Google ha stipulato un contratto pubblicitario da 45 milioni di dollari con l'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per diffondere propaganda che nega la carestia a Gaza, come rivelato dal sito Drop Site News .
La campagna semestrale, partita a giugno, è gestita tramite YouTube e il servizio “Display & Video 360” di Google, ed è descritta nel contratto governativo come “Hasbara” [“propaganda” N.d.r.].
I dettagli dell’accordo sono stati resi noti dall'ufficio statale per la pubblicità, Lapam, che fa capo direttamente all'ufficio di Netanyahu.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
*****************************************************************
Joseph Ladapo, Ministro della Salute della Florida, ha annunciato in modo categorico che il suo governo intende “eliminare ogni obbligo vaccinale, dal primo all’ultimo, senza eccezioni, anche nelle scuole. Ognuno di questi obblighi – ha aggiunto Ladapo - è sbagliato e trasuda disprezzo e schiavitù. Chi sono io [inteso come governo] per dirvi cosa vostro figlio dovrebbe mettersi in corpo?”
Ladapo si è così inserito nel pensiero libertario del Governatore De Santis, che da sempre predica la minima ingerenza possibile da parte dello stato nelle faccende dei cittadini.
Naturalmente, l’annuncio di Ladapo ha già scatenato le orde di mercenari di Big Pharma, che urlano compatti allo scandalo anti-scientifico.
Mentre Trump continua a guardarsi allo specchio, chiedendosi “chi è il più bello del reame?”, il mondo va avanti. E molto in fretta.
Nei giorni scorsi si sono riuniti i leader dei tre più importanti paesi BRICS – Cina, Russia e India – ai quali si è aggiunto ieri il leader nord-coreano Kim-Jong-Un.
L’immagine che danno tutti questi leader insieme è qualcosa di terrificante per chi vive dalle parti di Washington. Se poi ascoltiamo le loro dichiarazioni, di dubbi su quello che sta succedendo ne rimangono ben pochi:
di Odeh Bisharat – Haaretz (Titolo Originale: “Israel Was Born for War and Is Thriving on It”)
Un paese di 10 milioni di persone ha trascorso gli ultimi due anni a condurre una guerra su cinque fronti, con ingenti spese militari, la perdita di milioni di giornate di lavoro civili per il servizio militare, e, per giunta, si fa carico anche dei costi di sostentamento degli ultra-ortodossi e dei coloni. Eppure i suoi centri commerciali, ristoranti e caffè sono affollati, i voli per i viaggi all'estero sono pieni, e la disoccupazione è in calo. Il mercato azionario è in crescita, l'inflazione è sotto controllo e lo shekel è forte. Stiamo assistendo a un miracolo moderno?
Tutte le più fosche previsioni sull'economia diffuse dal campo anti-Netanyahu, sulla riforma giudiziaria e sulla guerra di Gaza, si sono rivelate sbagliate. La domanda ora è: perché lo Stato di Israele si è arricchito con la guerra mentre altri paesi soffrono di carenze e inflazione elevata?
di Walter Quattrociocchi
È difficile parlare di LLM (i large language model come ChatGpt o Gemini) con chiarezza. Il rumore di fondo è terrificante.
Tra marketing, pop–filosofie e metafore che non colgono, il quadro è tutt’altro che rassicurante.
La platea è frammentata in micro–tribù identitarie che si rinforzano a vicenda. Quando la narrativa si schianta contro la realtà, il confirmation bias riporta tutti al punto di partenza e la storia si riaggiusta per tornare comoda.
