se mi intrometto..
rigel, sei lo stesso "rigel" che scriveva nel 2006 riguardo le analisi foto lunari?
Se sì, è un immenso piacere potere leggere i tuoi contributi, grazie.
Riguardo alla luminosità del suolo lunare vorrei riportare una tabella già da me riportata un paio di anni fa, la si trova qui su questo stesso sito esattamente al link www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4687 nel post del 23.04.2015 alle 7.36 (non sono capace a riportare le foto qui adesso)
Buona continuazione, vi leggo sempre
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Può darsi che mi sbaglio ma le macchine fotografiche che avevano "appese al collo" non avevano la possibilità di essere regolate, e comunque, con i guantoni e la posizione sotto il casco, sarebbe stato impossibile.Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
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Quando dici: "Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra", non consideri l'effetto di opposizione. Ti sei mai chiesto perché la Luna piena è più luminosa delle altre fasi? Quando hai la Luna di fronte ed il Sole alle spalle che la illumina direttamente, si vede un notevole incremento di brillantezza della superficie lunare che normalmente è invece molto scarsa (l'albedo lunare è di circa il 7%, contro il 42% della Terra). Ma se tu potessi spostarti (nello spazio) di fianco alla Luna ( quarto di Luna ) la luminosità tornerebbe a scendere. Un po' come accade per i LED, se tu li guardi frontalmente rischi di rimanere accecato, ma se li guardi di lato vedi una luce molto fioca. Il motivo di questo, anche se non c'è certezza assoluta in merito, è la particolare forma dell'indicatrice di scatteringrigel ha scritto: Mi puoi dare una spiegazione più dettagliata sulla frase che ho evidenziato in grossetto? Non riesco a trovarci un senso.
A parte la non banalità di scattare una foto controluce con Sole frontale senza nemmeno avere un parasole, provo a seguire il tuo ragionamento: essendo il LEM controluce illuminato solo dal suolo, che come tu dici fa la funzione del cielo sulla Terra, se aprendo il diaframma al massimo il LEM appare esposto correttamente, come mai il suolo che lo illumina invece non è sovraesposto?rigel ha scritto: Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
In questo caso si è scelto di non sovraesporre la parte direttamente illuminata dal sole (quella a sinistra) scattando una foto con un diaframma stretto e questo ha reso scure le parti del LEM che non sono direttamente illuminate dal sole ma solo in modo indiretto dalla superficie lunare.
Nella foto precedente invece si è scelto di aprire al massimo il diaframma a costo di sovraesporre una grossa parte della foto con l'obiettivo di permettere la visione del LEM che è in controluce e risulta interamente non illuminato dalla luce solare diretta.
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kamiokande ha scritto:
Quando dici: "Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra", non consideri l'effetto di opposizione. Ti sei mai chiesto perché la Luna piena è più luminosa delle altre fasi? Quando hai la Luna di fronte ed il Sole alle spalle che la illumina direttamente, si vede un notevole incremento di brillantezza della superficie lunare che normalmente è invece molto scarsa (l'albedo lunare è di circa il 7%, contro il 42% della Terra). Ma se tu potessi spostarti (nello spazio) di fianco alla Luna ( quarto di Luna ) la luminosità tornerebbe a scendere. Un po' come accade per i LED, se tu li guardi frontalmente rischi di rimanere accecato, ma se li guardi di lato vedi una luce molto fioca. Il motivo di questo, anche se non c'è certezza assoluta in merito, è la particolare forma dell'indicatrice di scatteringrigel ha scritto: Mi puoi dare una spiegazione più dettagliata sulla frase che ho evidenziato in grossetto? Non riesco a trovarci un senso.
In base alla posizione dell'occhio rispetto al raggio incidente dovresti notare una forte variazione della luminosità del suolo. Fenomeno che nelle foto delle missioni Apollo è del tutto assente.
A parte la non banalità di scattare una foto controluce con Sole frontale senza nemmeno avere un parasole, provo a seguire il tuo ragionamento: essendo il LEM controluce illuminato solo dal suolo, che come tu dici fa la funzione del cielo sulla Terra, se aprendo il diaframma al massimo il LEM appare esposto correttamente, come mai il suolo che lo illumina invece non è sovraesposto?rigel ha scritto: Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
In questo caso si è scelto di non sovraesporre la parte direttamente illuminata dal sole (quella a sinistra) scattando una foto con un diaframma stretto e questo ha reso scure le parti del LEM che non sono direttamente illuminate dal sole ma solo in modo indiretto dalla superficie lunare.
Nella foto precedente invece si è scelto di aprire al massimo il diaframma a costo di sovraesporre una grossa parte della foto con l'obiettivo di permettere la visione del LEM che è in controluce e risulta interamente non illuminato dalla luce solare diretta.
La tonalità del suolo nelle due foto, con diaframma aperto e chiuso, è praticamente la stessa, mentre il LEM passa da un illuminazione "a giorno" a ombra piena. Senza considerare i problemi di messa a fuoco.
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Beh spiegare all'opinione pubblica americana, che l'aveva finanziato con qualche decina di miliardi di dollari (oltre 170mld di dollari attualizzati secondo il solito Attivissimo )
perchè non sono tornati sulla luna?
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Scusa ma il termine che ho usato è corretto, il diagramma che ho postato è l'indicatrice di scattering riferita al suolo lunare presa dal paper "Photometry of the Lunar Surface" di F. Linkrigel ha scritto: La tua osservazione è corretta a meno del termine che utilizzi, lo scattering è principalmente utilizzato per descrivere il fenomeno di diffusione della luce dovuto ad atmosfera o pulviscolo o al passaggio attraverso un cristallo, nel caso del suolo lunare si dovrebbe più propriamente parlare di diffusione lambertiana.
Riguardo alla tua osservazione sull'esposizione del suolo: secondo me il suolo nella foto in controluce è sovraesposto, non saturo ma sicuramente sovraesposto rispetto al suolo dell'altra foto, lo puoi notare dal dettaglio con cui si notano i particolari come il pietrisco.
Io infatti ho parlato di tonalità, il termine luminoso l'ho mutuato dal tuo "luminosissimo suolo" lunare...comunque, le foto che ho postato le ho prese dagli Apollo Image Library della NASA, e sono riferiti agli OF300 per i quali il sito diceOcchio che sovraesposto non vuol dire più luminoso, non puoi confrontare la luminosità del sullo nelle due foto perchè non sai se si tratta dell'immagine originale o di una modificata in luminosità per aumentare la visibilità.
Non l'ho mai detto, ho solo espresso il mio dubbio riguardo alla tua spiegazione attraverso la semplice variazione del diametro di apertura del diaframma.Riguardo alla tua obiezione sui diaframmi: vuoi davvero dirmi che reputi plausibile mandare una missione sulla luna con una macchina fotografica dotata di un'unica apertura impossibile da modificare? Non so come veniva fatto, non sono abbastanza esperto di missioni lunari, ma reputo altamente plausibile che con quelle macchine fotografiche fosse possibile variare l'apertura o sul momento oppure tornando dentro il LEM. Ok non credere all'allunaggio ma bisogna almeno partire da presupposti plausibili invece che partire da premesse assurde (il fatto che in una missione del genere non si sia pensato a come variare l'apertura nelle macchine fotografiche).
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