Dire che gli LLM sono motori statistici non è una provocazione, ma serve a dire che per come sono progettati oggi, l’errore è strutturale, non accidentale. Quello che producono non è intrinsecamente affidabile: generano testo plausibile, non verità. Eppure c’è chi li propone come “estensione cognitiva” o li usa come terapeuti, ignorando il problema di fondo.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
*******************************************************************
Il capo del controspionaggio della CIA, James Angleton, aveva plasmato in segreto le relazioni tra Stati Uniti e Israele. Nuovi file desecretati fanno luce sul suo sconsiderato tradimento che aveva favorito il furto di materiale nucleare statunitense e le operazioni di spionaggio globale da parte di Israele.
di Kit Klarenberg e Wyatt Reed
Il veterano capo del controspionaggio della CIA James Angleton supervisionava segretamente un giro di spionaggio di alto livello che coinvolgeva emigrati ebrei e agenti israeliani senza “alcuna autorizzazione” da parte del Congresso o della stessa CIA, secondo i documenti recentemente declassificati pubblicati nell’ambito dell’impegno dell’amministrazione Trump a divulgare tutte le informazioni disponibili sull’assassinio del presidente John F. Kennedy.
I file gettano una nuova e inquietante luce su una spia descritta dallo storico Jefferson Morley come “un architetto di primo piano della relazione strategica dell’America con Israele”, descrivendo il ruolo di Angleton nel trasformare il Mossad in una temibile agenzia con portata globale, favorendo Israele nel furto di materiale nucleare statunitense e proteggendo i terroristi sionisti.
Il tempo è uno dei concetti più familiari della nostra esperienza, eppure rimane uno dei più enigmatici. Gli antichi lo temevano, i poeti lo cantavano, gli scienziati lo misuravano. Ma nella fisica quantistica il tempo assume un ruolo ancor più misterioso, dove le intuizioni comuni spesso cedono il passo a logiche inaspettate.
Isaac Newton, nel XVII secolo, descrisse il tempo come un fiume uniforme che scorre indipendentemente da ciò che accade. Per Newton, il tempo era assoluto, identico per ogni osservatore, come la tela invisibile su cui si muovono i fenomeni dell’universo. Albert Einstein, nel 1905 e nel 1915, spezzò questa visione. Dimostrò che il tempo è relativo, strettamente legato allo spazio, e curvato dalla gravità. Il tempo, nella relatività, è plastico. Ma nella meccanica quantistica, il concetto si complica ancora.
Ieri, almeno dieci persone mi hanno segnalato scandalizzate il video dell’ospedale di Gaza bombardato due volte dall’IDF, a distanza di pochi minuti. La prima volta, per creare morti e feriti fra pazienti e dottori, e la seconda, per andare a colpire i soccorritori e i giornalisti che inevitabilmente sarebbero accorsi sul luogo, dopo la prima esplosione.
Di fronte a questa azione palesemente criminale, è partita sui media mondiali la solita “ondata di sdegno” a senso unico: non c’è politico o commentatore al mondo che non abbia espresso in qualche modo il suo “orrore” per questo crimine a cielo aperto commesso da Israele, ma non ce n’è uno (di un certo peso) che abbia suggerito anche pubblicamente di punire Israele con severe sanzioni, almeno pari a quelle che vengono applicate da tre anni alla Russia.
Addirittura, ieri sera è toccato sentire gli apologeti di Israele - come una parlamentare della Lega, su Rete 4 - dire con sufficienza “Sì certo, solidarietà alle vittime, però il 7 ottobre…”
Secondo un’analisi di un database giapponese di 18 milioni di persone, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 hanno avuto un rischio di morte significativamente più elevato nel primo anno dopo la vaccinazione rispetto ai non vaccinati, e il rischio è aumentato con ogni dose aggiuntiva.
Il commentatore medico John Campbell, Ph.D., ha esaminato i dati nel suo show su YouTube questa settimana. I dati sono stati originariamente pubblicati a giugno nell’ambito di una tavola rotonda, trasmessa in streaming online e guidata da Yasufumi Murakami, Ph.D., vicedirettore del Centro di Ricerca per la Scienza dell’RNA presso la Tokyo University of Science.
«Più dosi si assumono, più è probabile che si muoia prima, e in un periodo di tempo più breve», ha affermato Murakami durante la tavola rotonda.
Leggi tutto: Google intasca 45 milioni di dollari per diffondere la propaganda di Netanyahu che nega la...